Smeraldina

Anche se a volte non si vuole ammettere è così,siamo passivi spettatori della vita piena e realizzata che fanno le altre persone in genere.
Vita sociale attiva,realizzarsi nel lavoro e negli studi.
Frequentare gli amici,fidanzamento,matrimonio o convivenza,avere dei figli e crescerli.
accompagnarli prima all'asilo e poi a scuola,socializzare con gli altri genitori.
Mentre io (almeno io,non so voi) mi sento l'ultima di questa maledetta società normale anzi niente.

Wolferstein

Dipende tutto anche da quali sarebbero i tuoi obiettivi e da quello che vorresti realizzare nella vita.

Di tutte le situazioni che hai scritto ad esempio dal mio punto di vista solo poche mi farebbero sentire una persona realizzata..ma la maggior parte le vedrei piuttosto come un ostacolo all'idea di realizzazione che avrei io.

The_Sleeper

Non so.
Non mi sento sicuramente realizzato nel mio attuale stato, tuttavia anche guardando alla vita di altre persone è rarissimo io trovi in essa qualcosa che desidererei - tolto l'esser appagato di chi la conduce.
Sono pochissime le persone che conosco che fanno qualcosa o hanno tipi di legami che a mia volta vedo come fonte di soddisfazione per me.

La sensazione che spesso riscontro è più quella di essere costretto a scegliere tra il dovermi fare consumare dai mie demoni oppure cercare di adattarmi a forza ad una realtà che non mi appartiene.
Comunque vada, sei in trappola.

hermit94

Premesso che non me ne frega niente di avere una vita "normale" e stereotipata da famiglia del mulino bianco,si,sono un assoluto spettatore

dottorzivago

Anche io sono uno spettatore fermo immobile.
Non guardo solo la,famiglia mulino bianco....guardo anche altri.
C é chi perde amici e ne trova altri, chi,si,lascia o separa, chi fa figli eppoi se ne pente, chi emigra ecc....ecc..
Insomma...vivono.....io sto facendo le stesse cose di 10 anni fa quando ho iniziato a lavorare.
Prima la differenza era che al posto del lavoro c era lo studio.....ma é cambiato poco....faccio le stesse cose da 20 anni!!!