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11-09-2012, 13:03
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#81
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Ma a Flaubert, a Joyce (che, per fare soldi, infatti, tentò di aprire un cinema), a Eliot, sai quanto gli importava del guadagno delle proprie opere? Zero (e con questo non dico che non sarebbero stati felici di vendere, ma che semplicemente non era un proposito che avevano in mente componendo un libro). Eco è eccome interessato al profitto!
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Non capisco da cosa si deduce quest'ansia di guadagno nel modo di scrivere di Eco.
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
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Magari non li avrà originalissimi, ma nel Nome della rosa mi pare che si tratti abbondantemente di relativismo morale/culturale, disprezzo/accoglienza per il diverso, ecc.
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11-09-2012, 13:05
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#82
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
Prendiamo ad esempio( le citazioni si riferiscono ai precedenti post) il romanzo storico:
Manzoni,I promessi Sposi
Flaubert,Salammbo
Eco,Il nome della rosa
Tutti e tre selezionano la stessa forma sul piano dell'espressione,ma perchè solo i primi due sono artisti?La mia risposta è contenuta nella definizione stessa di Letteratura e in senso esteso di Arte.
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Errato, la risposta corretta sarebbe la seguente: la differenza sta nel fatto che Eco ha avuto la sfortuna di pubblicare i suoi libri più un secolo dopo rispetto ai colleghi Manzoni e Flaubert.
Se Eco avesse scritto Il nome della rosa nel XIX secolo, probabilmente ora tutti saremmo qui a contemplare la magnificenza del suo romanzo.
Probabilmente confinereste persino I miserabili tra i romanzi d'appendice, se Hugo fosse qui con noi oggi
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Ma a Flaubert, a Joyce (che, per fare soldi, infatti, tentò di aprire un cinema), a Eliot, sai quanto gli importava del guadagno delle proprie opere? Zero (e con questo non dico che non sarebbero stati felici di vendere, ma che semplicemente non era un proposito che avevano in mente componendo un libro). Eco è eccome interessato al profitto!
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E grazie: Thomas Eliot era un borghese, Flaubert apparteneva ad una famiglia ricca e più che benestante.
Affermare che il loro principale obbiettivo non fosse quello di ricavar lucro dalle loro opere è giusto, ma negare che lo abbiano anche solo pensato è pura dabbenaggine.
La scrittura non è solo arte, è anche una necessità. E molteplici sono le necessità che hanno spinto i più grandi scrittori a comporre qualcosa. Mi vengono in mente Jack London, John Fante, Charles Bukowski, ma ce ne sono molti altri. E non credo che ciò desti scandalo: d'altronde anche il più ammirevole pensatore del pianeta patisce la fame quando non mette pane sotto ai denti.
Diverso è il discorso qualora si scrivesse solo per racimolare denaro: è semplicemente squallido. Ma Eco non ha a che fare con tutto questo, non è colpa sua se ha successo e se i suoi libri vengono apprezzati da molte persone.
Perché, essenzialmente, è questo che gli si recrimina: il successo
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11-09-2012, 13:10
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#83
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
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Non ha argomenti? Non sa di cosa parlare?
Probabilmente ti hanno consegnato i libri di Eco in bianco, con pagine vuote. O magari non hai mai letto qualcosa di suo.
Non capisco questa ossessione per l'antico, l'esaltazione della letteratura moderna e il malgusto per la letteratura contemporanea. Come se gli scrittori di oggi non sappiano scrivere, come se solo gli artisti di ieri fossero degni d'attenzione. Sarà mica il fascino del passato, il peso dei secoli e la nostalgia di tempi remoti ad influenzare questo giudizio?
Non ha molto senso nemmeno paragonare un'opera all'altra, si può paragonare Shakespeare a Pirandello?
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11-09-2012, 13:39
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#84
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Mi dispiace essere frainteso:il mio punto di vista non considera l' accidente(fare o meno soldi) come discriminante nella definizione di Arte/non Arte,non presenta preclusioni del tipo :classico(canone)/contemporaneo,né considera rilevante il tempo di pubblicazione:non c'è niente di tutto ciò nei miei interventi.
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11-09-2012, 13:47
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#85
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non capisco da cosa si deduce quest'ansia di guadagno nel modo di scrivere di Eco.
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Userò questa parola per l'ultima volta: feuilleton: è da questo che si deduce la sua ansia di guadagno, dai romanzi che scrive.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Magari non li avrà originalissimi, ma nel Nome della rosa mi pare che si tratti abbondantemente di relativismo morale/culturale, disprezzo/accoglienza per il diverso, ecc.
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Ma vogliamo parlare dei due personaggi principali? di come sono costruiti? Guglielmo è un personaggio scopiazzato in tutto e per tutto ai romanzi d'appendice; solo che Eco gli mette in bocca la Scolastica: ci manca solo che esclami: "La femme! Ah, la femme!". E per Adso... lasciamo perdere che è meglio.
Quote:
Originariamente inviata da rainy
Errato, la risposta corretta sarebbe la seguente: la differenza sta nel fatto che Eco ha avuto la sfortuna di pubblicare i suoi libri più un secolo dopo rispetto ai colleghi Manzoni e Flaubert.
Se Eco avesse scritto Il nome della rosa nel XIX secolo, probabilmente ora tutti saremmo qui a contemplare la magnificenza del suo romanzo.
Probabilmente confinereste persino I miserabili tra i romanzi d'appendice, se Hugo fosse qui con noi oggi
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Anche Shakespeare ha avuto la sfortuna di nascere tre secoli dopo Dante, Chaucer, Petrarca, Boccaccio e non so quanti altri (per non contare i Greci e i Latini), ma non mi sembra se la sia cavata male: che ne pensi?
Per Hugo tocca ripetermi: Hugo... Eco... ?
Solo chi non ha mai ascoltato la musica di parole come l'hydre -univers tordant son corps écaillé d'astres potrebbe dire cose del genere.
Quote:
Originariamente inviata da rainy
E grazie: Thomas Eliot era un borghese, Flaubert apparteneva ad una famiglia ricca e più che benestante.
Affermare che il loro principale obbiettivo non fosse quello di ricavar lucro dalle loro opere è giusto, ma negare che lo abbiano anche solo pensato è pura dabbenaggine.
La scrittura non è solo arte, è anche una necessità. E molteplici sono le necessità che hanno spinto i più grandi scrittori a comporre qualcosa. Mi vengono in mente Jack London, John Fante, Charles Bukowski, ma ce ne sono molti altri. E non credo che ciò desti scandalo: d'altronde anche il più ammirevole pensatore del pianeta patisce la fame quando non mette pane sotto ai denti.
Diverso è il discorso qualora si scrivesse solo per racimolare denaro: è semplicemente squallido. Ma Eco non ha a che fare con tutto questo, non è colpa sua se ha successo e se i suoi libri vengono apprezzati da molte persone.
Perché, essenzialmente, è questo che gli si recrimina: il successo
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Ma cosa c'azzecca l'estrazione sociale di un autore? E, per inciso, T.S. si ridusse a lavorare in banca per più di vent'anni, non scrisse romanzi d'appendice. E, sempre per inciso, non mi sembra che Eco soffra la fame.
E si vede che quando la scrittura non è arte diventa cattivo gusto: nessuno degli autori citati è un grande scrittore -migliori di Eco sicuramente, ma non grandi scrittori.
Quote:
Originariamente inviata da rainy
Non ha argomenti? Non sa di cosa parlare?
Probabilmente ti hanno consegnato i libri di Eco in bianco, con pagine vuote. O magari non hai mai letto qualcosa di suo.
