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Originariamente inviata da Marco Russo
Immaginate succeda questo:
state scrivendo un post su fs su quanto il vostro passato triste e duro vi abbia segnato, ad un certo punto spunta fuori uno spirito che vi dice: "Ho sopportato fin troppo a lungo le tue lamentazioni. Ora ti offrirò una seconda chanche. Ti reincarnerò, con tutti i tuoi ricordi e le esperienze attuali, al periodo in cui venivi schernito, offeso e picchiato. Sei abbastanza grande e maturo per sapere cosa avresti dovuto fare."
Un lampo. E improvvisamente vi trovate nei panni di voi stessi qualche lustro addietro, all'epoca dei vostri primi episodi di bullismo.
Come vi comportate? Come reagiscono gli altri? Quali sono gli sviluppi?
seguirà parte 2.
Per non condizionare le risposte, inserirò la mia esperienza dopo un numero opportuno di altri post.
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Un po' meglio penso che sarei riuscito a gestire la situazione generale, ma non i problemi relativi a queste forme di prevaricazione.
Penso che il bullismo sia un problema sociale, non lo risolve il singolo, è come la camorra, non è che se qualcuno viene ammazzato da dei camorristi per certi motivi e torna indietro, là dove questi motivi stanno ancora in piedi, potrà far molto da solo e sconfiggere "i cattivi" perché il tempo l'ha trasformato in un eroe.
Se ti reincarni in maciste è un conto, ma se ti reincarni nella stessa ed identica persona certe prevaricazioni fisiche non è che le puoi impedire. I bulli menano, vessano e minacciano, e spesso alle minacce seguono anche i fatti, in molti casi non si tratta di sopportare qualche insulto, non sono così sicuro che delle persone da sole possano far molto.
Non sono stato coinvolto direttamente in queste vicende qua, se non per poco e prima che le cose degenerassero, ma da osservatore esterno se mi fossi trovato in un contesto in cui fossi stato vessato come certe altre persone, penso che non avrei potuto far molto da solo, probabilmente avrei provato a chiedere aiuto a qualcuno, ma ho osservato che spesso le persone vessate questo aiuto lo chiedono ma nessuno poi si muove davvero per aiutarle... Per una serie di motivi.
Secondo me una cosa che si potrebbe provare a fare è cambiare contesto o scuola (io usando questo sistema ho risolto in buona misura il problema), ma spesso non è che si può scegliere, magari la scuola che si vuol frequentare è quella là col contesto sociale che si ritrova.
Come ho detto è un problema sociale relativo all'organizzazione sociale, e il quesito, per com'è posto, cerca di accollare responsabilità ai singoli che secondo me non stanno né in cielo né in terra.
E' come dire "sapendo che oggi sono morte di fame tante persone, grazie all'esperienza accumulata con l'età tornando indietro cosa faresti per impedirlo?".
Non credo che la mia esperienza possa incidere molto su problematiche del genere (non ho mica inventato un liquido che se spruzzato su sabbia e pietre le trasforma in acqua e cibo come in piovono polpette!), su altro probabilmente incide di sicuro, non lo nego, ma su queste cose qua credo che non incida tanto.
Il bullismo è causato dal trovarsi in un contesto sociale specifico dotati di certe caratteristiche fisiche o economico-sociali, una persona vessata in un contesto potrebbe non esserlo in un altro che accetta certe caratteristiche. Osservai che una persona venne vessata alle medie non tanto perché era particolarmente fragile e sciocchezze psicologiche del genere (che tra l'atro vengono poi anche usate per legittimare e giustificare questi attaeggiamenti e lasciare in piedi gli stessi problemi), ma perché aveva atteggiamenti effeminati, non li avesse avuti questi atteggiamenti, nessuno l'avrebbe disturbata in quel contesto culturale là. Altro esempio... Un ragazzo obeso ma non robusto... Dinamiche simili.
Ora se le si porta indietro queste persone in quel contesto, con l'esperienza che hanno accumulato, ma dotate degli stessi atteggiamenti, corporeità e stato economico-sociale (e non con una forza erculea capace di incutere timore e minacciare le possibili forme di aggressione con strumenti concreti), secondo te le cose andranno diversamente in un contesto sociale in cui le persone dotate di mezzi di prevaricazione trattano certi tipi di persone così?
Io credo di no, ma non penso che la mia risposta sia causata da pessimismo, bisogna anche cercarle di capire certe cose e non usare la solita formuletta sciocca da psicologi dilettanti "le cose sono andate così perché l'hai voluto tu" come se il singolo potesse controllar tutto quel che gli sta intorno. Un certo contesto sociale può reagir male anche in base semplicemente al tuo colore della pelle o in base al fatto che non puoi permetterti economicamente cose che possono permettersi tutti i tuoi coetanei presenti nel contesto e non è l'esperienza che modifica davvero queste cose secondo me, una persona magari adesso potrebbe esser più rispettata perché occupa una certa posizione sociale che risulta indipendente da quella della famiglia di origine (posizione socio-economica che subiva e che non poteva far altro che subire allora), ma se torna indietro ai tempi della scuola la posizione sociale che è riuscita ad acquisire la perde e si possono ripresentare gli stessi identici problemi in quei contesti.
Se oggi una persona ha i soldi per comprare un paio di scarpe, nel caso in cui tornasse indietro, nel periodo in cui dipendeva economicamente da una famiglia povera e non poteva permettersi certe cose, non potrebbe gestire diversamente le cose, così come le gestisce ora, grazie soltanto all'esperienza. Il fatto che ha dei soldi in tasca oggi dipende dal fatto che ha acquisito certi titoli, che le permettono di occupare una certa posizione socio-economica. Se torna indietro li perde, e non potrebbe usare i sistemi e mezzi che può usare oggi per star meglio (che ha acquisito grazie all'esperienza ma anche grazie ad investimenti che son durati anni). Stessa cosa varrebbe per il ragazzo obeso che poi si è messo a dieta ed è dimagrito, se torna indietro nella stessa identica posizione che occupava allora torna ad essere obeso e la sua esperienza non potrà impedire di esser vessato finché resta tale, soprattutto se ha risolto poi il problema mettendosi a dieta.
Sono solo esempi che faccio per mostrare che la cosa risulta abbastanza complessa, certo far credere al singolo che la sua mente risulta onnipotente fa star meglio la persona, però non credo che il singolo possa modificare in concreto più di tanto una serie di cose trovandosi gettato in certe situazioni e potendo disporre solo di certi mezzi e caratteristiche (se non in casi particolari, come nel caso del sistema per mutare pietre in cibo).