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27-11-2009, 17:27
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#681
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Esperto
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: VE
Messaggi: 986
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E io, proseguo con la mia rassegna (come su fb, anche qui)...bisogna propagandare!!!
Uno dei più Grandi film mai realizzati è (a mio giudizio) il seguente:
Riporto Recensione:
Stalker si presenta come uno splendido racconto di formazione, la cui eccezionalità consiste nel fatto che lo spettatore stesso, seppur inconsapevolmente, è catapultato all’interno di questo percorso. E il bello è che, suo malgrado, non potrà uscirne indenne. Perché se nel film sembra succedere di tutto, mentre in realtà accade ben poco, in modo speculare, nello spettatore, sembra non dover succedere nulla, mentre in realtà accade di tutto. Di questo, tuttavia, possiamo rendercene conto solo alla conclusione (molto ardua, lo ammetto), se stiamo stati attenti allo svolgimento della trama...
Stalker è un film straordinario. E’ il film dove il regista riesce a costruire meglio in maniera visiva il suo pensiero...
"E' fuggita l'estate,
più nulla rimane.
Si sta bene al sole.
Eppur questo non basta.
Quel che poteva essere
una foglia dalle cinque punte
mi si è posata sulla mano.
Eppur questo non basta.
Né il bene né il male
sono passati invano,
tutto era chiaro e luminoso.
Eppur questo non basta.
La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta.
Non sono bruciate le foglie,
non si sono spezzati i rami...
Il giorno è terso come cristallo.
Eppur questo non basta."
Arsenij Tarkovskij.
« La debolezza è potenza, e la forza è niente. Quando l'uomo nasce è debole e duttile, quando muore è forte e rigido, così come l'albero: mentre cresce è tenero e flessibile, e quando è duro e secco, muore. Rigidità e forza sono compagne della morte, debolezza e flessibilità esprimono la freschezza dell'esistenza. »
(lo Stalker)
Andrej Tarkovskij realizza un cinema di poesia: la sua filosofia passa attraverso l'emozione delle sue immagini.
Scomparso nel 1986, propose nella sua scarna filmografia uno stile e una sintassi cinematografica del tutto originali,
tanto che il suo nome è entrato a pieno diritto nella storia del cinema. Stalker è un film lirico, in cui la natura sembra
ribellarsi alla cultura.
Liberamente ispirato al racconto lungo, Picnic sul ciglio della strada (1971) dei fratelli Arkadij N. e Boris N. Strugackij,
scrittori di fantascienza che l'hanno sceneggiato, il 5° film di A. Tarkovskij, l'ultimo che girò nell'URSS, è, nella sua
enigmatica compattezza, un'opera affascinate. Non è difficile riconoscere nello “stalker”, e nei suoi congiunti, le figure dei
“poveri di spirito” dostoevskiani, degli umili evangelici che hanno bisogno della fede per mantenere accesa una scintilla di
speranza e che si contrappongono agli intellettuali (perché ormai, abbandonato ogni illusorio tentativo di intervento nella
Storia, dei politici Tarkovskij più non si cura). Sotto il segno dell'acqua, non sembra sibillino il tema della
contrapposizione tra la rigidità – forza e la flessibilità – debolezza che corrisponde alla vita Stalker è una straordinaria
riflessione sul destino dell’Uomo e sul suo difficile rapporto con l’ Universo e con il soprannaturale. Vi si
dibattono, in una riflessione filosofica di impressionante visualità , i temi della Verità Assoluta
e della Coscienza Morale dell’individuo che si pone di fronte ad un insondabile ignoto.....
La trama in breve
Uno scrittore e uno scienziato si fanno accompagnare da uno Stalker nella Zona un luogo misterioso e proibito in cui risiedono forze soprannaturali in grado di far avverare ogni desiderio a chiunque vi entri. Il viaggio verso la Zona è pieno di insidie e false strade. Il paesaggio si modifica di continuo cosicché è impossibile ritornare indietro dalla stessa strada o percorrere una scorciatoia senza perdersi. I tre uomini dopo aver passato un posto di blocco della polizia e rischiato la vita, avanzano dapprima su vecchie rotaie e quindi dentro tubi di fognatura epassaggi putridi che permetteranno di raggiungere la Zona circondata da macerie e da distruzione. Per ognuno di loro la Zona rappresenta qualcosa di unico Lo scrittore desidera poter trovare l’ispirazione per rinverdire la sua fama e lo scienziato vuol trovare la scoperta che gli valga onori e riconoscimenti. Lo Stalker invece crede che la Zona sia un miracolo e per questo un luogo degno del massimo rispetto perché ha il potere di rendere più felice l’umanità.
