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Originariamente inviata da Ruoppolo
Quel genere di femministe sono il corrispettivo femminile degli incel misogini.
Fa comodo al sistema dare risalto alle loro baggianate, senza il sistema non avrebbero tutto questo spazio per esporre le loro stronzate.
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Non sono affatto l'equivalente perché queste persone pubblicano libri, li vendono, vanno in tv. Che poi oltretutto le cosiddette teorie dei "misogini" incel non arrivano a questi deliri qua.
Non si mettano sullo stesso piano le due cose perché per me non stanno affatto sullo stesso piano.
Gli incel sono un movimento emarginato, disorganizzato, non riconosciuto, bistrattato, queste hanno un appoggio pesante, a torto poi, secondo me.
E non è un movimento contro le femmine, fa comodo farlo passare come tale, ma di maschi eterosessuali emarginati, e quindi non di tutti i maschi come sesso o genere.
Purtroppo non ci sono molti dati a disposizione, ma se si riesce a mostrare che l'emarginazione sessuale davvero colpisce più i maschi che le femmine in generale, le teorie di qualcuno di loro non sono completamente campate in aria.
Se è così, dovrebbe essere riconosciuta dalla società quantomeno l'esistenza di questa cosa piuttosto che scaricare poi addosso a queste persone il tutto etichettandole come "povere frustrate".
Se fosse possibile poi rendere più equi i rapporti sessuali e sentimentali, questa cosa non colpirebbe poi solo le preferenze femmili e la loro libertà di scelta ma anche i maschi che ne hanno di più (di relazioni e relazioni sessuali), quindi alla fine non è un movimento contro un genere o che vorrebbe togliere qualcosa a un solo genere, altro motivo per cui non si possono mettere sullo stesso piano questi movimenti.
A me che siano maschi o femmine quelli che detengono il potere me ne frego, non è che se un altro maschio è super ricco ci guadagno io qualcosa perché sono maschio, non partecipo di certo alla sua ricchezza, non la dividiamo mica in parti uguali tra noi? Il problema qua per me consiste nell'iniquità sociale.
La violenza di certi maschi che ammazzano le femmine non è un problema di violenza verso un genere o di misoginia perché questi non ammazzano solo le femmine, ammazzano un po' tutti quelli che li ostacolano, anche altri maschi. Se i maschi in generale odiassero solo le femmine dovrebbero ammazzare solo loro, ma poi statistiche alla mano vengono ammazzati più maschi che femmine da altri maschi. Secondo me descrivere questi problemi in questa ottica qua concentrandosi sul sesso non li risolverà mai.
I fattori sociali che portano i maschi ad essere violenti sono secondo me abbastanza circolari non stanno affatto in mano alle abitudini e preferenze di uno solo dei due sessi. S'è visto che delle comunità di scimmie dove le femmine sono sessualmente promiscue la violenza maschile è ridotta ai minimi termini.
Oltretutto in queste comunità qua comandano le femmine, si ribalta la cosa.
Poi la nostra specie produce troppe differenze, secondo me siamo invischiati in un cerchio biologico e non solo sociale. Se tutte le femmine volessero davvero produrre delle differenze biologiche nelle future generazioni e generare un maschio diverso, potrebbero cercare di fare figli solo con certi tipi, ma nell'insieme questa volontà non c'è, si hanno certe preferenze e le si vuole scaricare sull'altro sesso in toto, come se a me (che sono maschio) convenisse il fatto che viene preferito un maschio piú dominante e piú aggressivo e piú pericoloso. A me non ne viene nulla in tasca, anzi, vengo danneggiato da queste preferenze piú diffuse dell'altro sesso. Potrebbe essere un interesse di quelli piú dominanti il fatto che piacciano di piú, ma non certo il mio che non domino alcunché.
Ad esempio se le femmine scegliessero sempre e solo maschi piú piccoli di loro a lungo andare la selezione tirerà fuori solo questi, e chi potrà menarle fisicamente se poi loro saranno piú grosse in futuro?
Poi si vuole scaricare questa responsabilità e potere di scelta su altro. in pratica allo stato attuale i maschi sono quelli che competono per accoppiarsi, non è che la maggior parte di figli e bambini sono venuti fuori da stupri e cose del genere e nemmeno da matrimoni combinati, la scelta finale è femminile, questa cosa è talmente inconcepibile che quando Darwin mise in evidenza questo fatto la società dell'epoca non riusciva ad accettarlo e certi movimenti femministi si comportano in modo analogo, anche questi tendono a descrivere la maggior parte delle donne come oche manipolabili che non hanno preferenze, gliele hanno messe in testa sempre e solo altri, ecco io non sono affatto d'accordo con queste posizioni qua.
Ci sono dei motivi biologici per cui si sceglie il maschio piú carico di testosterone, certo che poi questa cosa diventa pericolosa perché un maschio del genere può diventare aggressivo anche contro la femmina stessa e la prole. Il patriarcato con queste preferenze non c'entra un cavolo.
In occidente si lasciano libere queste cose ma non mi pare che sia cambiato piú di tanto l'andazzo.
Dicono che questi movimenti femministi producono consapevolezza, a me anche questo sembra falso perché tutte queste cose risultano invisibili a questi movimenti.