Non capisco questa ossessione per l'antico, l'esaltazione della letteratura moderna e il malgusto per la letteratura contemporanea. Come se gli scrittori di oggi non sappiano scrivere, come se solo gli artisti di ieri fossero degni d'attenzione. Sarà mica il fascino del passato, il peso dei secoli e la nostalgia di tempi remoti ad influenzare questo giudizio?
Non ha molto senso nemmeno paragonare un'opera all'altra, si può paragonare Shakespeare a Pirandello?
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Magari m'avessero consegnato i libri di Eco in bianco, magari non l'avessi letti.
Ma chi ti ha mai detto che non ci sono scrittori contemporanei di grande livello? Se non li si conosce, non è mica colpa mia!
Vogliamo paragonare Pirandello e Shakespeare? Facciamolo: Shakespeare è uno dei più grandi geni dell'umanità, Pirandello è uno scrittore senza talento.
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Ultima modifica di Rick Blaine; 11-09-2012 a 13:54.
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11-09-2012, 13:48
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#86
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
Mi dispiace essere frainteso:il mio punto di vista non considera l' accidente(fare o meno soldi) come discriminante nella definizione di Arte/non Arte,non presenta preclusioni del tipo :classico(canone)/contemporaneo,né considera rilevante il tempo di pubblicazione:non c'è niente di tutto ciò nei miei interventi.
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Ma infatti! Ma chi ha mai detto cose del genere? Si vede che conviene far finta di non aver capito!
Cent'anni di solitudine è uno dei più grandi libri mai scritti e ha venduto milioni di copie. Ed è un classico contemporaneo.
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Ultima modifica di Rick Blaine; 11-09-2012 a 13:53.
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11-09-2012, 13:58
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#87
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ignoto Spazio Profondo
Messaggi: 582
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Mi intrometto un secondo; non è il libro più bello di tutti i tempi, ma sicuramente il più disturbato che abbia mai letto e merita una lettura secondo me: "TRE" di Tiziano Sclavi.
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11-09-2012, 14:00
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#88
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
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Quote:
Originariamente inviata da berserk
Mi dispiace essere frainteso:il mio punto di vista non considera l' accidente(fare o meno soldi) come discriminante nella definizione di Arte/non Arte,non presenta preclusioni del tipo :classico(canone)/contemporaneo,né considera rilevante il tempo di pubblicazione:non c'è niente di tutto ciò nei miei interventi.
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Ecco, il tuo punto di vista. Ben detto.
Il bello dei libri (e della letteratura in generale) è che le storie in essi contenute possono essere lette e comprese da tutti, e magari sintetizzate in modi diversi a livello concettuale.
De gustibus...
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11-09-2012, 14:10
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#89
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Anche Shakespeare ha avuto la sfortuna di nascere tre secoli dopo Dante, Chaucer, Petrarca, Boccaccio e non so quanti altri (per non contare i Greci e i Latini), ma non mi sembra se la sia cavata male: che ne pensi?
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Penso che se fosse vivo gli avresti dato del "commerciale" anche a lui
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Ma cosa c'azzecca l'estrazione sociale di un autore? E, per inciso, T.S. si ridusse a lavorare in banca per più di vent'anni, non scrisse romanzi d'appendice. E, sempre per inciso, non mi sembra che Eco soffra la fame.
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E questo cosa c'entra con il talento? Neanche Eliot soffriva la fame, eppure mi sembra che nessuno gli recrimini qualcosa
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
E si vede che quando la scrittura non è arte diventa cattivo gusto: nessuno degli autori citati è un grande scrittore -migliori di Eco sicuramente, ma non grandi scrittori.
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Aridaje, qui non si sta stilando una classifica dal più bravo al più incapace. Si sta parlando di libri ed è innegabile che Eco sia un ottimo scrittore.
Se poi a te sta antipatico o dia fastidio il suo successo sono affari tuoi
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Ma chi ti ha mai detto che non ci sono scrittori contemporanei di grande livello? Se non li si conosce, non è mica colpa mia!
