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26-01-2020, 18:26
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Ciao. Ultimamente sto avendo sempre più problemi sia con i colleghi che con i coinquilini.
A lavoro c'è un collega in particolare che non mi rivolge mai la parola, lui in realtà è un po' così di carattere, non parla molto di sua iniziativa ma se sono gli altri a iniziare la conversazione è abbastanza gentile, con me invece è sempre scazzato a volte risponde a monosillabi a volte non risponde proprio o fa dei leggeri segni con la testa per dire sì o no. Oltre a questo si lamenta sempre di me con gli altri, mai personalmente con me, e dice delle cose anche abbastanza brutte e offensive (me le hanno riferite, almeno le lamentele inerenti al lavoro), ma per delle cavolate poi.
In generale tende a sminuire abbastanza il lavoro che faccio e praticamente si comporta come se non ci fossi.
È vero che a volte faccio degli errori e sicuramente non sono la migliore a lavoro, ma credo di essere nella media nel senso che più o meno tutti abbiamo degli alti e bassi e io cerco sempre di impegnarmi.
Sempre a lavoro, è venuta una nuova ragazza che dopo una mezza giornata di lavoro ha iniziato a lamentarsi del fatto che io non parlo mai. All'inizio abbiamo scambiato quattro chiacchiere per fare un minimo di conoscenza ma poi non c'è stato tempo di parlare. È vero che io parlo poco ma lei sembra averla presa come un'offesa personale visto che ha iniziato a rispondermi acida.
Il coinquilino invece si è lamentato perché una volta ha portato fuori il mio cane e a quanto pare ha fatto dei bisogni, per cui diceva che io sto sempre a lavoro e non esco mai il cane (anche se la esco tre volte al giorno e a lui non ho mai chiesto di farlo, però vabbè). Anche lui non ne ha parlato con me, stava parlando con dei suoi amici, poi non so cos'altro ha detto.
Tutti e tre i soggetti hanno sui vent'anni, quindi un po' (ok, un bel po') più giovani di me, non so se possa dipendere dall'età ma davvero non capisco, se hanno dei problemi con me perché non provano prima a risolverli parlandone con me...
Non so se questi atteggiamenti possono nascondere una loro insicurezza personale o se invece si credono chissà chi e si approfittano un po' del fatto che io di solito lascio correre e non sono una persona aggressiva o litigiosa. Se fossero miei coetanei credo che agirei un po' diversamente ma siccome per me sono fondamentalmente dei ragazzini, non so bene come comportarmi. Secondo voi cosa dovrei fare?
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26-01-2020, 19:14
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#2
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 77
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Prenditi un gatto e cambia lavoro... No scherzo XD.
Sono cose che sono capitate anche a me.
Personalmente penso che sia meglio prima risolvere il problema col coinquilino.
La mattina lo porti fuori il cane? Solo una volta al giorno è poco. Ti conviene alzarti ad un certo orario per lui. Se lo porti fuori due volte e fa lo stesso bisogni, cosa metti per terra nell'appartamento? Vendono i tappetini per i bisogni, ma credo che questo tu lo sappia già.
Riguardo a chi non ti caga al lavoro o cazzate varie, lì è un po' più complicato. Al lavoro se non hai una cerchia, il famoso cerchio magico, è un po' complicato sopravvivere.
Ti parlo un po' per esperienza.
Ciao
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26-01-2020, 20:22
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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No il cane lo porto fuori tre volte al giorno, e in casa non fa bisogni. Il coinquilino in pratica ogni tanto la porta fuori insieme al cane del suo amico, e si lamentava che il mio cane fa tanti bisogni (quando esce, non in casa)
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26-01-2020, 20:35
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#4
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
No il cane lo porto fuori tre volte al giorno, e in casa non fa bisogni. Il coinquilino in pratica ogni tanto la porta fuori insieme al cane del suo amico, e si lamentava che il mio cane fa tanti bisogni (quando esce, non in casa)
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Allora al tuo amico piace lamentarsi. Il problema è suo.
Poi l'idea che caga molto a me fa solo ridere. Anzi meglio: dato che il tuo coinquilino incomincia a rompere il cazzo, che si sorbisca pure le passeggiate col tuo cane...
