pisendlav

Analizzando la mia paura di parlare in pubblico penso di aver capito che il fatto di "bloccarmi" non dipende dal mio sentirmi inferiore, consciamente o inconsciamente, ma ormai dipende solo dalla paura di bloccarmi stessa. Faccio un esempio (che poi mi capita): sono al bar e parlo con i miei amici e lo faccio con disinvoltura, con sicurezza, rilassato, come fosse la cosa più normale al mondo (lo è); ad un certo punto un gruppo di ragazzi di fianco a noi che conosco poco, saluto già da tempo ma con cui ancora ho poca confidenza (normale timidezza, che vuole i suoi tempi) interessato dalle mie parole, inizia a seguire il mio discorso. Fine della disinvoltura, della sicurezza, fine della tranquillità! Cosa succede nella mia testa? Io stavo parlando che so? Di quanto era stata emozionante la gara di Valentino Rossi, di quante e quali belle ragazze (al bar si dice diversamente...) c'erano l'altra sera in quel locale, cioè niente di che, eppure chiudo il discorso in due parole, possibilmente in una, e passo la palla a chiunque che non sia io. Io lo so cosa penso in quei momenti: eccoci, tutti mi ascoltano, adesso la mia voce inizierà a tremolare, anche impercettibilmente ma apparirò indeciso, farò una figura di merda (è esattamente la parola usata dalla mia testa), ecc.ecc. In altre parole il pensiero di quello che potrà accadere mi impegna gran parte della mente. Il cuore aumenta i battiti e mi sento davvero nel panico. Sono convinto che se in un modo o nell'altro riesco a non pensare di bloccarmi, non mi blocco.
Che ne pensate? Voi come la vivete?

Sasori

> ...non dipende dal mio sentirmi inferiore...

Secondo me sì, ci fosse stato un gruppo di bambini al posto di quei ragazzi non ti sarebbe venuta l'ansia

pisendlav

Secondo me sì, ci fosse stato un gruppo di bambini al posto di quei ragazzi non ti sarebbe venuta l'ansia[/quote]

Però allo stesso tempo quando sarò in confidenza, non succederà, o sarà molto improbabile. Spesso basta che ci sia una sola persona che non conosco che cambio atteggiamento, mi irrigidisco. Cos è potenziale senso di inferiorità da sconosciuto? :?

cantiniere

il problema è proprio il fatto che cerchiamo l'approvazione degli altri infatti
come venirne fuori?
boh

Sasori

Ma ti capita con qualsiasi persona sconosciuta? Anche con una vecchietta di 80 anni? Perchè secondo me non tutte le persone ti creano questa ansia (e bisogna capire perchè)

Sasori

Vero, come è vero che non consideriamo i giudizi delle persone importanti allo stesso modo, solo di alcune persone (o categoria di persone) temiamo il giudizio

Saiper

Chissà come fanno i personaggi pubblici, soprattutto i nostri BRAVI politici 8O :? :? quando vengono attaccati da qualcuno per le cose dette o fatte ops:
Oppure i personaggi finiti in prima pagina per qualche scandalo, come cacchio fanno? Anche personi comuni, "insospettabili", tutta l'Italia viene a sapere di te :x :x :x
Come quella Franzoni, hanno spulciato scropolosamente in tutto il suo passato, analizzatto tutte le varie perizie ecc., pauraaaaaa, i creperei all'istante!

pisendlav

Cerco di riportare con oggettività quello che mi accade. Non dipende troppo da chi ho davanti, ma da quanto sono distratto mentalmente dal solito pensiero che sarò preso dall'ansia, dal panico, non so esattamente cosa mi accade. Dico solo questo che a volte se assisto a una persona soprattutto se conosco che deve parlare in pubblico, mi immedesimo e mi agito. Alla minima indecisione che tradisce poi... In questo caso non sono io messo in discussione, è solo il pensiero di vivere quella situazione. Naturalmente tutto ciò contribuisce ad accrescere il timore...

Tutte le volte che mi capitava di essere "spettatore" di un interlocutore che parla in pubblico, mi vedevo intorno, studiavo le reazioni della gente, quello che facevano, compreso me stesso. Gli atteggiamenti sono pochi: se a qualcuno interessa quello che viene detto segue con attenzione; a chi non interessa si distrae nelle peggio maniere (qualcuno si addormenta). L'unico modo per attirare veramente l'attenzione è bloccarsi. Ecco se succede (questo è il mio terrore) anche chi dormiva ti ha visto, perchè si è svegliato dal rumorio e dalle risatine oppure è stato svegliato per assistere allo spettacolo! Ecco da questo punto di vista sono daccordo con te: chi si rivela debole viene "mangiato"! Ci saranno quelli più sensibili, non lo metto in dubbio, ma sono pochi e sicuramente sono i primi a sentire dei disagi psicologici (magari in situazioni diverse). Per questa mi aconvinzione cerco di mostrarmi sempre sicuro e forte, ed evito le situazioni che tradirebbero certi lati che esistono in me.

Ma a nessuno succede come a me?

Sasori

Penso che ce ne siano tanti che soffrono del tuo stesso problema, che è un tipica manifestazione del disturbo d'ansia sociale.
Io personalmente provo panico e arrossisco se mi viene fatta una domanda in mezzo a un gruppo di persone sconosciute (o con cui non mi sento a mio agio) e non so cosa rispondere ops:

Saiper

Che però non significa soffrirne. Questa è una difficoltà piuttosto diffusa, anche tra quelli che sembrano forti e sicuri.

ghostshape

cristina hai detto una cosa ke mi9 ha particolarmente colpita...è vero ke i bambini pur se innocentissimi giudicano in modo spietato, pensa ke io tutte le volte ke mi trovo accanto ad un bambino o piu provo un senso di imbarazzo a volte xkè ho paura ke possa emettere giudizi su di me in presenza di qualcun altro e farmi sentire a disagio davanti a chi assiste alla scena in quel momento...è pazzesco lo so tutte le volte ke spuntano dei bambini in grado di fare ragionamenti se mi trovo in quel luogo qualunque esso sia e in presenza di terzi mi sposto da un altra parte x questo timore assurdo....kissa se questo kapita anke a te.... :roll: