Nightlights

In questo thread empatizzerò con chi purtroppo è condizionato da complessi estetici nelle relazioni interpersonali di qualsiasi tipo, anche lavorativo, perchè purtroppo è un problema che riscontro anche personalmente: praticamente da sempre, mi è successo talvolta di essere etichettato come depresso, negativo, anima in pena (!), qualcuno a volte si è anche intimidito, anche quando in realtà male non stavo, si sono creati anche degli equivoci a volte per questa cosa, evidentemente c'è qualcosa nell'atteggiamento, modo di porsi etc. che trasmette questo ma non è la verità (o meglio, nemmeno io sto sempre al top, ma la mia mente non è sempre avvolta da pensieri negativi costantemente).
Voi come la vivete? Io ci convivo, fortunatamente non tutti a questo mondo si fanno condizionare così tanto da questa prima impressione, ma a volte bisogna sforzarsi molto di più (e non è nemmeno detto che serva) per far togliere quel condizionamento dalla testa di queste persone.
A voi...

SoloUnaDonna

Purtroppo nel mio caso temo che la cattiva prima brutta impressione sia difficile da togliere, visto che è totalmente reale..

Hor

A me succede il contrario.
Anche quando sono stato male, molto male, molto molto male, mi è sempre stato detto che dall'esterno non traspariva. Anzi, una volta addirittura mi è stato detto che sembravo "di buon umore".
Questa cosa mi ha sempre scocciato parecchio, perché mi sembra una dimostrazione della scarsa capacità che ho di comunicare, e anche perché, se gli altri non riescono a percepire il mio vero stato d'animo, non mi tratteranno mai "come merito" (non so usare parole migliori per spiegarmi, spero sia chiaro).

Nightlights

E' meglio per te che sia il contrario fidati, a volte la gente ti scansa come la peste nel caso mio, lo noto proprio. Poi uno si stufa anche e se ne frega, ma sul lavoro x esempio questo non ti rende la vita facile, è come se devi lottare sempre a fargli smontare la convinzione che hanno in testa, è faticoso...

Nightlights

ma dipende anche quale impressione, perchè ad esempio sembrare snob non penalizza poi molto, al massimo la gente tira dritto, ma quando qualcuno ti dà del depresso senza manco conoscerti ci resti male eh, mi è già successo...

Bluevelvet93

A me non condiziona la bruttezza ma proprio l'avere una faccia da sfigato.

Nightlights

ad esempio anche stasera mia madre mi ha detto che sembro triste, così dal nulla, invece sto benissimo, stavo ripensando alle chiacchierate fortuite che ho fatto oggi pomeriggio

Bluevelvet93

Anche io ho sempre l'aria abbacchiata/contrariata. Minchia, non mi salvo su una cosa...

Nightlights

anch'io ho notato questo qualche volta, e non solo coi familiari, quando entro nella stanza il gelo, o si intimidiscono come...ma come? se sono il primo che vorrebbe che andassero d'accordo tutti a questo mondo?

Delta80

Io ho tutto per fare una prima impressione pessima , sguardo inespressivo e basso, faccia esteticamente brutta , più in aggiunta la pelata e la statura bassa , più il linguaggio del corpo di un ansioso e depresso. L’unico vantaggio è che il più delle volte nemmeno vengo notato e calcolato, ogni volta che sono costretto ad uscire per commissioni o altro non vedo l’ora di tornare a casa, per fortuna a lavoro non sono costretto a contatti sociali intensi

incompresa88

Non sembro depressa, sono spesso sorridente e non ho un viso che emana tristezza. Più che altro la pessima prima impressione la faccio quando qualcuno mi rivolge la parola. Finché non interagiscono con me sembro molto normale, graziosa anche.

Nightlights

a me hanno dato perfino del tossico, anche quando non facevo uso di nulla (x la cronaca al massimo ho fumato spinelli niente di più), a volte quando ho fatto giri in grandi città sono venuti a chiedere se avevo da vendere...cioè la prima impressione è terribile veramente, la gente ti etichetta proprio...

Franz86

Premetto che io non lo farei mai, quindi come al solito predico bene e razzolo male.

Secondo me a molti farebbe bene un qualche genere di corso di recitazione, perché se il problema è su questo si potrebbe lavorare concretamente, e se non si parte prevenuti e se si ha la fortuna di trovare buoni insegnanti forse anche con discrete probabilità di successo.
Cosa diversa invece sono i veri e propri .

