Originariamente inviata da FolleAnonimo

Per cercare di vivere si potrebbe anche rischiare di finire malissimo.
Anch'io ho sempre questi pensieri di avventura ma poi penso "e se finissi vittima del commercio di organi?".
Il coraggio di un primo passo, qualche progetto e poi si finisce vittime del mondo.
E allora forse è destino, forse la realtà stessa ci sta dicendo di non farlo.
Rimanere spettatori per evitarsi una fine più orrenda e dolorosa del non vivere.

Originariamente inviata da FolleAnonimo

Quando i genitori non ci saranno più comunque non sei obbligato a partire per mille chilometri.
Anzi è probabile lasciarsi andare davanti al cancello di casa, contare sul proprio comune, fare una richiesta di alloggio.
Insomma il supporto sociale locale che comunque ti manterrebbe nella "non-vita".
Mentre cercare di vivere veramente è proprio diverso secondo me.

Originariamente inviata da Ezp97

In una fredda e malinconica sera eccomi qui a rimuginare sulla mia misera vita e soprattutto sul mio passato, il bullismo psicologico subito alle elementari e medie, il diploma mai preso, il non aver mai baciato una tipa, il sentirmi inadeguato davanti a tutti e quindi isolarmi, senza amici da anni, senza socialità dal 2015, con un lavoretto in nero. Posso solo fare lo spettatore di chi se la gode la vita, di chi se la gode veramente.
Ho 24 anni e ho le stesse esperienze di uno di 12 anni di oggi, poiché a 18 anni i ragazzi oggi vanno pure sulla luna. Come si fa' ad accettare ciò? Non lo si fa', questo è come un tumore che tormenterà sempre le nostre vite senza ammazzarci.