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Originariamente inviata da Toxy
effettivamente la meditazione mi ha aiutato, non ha fatto miracoli ma ho notato che la forza delle emozioni e diminuita su di me, riesco a gestirle meglio
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In alcuni casi ci vuole roba che faccia miracoli.
Io la cosa che mi chiedo in fondo a tutto questo buco nero è questa:
ma se la vita che uno vorrebbe davvero vivere risultasse inaccessibile e questo scontro inevitabile?
Cosa si dovrebbe fare se non accettare e farti piacere quella che hai, modificando a monte le tue tendenze?
Che siano sessuali o di altro tipo poco importa, queste si vogliono andare a modificare.
Eppure io penso che anche questa soluzione non risolve il malcontento.
Non riesco a convincermi che la soluzione di un conflitto, sia anche contro il mondo nelle sue radici più profonde, sia rappresentata dall'accettazione, fosse l'unica cosa possibile da fare, non lo riconoscerei.
Anche se la sofferenza è frutto di questo conflitto e non si risolverà mai se non con la morte, riconoscerei comunque più la morte come una soluzione vera e vicina a quel che si vorrebbe, e cioé non vivere quel tipo di vita o un certo tipo di vita, rispetto a questa cosa qua.
Se c'è un rifiuto a monte di vivere la vita che il mondo attuale concede, come si cura questa cosa qua?
Se io sono fatto così adesso, ammesso anche che si possa generare un qualche cambiamento in quel verso, non sarei tanto motivato a percorrerlo.
Solo se uno mi promettesse un'altra vita (così come dico io però) e i miracoli, magari mi muoverei e farei qualcosa in più, ma se mi promettono semplicemente di farmi accettare quel che ho già e che per me rappresenta un problema, non sarei tanto motivato a fare molto e sopportare certe cose.
Ho delle resistenze fortissime ad andare in quel verso, se si prova in un qualsiasi modo, soprattutto se me lo fanno sapere informandomi di cosa si sta cercando di fare, io inizierei ad oppormi.
Se io adesso non posso avere delle cose e le desidero, un tizio potrebbe dirmi "visto che probabilmente non puoi averle potremmo estirpare a monte il tuo desiderio nel voler condurre questo tipo di vita impossibile per te con la meditazione, però devi impegnarti in una pratica quotidiana".
Ecco io non sarei motivato comunque ad impegnarmi tanto, anche se certe cose non le ho e mi dimostrassero che, data la situazione, non potrò averle, non riuscirei a riconoscere a monte l'accettazione come soluzione sana, penso sia più sano morire e aiutarmi a morire o lasciare le cose così come stanno, sto male, ma non c'è cura per me.
Ora se io sono matto a questo livello qua, come fanno a curarmi con questo tipo di cure?
O creano una cura dove devo impegnarmi poco, sfruttando la scarsa motivazione, o non credo che funzionerà, io non mi metterei a meditare perché penserei di ottenere roba che alla fine manco mi interessa adesso, se io voglio una donna o roba materialista e davvero becera ora, anche se mi promettessero la pace dei sensi estirpando a monte il problema non sarei tanto motivato, mostrassero pure che il cervello viene modificato non dimostrerebbe una cippa per me, anche il cervello di un eterosessuale rispetto a quello di un omosessuale dovrà pur essere diverso da qualche parte, come potrebbe mai funzionare altrimenti la cosa?
E questo che vorrebbe dire? Cosa si vorrebbe dimostrare?
Che casomai l'omosessuale in società vivesse una merda, questo implicherebbe che il cervello dell'eterosessuale è sano mentre quello dell'omosessuale malato perché non si è conformato e non va in conflitto col contesto?
Anche se uno suona il pianoforte il suo cervello si modifica, che dobbiamo dedurre da questa cosa?
Che il cervello di un pianista è più sano di quello di chi non suona strumenti musicali?
Sono ridicoli per me questi studi dove mostrano che il cervello cambia praticando certe cose in modo insistente ogni giorno, perché cambia sempre a qualche livello il cervello, anche se impari una cazzata a memoria da qualche parte rispetto a prima sarà pur dovuto cambiare il tuo cervello, questa cosa immagazzinata in memoria altrimenti dove starebbe?
Quel che bisognerebbe dimostrare è che questa condizione è più sana dell'altra, ma è più sana rispetto a cosa?
Quale sistema di valori definisce il sano e il malato?
E qua secondo me si potrebbe essere in disaccordo a monte.
Un sistema di valori potrebbe dire che non vale la pena vivere un qualsiasi tipo di esistenza, compromesse certe cose meglio morire, un altro invece direbbe che è meglio riuscire ad accettare abbastanza volentieri tutto, in qualsiasi condizione esistenziale uno si trovi.
Questi due sistemi confliggono, aderire ad uno o all'altro definisce quali debbano essere considerate soluzioni del disagio.
Confliggono anche a livello poi politico, casomai si dovessero stipulare leggi o incrementare certe risorse per favorire certi tipi di aiuti, uno andrebbe in una certa direzione, l'altro in una direzione ben diversa.