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Finora, in base a ciò che hai scritto, mi è parso di aver capito questo
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Vogliamo paragonare Pirandello e Shakespeare? Facciamolo: Shakespeare è uno dei più grandi geni dell'umanità, Pirandello è uno scrittore senza talento.
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Dopo questa le ho lette tutte.
Non puoi paragonare Shakespeare a Pirandello, sono imparagonabili.
Paragoniamo una Ferrari di oggi al primo esemplare Ferrari della storia: quella di oggi va più veloce? E grazie al .....
La Ferrari di oggi ha subito migliorie e sfrutta tecnologie che ieri non esistevano, la prima Ferrari sarà sempre un passo dietro alla generazione futura ma rimarrà sempre una Ferrari. E' un paragone inverso rispetto a quello tra Shakespeare e Pirandello.
Poi vabè, Eco non ti va bene, Pirandello non ti va bene, questo non ti va bene e quello non ti va bene. Rick, mettiti a scrivere qualcosa
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11-09-2012, 14:37
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#90
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Quote:
Originariamente inviata da rainy
Ecco, il tuo punto di vista. Ben detto.
Il bello dei libri (e della letteratura in generale) è che le storie in essi contenute possono essere lette e comprese da tutti, e magari sintetizzate in modi diversi a livello concettuale.
De gustibus...
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Questa discussione non ci sta portando da nessuna parte:a me interessa passare dalla tollerenza del "De gustibus" alla laicità del "cosa è per te la Letteratura?";diversamente non c'è confronto,non si cresce.
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11-09-2012, 14:41
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#91
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Userò questa parola per l'ultima volta: feuilleton: è da questo che si deduce la sua ansia di guadagno, dai romanzi che scrive.
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Quindi tutti quelli che scrivono feuilleton non sono letterati/artisti?
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Ma vogliamo parlare dei due personaggi principali? di come sono costruiti? Guglielmo è un personaggio scopiazzato in tutto e per tutto ai romanzi d'appendice; solo che Eco gli mette in bocca la Scolastica: ci manca solo che esclami: "La femme! Ah, la femme!". E per Adso... lasciamo perdere che è meglio.
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Se è per questo ci ha messo anche tanto dello Sherlock Holmes di Conan Doyle. Ma per me non si tratta di copia, bensì di consapevole citazione/trasposizione, visto che siamo in ben altro ambito rispetto ai romanzi d'appendice e non è l'obiettivo di Eco quello di realizzarne uno.
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Vogliamo paragonare Pirandello e Shakespeare? Facciamolo: Shakespeare è uno dei più grandi geni dell'umanità, Pirandello è uno scrittore senza talento.
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A me sembra che tu ti lasci guidare dai tuoi gusti personali più di quanto voglia ammettere. Non ho ancora capito perché Eco non debba considerarsi uno scrittore, e adesso te ne vieni con Pirandello che non ha talento... spero di riuscire a capire almeno il perché di quest'altra stroncatura, ma la vedo dura (rima ABAB).
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Ultima modifica di Winston_Smith; 11-09-2012 a 14:46.
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11-09-2012, 15:07
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#92
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Quindi tutti quelli che scrivono feuilleton non sono letterati/artisti?
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No! Non sono grandi scrittori. Possono essere piacevoli, divertenti e persino intelligenti: non avranno mai il merito artistico dei versi di W.H. Auden.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Se è per questo ci ha messo anche tanto dello Sherlock Holmes di Conan Doyle. Ma per me non si tratta di copia, bensì di consapevole citazione/trasposizione, visto che siamo in ben altro ambito rispetto ai romanzi d'appendice e non è l'obiettivo di Eco quello di realizzarne uno.
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E allora perché Sherlock Holmes è un personaggio immortale e Guglielmo una macchietta? (Per Conan Doyle vale il discorso di prima).
