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Vecchio 30-03-2016, 18:19   #1
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C'è qualche utente ex distimico, che come tale si scoraggiava al primo soffio di vento contrario. Che alla prima difficoltà, anche minima, aveva un crollo emotivo che tendeva a farlo desistere dai suoi propositi(mi riferisco a propositi nella vita pratica,non nel miglioramento personale). E che sia riuscito ad uscire da questo circolo infernale? Se si, mi (ci) spieghi come hai fatto? O se non sai esattamente come hai fatto, raccontaci qualcosa della tua storia.
Vecchio 30-03-2016, 22:39   #2
Esperto
L'avatar di Keith
 

Beh io mi ritengo debole, ma già usare il termine distimico mi suona meglio, in tutta probabilità lo sono, ho avuto una diagnosi sommaria e un po' approssimativa, ma al 99% lo sono.
Mi sento un po' atipico anche qui, in quanto a differenza di molti riesco a compiere delle azioni che per i più sono difficili (es. guidare, affrontare visite mediche, lavorare..con difficoltà ma ci riesco) mentre quelle che sembrano, sempre riferito agli utenti di qui, più semplici non mi riescono (es. telefonare e cercare una casa in affitto).

Ho deciso che per superare i miei limiti voglio prendere queste cose come una sfida. Per esempio sono bloccato nel cercare un'alloggio in affitto in cui andare ad abitare, ma è una cosa che ho intenzione di fare come sfida per la mia crescita personale, come passo indispensabile.
sul telefonare ho visto che posso riuscirci, con grosso dispiego di energia, grossa fatica, ma se devo farlo lo faccio. Così dovrà essere con le altre cose, una sfida. Tanto per iniziare sto cercando di dimagrire, una piccola sfida che penso di poter vincere e la userò per darmi la carica, come ho già fatto in passato.
Vecchio 30-03-2016, 23:04   #3
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Le cose di cui scrivi io le inquadrerei nella fobia sociale vera e propria,telefonare,cercare la casa,guidare ecc...

Io mi riferivo a cose d'altro tipo ma comunque a volte legate anche agli aspetti fobici.
Per esempio tizio vede un'opportunità lavorativa,si ingalla e va fiducioso. Magari fa anche un discreto colloquio perchè non è fobicissimo e nemmeno distimissimo. Però poi non viene comunque assunto e il suo entusiasmo ha allora l'effetto rinculo dello scoraggiamento che magari lo butta giù per giorni durante i quali vede il futuro più nero della pece,mentre una persona normale incassa la speranza delusa e se la digerisce in un quarto d'ora e poi va fiducioso verso l'opportunità successiva.
Non sono proprio io, ma ultimamente posso dire di aver avuto esperienze di questo tipo.

Oppure prendendo ad esempio il tuo caso: metti che cerchi casa e che ti sforzi per farlo e nonostante questo non ci riesci, o peggio, magari per paura desisti dal cercarla il giorno in cui ti eri proposto di farlo. Quanto tempo ti dura lo scoraggiamento,il senso di sconfitta? Quanto dura il down emotivo?

Questo chiedevo,se qualcuno avesse risolto la gestione dei down emotivi post delusione.
Vecchio 30-03-2016, 23:35   #4
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Semifobico Visualizza il messaggio
Le cose di cui scrivi io le inquadrerei nella fobia sociale vera e propria,telefonare,cercare la casa,guidare ecc...

Io mi riferivo a cose d'altro tipo ma comunque a volte legate anche agli aspetti fobici.
Per esempio tizio vede un'opportunità lavorativa,si ingalla e va fiducioso. Magari fa anche un discreto colloquio perchè non è fobicissimo e nemmeno distimissimo. Però poi non viene comunque assunto e il suo entusiasmo ha allora l'effetto rinculo dello scoraggiamento che magari lo butta giù per giorni durante i quali vede il futuro più nero della pece,mentre una persona normale incassa la speranza delusa e se la digerisce in un quarto d'ora e poi va fiducioso verso l'opportunità successiva.
Non sono proprio io, ma ultimamente posso dire di aver avuto esperienze di questo tipo.

Oppure prendendo ad esempio il tuo caso: metti che cerchi casa e che ti sforzi per farlo e nonostante questo non ci riesci, o peggio, magari per paura desisti dal cercarla il giorno in cui ti eri proposto di farlo. Quanto tempo ti dura lo scoraggiamento,il senso di sconfitta? Quanto dura il down emotivo?

