Avendo aperto un thread sul razzismo in generale (vero o presunto che sia) voglio porre anche il quesito se esista o meno anche il razzismo verso la categoria dei sociofobici. A mio avviso il nostro comportamento evitante e il fatto di essere soli non può non essere notato. E di solito si viene giudicati non in modo positivo. Mi chiedo se ciò può chiudere delle porte; anche lavorative.
Come spiego nella mia presentazione vivo da tempo con problemi.
Ho fatto dei tentativi per risolverli non riusciti.
Ci sono stati dei momenti in cui sembrava che fossi in procinto di avere la
risoluzione; in un caso pure che fosse cosa fatta. Ma poi, dall' alto, tutto tornato indietro.
Forse mi sbaglio, ma ho maturato l'impressione che se non fossi solo la soluzione l'avrei ottenuta. Magari la solitudine incide oggettivamente anche se non c'è un' intenzione discriminante degli altri.
Ma non posso esserne certo.
Ecco, a vostro parere la sociofobia può portare a essere oggetto di discriminazioni intenzionali (oppure anche inconscie).