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
A me sembra che tu ti lasci guidare dai tuoi gusti personali più di quanto voglia ammettere. Non ho ancora capito perché Eco non debba considerarsi uno scrittore, e adesso te ne vieni con Pirandello che non ha talento... spero di riuscire a capire almeno il perché di quest'altra stroncatura, ma la vedo dura (rima ABAB).
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Ti basta questo?
Torna, Gesù!
La memoranda notte è ormai vicina
e mi risuona ancora negli orecchi,
eco gentil dell ’età mia bambina,
la voce de ’ miei vecchi:
“Candido, roseo e biondo
come, nato da giorni, eri anche tu,
vien questa notte al mondo
il Bambino Gesú!”
Ogn ’anno, ogn ’anno, in questo freddo mese,
per quanto stanca, l ’anima risogna
la festa che a Gesú fa il mio paese.
Già suona la zampogna...
Ah, che profonda, arcana
malinconia, che nostalgia m ’assal
della casa lontana,
del villaggio natal!
Rigide sere della pia novena
in cui, sur ogni piazza, in ogni via,
fiamman, fuochi gregal, fasci d ’avena;
mentre la litania
il vicinato intuona
raccolto innanzi a un rustico altarin,
e la zampogna suona,
tintinna l ’acciarin.
Ed io, fanciullo, a la finestra dietro
me ne stavo, e schiarendo con un dito
timidamente l ’appannato vetro,
rimiravo smarrito,
in un ’ansia segreta,
se in quella notte piena di mister
la fulgida cometa
apparisse davver...
E dubitavo allora, e ho dubitato
sempre, dappoi. S ’inaridí l ’istinto
della fede nel cuore: errai bendato
per questo labirinto
della vita mortale,
e te pure chiamai causa, Gesú,
d ’una parte del male
che si soffre quaggiú.
Ma santa adesso appar la tua follia
anche al mio sguardo, o dolce redentore.
E torna, io prego, a noi, torna, Messia,
a predicar l ’amor;
torna con la man pura
a battere alle porte infime ancor,
dove una gente oscura
di fame e freddo muor!
Altri, del rosso tuo mantello avvolto,
d ’odio nudrendo la gentil parola,
batte alle oscure case, e infosca il volto
de la miseria. Vola
il grido della guerra...
Pace tu sei, Gesú, tu sei pietà:
torna a rifare in terra d ’amor la carità.
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11-09-2012, 15:28
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#93
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
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Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Da cosa lo deduci? Io penso che un uomo che scriva cose del genere sia un genio, non Eco:
Those hours, that with gentle work did frame
The lovely gaze where every eye doth dwell,
Will play the tyrants to the very same
And that unfair which fairly doth excel;
For never-resting time leads summer on
To hideous winter, and confounds him there;
Sap checked with frost, and lusty leaves quite gone,
Beauty o'er-snowed and bareness every where:
Then were not summer's distillation left,
A liquid prisoner pent in walls of glass,
Beauty's effect with beauty were bereft,
Nor it, nor no remembrance what it was:
But flowers distill'd, though they with winter meet,
Leese but their show; their substance still lives sweet.
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Dal semplice fatto che, ormai, pare evidente che tu faccia rientrare nel genere romanzi d'appendice tutti quegli scritti che non ti vanno a genio. Soprattutto opere contemporanee, con pochi anni sulle spalle.
Se Shakespeare fosse qui oggi lo avresti mandato a tener compagnia ad Eco
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Hai tirato tu in ballo l'estrazione sociale e il conto in banca, trovala tu una risposta.
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Non sono io che ho parlato di "scopo di lucro" dietro alla passione per la scrittura
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
E' innegabile su quale base? Quali argomenti porti a favore della tua tesi?
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Ti basta rileggere i miei post e quelli di Winston_Smith per fartene un'idea, puoi farlo sfogliando le pagine precedenti.