Questo chiedevo,se qualcuno avesse risolto la gestione dei down emotivi post delusione.
ah ok, ho capito meglio quello che intendevi.
quando mi è capitato di non riuscire nel tentativo di cercare casa poi sono stato male, poi reagisco e mi riprendo, però mi dura il malessere, mi dura molto, e questo si è ripetuto più di una volta in quanto tendo a colpevolizzarmi se non riesco in una cosa, e mi sento una cacca se non riesco a fare una cosa che riescono a fare tutti.
E' complesso da spiegare, poiché faccio finta di essere normale per affrontare le cose, però poi non tengo conto che spesso non riesco proprio perché tanto normale non sono. Dovrei accettare la mia devianza dalla normalità e prenderne atto con serenità ma non ci riesco e allora mi sento in colpa.

Cmq si, molti tentativi di fare cose non li faccio perché so che se poi va male mi ci vuole tempo per riprendermi dalla botta. i normali (tenaci) invece provano e riprovano a testa bassa finché non riescono.

Se volevi sapere se ho risolto la questione del down emotivo ti rispondo: no, non l'ho risolto, però riesco a riprendermi prima rispetto al passato. Es.: non succederà mai nel prossimo futuro, ma se ci dovessi provare con una donna e ottenessi un rifiuto ci starei male per un po', qualche giorno..poi passa, magari in passato ci stavo male per settimane,mesi. Col tempo penso che si diventi anche un po' menefreghisti nei confronti delle cose, e questo è senz'altro un bene. E inoltre si capisce anche meglio quando è il caso di affrontare una situazione oppure quando bisogna lasciar perdere.

Ultima modifica di Keith; 30-03-2016 a 23:40.
Vecchio 31-03-2016, 15:24   #5
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Semifobico, io ti posso dire che non ero distimico ma ben peggio. Avevo la depressione maggiore. E lo scoraggiamento quando provavo a ri-emergere era all'ordine del giorno. Ora non ne ho quasi più.
Forse sarà che la mia depressione maggiore era reattiva e si trattava più di una patologia transitoria (quando ne ero avvolto avevo perso le speranze che potesse essere momentanea...), per cui il miglioramento totale o quasi può starci, sempre a posteriori.
La distimia è diversa, nel senso che può anche essere una tratto caratteriale e quindi più difficilmente sistemabile. Però c'è sempre una parte di reattività che và sistemata. O anche totalmente.

Lo scoraggiamento tipico mio era un'ondata più pesante del dolore in sè. Stando meglio e rafforzando l'autostima è praticamente svanito da solo.
Come ragiono ora? Preferisco dire come mi viene da ragionare, perchè purtroppo non ci vuole solo forza di volontà, altrimenti sarebbe una caxxata.

Se prendo ad esempio la situazione da te citata, mi sovvengono 2 o 3 ipotesi del perchè non sono stato preso che sono molto più forti e resistenti nella mente di quella, che comunque poi sovviene, negativa. Fatto stà che finisce i fretta nel dimenticatoio e la carica di quelle positive mi fà venire più voglia di aggredire ancora di più la situazione mettendomi nelle condizioni di cercarmi subito un altro posto. Se mi scartano ancora? avviene la stessa cosa con magari pensieri positivi diversi in base al contesto.come mai...-.-"
Forse perchè è il nostro schema "malato" che ci parla? si, perchè ha sempre la stessa voce, e propone sempre gli stessi argomenti...

Ultima modifica di Crystal; 31-03-2016 a 15:28.
Vecchio 31-03-2016, 15:35   #6
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Cerco di motivarmi ed esser positiva, spesso però mi sento scema perché me le racconto bene.
Vecchio 31-03-2016, 16:38   #7
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
E' complesso da spiegare, poiché faccio finta di essere normale per affrontare le cose, però poi non tengo conto che spesso non riesco proprio perché tanto normale non sono. Dovrei accettare la mia devianza dalla normalità e prenderne atto con serenità ma non ci riesco e allora mi sento in colpa.
Si,anche a me succede: mi sopravvaluto credendo di stare meglio di quanto sto,poi provo a fare il passetto un po' più lungo e mi ricordo dei miei limiti...

Quote:
Originariamente inviata da sparkles Visualizza il messaggio
Cerco di motivarmi ed esser positiva, spesso però mi sento scema perché me le racconto bene.
Si,anche questo è parte del problema,quando la positività e la speranza sconfinano nell'illusione.

@Crystal

Si anch'io non ritengo di essere veramente distimico,o profondamente fobico ecc... mi sto rendendo con che anzi la mia crisi è più che altro esistenziale: è il non avere un posto nella vita, una mia strada chiara che mi ha reso col tempo depresso e distimico ecc...poi cosa alimenta cosa: il depresso e distimico fa fatica a trovare la sua strada e quindi il circolo è vizioso. Poi arriva la crisi tragica(lasciare il lavoro,andare fuori di testa...) che ti fa rompere il circolo. Ma portandomi dietro le caratteristiche del depresso-distimico-fobico acquisite nel tempo, faccio un sacco fatica a mantenere la positività e quindi ho costanti alti e bassi. Con scoraggiamenti che durano da alcune ore a diverse giornate.
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