Lo scienziato però ha capito di trovarsi in un bunker da cui un collega lo ha sempre tenuto lontano.
Approfitta di un telefono per dirgli di averlo trovato e riceve dal collega un’accusa di essere invidioso e vendicativo nei suoi confronti mettendolo
comunque in guardia sulle possibili conseguenze. Inoltre, lo scienziato trova disponibilità di una bomba e cerca di far saltare in aria la stanza dei desideri, ma, poi
cambiando opinione la getta in acqua. Entrambi decidono di non entrare nella stanza magica perché, bloccati dalla loro razionalità, ne hanno paura.
Allo Stalker non resta che ritornare tra le braccia della moglie e della figlia con la disperazione nel cuore perché gli uomini non riescono a credere più a
niente e non sono grati alla sua opera. Nessuno ha più bisogno di quella stanza.
Cos’altro è la Zona, se non una splendida, limpida metafora che riflette alla perfezione la condizione esistenziale degli uomini? La Zona è l’incarnazione delle nostre paure, delle nostre insicurezze, ma anche delle nostre fantasie e speranze, della nostra magia interiore. E’ l’incarnazione, pure, dei nostri fallimenti, come dimostra la mancanza di fede e coraggio che impedisce allo scienziato e allo scrittore di entrare nella stanza dei desideri dopo che hanno speso tanta fatica per arrivarvi e per ottenere quindi la felicità. Felicità che tutti gli individui cercano disperatamente, ma che ben pochi sono tuttavia disposti ad afferrare davvero scegliendo di abbandonarsi a ciò che non comprendono ma che può comunque illuminare la loro vita, come fa lo stalker. Che mai ha smesso di credere in quello che fa, che mai ha cercato di entrare nella famigerata stanza, perché la contemplazione stessa della Zona- cioè della Vita- già di per sé rappresenta la sua massima aspirazione, e la sua più grande gioia...
Nella monolitica semplicità del racconto, Tarkovskij riesce a creare una atmosfera magica, disturbante e nello stesso tempo irresistibilmente affascinate...
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Ultima modifica di Amylee17; 27-11-2009 a 17:29.
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27-11-2009, 20:26
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#682
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Io invece piangerei al momento di pagare il biglietto...
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Muahuahauhauh!
Quote:
Originariamente inviata da Loudovica
Madòòò....Gnu mun... mi hanno sottoposto stasera alla visione coatta di questo bellissimo film a mo' di "cura Ludovico", con tanto di pinzette per tenermi aperti gli occhi e soluzione salina per tenermi bagnati i bulbi oculari..
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
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MUAHUAHUAHAUH! E che immaginona!
Ho visto Il giardino delle vergini suicide. Nulla rispetto al libro.
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28-11-2009, 01:19
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#683
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: milano suicida
Messaggi: 747
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Fango Bollente è un film del 1975 diretto da Vittorio Salerno e interpretato da Enrico Maria Salerno, Joe Dallesandro e Martine Brochard, Gianfranco De Grassi e Guido de Carli. - Ispirato a fatti di cronaca nera realmente accaduti il film racconta la criminale escalation di tre giovani impiegati in una fabbrica di numeri alienati dal lavoro stressante ai cervelli elettronici (così si chiamavano i computer nel '70).Uccidono per reazione alla paura un camionista che taglia loro la strada maldestramente, e da qual momento continueranno a uccidere rispondendo con violenza perversa a ogni piccola provocazione. Non solo non si pentono dei delitti ma trovano il loro modo di sfogare la nevrosi e l'alienazione alquanto soddisfacente. Essendo incensurati la polizia fatica a scovarli. Il film è un'inquietante analisi sulla compressione umana e psicologica che serpeggia nelle metropoli.