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26-01-2020, 20:36
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#5
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da funambolic
Purtroppo quando non si è simpatici a qualcuno ogni scusa è buona per sparlare. Considera anche che sono due contesti (convivenza e lavoro) in cui ci si deve sopportare e si vengono a creare delle dinamiche strane... Se sei una persona che sta bene anche da sola e non usa i pettegolezzi per fare gruppo e rinsaldare i legami (niente unisce di più le persone che parlare male di qualcuno, perché si sottintende che invece noi siamo migliori) stai pur certa che soccombi perché ti fanno terra bruciata intorno. Questo spiega anche perché per assurdo persino la nuova collega che ti ha conosciuto solo per mezza giornata si sia subito schierata (ha annusato l'aria, magari anche qualche pettegolezzo in tua assenza e si è subito voluta schierare per non diventare lei, l'ultima arrivata, senza appoggi ed amicizie, il nuovo bersaglio).
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Hai colto la situazione in pieno. Chi non riesce a inserirsi viene emarginato
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Ultima modifica di Melkor84; 26-01-2020 a 20:38.
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26-01-2020, 21:11
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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@funambolic si credo che tu abbia ragione. Normalmente non mi interessa molto di subire queste situazioni, diciamo, ma a lavoro passo tutto il giorno e se sto male pure lì, alla fine è davvero troppo.
Cosa potrei fare per migliorare la situazione? A Tranne mettermi a sparlare pure io
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26-01-2020, 22:34
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,022
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Ciao. Ultimamente sto avendo sempre più problemi sia con i colleghi che con i coinquilini.
A lavoro c'è un collega in particolare che non mi rivolge mai la parola, lui in realtà è un po' così di carattere, non parla molto di sua iniziativa ma se sono gli altri a iniziare la conversazione è abbastanza gentile, con me invece è sempre scazzato a volte risponde a monosillabi a volte non risponde proprio o fa dei leggeri segni con la testa per dire sì o no. Oltre a questo si lamenta sempre di me con gli altri, mai personalmente con me, e dice delle cose anche abbastanza brutte e offensive (me le hanno riferite, almeno le lamentele inerenti al lavoro), ma per delle cavolate poi.
In generale tende a sminuire abbastanza il lavoro che faccio e praticamente si comporta come se non ci fossi.
È vero che a volte faccio degli errori e sicuramente non sono la migliore a lavoro, ma credo di essere nella media nel senso che più o meno tutti abbiamo degli alti e bassi e io cerco sempre di impegnarmi.
Sempre a lavoro, è venuta una nuova ragazza che dopo una mezza giornata di lavoro ha iniziato a lamentarsi del fatto che io non parlo mai. All'inizio abbiamo scambiato quattro chiacchiere per fare un minimo di conoscenza ma poi non c'è stato tempo di parlare. È vero che io parlo poco ma lei sembra averla presa come un'offesa personale visto che ha iniziato a rispondermi acida.
Il coinquilino invece si è lamentato perché una volta ha portato fuori il mio cane e a quanto pare ha fatto dei bisogni, per cui diceva che io sto sempre a lavoro e non esco mai il cane (anche se la esco tre volte al giorno e a lui non ho mai chiesto di farlo, però vabbè). Anche lui non ne ha parlato con me, stava parlando con dei suoi amici, poi non so cos'altro ha detto.
Tutti e tre i soggetti hanno sui vent'anni, quindi un po' (ok, un bel po') più giovani di me, non so se possa dipendere dall'età ma davvero non capisco, se hanno dei problemi con me perché non provano prima a risolverli parlandone con me...
Non so se questi atteggiamenti possono nascondere una loro insicurezza personale o se invece si credono chissà chi e si approfittano un po' del fatto che io di solito lascio correre e non sono una persona aggressiva o litigiosa. Se fossero miei coetanei credo che agirei un po' diversamente ma siccome per me sono fondamentalmente dei ragazzini, non so bene come comportarmi. Secondo voi cosa dovrei fare?
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La ragazza che sembra averla presa sul personal perche' non parli, potrebbe essere effettivamente un caso di insicurezza, spesso alcune persone pensano=non parla=non vuole parlare perche' e' snob, non gli piaccio, si sente meglio di me, etc...sarebbe da osservare un po' meglio per capire. Si lamenta anche dell'altro tizio?
