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22-12-2010, 14:03
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#1
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
Il sapersi accettare, il saper vivere con il proprio essere, con la propria natura.
Il saper seguire la propria "indole", il vivere facendo tutto ciò( nel possibile) che più ci aggrada ed evitando le cose non ci aggradano.
Terapia per star meglio, o "autolesionismo" interiore?
Sono consapevole che è una questione delicata, che, probabilmente, ha mille sfaccettature e quindi complessa.
Ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate a riguardo.
insomma, le strade per la felicità e serenità interiore sono molteplici e varie, non credo che esisti solo l'omologazione e lo stare bene con gli altri a tutti i costi.
Almeno, non da parte mia.
Mi direte :si può vivere bene da soli e senza l'affetto di nessuno al nostro fianco? Potendo contare solo su noi stessi? Secondo me, si.
A voi la risposta.
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22-12-2010, 14:20
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Hai espresso alla grande un dilemma che mi porto dietro da chissà quanto....
Non nego che vorrei provare l'esperienza di omologarmi alla massa essenzialmente per vedere com'è "il-non-sentirsi-diversi". Poi però penso che se non hai un equilibrio con te stesso, è inutile che tenti di trovarlo con gli altri, perchè tanto parte tutto da lì.
E allora mi chiedo...tutte le persone mi circondano e sono omologate, stanno bene con se stesse? Mi sembra alquanto improbabile...allora fingono di stare bene...però se fingono perchè non capicono i miei stati d'animo?...allora fingono di non capirmi...
A questo punto sembra che l'unica paura certa sia quella di confrontarsi con se stessi e ancor peggio di rimanere da soli con se stessi...perchè? Perchè si rischia di rendersi conto che, nonostante uno possa trovarsi bene con se stesso, non possa contare solo su stesso???
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22-12-2010, 14:24
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Se ognuno di noi non sentisse che gli manca qualcosa, questo forum ed altri simili non esisterebbero.
Ammetto comunque che "omologazione" mi sembra un sinonimo di "lobotomizzazione", nel senso che mi riesce difficile capire come conservare l'individualità senza essere emarginati.
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22-12-2010, 14:28
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Io preferisco vivere la mia individualità, essere sempre e comunque me stessa anche se ciò comporta estraniarsi dalla massa. Anche perchè, pur volendo, non credo che riuscirei a fingere una personalità diversa della mia solo per lo scopo di integrarmi.
Per quanto riguarda l'ultima questione, credo che sia molto ma molto soggettiva. Posso vivere da sola e senza l'affetto di nessuno, sopravviverei, ma non posso dire che vivrei bene, la mancanza di qualcuno prima o poi si fa sentire e non riesco ad esserne indifferente, un pò ci soffro...
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22-12-2010, 14:32
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Un conto però è vivere serenamente la propria individualità, un altro è il portarsela dietro con tutti i mali del caso...
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22-12-2010, 14:33
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#6
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Se ognuno di noi non sentisse che gli manca qualcosa, questo forum ed altri simili non esisterebbero.
Ammetto comunque che "omologazione" mi sembra un sinonimo di "lobotomizzazione", nel senso che mi riesce difficile capire come conservare l'individualità senza essere emarginati.
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personalmente preferisco essere un emarginato, piuttosto che stare insieme a persone di cui 1- posso fare benissimo a meno e 2- non mi ci trovo.
E poi, occhio, la gente pensa di noi che siamo "emarginati" perchè loro non concepiscono la solitudine, non concepiscono e si spaventano anche un pò di certi stati d'animo.
Lo dico perchè è quello che ho capito e visto con i miei occhi, fino ad ora.
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22-12-2010, 14:36
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#7
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da Paz
Un conto però è vivere serenamente la propria individualità, un altro è il portarsela dietro con tutti i mali del caso...
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certo, ma a quel punto puoi fare due scelte :
o ti inserisci o rimani nel tuo angolino a piangerti addosso.
Sono due vie difficili da prendere per una persona che soffre di stato d'animo, e pensandoci, non saprei dire quale delle due porti più benefici.
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22-12-2010, 14:40
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,492
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Innanzitutto bisogna vedere se possiamo realmene calarci nelle massa, cosa per molti di noi pressochè impossibile, specie dopo una certa età, quando le differenze a livelo di mentlaità e di esperienze fatte sono troppo grandi per poter essere appianate.
La soluzione migliore sarebbe qundi scoprire e sviluppare un apropria reale e vera individualità, che non vuol dire stare cos come siamo, emarginati dagli altri, ma è un processo parecchio complesso e faticoso.
Se ci si riesce la forza e la resistenza che avremo saranno maggiori, certo stare da soli a vita è comunque dura, ma potremmo sempre incontrare qualcuna/o che cambia le cose.
Ripeto non è un percorso facile, ma tanto se non si hanno alternative ....
