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Vecchio 13-06-2023, 18:10   #1
Esperto
L'avatar di Clover
 

Porgi l'altra guancia è un detto di Gesù riportato dal Vangelo secondo Matteo e dal Vangelo secondo Luca.

Il brano evangelico contiene anche altre frasi di significato analogo, come «A chi vuol toglierti la tunica lascia anche il mantello», «Se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due» e «Dà a chiunque ti chiede».

Ci sono diverse interpretazioni tra cui quelle letterali e figurate, però si possono riassumere così:

«Porgere l'altra guancia» è portare coloro che tentano di offenderci a percepire che commettono un'offesa contro se stessi, poiché l'odio è un'arma puntata contro il petto di colui che odia. «Porgere l'altra guancia» é un atto di coraggio, un esercizio di pazienza; non è un'azione di chi si omette e si rassegna.

Detto questo voi cosa ne pensate? Vi sembra utile ,inutile , sembra di subire oppure è un modo per essere superiori all'odio? meglio fare cosi o vendicarsi fino alla mmorte?

Per chi è interessato ai vari significati figurativi e non , allego il link dove vengono spiegati nel dettaglio su "interpertazioni'

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Porgi_l%27altra_guancia
Vecchio 13-06-2023, 18:15   #2
Esperto
L'avatar di Maffo
 

È una cagata pazzesca!
Cit.
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Clover (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 18:16   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da Clover Visualizza il messaggio
Detto questo voi cosa ne pensate? Vi sembra utile ,inutile , sembra di subire oppure è un modo per essere superiori all'odio?
Penso che se tutti la adottassero come regola di vita il Mondo si trasformerebbe forse in un paradiso in Terra, ma il fatto che storicamente non sia mai avvenuto la dice lunga sulla tendenza dell'animale umano a ricorrere invece alla legge del taglione, a voler far pagare il sangue col sangue (e a volte a voler far pagare anche versamenti di sangue immaginarî, demonizzando gruppi umani solo perché sono diversi ma che in realtà non fanno male a nessuno).
Ringraziamenti da
bukowskiii (13-06-2023), Clover (13-06-2023), Hitomi (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 18:17   #4
Esperto
L'avatar di Clover
 

Quote:
Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
È una cagata pazzesca!
Cit.
Ringraziamenti da
Maffo (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 18:20   #5
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

Non ce la posso fare.
Io sono cresciuta in un'ambiente molto cattolico e le varie idee cristiane tipo onora il padre e la madre, etcc, ''porgi l'altra guancia''' sono state usate dalla mia famiglia e dal mio ambiente sociale praticamente come sinonimo di ''ti possiamo maltrattare all'infinito, se ti arrabbi o tenti di difenderti in qualche modo quella cattiva sei tu''.
Sono allergica a queste parole e concetti.
Li trovo un modo di vivere orribile che rovina le persone e generazioni intere, perchè tutti si sentono obbligati a giustificare e minimizzare i maltrattamenti che hanno subito, e poi li fanno subire ai loro figli e discendenti perchè hanno interiorizzato appunto che ne hanno il diritto.

Chiaramente si deve trovare un equilibrio tra il vivere nel rancore eterno e nel ''porgere l'altra guancia'', ma trovare un equilibrio e porgere l'altra guancia non sono sinonimi.
Non ho intenzione di perdonare se le persone non mi chiedono scusa e non dimostrano a fatti di essere pentite e non mi aspetto di essere ''scusata'' ''perdonata'' senza aver fatto sforzi per farmi perdonare.

Non so se hai mai letto Alice Miller, ma secondo me ''porgi l'altra guancia'' suona buono in teoria, ma nei fatti se ci si obbliga a perdonare o non provare rabbia quando invece la si prova, quella rabbia si trasformerà in qualcosa di diverso e peggiore.

Ultima modifica di CamillePreakers; 13-06-2023 a 18:22.
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cancellato21990 (14-06-2023), Sheev Palpatine (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 18:39   #6
Esperto
L'avatar di Clover
 

@Gattaccia non ho mai letto Alice Miller ,infatti la complessità nella frase sta nel fatto che non è proprio scontata l'interpretazione, perché alla fine qualcuno può intenderla come farsi calpestare ,altri che non ne vale la pena di continuare a reagire e fare la guerra dei 100 anni per dire. Io personalmente penso che non si debba subire ma allo stesso tempo se possibile "tirarsene" fuori ( se possibile perché non sempre si può) in sostanza è preferibile .
È anche un po' come la questione del perdono , che non si perdona l'altro ma lo si fa per sé stessi... sì beh insomma ..chissà
Ringraziamenti da
Hitomi (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 18:46   #7
Esperto
L'avatar di anahí
 

Trovo molto limitante l'idea che reagire ad un torto voglia dire contrattaccare e basta. Anzi si vive molto male se si sente che un "guarda che io merito di essere trattata così" sia una specie di offesa verso l'altro, lo so per esperienza. Ti porta a sentire di potere essere solo vittima o carnefice, a pensarci.