Comunque potresti spiazzarli (meglio se li prendi separatamente) dicendogli con la massima calma (ma in modo deciso) che sai cosa dicono di te alle tue spalle, e vorresti discuterne.
Il primo tizio, a sensazione, mi sembra un caso perso, gli altri due forse si possono "recuperare". E' anche vero che le persone prese in gruppo son diverse che da sole, ma appunto per questo e' meglio prenderle separatamente.
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Ultima modifica di CamillePreakers; 26-01-2020 a 22:38.
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26-01-2020, 22:52
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Da come si comportano sembra che tu gli debba qualcosa, come se dovessi essere in un certo modo altrimenti non vai bene. La discriminazione per l'età non è improbabile che ci sia. Credo centri pure il fenomeno dell'eco chamber per cui le ostilità si alimentano quando si formano i gruppettini pettegoli.
Te comportati normalmente, ma se ci riesci cerca in qualche modo di farle venire fuori ste cose. Magari essere più aperto con loro rispetto a quello che senti (la sensazione di ostilità), oppure dicendolo a qualcuno apertamente, chiarendo. Lo so che non è facile, anzi sarebbe un'impresa colossale per me ad esempio, ma parlo solo in linea "ideale". Se invece passa il tempo e magari chiarisci un po' le cose ma continuano ad essere ostili e acidi, in breve, stronzi, allora non resta che dargli un motivo per disprezzarti.
Almeno questa sarebbe la mia reazione (quindi non prenderlo come un consiglio lol, anche se do per scontato che di certo non fai di punto in bianco quello che ti dice uno sconosciuto su internet), anzi leggendoti mi è scattato un "mandali a fanculo!" perché certe situazioni, persone e comportamenti me li immagino così vivide nella mia mente che è come se ci fossi io al tuo posto
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26-01-2020, 23:28
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#9
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Da come si comportano sembra che tu gli debba qualcosa, come se dovessi essere in un certo modo altrimenti non vai bene. La discriminazione per l'età non è improbabile che ci sia. Credo centri pure il fenomeno dell'eco chamber per cui le ostilità si alimentano quando si formano i gruppettini pettegoli.
Te comportati normalmente, ma se ci riesci cerca in qualche modo di farle venire fuori ste cose. Magari essere più aperto con loro rispetto a quello che senti (la sensazione di ostilità), oppure dicendolo a qualcuno apertamente, chiarendo. Lo so che non è facile, anzi sarebbe un'impresa colossale per me ad esempio, ma parlo solo in linea "ideale". Se invece passa il tempo e magari chiarisci un po' le cose ma continuano ad essere ostili e acidi, in breve, stronzi, allora non resta che dargli un motivo per disprezzarti.
Almeno questa sarebbe la mia reazione (quindi non prenderlo come un consiglio lol, anche se do per scontato che di certo non fai di punto in bianco quello che ti dice uno sconosciuto su internet), anzi leggendoti mi è scattato un "mandali a fanculo!" perché certe situazioni, persone e comportamenti me li immagino così vivide nella mia mente che è come se ci fossi io al tuo posto
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No.
Attenzione.
Non dargli nessun valido motivo per essere disprezzata.
Partirebbe il mobbing.
Se ci sono i gruppetti, a farti terra bruciata ci metterebbero nulla.
Parlo per esperienza.
Una brutta esperienza.
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26-01-2020, 23:36
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Ciao. Ultimamente sto avendo sempre più problemi sia con i colleghi che con i coinquilini.
A lavoro c'è un collega in particolare che non mi rivolge mai la parola, lui in realtà è un po' così di carattere, non parla molto di sua iniziativa ma se sono gli altri a iniziare la conversazione è abbastanza gentile, con me invece è sempre scazzato a volte risponde a monosillabi a volte non risponde proprio o fa dei leggeri segni con la testa per dire sì o no. Oltre a questo si lamenta sempre di me con gli altri, mai personalmente con me, e dice delle cose anche abbastanza brutte e offensive (me le hanno riferite, almeno le lamentele inerenti al lavoro), ma per delle cavolate poi.