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22-12-2010, 14:42
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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In prima istanza io voglio restare fedele a me stesso. Però aggiungo anche che secondo me bisogna imparare a distinguere quando questo desiderio di essere diversi a tutti costi è un puro capriccio, nonché la scelta più comoda per auto-emarginarsi, stare soli e non soffrire a breve termine (di ansia, imbarazzo, frustrazioni, ecc.), ma col risultato di soffrire maggiormente a lungo termine (di solitudine, occasioni perse, esperienze non fatte, ecc.). Secondo me non omologarsi non coincide affatto con emarginarsi. E secondo me no, non si può vivere affatto bene senza l'affetto di qualcuno al nostro fianco.
(*senza l'affetto di qualcuno*, couff-couff, t'ho corretto, altrimenti era una doppia negazione )
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22-12-2010, 14:46
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Paz
Hai espresso alla grande un dilemma che mi porto dietro da chissà quanto....
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Questo vale per tutti, tanto che è stato sollevato il Dilemma per eccellenza.
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Ultima modifica di Warlordmaniac; 22-12-2010 a 15:15.
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22-12-2010, 14:53
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#11
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII
In prima istanza io voglio restare fedele a me stesso. Però aggiungo anche che secondo me bisogna imparare a distinguere quando questo desiderio di essere diversi a tutti costi è un puro capriccio, nonché la scelta più comoda per auto-emarginarsi, stare soli e non soffrire a breve termine (di ansia, imbarazzo, frustrazioni, ecc.), ma col risultato di soffrire maggiormente a lungo termine (di solitudine, occasioni perse, esperienze non fatte, ecc.). Secondo me non omologarsi non coincide affatto con emarginarsi. E secondo me no, non si può vivere affatto bene senza l'affetto di qualcuno al nostro fianco.
(*senza l'affetto di qualcuno*, couff-couff, t'ho corretto, altrimenti era una doppia negazione )
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Io mi sono stufato di rincorrere dietro alle persone, per poi prendermi schiaffi in faccia.
Se ti dico che a me di certe usanze sociali non me ne frega niente, lo dico perchè lo penso davvero.
Non è che nascondo i sentimenti per non soffrire. Non ne sarei capace.
Vivo questa condizione per due motivi :1- non ho altre alternative. 2- non mi dispiace affatto.
e se a lungotermine questo diventerà un peso insormontabile, va bene.
Per adesso preferisco non pensarci...
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22-12-2010, 15:23
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Si può stare bene con gli altri anche avendo idee anticonformiste. Sarà solo più difficile trovare persone compatibili da frequentare, per una questione di numeri.
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Da una parte questo pensiero è confortante,nel senso "c'è speranza per tutti", ma dall'altra fa più paura di tutto il resto....la remota (almeno io la vivo così) eventualità di trovare anime affini nella realtà suona come una condanna eterna alla solitudine...
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22-12-2010, 15:27
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Chi lo dice che se non vado a fare l'aperitivo e non voto Berlusconi e se non guardo Amici e non ho letto il libro di Paolo Coelho, sarò escluso dalla gente? A tanti non interessano queste cose eppure vivono normalmente in mezzo agli altri. Secondo me è solo questione che sbagliamo registro nella comunicazione o atteggiamento, non credo che siano i contenuti di ciò che ci piace o interessa o che crediamo a farci diventare degli emarginati.
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Ma i tuoi esempi sono un po' mosci.
Quote:
Originariamente inviata da Nói
Si può stare bene con gli altri anche avendo idee anticonformiste. Sarà solo più difficile trovare persone compatibili da frequentare, per una questione di numeri.
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....Numeri compreso lo 0.
Sì, hai assolutamente ragione, ma dice il contrario? Sono quei numeri che fanno la differenza e anche Anepeta è chiaro.
E se quei numeri non fossero soddisfacenti?
Quote:
Originariamente inviata da Nói
L'importante è mostrarsi convinti e soddisfatti di quello che siamo e crediamo e coltiviamo.
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OK. Come si fa???
Quote:
Originariamente inviata da Nói
Così anche chi non condivide le nostre scelte alla fin fine ci rispetterà, e non ci escluderà. Io ho degli amici estroversi che hanno fatto scelte di vita anticonformiste, mica sono isolati, anzi: i conformisti secondo me li invidiano, vorrebbero essere come loro, ma non ne hanno il coraggio.
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E' una generalizzazione sbagliata. "Se ci provi e non hai paura riuscirai sicuramente". Bah non mi convince.
Dipende sempre dalle scelte che hanno fatto i tuoi amici. Ci sono scelte accettabili e scelte non accettabili. Un modo di fare poco accettato è quello descritto nella mia firma.
