..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
Il sapersi accettare, il saper vivere con il proprio essere, con la propria natura. Il saper seguire la propria "indole", il vivere facendo tutto ciò( nel possibile) che più ci aggrada ed evitando le cose non ci aggradano. Terapia per star meglio, o "autolesionismo" interiore? Sono consapevole che è una questione delicata, che, probabilmente, ha mille sfaccettature e quindi complessa. Ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate a riguardo. insomma, le strade per la felicità e serenità interiore sono molteplici e varie, non credo che esisti solo l'omologazione e lo stare bene con gli altri a tutti i costi. Almeno, non da parte mia. Mi direte :si può vivere bene da soli e senza l'affetto di nessuno al nostro fianco? Potendo contare solo su noi stessi? Secondo me, si. A voi la risposta. :riverenza: |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Non nego che vorrei provare l'esperienza di omologarmi alla massa essenzialmente per vedere com'è "il-non-sentirsi-diversi". Poi però penso che se non hai un equilibrio con te stesso, è inutile che tenti di trovarlo con gli altri, perchè tanto parte tutto da lì. E allora mi chiedo...tutte le persone mi circondano e sono omologate, stanno bene con se stesse? Mi sembra alquanto improbabile...allora fingono di stare bene...però se fingono perchè non capicono i miei stati d'animo?...allora fingono di non capirmi... A questo punto sembra che l'unica paura certa sia quella di confrontarsi con se stessi e ancor peggio di rimanere da soli con se stessi...perchè? Perchè si rischia di rendersi conto che, nonostante uno possa trovarsi bene con se stesso, non possa contare solo su stesso??? |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Ammetto comunque che "omologazione" mi sembra un sinonimo di "lobotomizzazione", nel senso che mi riesce difficile capire come conservare l'individualità senza essere emarginati. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
Io preferisco vivere la mia individualità, essere sempre e comunque me stessa anche se ciò comporta estraniarsi dalla massa. Anche perchè, pur volendo, non credo che riuscirei a fingere una personalità diversa della mia solo per lo scopo di integrarmi.
Per quanto riguarda l'ultima questione, credo che sia molto ma molto soggettiva. Posso vivere da sola e senza l'affetto di nessuno, sopravviverei, ma non posso dire che vivrei bene, la mancanza di qualcuno prima o poi si fa sentire e non riesco ad esserne indifferente, un pò ci soffro... |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
Un conto però è vivere serenamente la propria individualità, un altro è il portarsela dietro con tutti i mali del caso...
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E poi, occhio, la gente pensa di noi che siamo "emarginati" perchè loro non concepiscono la solitudine, non concepiscono e si spaventano anche un pò di certi stati d'animo. Lo dico perchè è quello che ho capito e visto con i miei occhi, fino ad ora. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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o ti inserisci o rimani nel tuo angolino a piangerti addosso. Sono due vie difficili da prendere per una persona che soffre di stato d'animo, e pensandoci, non saprei dire quale delle due porti più benefici. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
Innanzitutto bisogna vedere se possiamo realmene calarci nelle massa, cosa per molti di noi pressochè impossibile, specie dopo una certa età, quando le differenze a livelo di mentlaità e di esperienze fatte sono troppo grandi per poter essere appianate.
La soluzione migliore sarebbe qundi scoprire e sviluppare un apropria reale e vera individualità, che non vuol dire stare cos come siamo, emarginati dagli altri, ma è un processo parecchio complesso e faticoso. Se ci si riesce la forza e la resistenza che avremo saranno maggiori, certo stare da soli a vita è comunque dura, ma potremmo sempre incontrare qualcuna/o che cambia le cose. Ripeto non è un percorso facile, ma tanto se non si hanno alternative .... |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
In prima istanza io voglio restare fedele a me stesso. Però aggiungo anche che secondo me bisogna imparare a distinguere quando questo desiderio di essere diversi a tutti costi è un puro capriccio, nonché la scelta più comoda per auto-emarginarsi, stare soli e non soffrire a breve termine (di ansia, imbarazzo, frustrazioni, ecc.), ma col risultato di soffrire maggiormente a lungo termine (di solitudine, occasioni perse, esperienze non fatte, ecc.). Secondo me non omologarsi non coincide affatto con emarginarsi. E secondo me no, non si può vivere affatto bene senza l'affetto di qualcuno al nostro fianco.
(*senza l'affetto di qualcuno*, couff-couff, t'ho corretto, altrimenti era una doppia negazione :D) |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Se ti dico che a me di certe usanze sociali non me ne frega niente, lo dico perchè lo penso davvero. Non è che nascondo i sentimenti per non soffrire. Non ne sarei capace. Vivo questa condizione per due motivi :1- non ho altre alternative. 2- non mi dispiace affatto. e se a lungotermine questo diventerà un peso insormontabile, va bene. Per adesso preferisco non pensarci... |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Sì, hai assolutamente ragione, ma dice il contrario? Sono quei numeri che fanno la differenza e anche Anepeta è chiaro. E se quei numeri non fossero soddisfacenti? Quote:
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Dipende sempre dalle scelte che hanno fatto i tuoi amici. Ci sono scelte accettabili e scelte non accettabili. Un modo di fare poco accettato è quello descritto nella mia firma. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Il punto chiave è la capacità di comunicare (o, nel mio gergo psicologico personale, di "controllare la propria recitazione"). |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Perchè io, new entry, posso dire di leggere determinate discussioni che mi fanno pensare che la vostra capacità di comunicazione sia superiore alla media. Quindi o, proprio perchè superiore, c'è questa incomunicabilità con "gli altri" o ci si relaziona male con "gli altri" pur avendo una buona dote comunicativa o è davvero una questione di numeri. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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quindi dico "omologarsi alla massa" , ma solo se la si comprende, ovvero, cercare di comprenderla. e in questo modo ,poter essere se stessi nella massa, perchè se capisi i meccanismi, (innati e automatici) cha la guida ,e li apprendi (li assorbi) pui puoi essere te stesso nella massa. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
[quote=maury25;455629]Mi direte :si può vivere bene da soli e senza l'affetto di nessuno al nostro fianco? Potendo contare solo su noi stessi? Secondo me, si.
QUOTE] non è tanto facile.. |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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Io personalmente sono stato abituato spesso a vivere da solo (o isolato), lontano dalle uscite sociali e dalle mode di massa, e sinceramente ammetto che spesso mi trovo anche bene così, in quanto sento di aver bisogno dei miei spazi personali e di momenti di silenzio tutti per me, senza interferenze esterne. Ma mi rendo conto che sento anche il bisogno di interagire con gli altri ogni tanto, di conoscere persone nuove, di confrontarmi, di parlare con loro di temi a me cari... La questione è questa: riuscire a trovare e a interagire con persone affini a te (per quanto poche siano), ignorando coloro che non lo sono e interagendoci lo stretto indispensabile, in questo modo secondo me puoi mantenere e/o sviluppare la tua individualità anche immergendoti nella società di massa, senza omologarti... Piuttosto che stare in mezzo a gente qualunque facendo qualcosa che non sento mio, preferisco restarmene da solo... Può essere dura, ma si può fare... |
Re: ..rimanere nella propria individualità o omologarsi alla "massa"?
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