In generale tende a sminuire abbastanza il lavoro che faccio e praticamente si comporta come se non ci fossi.
È vero che a volte faccio degli errori e sicuramente non sono la migliore a lavoro, ma credo di essere nella media nel senso che più o meno tutti abbiamo degli alti e bassi e io cerco sempre di impegnarmi.
Sempre a lavoro, è venuta una nuova ragazza che dopo una mezza giornata di lavoro ha iniziato a lamentarsi del fatto che io non parlo mai. All'inizio abbiamo scambiato quattro chiacchiere per fare un minimo di conoscenza ma poi non c'è stato tempo di parlare. È vero che io parlo poco ma lei sembra averla presa come un'offesa personale visto che ha iniziato a rispondermi acida.
Il coinquilino invece si è lamentato perché una volta ha portato fuori il mio cane e a quanto pare ha fatto dei bisogni, per cui diceva che io sto sempre a lavoro e non esco mai il cane (anche se la esco tre volte al giorno e a lui non ho mai chiesto di farlo, però vabbè). Anche lui non ne ha parlato con me, stava parlando con dei suoi amici, poi non so cos'altro ha detto.
Tutti e tre i soggetti hanno sui vent'anni, quindi un po' (ok, un bel po') più giovani di me, non so se possa dipendere dall'età ma davvero non capisco, se hanno dei problemi con me perché non provano prima a risolverli parlandone con me...
Non so se questi atteggiamenti possono nascondere una loro insicurezza personale o se invece si credono chissà chi e si approfittano un po' del fatto che io di solito lascio correre e non sono una persona aggressiva o litigiosa. Se fossero miei coetanei credo che agirei un po' diversamente ma siccome per me sono fondamentalmente dei ragazzini, non so bene come comportarmi. Secondo voi cosa dovrei fare?
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Come ti è stato detto la gente di solito, tende a schierarsi, soprattutto se é agli inizi e ha bisogno di essere accettata dal branco e quindi stare dalla parte del più forte. E quindi sopravvivenza. Di fondo si, c'è quell insicurezza tipica del novello.
Il tuo collega stronzetto mi pare di capire che abbia un gran bisogno di essere visto.
Il coinquilino invece si sente trascurato.
Quello che andrebbe fatto é di avere più iniziativa e coinvolgere queste persone.
Se ci pensate noi subiamo il comportamento degli altri perché troppo passivi disinteressati a creare legami.
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26-01-2020, 23:39
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#11
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Quote:
Originariamente inviata da Melkor84
No.
Attenzione.
Non dargli nessun valido motivo per essere disprezzata.
Partirebbe il mobbing.
Se ci sono i gruppetti, a farti terra bruciata ci metterebbero nulla.
Parlo per esperienza.
Una brutta esperienza.
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Hai ragione.
In effetti non avrei dovuto impostarla come "soluzione", solo personalmente non potrei aver altra reazione se la cosa dura nel tempo, quindi suppongo che in un modo o nell'altro me ne andrei.
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27-01-2020, 01:36
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Da come si comportano sembra che tu gli debba qualcosa, come se dovessi essere in un certo modo altrimenti non vai bene. La discriminazione per l'età non è improbabile che ci sia. Credo centri pure il fenomeno dell'eco chamber per cui le ostilità si alimentano quando si formano i gruppettini pettegoli.
Te comportati normalmente, ma se ci riesci cerca in qualche modo di farle venire fuori ste cose. Magari essere più aperto con loro rispetto a quello che senti (la sensazione di ostilità), oppure dicendolo a qualcuno apertamente, chiarendo. Lo so che non è facile, anzi sarebbe un'impresa colossale per me ad esempio, ma parlo solo in linea "ideale". Se invece passa il tempo e magari chiarisci un po' le cose ma continuano ad essere ostili e acidi, in breve, stronzi, allora non resta che dargli un motivo per disprezzarti.
Almeno questa sarebbe la mia reazione (quindi non prenderlo come un consiglio lol, anche se do per scontato che di certo non fai di punto in bianco quello che ti dice uno sconosciuto su internet), anzi leggendoti mi è scattato un "mandali a fanculo!" perché certe situazioni, persone e comportamenti me li immagino così vivide nella mia mente che è come se ci fossi io al tuo posto
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Con il collega la situazione va avanti da quando ho iniziato a lavorare, da diversi mesi ormai.
