FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione Cerca FAQ Messaggi odierni Segna i forum come letti
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Fobia Sociale > Amore e Amicizia
Rispondi
 
Vecchio 03-02-2023, 23:28   #41
Intermedio
L'avatar di MeglioPochi
 

In un intervento precedente c'è chi ha scritto che "dopo una certa [età] aspettarsi un'amicizia profonda è abbastanza utopistico". Mi permetto di dissentire. L'età avanzata può ("può" non indica certezza) anzi portare a una situazione emotiva fortemente orientata all'apertura verso gli altri. Il problema è che troppo spesso gli anziani (stupidamente) cercano la compagnia dei giovani, che sono troppo presi nel turbinio della loro vita assai più attiva, costretti per di più dall'impellenza del procurarsi di che vivere. L'anziano accorto ed equilibrato dovrebbe cercare la compagnia di altri anziani accorti ed equilibrati. Dall'equilibrio e dall'accortezza può (ancora "può") nascere qualche bellissima amicizia anche in età avanzata. Così io la vedo, e sono abbastanza anziano da poterci mettere una bella dose di testimonianza diretta.
Ringraziamenti da
choppy (05-02-2023)
Vecchio 04-02-2023, 00:06   #42
Intermedio
L'avatar di Summoning
 

Finché ognuno mi porta rispetto.. sono amico di tutti!!
Ringraziamenti da
choppy (05-02-2023)
Vecchio 04-02-2023, 01:00   #43
Esperto
L'avatar di spezzata
 

Non importa l'appartenenza a una determinata categoria per far diventare tutti amici, anzi, non c'entra niente. In realtà le persone qui sopra sono uniche, diverse a loro modo l'una dall'altra. E poi esistono tanti tipi di emarginazione (e io francamente ho visto darci dentro parecchio qui dentro da parte dell'utenza nell'infierire su individui ritenuti "peggiori" di loro ed è una cosa che non mi piace). Ciò che fa avvicinare una persona a un'altra è il condividere esperienze, vissuti, idee e valori simili, perché quando parli di una cosa che ti è successa quando eri piccolo e l'altro l'ha vissuta, lui ti capisce... quando entrambi hanno gli stessi valori, lottano per le stesse cose e così via.... Un'altra cosa fondamentale è il sapersi mettere nei panni dell'altro, l'aver comprensione del suo stato emotivo. Stessi hobbies? Io non ci penso molto a quelle cose. Possiamo avere interessi in comune, averne diversi, averne in comune pochi o nessuno, non lo ritengo il fattore determinante (ma l'interesse verso il considerare, non sminuire gli interessi altrui lo trovo fondamentale: trovo bruttissimo quando uno affossa ciò che rende felice l'altro, né si prende la briga di chiedere come mai questo o quello gli sta a cuore, bensì preferisce calpestarlo). M'importa di più stare accanto a una persona che ha un'indole simile alla mia, un approccio alla vita simile al mio diciamo, che possa capirmi o che si sforzi di farlo...che mi rispetti e che sia interessato alla mia diversità, come io sono interessata alla sua.
Vorrei dire poi che gli utenti qui sopra non legano perché perdono tempo a litigare tra loro, ad aprire topic contro questo o quelli o a evidenziare i lati "peggiori" (o percepiti come tali) di un utente dandogli contro ripetutivamente oppure ignorandoli totalmente ma non credo sia quello il fattore più determinante, credo sia la mancanza di empatia più totale e neppure io ne sono immune qualche volta, in quanto quando qualcuno mi dice qualcosa che io percepisco o fraintendo come un'offesa nei miei confronti o nei confronti di altre categorie periodicamente offese qui sopra (la forca non mi piace) solitamente perdo interesse.. anche se la persona magari è, a suo modo, interessante.
Sono strana, in genere mi basta poco per provare interesse verso una persona, così come mi basta poco per perderne o per esserne delusa...e no, non sono sicura che sia un cosa positiva...anzi, penso che sia una centralità nella mia connessione con gli altri.
Poi trovare amici online è un conto, saper mantenere quei rapporti è un'altro... è quella la vera sfida.
Difficile non arrivare prima o poi a scontrarsi o a fraintendersi o altro... quello che conta forse è come si approccia la cosa, come la si risolve, come si reagisce.
Comunque rimango dell'idea che se si incontra quella persona che ci prende la mano nel modo giusto, tutti qui dentro potrebbero avere un amico.

Ultima modifica di spezzata; 04-02-2023 a 01:12.
Ringraziamenti da
cancellato29302 (04-02-2023), CongaBlicoti_96 (04-02-2023), Silent (04-02-2023)
Vecchio 04-02-2023, 08:30   #44
Esperto
L'avatar di Stan Kezza
 

Però riflettevo, e in parte forse devo smentire me stesso nel mio intervento precedente: la condizione di sociofobico potrebbe in effetti costituire una base comune sufficiente per stringere dei legami, una base che in teoria può andare oltre le caratteristiche caratteriali e gli eventuali interessi.
Una condizione di difficoltà condivisa, pur nelle diverse sfumature, non dovrebbe renderci vicendevolmente più empatici, più che tra persone che non hanno queste difficoltà? Partendo dalla solidarietà, non dovremmo comprenderci meglio nei meccanismi che regolano il nostro comportamento, e avere più voglia di approfondire la conoscenza reciproca? A qualunque cosa porti, anche a niente.
Quando osservo la gente, in metro o sul lavoro, ne vedo alcuni che hanno tutte le caratteristiche - apparentemente - che abbiamo noi qui dentro, è un po' che ho cominciato a osservarli con quest'occhio. Gente che un normale troverebbe solo bizzarra, disturbata o disturbante, insomma da evitare. E se invece fosse come me, come alcuni di noi?
Per farla breve: se non ci aiutiamo tra di noi, chi potrebbe?
Sì, è tutto molto teorico.
Ringraziamenti da
DownwardSpiral2 (04-02-2023), Levin (04-02-2023)
Vecchio 04-02-2023, 09:14   #45
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza Visualizza il messaggio
Però riflettevo, e in parte forse devo smentire me stesso nel mio intervento precedente: la condizione di sociofobico potrebbe in effetti costituire una base comune sufficiente per stringere dei legami, una base che in teoria può andare oltre le caratteristiche caratteriali e gli eventuali interessi.

Una condizione di difficoltà condivisa, pur nelle diverse sfumature, non dovrebbe renderci vicendevolmente più empatici, più che tra persone che non hanno queste difficoltà? Partendo dalla solidarietà, non dovremmo comprenderci meglio nei meccanismi che regolano il nostro comportamento, e avere più voglia di approfondire la conoscenza reciproca? A qualunque cosa porti, anche a niente.

Quando osservo la gente, in metro o sul lavoro, ne vedo alcuni che hanno tutte le caratteristiche - apparentemente - che abbiamo noi qui dentro, è un po' che ho cominciato a osservarli con quest'occhio. Gente che un normale troverebbe solo bizzarra, disturbata o disturbante, insomma da evitare. E se invece fosse come me, come alcuni di noi?

Per farla breve: se non ci aiutiamo tra di noi, chi potrebbe?

Sì, è tutto molto teorico.
Si, in teoria abbiamo tutti un problema comune, ma in pratica questo ha molte sfaccettature. Io potrei avere fastidio perché sono sempre depresso e tu no, perché hai successo nella vita sentimentale e io no.. tu potresti avere fastidio perché io guido e lavoro e tu no.. ci possono essere molte similitudini fra fobici, vita difficile condivisa, ma anche delle enormi differenze


Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk
Vecchio 04-02-2023, 10:38   #46
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Parlo per me, non mi interessa farmi amici negli spazi virtuali.

Che sia questo o qualunque altro forum, niente di personale verso nessuno.
Vecchio 04-02-2023, 13:35   #47
Esperto
 

https://youtu.be/WO5S1ULM4UY
Vecchio 04-02-2023, 16:25   #48
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Stan Kezza Visualizza il messaggio
Però riflettevo, e in parte forse devo smentire me stesso nel mio intervento precedente: la condizione di sociofobico potrebbe in effetti costituire una base comune sufficiente per stringere dei legami, una base che in teoria può andare oltre le caratteristiche caratteriali e gli eventuali interessi.
Una condizione di difficoltà condivisa, pur nelle diverse sfumature, non dovrebbe renderci vicendevolmente più empatici, più che tra persone che non hanno queste difficoltà? Partendo dalla solidarietà, non dovremmo comprenderci meglio nei meccanismi che regolano il nostro comportamento, e avere più voglia di approfondire la conoscenza reciproca? A qualunque cosa porti, anche a niente.
Quando osservo la gente, in metro o sul lavoro, ne vedo alcuni che hanno tutte le caratteristiche - apparentemente - che abbiamo noi qui dentro, è un po' che ho cominciato a osservarli con quest'occhio. Gente che un normale troverebbe solo bizzarra, disturbata o disturbante, insomma da evitare. E se invece fosse come me, come alcuni di noi?
Per farla breve: se non ci aiutiamo tra di noi, chi potrebbe?
Sì, è tutto molto teorico.
Sì è vero, potrebbe essere una base comune.
Ho sempre pensato che due persone problematiche potessero solo affondarsi di più l'una con l'altra, ma adesso direi invece che con un po' di maturità possono anche darsi un aiuto a vicenda. L'unione fa la forza, e non è una frase fatta. Magari dove non ce la faccio io puoi farcela tu, o viceversa, oppure ce la si può fare se insieme.
Ringraziamenti da
bukowskiii (04-02-2023), cancellato29302 (04-02-2023), Stan Kezza (04-02-2023)
Rispondi
Strumenti della discussione Cerca in questa discussione
Cerca in questa discussione:

Ricerca avanzata


Discussioni simili a Perché non siamo tutti amici?
Discussione Ha iniziato questa discussione Forum Risposte Ultimo messaggio
Perchè Siamo così e perché la nostra vita è cosi difficile? alone85 SocioFobia Forum Generale 25 24-12-2020 22:51
Siamo tutti uguali, perché deprimersi? Locharb SocioFobia Forum Generale 4 15-07-2016 15:53
Chi siamo noi? e perché siamo così? Zinedine SocioFobia Forum Generale 2 14-12-2012 18:37
Noi siamo VERI amici uahlim Amore e Amicizia 9 21-05-2008 22:57
perche nn siamo normali? osservatore SocioFobia Forum Generale 15 02-09-2007 18:55



Tutti gli orari sono GMT +1. Attualmente sono le 00:53.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2023, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2