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22-12-2010, 16:17
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII
In prima istanza io voglio restare fedele a me stesso. Però aggiungo anche che secondo me bisogna imparare a distinguere quando questo desiderio di essere diversi a tutti costi è un puro capriccio, nonché la scelta più comoda per auto-emarginarsi, stare soli e non soffrire a breve termine (di ansia, imbarazzo, frustrazioni, ecc.), ma col risultato di soffrire maggiormente a lungo termine (di solitudine, occasioni perse, esperienze non fatte, ecc.). Secondo me non omologarsi non coincide affatto con emarginarsi. E secondo me no, non si può vivere affatto bene senza l'affetto di qualcuno al nostro fianco.
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Quotone per Moon_wise_watcher!
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22-12-2010, 16:19
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Secondo me non è detto che le due cose si escludano a vicenda. Basta mantenersi fedeli ai propri valori.
Per me è un falso problema. Abbiamo bisogno di migliorare la nostra capacità di comunicare, questo non significa doverci omologare agli altri per quanto riguarda gusti e valori. Perché alla fine sono i valori e le opinioni personali che costituiscono l'individualità, no?
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Ecco: hai detto esattamente quello che avrei detto io se avessi postato prima! Quoto.
Il punto chiave è la capacità di comunicare (o, nel mio gergo psicologico personale, di "controllare la propria recitazione").
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22-12-2010, 16:51
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,641
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Il punto chiave è la capacità di comunicare
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Di comunicare o di relazionarsi?
Perchè io, new entry, posso dire di leggere determinate discussioni che mi fanno pensare che la vostra capacità di comunicazione sia superiore alla media.
Quindi o, proprio perchè superiore, c'è questa incomunicabilità con "gli altri" o ci si relaziona male con "gli altri" pur avendo una buona dote comunicativa o è davvero una questione di numeri.
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22-12-2010, 17:26
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 849
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
Il sapersi accettare, il saper vivere con il proprio essere, con la propria natura.
Il saper seguire la propria "indole", il vivere facendo tutto ciò( nel possibile) che più ci aggrada ed evitando le cose non ci aggradano.
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bhe se sei così che ci fai qui?? no dovresti aver problemi, la realtà è che è difficile, e a volte impossibile senza l'aiuto e l'esempio di altri.
quindi dico "omologarsi alla massa" , ma solo se la si comprende, ovvero, cercare di comprenderla. e in questo modo ,poter essere se stessi nella massa, perchè se capisi i meccanismi, (innati e automatici) cha la guida ,e li apprendi (li assorbi) pui puoi essere te stesso nella massa.
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Ultima modifica di RobRock; 22-12-2010 a 17:28.
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22-12-2010, 17:27
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#18
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 849
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[quote=maury25;455629]Mi direte :si può vivere bene da soli e senza l'affetto di nessuno al nostro fianco? Potendo contare solo su noi stessi? Secondo me, si.
QUOTE]
non è tanto facile..
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22-12-2010, 17:51
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#19
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,117
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Quote:
Originariamente inviata da maury25
Mi direte :si può vivere bene da soli e senza l'affetto di nessuno al nostro fianco? Potendo contare solo su noi stessi? Secondo me, si.
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E' molto difficile, ma possibile, secondo me: alcune scuole di pensiero e filosofie orientali insegnano proprio questo: imparare a vivere sentendosi bene con se stessi, sapendo di essere autosufficienti da un punto di vista psicofisico ed emozionale, capendo che non abbiamo bisogno a priori di qualcuno o qualcosa esterno a noi per essere felici; possiamo tranquillamente conviverci e relazionarci senza per questo esserne dipendenti...
Io personalmente sono stato abituato spesso a vivere da solo (o isolato), lontano dalle uscite sociali e dalle mode di massa, e sinceramente ammetto che spesso mi trovo anche bene così, in quanto sento di aver bisogno dei miei spazi personali e di momenti di silenzio tutti per me, senza interferenze esterne.
Ma mi rendo conto che sento anche il bisogno di interagire con gli altri ogni tanto, di conoscere persone nuove, di confrontarmi, di parlare con loro di temi a me cari...
La questione è questa: riuscire a trovare e a interagire con persone affini a te (per quanto poche siano), ignorando coloro che non lo sono e interagendoci lo stretto indispensabile, in questo modo secondo me puoi mantenere e/o sviluppare la tua individualità anche immergendoti nella società di massa, senza omologarti...
Piuttosto che stare in mezzo a gente qualunque facendo qualcosa che non sento mio, preferisco restarmene da solo...
Può essere dura, ma si può fare...
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22-12-2010, 18:00
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#20
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,085
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Io preferisco vivere la mia individualità, essere sempre e comunque me stessa anche se ciò comporta estraniarsi dalla massa. Anche perchè, pur volendo, non credo che riuscirei a fingere una personalità diversa della mia solo per lo scopo di integrarmi.
Per quanto riguarda l'ultima questione, credo che sia molto ma molto soggettiva. Posso vivere da sola e senza l'affetto di nessuno, sopravviverei, ma non posso dire che vivrei bene, la mancanza di qualcuno prima o poi si fa sentire e non riesco ad esserne indifferente, un pò ci soffro...
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quoto quasi tutto-
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