Nightlights

Si ma nel corso di recitazione magari mi mettono a fare le parti dell'assassino, o dello psicopatico che ammazza tutti, cioè siamo a sti livelli poi durante il corso si starebbe appunto recitando, quando si esce da lì non è che si può tenere sempre un atteggiamento diverso da se stessi, sarebbe molto logorante e si perde di spontaneità secondo me.
Il complesso estetico diventa una conseguenza di questi episodi, ma quello che mi fa sempre venire dubbi è che non succede con TUTTI, solo con certe persone...

Warner84

Capisco la sensazione, ma in parte devo ammettere (o meglio rendermi conto) che in parte ho un atteggiamento o comunque una sorta di postura/movimenti che lasciano intendere una sorta di depressione/malumore/incazzatura che allontana la gente, è un qualcosa che ho proprio di base e anche quando magari sono in un momento umorale up do di base una sensazione negativa...tutto ciò da noia lo devo ammettere ma purtroppo ho una natura malinconica e su quello ci posso fare poco...

Nightlights

A volte per me è esattamente il contrario..

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Franz86

Non ho la benché minima idea di come funzioni, quindi non so se uno possa scegliersi una parte idonea
Però comunque penso che già il fatto di avere un contesto dove ad un certo momento si decide consapevolmente di porsi in maniera differente da come ci si atteggerebbe spontaneamente nella propria routine possa essere un esercizio valido, perché può aiutare a capire come risultare più credibili in determinati atteggiamenti anche con un riscontro da parte di terzi ( e per giunta esperti nella recitazione, non i consigli della zia Gertrude ).
In altri termini, avere qualcuno che ti dica che sei/non sei credibile mentre fai l' allegro, mentre fai l' incazzato etc. può sembrare assurdo, ma io ho impressione che invece non si tratti per nulla di capacità da dare per scontate in persone che riscontrino nella loro vita problematiche di interazione.
Ribadisco ovviamente la necessità di insegnanti capaci, non improvvisati e di un contesto idoneo ( non le terrificanti recite scolastiche ).

La spontaneità è un valore sì, ma anche su questo si potrebbe discutere per pagine: se uno spontaneamente è piuttosto accigliato o abbattuto volenti o nolenti penso possiamo riconoscere che non si tratti di un genere di propensione granché apprezzata, quindi trovare la maniera di modificare volutamente il proprio atteggiamento di default penso a volte non possa che portare vantaggi.
Io di solito tendo ad essere piuttosto scazzato, e avendone preso coscienza cerco di ricordarmi sempre di rifilare ogni tanto qualche occhiata intensa all' interlocutore mentre sto parlando, altrimenti di mio tenderei a guardare altrove durante i discorsi, così invece ristabilisco un po' il contatto ed è cosa utile.

Sui complessi estetici secondo me il discorso è differente: a quanto leggo qui la maggior parte delle persone che ne soffrono mi pare rifiutino categoricamente l' idea che il loro atteggiamento possa trasmettere qualcosa di più significativo della congenita disarmonia dei loro tratti, quindi non mescolerei il discorso.
Poi che le cose possano essere collegate è senz' altro vero, anche se in maniera probabilmente molto variabile da caso a caso.

incompresa88

Ma non è bello così.. Magari ti avvicinano perché sembri alla mano e poi ti parlano e scoprono che non sei come sembri. Anzi, passi pure per strano perché ti vedono sorridente e sereno, ma poi non parli o comunque si vede che eviti e quindi la gente resta confusa dall'ambiguita.

Nightlights

Si ma vedi il fatto è che io non ho mai sofferto molto quell'ansia del modo di pormi, di irrigidirmi diventare nervoso e diventare innaturale etc. (e qui molti very fobic mi prenderanno per un troll ) cioè sono sempre stato tranquillo in quel senso, solo mi stupisco di come a volte le impressioni siano così diverse, estremizzate, a seconda dei contesti in cui sono. E come se non ci fossero mezze misure a volte, o mi guardano in cagnesco o mi adorano


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Calcifer94

La prima impressione che do è sicuramente di essere perennemente scocciata e disinteressata da tutto ciò che mi circonda. Ed è veramente faticoso far capire a persone che non mi conoscono da tempo , che non ho nessun pensiero negativo nei loro confronti o che non devono lasciarsi intimidire dalla mia apparenza.