Fino a qualche mese fa ti avrei risposto che sì, l'amicizia mi fa paura e non è una cosa in cui credo più.
Adesso qualcosa (e qualcuno) mi ha fatto cambiare idea.
Cosa mi spaventava delle amicizie?
Il fatto che, pur avendo avuto svariati momenti di evitamento forte e depressione, sono sempre stato disponibile ad ascoltare gli altri; però gli amici, quando si legano a me giustamente vogliono frequentarti anche dal vivo.
Purtroppo, ad un certo punto, il rapporto mi diventava difficile da tenere in piedi, proprio perché mi capitano periodi di ricadute profonde in cui mi isolo completamente e sparisco nel nulla, rendendomi anche conto di non essere all'altezza.
Curiosamente, ho ricevuto comprensione da due amici di lunghissima data: una donna ed un uomo (entrambi verrebbero definiti estroversoni qui sul forum) che, pur essendo caratterialmente molto diversi da me, hanno un profondo rispetto per la mia situazione (e il mio bisogno di isolamento) e si sono dimostrati in diverse occasioni disponibili ad aspettare che io superi quei momenti, dopo qualche tentativo di farmi uscire dal guscio, di trascinarmi, insomma.
Queste due persone hanno una stima enorme per me e a volte non mi capacito di come sia possibile: sono pieni di amici, dal mio punto di vista molto più interessanti di me.
Ho avute delle delusioni da chi mi ha depennato non accettando il mio coming out.
Uno di questi amici mi ha ferito profondamente, perché lo consideravo il mio mio migliore amico (di sicuro è stato il primo amico che ho avuto).
Beh, penso di aver superato questa cosa, lui è arrivato al punto di vergognarsi a farsi vedere in giro con me.
Ma alla fine il problema è suo, io non posso e non voglio adattarmi alle amicizie che lui preferisce.
Delusioni anche da parte di altre persone che credevo amiche, invece mi usavano e si confidavano con me chiedendo consigli sulle loro beghe sentimentali (come se io fossi un esperto in materia...).
Addiritura c'è stata una coppia (lui/lei) che mi usava come messaggero per tentare un riappacificamento dopo la rottura del loro rapporto.
Tutto questo mentre io facevo presente di non attraversare un momento di particolare serenità, provando comunque a fare quanto mi chiedevano.
Alla fine questi due hanno chiuso definitivamente e io non sono servito più.
Boh, mi spaventava il ripresentarsi di queste situazioni, ma adesso credo di essere un po' più temprato.
Le esperienze (belle o brutte) insegnano.
Qualche amicizia l'ho persa per mia colpa esclusiva: sono sparito nel nulla e farmi vivo dopo tanto tempo mi sembrava ipocrita.
Dopo qualche mese di sbandamento, recentemente, ho ricominciato a credere anche alla possibilità di nuovo amore.
Pur essendo dell'idea che nella vita ci si innamori veramente poche volte... e in 40 anni a me è successo già due volte.
Ma questo è un altro discorso.
Scusate il post forse un po' confuso, ho dormito poco e male.
Scusate anche la lunghezza.
Specifico che in questo post non mi riferisco a nessun utente del forum.
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