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28-11-2009, 01:53
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#684
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Banned
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Villers-Bocage
Messaggi: 266
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Consiglierei CLONES con B.Willis
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29-11-2009, 22:34
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#685
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Intermedio
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 165
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come un uragano
discutibile e prevedibile
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30-11-2009, 00:49
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#686
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da BadDream
Mi è piaciuto, anche se si tratta di "un'americanata" 100%, uno di quei film che meritano di essere visti al cinema quasi esclusivamente per gli effetti speciali.
In alcuni punti pecca di retorica e lacrima facile, in altri rasenta il grottesco (gli italiani del 2012 sono rappresentati come quelli di Baaria con tanto di candele, veli, coppole, rosario e via dicendo... è sempre buffo vedere come ci vedono all'estero), la maggior parte delle situazioni sono inverosimili ed esasperate... però tutto sommato riesce a divertire, si passano un paio d'ore spensierate
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Ti quoto, oggi l'ho visto. In più aggiungo che a parte l'inverosimiglianza (diciamo che se ne può tollerare un po', dato l'argomento), un problema forse era la lunghezza di certe scene di fughe e crolli catastrofici, specie nella prima parte, e in generale il film poteva essere più corto di una mezz'oretta, anche se bisognava far convergere un po' di protagonisti verso... il finale (non vorrei spoilerare oltre ).
Le parti più godibili sono state quelle delle rappresentazioni dei politici, e ça va sans dire, quella (inverosimiglianza voluta, in questo caso? ) del nostro Piccolo Padre (nel film un po' più alto e non incatramato in testa) che, forse nell'impossibilità di farsi eleggere come ultimo Papa della storia, resta in San Pietro a pregare senza nemmeno un'escort a realizzare un suo ultimo desiderio
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30-11-2009, 20:43
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#687
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Le parti più godibili sono state quelle delle rappresentazioni dei politici, e ça va sans dire, quella (inverosimiglianza voluta, in questo caso? ) del nostro Piccolo Padre (nel film un po' più alto e non incatramato in testa) che, forse nell'impossibilità di farsi eleggere come ultimo Papa della storia, resta in San Pietro a pregare senza nemmeno un'escort a realizzare un suo ultimo desiderio
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ahahah ne convengo...
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30-11-2009, 21:00
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#688
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Che filmone.
Un Jon Voight in grande spolvero, uno sceneggiatore d'eccezione come Edward Bunker (forse il miglior scrittore noir degli ultimi anni), aka mr Blue, che si ricama pure una particina.
Stupenda la prima parte in carcere (che immagino sia anche quella sceneggiata da Bunker), non allo stesso livello ma godibile la seconda, finalone epico.
La frase. "Tu sei una bestia". "Nooo, sono molto peggio. Sono un essere umano."
Rivisto iersera su Rai4, speriamo che lo rimandano così me lo registro.
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01-12-2009, 01:44
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#689
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Visto stasera, un film molto ben fatto, come di recente non se ne vedono molti. L'atmosfera di isolamento e paranoia della Berlino Est durante il regime comunista è resa anche nei piccoli gesti quotidiani, nella prudenza anche nel fare le mosse più spontanee, come dovrebbero essere quelle di parlare con gli amici. La sfiducia e la solitudine del protagonista colpiscono in profondità, e il finale mette insieme senso di colpa, viltà, eroismo e rassegnazione in poche, semplici azioni.
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01-12-2009, 01:54
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#690
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Ah, ora capisco perché hai fatto riferimento alla Stasi nell'altro topic.
Magnifico film comunque, davvero.
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01-12-2009, 02:17
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#691
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Ah, ora capisco perché hai fatto riferimento alla Stasi nell'altro topic.
Magnifico film comunque, davvero.
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Sì, ma qui la Stasi c'è ancora e davvero vuol sapere che lavoro faccio, anche se penso piuttosto che, date le convinzioni politiche della sua "area di riferimento", sarebbe stato più opportuno chiamarla Gestapo...
Quanto al film, devo aggiungere che mi sono anche un po' immedesimato nel protagonista, sarà perché vive da solo e cerca di cancellare le tracce del proprio passaggio, un po' come me...