Comunque a "porgi l'altra guancia" preferisco questo vecchio motto della CIA
Immagini allegate
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Vecchio 13-06-2023, 18:48   #8
Esperto
L'avatar di Clover
 

A Stan Smith piace questo elemento @anahí
Vecchio 13-06-2023, 18:54   #9
Banned
 

Mi sembra un principio valido in una comunità di persone poco centrate e individuate e in cui tutti si comportano così. L'altruismo sacrificale funziona se c'è reciprocità. Io non reagisco "male", tu non reagisci male, il risultato finale è molto positivo. Nel mondo di oggi non credo sia molto fruttuoso.

Nel mondo di oggi, quando una persona reprime la propria aggressività in modo profondo ma simula un "carattere" che non ha, adottare un'etica della non-violenza e del cedimento di fronte a quella altrui le consente di interrompere questa simulazione, con un certo sollievo.

Nel bdsm (che piace non a caso a molti cristiani) in parte funziona così: le persone che si "arrendono" a un partner a cui attribuiscono un grande potere sospendono un'aggressività finta, tenuta su per autodifesa, per sentirsi normali, per non essere identificati come fessi, privi di carattere, ecc.
Vecchio 13-06-2023, 19:00   #10
Banned
 

Una cosa interessante comunque è che alcune persone vivono una concezione deviata di aggressività, in cui l'affermazione personale è legata indissolubilmente all'ostilità verso gli altri. Leggendo il commento di Gattaccia mi è venuto in mente questo. Ho immaginato una situazione di persone represse, che non riesce a far stare insieme "rispettare gli altri" e "godersi la vita", per le quali il rispetto altrui è una prigione personale che implica il mortificarsi.
Ringraziamenti da
Silent (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 19:12   #11
Esperto
L'avatar di Milo
 

Io mi ritengo una persona pacifica che cerca sempre di non ferire o fare torto a nessuno, però pretendo lo stesso dagli altri e su questo non transigo, se qualcuno mi fa un torto (cose serie non stupidaggini che si vivono nella quotidianità), la mia reazione sarà volta a restituire la cortesia anche in maniere ben più pesante di quello che ho subito.

Questo mio modo di vedere le cose ha a mio parere ha anche una funzione sociale, se di fronte a certe ingiustizie non reagiamo la persone che le compiono queste cose continueranno a farle, esempio pratico i miei parenti hanno fatto una serie di azioni molto gravi nei miei confronti pensando probabilmente di non essere scoperti, di recuperare il mal tolto a me non interessa, dò per scontato che avrò solo spese, ma onestamente considerando che hanno anche dei figli giovani che messaggio darei se non andassi per vie legali?

I prepotenti e le persone cattive, devono pagare per le loro azioni, sennò non impareranno mai, se loro vanno avanti a comportarsi in un certo modo è perchè nessuno ha mai reagito duramente con loro.
Ringraziamenti da
CamillePreakers (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 19:30   #12
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Una cosa interessante comunque è che alcune persone vivono una concezione deviata di aggressività, in cui l'affermazione personale è legata indissolubilmente all'ostilità verso gli altri. Leggendo il commento di Gattaccia mi è venuto in mente questo. Ho immaginato una situazione di persone represse, che non riesce a far stare insieme "rispettare gli altri" e "godersi la vita", per le quali il rispetto altrui è una prigione personale che implica il mortificarsi.
davanti a ingiustizie e prevaricazioni molto gravi non voglio mantenere le persone nella mia vita.
non parlo di cazzatelle.
non c'entra niente manco l'aggressività o l'ostilità, parlo semplicemente di non mantenere nella nostra vita persone che hanno fatto torti molto gravi.
Vecchio 13-06-2023, 19:48   #13
Esperto
L'avatar di Clover
 

Quote:
Originariamente inviata da Gattaccia Visualizza il messaggio
davanti a ingiustizie e prevaricazioni molto gravi non voglio mantenere le persone nella mia vita.
non parlo di cazzatelle.
non c'entra niente manco l'aggressività o l'ostilità, parlo semplicemente di non mantenere nella nostra vita persone che hanno fatto torti molto gravi.
A un certo punto bisogna anche salvarsi
Vecchio 13-06-2023, 20:11   #14
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

Il concetto di porgere l'altra guancia mi sembra un modo di preservare l'equilibrio, di ridimensionare la situazione negativa. Infatti quando una persona si vuole togliere un peso, vuole smettere di pensare a una cosa stressante, ad un litigio, dice che "non vuole farsi il sangue amaro", proprio perché i sentimenti negativi danneggiano soprattutto chi li prova, perché quando pensi ad una situazione negativa le stai dando sempre più potere e questo la ingigantisce, questo alla lunga ti logora. Apparentemente suona come un atto di sottomissione ma mi sembra anche un principio di sopravvivenza che ti permette di affrontare le avversità senza danneggiare te stesso. Nel senso che a volte combattere strenuamente ti può costare molto a livello di benessere e non sempre conviene farlo.