Di sicuro qualsiasi tesi avrà più valenza della tua, che si limita all'affermare: "Mi sta antipatico, quindi non sa scrivere".
Molto sensata
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
A me dà fastidio solo una cosa: l'insensibilità dell'elogio allo squallore.
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A me dà fastidio l'insensibilità e basta
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Non mi sembra che Cent'anni di solitudine abbia più di cinquant'anni di vita.
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A me Cent'anni di solitudine non piace, mal sopporto Marquez. L'amore ai tempi del colera somigliava ad un mattone da ingoiare riga dopo riga, ma non per questo, non in base ad un semplice fattore di gusti personali (ed io sono un "signor nessuno", quindi non mi permetto e non me la sento di giudicare), sostengo che Marquez sia un incapace, che non sappia scrivere ecc...
Piuttosto preferisco pensare che il suo stile e la sua scrittura abbiano un significato indecifrabile per la mia limitata mente e me ne rammarico
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
La letteratura è un solo libro: i capitoli si possono paragonare tra di loro. Se ogni scrittore esordiente sentisse il peso (e l'amore e il genio) di quel libro, oggi si avrebbero lettori e scrittori migliori di quanti ne abbiamo.
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Ah, dunque l'intera letteratura mondiale andrebbe ricondotta ad un unico libro. Perciò tu riusciresti a fondere il Mein Kampf con Il Capitale? La Bibbia con L'origine delle specie?
A mio modesto parere, equivale a costruire una grattacielo su un fiume od a far crescere un albero sospeso nell'aria
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Su Pirandello ( ) lascio che sia Croce a parlare.
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Mi sembra più che giusto plasmare il proprio pensiero sul modello degli altri
Quote:
Originariamente inviata da Rick Blaine
Poi vabbè, sapevo che prima o poi si sarebbe arrivati al "e se sei così bravo, scrivilo tu un libro!": è così difficile parlare di letteratura.
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No, per me non è difficile parlare di letteratura.
Letteratura, appunto, non gusti personali. Perché sostanzialmente è su questa base che costruisci le tue argomentazioni
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11-09-2012, 15:32
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#94
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Esperto
Qui dal: May 2011
Messaggi: 1,628
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Non oso immaginare che opinione abbia Rick Blaine di scrittori come Stefano Benni, ad esempio.
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11-09-2012, 16:28
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#95
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Intermedio
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 161
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intanto io ho finito "la metamorfosi" di kafka che qualcuno mi aveva consigliato...è una cagata pazzesca!
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11-09-2012, 16:50
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#96
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da rainy
1)Dal semplice fatto che, ormai, pare evidente che tu faccia rientrare nel genere romanzi d'appendice tutti quegli scritti che non ti vanno a genio. Soprattutto opere contemporanee, con pochi anni sulle spalle.
Se Shakespeare fosse qui oggi lo avresti mandato a tener compagnia ad Eco
2)Non sono io che ho parlato di "scopo di lucro" dietro alla passione per la scrittura
3)Ti basta rileggere i miei post e quelli di Winston_Smith per fartene un'idea, puoi farlo sfogliando le pagine precedenti.
Di sicuro qualsiasi tesi avrà più valenza della tua, che si limita all'affermare: "Mi sta antipatico, quindi non sa scrivere".
Molto sensata
4)A me dà fastidio l'insensibilità e basta
5)A me Cent'anni di solitudine non piace, mal sopporto Marquez. L'amore ai tempi del colera somigliava ad un mattone da ingoiare riga dopo riga, ma non per questo, non in base ad un semplice fattore di gusti personali (ed io sono un "signor nessuno", quindi non mi permetto e non me la sento di giudicare), sostengo che Marquez sia un incapace, che non sappia scrivere ecc...