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Ultima modifica di Winston_Smith; 01-12-2009 a 02:20.
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04-12-2009, 21:17
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#692
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 287
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resident evil apocalypse
simpatico action movie, ma < di 1
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04-12-2009, 21:18
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#693
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 287
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ghostbusters
e chi non l'ha mai visto?
noi redivivi loro redirip
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06-12-2009, 03:47
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#694
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Un po' in Emilia, un po' in Romagna
Messaggi: 1,521
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Visto stasera al cinema in 3D.
Ovviamente visione consigliatissima in questo formato in quanto ricca di effetti che riescono pienamento a coinvolgere lo spettatore. Inutile parlare della storia che ormai sapranno pure i muri viste le numerose trasposizioni nel classico romanzo di Dickens.
Porta anche un po' di allegria e speranza per il futuro dei fobici tristi e soli
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07-12-2009, 20:02
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#695
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Intermedio
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 260
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i 3 dell'operazione drago
bruce lee rullava, anche se se la menava
rivedendo sto film mi è venuto in mente che è stato scopiazzato da mortal kombat nella scena della nave dove jonny cage è l'ammerrigano schiaccia girl (e poi anche x il suo colpo basso )
e un'altra citazione su un altro film simile avevo beccato... ma purtroppo l'ho già dimenticata
cmq rulla se ve gusta il genere
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07-12-2009, 23:50
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#696
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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La parola ai giurati
Cast d'eccezione tra cui spicca naturalmente il nome di Henry Fonda in questo remake cinematografico di un lavoro per la tv.
Il dramma si svolge tutto in una stanza, eppure Lumet è bravo a mantenere il ritmo e la tensione tanto che i 96 minuti del film scorrono via piuttosto agilmente.
Forse un po' ingenuotto a rivederlo ora, ma pur sempre un'ottima lezione di educazione civiva.
Voto: 8
Da proiettare nelle scuole.
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08-12-2009, 00:57
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#697
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Thermaltake
Visto stasera al cinema in 3D.
Ovviamente visione consigliatissima in questo formato in quanto ricca di effetti che riescono pienamento a coinvolgere lo spettatore. Inutile parlare della storia che ormai sapranno pure i muri viste le numerose trasposizioni nel classico romanzo di Dickens.
Porta anche un po' di allegria e speranza per il futuro dei fobici tristi e soli
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Beh, con il mio carattere pessimista io invece me la sono sempre fatta addosso per la paura del fantasma dei Natali futuri, quello che nel cartone animato di Topolino dice a Paperone/Scrooge: "Come di chi è la tomba? ma è la tua, Scrooge, dell'uomo più ricco di tutto il cimitero!!!". Diciamo che ho sempre avuto paura che le peggiori previsioni di Natali futuri con un Winston Smith vecchio e solo potessero avverarsi...
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08-12-2009, 01:48
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#698
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Non ho letto il libro, e considero comunque un titolo di merito del film il fatto che mi abbia invitato alla lettura. Ad ogni modo, forse si è un po' calcata la mano sul lato "gotico" della storia, comunque credo sia un film abbastanza ben fatto (nota di merito per l'interpreatazione del personaggio di Henry).
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08-12-2009, 11:52
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#699
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
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Messaggi: 1,521
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Beh, con il mio carattere pessimista io invece me la sono sempre fatta addosso per la paura del fantasma dei Natali futuri, quello che nel cartone animato di Topolino dice a Paperone/Scrooge: "Come di chi è la tomba? ma è la tua, Scrooge, dell'uomo più ricco di tutto il cimitero!!!". Diciamo che ho sempre avuto paura che le peggiori previsioni di Natali futuri con un Winston Smith vecchio e solo potessero avverarsi...
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Invece dovresti prenderla come una buona motivazione per migliorarti e far sì che il tuo avvenire sia migliore di quello preventivato.
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09-12-2009, 21:27
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#700
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Intermedio
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 218
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angeli e demoni
meglio del codice da vinci
visto con estremo ritardo, film stranamente molto fakeato online
cmq ho capito tutto appena è stato fatto l'ultimo marchio, ma apprezzo la storia di abbattere le debolezze con la forza
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