Quando un'altra collega con cui avevo legato di più (ma che poi ha lasciato il lavoro) mi ha detto le cose che diceva alle mie spalle, io ho fatto esattamente così cioè l'ho preso da solo e gli ho detto in maniera molto tranquilla che se aveva delle lamentele su di me poteva parlarmene e io avrei cercato di fare qualcosa. Inutile dire che ha fatto finta di niente ma ha continuato a parlare male e lamentarsi alle mie spalle. Ho deciso di lasciarlo perdere e con lui sono sempre gentile, anche perché gli altri colleghi per lo più non si fanno influenzare da quello che dice, il problema è quando arriva una persona nuova che può farsi un'idea sbagliata di me.
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27-01-2020, 01:40
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Come ti è stato detto la gente di solito, tende a schierarsi, soprattutto se é agli inizi e ha bisogno di essere accettata dal branco e quindi stare dalla parte del più forte. E quindi sopravvivenza. Di fondo si, c'è quell insicurezza tipica del novello.
Il tuo collega stronzetto mi pare di capire che abbia un gran bisogno di essere visto.
Il coinquilino invece si sente trascurato.
Quello che andrebbe fatto é di avere più iniziativa e coinvolgere queste persone.
Se ci pensate noi subiamo il comportamento degli altri perché troppo passivi disinteressati a creare legami.
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In che senso di sente trascurato?
Comunque sì, io sono talmente sfiduciata nei confronti del prossimo che non mi impegno neanche a creare dei legami, ma onestamente anche quando ci ho provato con impegno è una cosa che non mi è mai riuscita bene...
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27-01-2020, 02:21
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#14
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
In che senso di sente trascurato?
Comunque sì, io sono talmente sfiduciata nei confronti del prossimo che non mi impegno neanche a creare dei legami, ma onestamente anche quando ci ho provato con impegno è una cosa che non mi è mai riuscita bene...
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Dipende da chi ci troviamo davanti.
Alle volte facciamo confusione tra normalità e conformità. Gli altri con cui non riusciamo ad interagire sono Conformi alla società.
La normalità invece è un'altra cosa. La normalità è stare bene con se stessi.
Esempio pratico: Per iperbole, se a me piace camminare con la gonna e le calze a rete ( non il mio caso) e sto bene così, me ne frego degli altri e di quello che pensano, e lo continuo a fare perché quello sono io e sto bene così, ma non è conforme alla figura del maschio in giacca e cravatta con i capelli impomatati e cagate varie.
Ognuno deve cercare la propria normalità.
A me non m'interessano molte cose della vita conforme, a me basterebbe un buon amico, pure due, ma della comitiva dove farsi bello con le battute ad effetto non saprei che farci.
A me basterebbe davvero poco.
Per me che non ho nulla basterebbe una briciola per stare un po' più su.
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Ultima modifica di Melkor84; 27-01-2020 a 02:23.
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27-01-2020, 02:46
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Per loro essere conformi vuol dire essere normali.
Purtroppo io non sono mai stata conforme, fin da piccola, un po' per esperienze personali un po' per carattere. Quindi per me in un certo senso è normale essere come sono, ma non mi rende felice perché a volte è come essere un alieno in mezzo agli altri.
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27-01-2020, 11:12
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#16
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Principiante
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 77
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Per loro essere conformi vuol dire essere normali.
Purtroppo io non sono mai stata conforme, fin da piccola, un po' per esperienze personali un po' per carattere. Quindi per me in un certo senso è normale essere come sono, ma non mi rende felice perché a volte è come essere un alieno in mezzo agli altri.
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Si ti capisco.
Io ormai me ne fotto. Anche del fatto di sentirmi alieno.
Quando sei conforme hai un appoggio umano da più persone, però se fai una cosa al di fuori della conformità la gente ci mette nulla a voltarti le spalle.
Vedo questi gruppetti di persone, che stanno bene insieme e scherzano, ma li guardo conscio che ognuno pensa per sè e cerca di dare la migliore IMMAGINE di sé.
È tutto un cazzo di recita.
E io non sono un bravo attore. Ma come guitto non mi batte nessuno
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