Hazel Grace

esatto, è questo il punto. Mi sento in difetto, come se non fossi in grado di svolgere quel ruolo che la società si aspetta da me. La gente normale ha ambizioni, capacità, competenze, sicurezza e voglia di fare. Io invece l'unica cosa che posso pensare di me è: tu non sei in grado, sei fatta male è meglio buttar via lo stampo

Equilibrium

Si diciamo che bisogna crederci, ma é difficile crederci se non si crede nemmeno in se stessi, diventa difficile iniziare cosi, diventa difficile affrontare le difficoltá, diventa difficile essere un minimo tenaci.

Quindi il problema è a monte sta tutto la, credere in se stessi.

Ma come si fa a credere in se stessi se non si hanno conferme positive dalla vita?
Bella domanda eh

Hazel Grace

quando si passano due anni e più a fare colloqui su colloqui del tutto inutili solo a crearmi più ansia e ti prendono per il xx e manco ti danno una risposta e ti fanno sentire inadeguato, e tutta la società ti fa sentire un peso, e non ti prendono neanche a lavare i piatti, li si che diventa difficile credere in se stessi. dove cavolo la tiri fuori la forza di reagire?

Equilibrium

Inosservato

esattamente.

e però sapendolo bisogna reagire con la logica ed un minimo di distacco

mi riferisco in particolare a quanti, senza lavoro dicono "non so far nulla, non ho competenze"
nessuno le ha. si impara con buona volontà facendo, sbagliando, accettando gli errori e chiedendo aiuto a chi ha esperienza
per noi è dura ma a volte, in certi frangenti della vita volenti o nolenti bisogna fare così

Oblomov

incapace a vivere, amare, quante lacrime ho versato...

iturbe89

Mi sento praticamente così in tutto ciò che hai descritto.... forse in fondo... lo sono proprio! Non che mi ci sento

Jupiter

Potrei averlo scritto io.
Mi sento spesso incapace e fuori luogo, anche senza capacità di concentrazione...
che fatica.

Sayuri

Mi sento spesso come ti senti tu, cerco di farmi forza, ma è come se andassi in tilt per l'agitazione molte volte.
Questo mi da un fastidio enorme.

Hazel Grace

mi fate felice, è bello sapere di non essere sola nel sentirsi così. A volte faccio fatica a far capire agli altri i miei problemi di insicurezza, e l'ansia che mi fanno venire certe situazioni a contatto con il "sociale". perchè poi i familiari mi dicono, eh ti devi svegliare, eh ormai sei grande (quanto mi fa incacchiare sta frase),. proprio oggi sono stata a un altro colloquio che mi ha messa davvero a dura prova, anche se mi ha messo parecchia carica a dire il vero. si anche io vado in tilt tanta è l'ansia, faccio proprio cavolate che mi fanno sembrare scema

BlueMoon

Quasi sempre mi ritrovo a fare in mente confronti tra me stessa e gli altri, che poi si basano su cosa io penso che gli altri abbiano in più di me, e cosa ho io in meno degli altri... e questa cosa mi mette molto a disagio credimi, soprattutto nel lavoro. Poi la mia mente torna ad essere più "obiettiva" e penso: se ci sono riusciti tutti, posso farlo anch'io!

Hazel Grace

Esatto è proprio il mio problema e quello che intendevo aprendo il topic, cioè il mio problema si basa sul fatto che io mi reputo meno di zero quanto a competenze sociali/professionali e gli altri hanno tutto più di me in questi ambiti. Infatti i miei insuccessi lavorativi credo dipendano non dalla scarsa intelligenza quanto al pensare di non essere intelligente ed è come se diventassi "non intelligente" in automatico. Però se lui ce la può fare perché io no? è questo che non riesco a capire

Sonoquimivedi?

E la storia della mia vita sentirmi incapace

Hazel Grace

esatto, quando come si dice diventi il "tuo problema". Senti di avere questo problema e diventa sul serio tutto un problema. Un circolo vizioso da cui non si può mai uscire

alice89

Diciamo solo che è difficile che mi senta all'altezza di una situazione o di un lavoro che devo svolgere.

EdgarAllanPoe

in libreria ho letto un libro che parlava proprio di questo tipo di complesso di inferiorità, diceva che è si forma nell'infazia-adolescenza e dipende da come si percepiscono le critiche ricevute dai genitori, anche se non dava troppe colpe a loro; in pratica si crea una sorta di critico interiore, e quello è il peggior nemico di ognuno di noi, l'unico che critica realmente anche quando all'esterno tutto sembra normale e nessuno ci guarda male, o ci giudica male o ci vuole male e consigliava di imparare a conviverci perchè si tratta di una cosa che è destinata a durare per sempre, in pratica bisognerebbe solo ignorarlo.. perchè è l'unico responsabile del disagio, perfino quando sembra che ci siano persone realmente intenzionate a farci del male..

Keith

Anche io non dovrei parlare perché ho un lavoro, ma al giorno d'oggi ci vuole poco a perderlo, di sicuro c'è solo il ministero.

Alla fine anche io mi sento incapace perché non sono riuscito a cambiare l'attuale lavoro che mi ha dato molti problemi, ma non penso sia solo colpa mia.
Anche se i nostri rampanti e giovani politici dicono che siamo fuori dalla crisi, la disoccupazione e, da non trascurare, la sottoccupazione sono ancora alle stelle.
Sicuramente non si arriverà mai alla piena o quasi occupazione perché in italia il lavoro per tutti non c'è mai stato.. non è l'america o il giappone.
Certo i molto brillanti il lavoro lo trovano, ma devono trovarlo anche i normali, perché anche questi devono campare e sono la maggioranza. l'errore è considerarsi incapaci quando invece si è semplicemente normali ma nati in un paese con problematiche lavorative.

cancellato15249

Non mi sento mai all'altezza e molto spesso ho il terrore di apparire stupida.

maralgiu

Hai provato a praticare la mindfulness? È utile sia per decentrare i pensieri negativi, sia per acquisire maggiore esercizio alla concentrazione e restare ancorati sul momento presente.

Forse potresti ripetertelo a oltranza, così col tempo diventa un pensiero automatico, e allora le cose cambieranno

bé in quei momenti, potresti fare ragionamenti antagonisti

hai provato a contestualizzare gli insuccessi?

Dai circoli viziosi si può uscire, prova a intaccare l'anello più debole del circolo, vedi come va.