Piuttosto preferisco pensare che il suo stile e la sua scrittura abbiano un significato indecifrabile per la mia limitata mente e me ne rammarico
6)Ah, dunque l'intera letteratura mondiale andrebbe ricondotta ad un unico libro. Perciò tu riusciresti a fondere il Mein Kampf con Il Capitale? La Bibbia con L'origine delle specie?
A mio modesto parere, equivale a costruire una grattacielo su un fiume od a far crescere un albero sospeso nell'aria
7)Mi sembra più che giusto plasmare il proprio pensiero sul modello degli altri
8)No, per me non è difficile parlare di letteratura.
Letteratura, appunto, non gusti personali. Perché sostanzialmente è su questa base che costruisci le tue argomentazioni
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1)Tu hai citato più volte Hesse: hai mai letto "Il giuoco delle perle di vetro"? Il mio pensiero sul feuilleton corrisponde al suo. E anche su tutto il resto.
2)Esatto. Non di estrazione sociale. "Eliot era un borghese": e?
3)Io ho letto i vostri elogi e basta. "E' innegabile che Eco sia un grande scrittore": ma che bella argomentazione! E inoltre continui a mettermi in bocca parole non mie: io non parlo così!
4)A me piace molto essere insensibile nei confronti del male, dell'ignoranza, di cattiva letteratura. Peccato non ci riesca sempre!
5)Io non ho parlato di Marquez ma di Cent'anni di solitudine. L'amore ai tempi del colera non somiglia, è un mattone da ingoiare riga dopo riga.
6)Di nuovo: cosa c'entra l'ideologia di un libro con il suo valore? La Bibbia è uno dei più bei libri mai composti, il Mein Kampf uno dei peggiori.
7)Quando si è d'accordo in tutto con il pensiero di un'altra persona che si fa? Io sono d'accordo su tutto quello che Croce pensava di Pirandello e su niente di quello che diceva di Carducci; e poiché Croce si esprimeva molto meglio di me, lascio a lui il compito.
8)Ma che fai? Prima mi citi l'odioso De gustibus e poi lo rinneghi? Comunque non ho mai parlato di gusti personali, se così non fosse tu conosceresti i miei.
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11-09-2012, 16:54
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#97
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da chomsky
Non oso immaginare che opinione abbia Rick Blaine di scrittori come Stefano Benni, ad esempio.
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Stefano Benni dev'essere un uomo piacevole. Ma non vedo cosa questo possa in qualche modo essere connesso alla letteratura.
Quote:
Originariamente inviata da stewee
intanto io ho finito "la metamorfosi" di kafka che qualcuno mi aveva consigliato...è una cagata pazzesca!
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E non hai pietà tu di me?
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11-09-2012, 16:55
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#98
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Ragazzi, scusate, se intendete proseguire a lungo con la dissertazione sulla letteratura, cosa è arte ecc. (discussione peraltro interessantissima), consiglierei caldamente di aprire un topic a parte, e lasciare qui solo i consigli richiesti dall'autore del thread.
Altrimenti i libri consigliati vanno perduti tra decine di pagine di discussione e non si capisce più nulla.
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11-09-2012, 17:01
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#99
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Ragazzi, scusate, se intendete proseguire a lungo con la dissertazione sulla letteratura, cosa è arte ecc. (discussione peraltro interessantissima), consiglierei caldamente di aprire un topic a parte, e lasciare qui solo i consigli richiesti dall'autore del thread.
Altrimenti i libri consigliati vanno perduti tra decine di pagine di discussione e non si capisce più nulla.
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E dove possiamo andare per togliere il disturbo?
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11-09-2012, 17:09
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#100
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Eh, uno di voi 3 o 4 che sta discutendo apra un topic col titolo "Ma questa non è letteratura, questa è una schifezza!", o qualcosa del genere.
(naturalmente sempre in Forum libri, dove non ricordo e non trovo nulla di simile)
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Ultima modifica di Moonwatcher; 11-09-2012 a 17:12.
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