* Questo discorso è a livello psicologico, di pensiero, cioè prendi atto di aver vissuto una situazione negativa ma questa non diventa il centro della tua vita. Nel pratico non è sempre possibile, dipende dalle situazioni, questo concetto non si può applicare indistintamente, altrimenti si finirebbe per giustificare situazioni davvero ingiuste

Ultima modifica di dystopia; 13-06-2023 a 20:24.
Ringraziamenti da
Silent (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 20:20   #15
Intermedio
L'avatar di Omnia728
 

Io non sono una persona aggressiva ma la legittima difesa è approvata anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica, quindi il principio evangelico di porgere l'altra guancia non è una cosa che applicherei nella vita neanche se fossi credente, bisogna avere anche un po' di amore verso se stessi oltre che verso gli altri
Vecchio 13-06-2023, 20:32   #16
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

Quote:
Originariamente inviata da dystopia Visualizza il messaggio
Il concetto di porgere l'altra guancia mi sembra un modo di preservare l'equilibrio, di ridimensionare la situazione negativa. Infatti quando una persona si vuole togliere un peso, vuole smettere di pensare a una cosa stressante, ad un litigio, dice che "non vuole farsi il sangue amaro", proprio perché i sentimenti negativi danneggiano soprattutto chi li prova, perché quando pensi ad una situazione negativa le stai dando sempre più potere e questo la ingigantisce, questo alla lunga ti logora. Apparentemente suona come un atto di sottomissione ma mi sembra anche un principio di sopravvivenza che ti permette di affrontare le avversità senza danneggiare te stesso. Nel senso che a volte combattere strenuamente ti può costare molto a livello di benessere e non sempre conviene farlo.

* Questo discorso è a livello psicologico, di pensiero, cioè prendi atto di aver vissuto una situazione negativa ma questa non diventa il centro della tua vita. Nel pratico non è sempre possibile, dipende dalle situazioni, questo concetto non si può applicare indistintamente, altrimenti si finirebbe per giustificare situazioni davvero ingiuste
boh per me porgere l'altra guancia significa perdonare attivamente quella persona nonostante una cosa grave. cioè far finta di niente e andare avanti comunque.
condivido il non farsi il sangue amaro e non ''vendicarsi'' ma porgere l'altra guancia l'ho sempre intesa in modo molto diverso.
Vecchio 13-06-2023, 20:41   #17
Super Moderator
L'avatar di dystopia
 

Quote:
Originariamente inviata da Gattaccia Visualizza il messaggio
boh per me porgere l'altra guancia significa perdonare attivamente quella persona nonostante una cosa grave. cioè far finta di niente e andare avanti comunque.
condivido il non farsi il sangue amaro e non ''vendicarsi'' ma porgere l'altra guancia l'ho sempre intesa in modo molto diverso.
Io non ho grandi conoscenze sulla religione ma l'ho sempre inteso in senso simbolico, cioè non serve accanirsi contro le cose negative perché in questo modo stai dando loro fin troppo potere, però non so se ho ragione. Dipende anche da ciò che subisci ovviamente
Vecchio 13-06-2023, 20:45   #18
Esperto
L'avatar di Varano
 

a 5 anni ho preso uno schiaffo forte da un bambino più grande, talmente forte da farmi sanguinare il naso. mi chiese se mi ero fatto male e me ne diede un'altra più forte. il tutto senza motivo...normale che poi mi sono avvelenato anche io. altro che porgere la guancia, adesso penso che sia meglio attaccare per primo.
Vecchio 13-06-2023, 21:04   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Gattaccia Visualizza il messaggio
davanti a ingiustizie e prevaricazioni molto gravi non voglio mantenere le persone nella mia vita.
non parlo di cazzatelle.
non c'entra niente manco l'aggressività o l'ostilità, parlo semplicemente di non mantenere nella nostra vita persone che hanno fatto torti molto gravi.
Mi riferivo al comportamento dei tuoi parenti: "ti possiamo maltrattare all'infinito, se ti arrabbi o tenti di difenderti in qualche modo quella cattiva sei tu".
Ringraziamenti da
CamillePreakers (13-06-2023)
Vecchio 13-06-2023, 21:23   #20
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Quote:
«Porgere l'altra guancia» è portare coloro che tentano di offenderci a percepire che commettono un'offesa contro se stessi, poiché l'odio è un'arma puntata contro il petto di colui che odia. «Porgere l'altra guancia» é un atto di coraggio, un esercizio di pazienza; non è un'azione di chi si omette e si rassegna.
Di base apprezzo il concetto e lo ritengo valido.
Le offese spesso raccontano molto della persona che le pronuncia. Possono essere un segno di debolezza o mostrare comunque un punto dolente a seconda delle situazioni (paura? Problemi?). Bisogna però riuscire ad osservare il tutto senza fermarsi alla frase infelice. Senza fare muro. E una volta compreso l'insieme - forse - sarà possibile ricucire o dialogare con altri toni.
Certo non è sempre facile e fattibile, a volte lo sforzo è inutile. Però in alcuni casi vale la pena fare un tentativo.
Ringraziamenti da
Silent (14-06-2023)
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