scrivere è diventato uno sforzo immenso. Non ho voglia di scrivere mi sembra di attraversare lo stige, il mio cervello è pieno di pece.
mi stanca scrivere mi stanca leggere.
e mi sdoppio.
da solo non faccio nulla, in vacanza SONO nulla. senza libri, senza videogiochi, senza amici, e con pure le altre passioni annientate mi spengo.
ci sono serie da guardare, concetti da sviscerare, o almeno tenersi al passo in questo mondo inclinato verso il basso.
e invece brucio le ore, brucio i giorni.
e quando devo fare, invece, cambio
non c'è più problema di disciplina o volontà, semplicemente sono quello che faccio. E sono bravo, e mi è stato pure detto. E mentre preparavo le corde l'altro giorno, mi sono sdoppiato an'attimo.
Com'è che fare queste cose assurde, per me, non è un problema?
non ho paura?
no, assolutamente, mai.
anche la mia manualità cambia, come un soldato ben addestrato.
forse perchè uscire in tenda, che sia pioggia, sole o vento, che sia montagna mare o collina, rinfresca il cervello.
perchè il mondo non fa schifo là fuori. Un'incredibile orologio umido in perpetuo movimento, un miracolo di ressurrezione e mutazione costante, dalla pietra alla carne e viceversa.
c'è fame e sete,carne e dolore, morte ragionevole e vite giovani.
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