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Originariamente inviata da Plettraiolo
Capisco cosa intendi dire, pure io ho difficoltà a trovare il giusto equilibrio...
Però ci si può avvicinare allenandosi costantemente giorno per giorno così che diventi una cosa normale!
Ognuno di noi ha tutte le chiavi per poter fare od essere ciò che vuole, basta solo trovarle.
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io la mia chiave la perdetti lungo il cammin della mia vita nella selva oscura :P
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Originariamente inviata da Elle_Bishop
mah..io mi chiedo ancora se gli essere cn cui esci ogni tanto siano degli automi senza cervello e non siano ingrado di parlare e spiccicare 2 parole l'una dopo l'altra... cioè ma se esci a quattrocchi cn un 'amico' ma quello fa parlare solo te???cioè lui sta lì x bellezza??tanto x non farti fare la parte del pazzo e farti parlare da solo O.O booooooh..io continuo a ripeterti ke l'andazzo della conversazione non grava solo ed esclusivamente sulle tue spalle..fattene una ragione e basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!visto ke mediti parekkio come tutti qui del resto,medita anke su quello ke ti sto dicendo..
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ma non è questo...non voglio dare la colpa agli altri perchè è palese che la colpa non è loro...cioè...se tu mi avessi a contatto anche solo per 5-10 minuti capiresti come in me è presente qualcosa di represso nel silenzio ...di innaturale...di non umano...
di amico con cui mi sento al massimo della confidenza posso dirne di averne solo uno (x la confidenza che c'è...anche se mi chiedo quanto un rapporto d'amicizia così abbia senso...x me una singola amicizia così ormai sta iniziando a perdere di significato),...con lui mi sento un tutt'uno...non penso al fatto di non avere nulla da dire...e...beh è più lui che parla che io...anche perchè essendo un ragazzo che ha avuto un'adolescenza un po' considerabile da "sfigato" x gli standard degli estroversoni...beh con me si sente libero di esprimersi...
ecco ad esempio quest aè una cosa che pensandoci ora mi fa pensare...io che tendo ad evitare molte interazioni umane...beh in qualche modo negli anni sono riuscito a creare questa confidenza con sto ragazzo tanto che lui ormai mi considera un fratello...si sente libero di esprimere tutto se stesso e assolutamente non giudicato...senza filtri...diciamo che è un ragazzo anche molto ingenuo...però con me si sente davvero come avesse trovato in sti anni un fratello...
io in fondo pensandoci su ora mi chiedo...ma cosa ho fatto affinchè si creasse questa sua fiducia? niente di particolare...in fondo mi sono solo dimostrato onesto...sensibile...pronto ad accettare qualsiasi persona...e dunque anche lui...e a parte qualche litigio ciò ha fatto si che si creasse questa fiducia (più sua nei miei confronti che il contrario --> io di mio difatto sono restio a parlare con lui di diverse questioni familiari, delle mie situazioni magari snetimentali, delle mie sensazioni provate verso qualche ragazza magari in particolare...--> mentre lui lo fa liberamente --> ma questo credo sia dovuto a 2 semplici caratteri leggermente diverso....in fondo io devo mantenere il mio alone di mistero
...anzi no diciamo che parlarne sarebbe come mettere nero su bianco un qualcosa che x me è costantemente variabile...dunque non ne ho nemmeno la voglia ).
Ma ritornando a noi...a parte sto ragazzo con cui si parla senza problemi è con gli altri che proprio non riesco ad interagire..il problema non è tanto dire "ma gli altri non hanno niente di cui parlare? devi essere tu x forza a mandare avanti la conversazione?"...ma ammettere che sei tu la causa della tua stessa estraniazione/alienazione e isolamento..
cioè? diverse volte ad esempio a lezione qualche ragazza ha provato ad avvicinarsi con una scusa banale (una palese scusa x iniziare a parlare...x conoscermi meglio e fare 2 chiacchiere)...ma io...beh...non avevo molto da dire...
giusto una battutina di risposta e poco altro...
lì un ragazzo ...una persona qualsiasi "normale" coglierebbe la situazione al volo con normalità...mi ha rivolto la parola...beh almeno x cortesia cerco di alimentare la conversazione e la domanda che m'ha rivolto...io...io non riesco ad appigliarmi ad alcuno spunto...non mi viene in mente nulla e il tentativo di dialogo scema subito...
in ogni luogo tendo dunque ad isolarmi x questa mia incapacità di parlare tanto per il piacere di farlo...
e così facendo nel giro di poche ore/giorni si crea negli altri un istinto di evitarmi uguale se non superiore al mio...gli altri nel giro di poco tempo si sentono a disagio accanto a me...perchè sanno che a lezione io non scambio con il compagno 2 chiacchiere (perchè dentro di me non so che dire...di cosa potrei parlare), evitano di incrociarmi nei corridoi e soprattutto lo sguardo...faticano anche a salutarmi...io creo disagio a loro e loro lo creano a me insomma...
ed è inutile dire che la colpa è degli altri...perchè bene o male tra di loro avranno dei caratteri dei più diversi, ma bene o male interagiscono...sono io che con il mio essere impedisco a priori qualsiasi interazione...non posso prendere l'iniziativa perchè anche se ne ho la voglia non so che dire...di che potrei parlare...e a mia volta tolgo la voglia agli altri perchè sanno/percepiscono anche solo guardandomi che andrebbero incontro allo stesso rischio...
è un silenzio inquietante...che ha del patologico...io gli altri non li accuso...li comprendo anzi...la colpa è solo mia...del mio cervello che non riesce nemmeno a collegare 2 argomenti x fare 4 chiacchire...passare dal parlare del tempo a chiacchierare di cosa si è fatto il giorno prima, fino a parlare del proprio carattere, fino all'ultimo film visto o cosa si sta pensando...
io riesco al massimo a proporre un singolo argomento perchè mi passa x la testa in quell'istante...ma successivamente non so collegarci nulla...o viceversa mi può venire la mia su un argomento...dibattito aperto da altri (ma solo su cose specifiche --> esempio una discussione/polemica/lite aprticolare)...
non ho la minima capacità di districarmi nel quotidiano..