Abuela

Ho sentito jn signore di 60anni dire a uno più anziano di corporatura robusta e con cui aveva confidenza: cominci ad ammucchiarne pure tu sulla bilancia.
Per loro magari erano parole di divertimento a me ha creato rabbia e mortificazione sebbene non c entrassi assolutamente nulla, solo detesto la mentalità dietro a questi commenti. Forse se fossi nata magra l avrei avuta pure io, anzi sicuramente. Solo per questo ringrazio di essere sempre stata grassa. Sono felice di avere questa comprensione, di detestare questi pensieri. Sono felice di riconoscerne la meschinità.

cancellato22544

Pensi ti avrebbe dato lo stesso fastidio se gli avesse detto "guarda, ti son diventati tutti i capelli bianchi"?
Te lo chiedo per capire se il problema è commentare quello che è un peggioramento fisico o è proprio il commentare la questione peso.
Secondo me, come hai detto tu, tra loro c'era confidenza e forse era un gioco per loro. Però chissà, magari no.

Abuela

Fra l altro io ero all interno di un edificio e loro fuori, magari gli voleva dire che aveva accumulato anni.
In effetti ci ho pensato e ho pensato di aver reagito (anche se solo internamente) in maniera idiota o comunque spropositata, elevandomi moralmente non si sa dove. Diciamo che quel che mal sopporto è il pensiero che la prima cosa che si dice, vedendo una persona, è un commento a proposito del fisico, magari un commento pure avvilente (perché, non raccobtiamoci balle, quasi nessuno vuole essere grasso). Non so, un po penso di essere esagerata ma al tempo stesso trovo comunque avvilente questo comportamento. Cioè tu vedi una persona a te cara o con cui hai trascorso tanti anni (perché poi uno dei signori ha dichiarato che l altro era un suo parente e avevano passato la infanzia assieme) e la prima cosa che ti viene da dirgli è un commento punzecchiante. In questo di certo può rientrare pure la goffaggine dell essere umano, pure io dico cose senza senso quando non so cosa dire. Va beh sto deragliando. Resta comunque un senso di miseria, sicuro legato ai miei trascorsi. I miei sentimenti relativi ai commenti sul peso e alla possibilità xhe qualcuno faccia dal nulla commenti sul peso e soprattutto la mia incapacità di accettare e perdonare gli esseri umani per questo e l incapacità di perdonare me stessa per avergli concesso questo, tutto ciò sicuro rappresenta il mio nodo gordiano (espressione che ho imparato dai simspon e non so se ho usato bene). Tutto questo rappresenta quel che mi tiene sempre ferma in un punto, impossibilitata a cambiare e/o migliorarmi.

Ah come soffro ma non facciamoci caso, non soffro

cancellato22544

Quello è assolutamente vero. In fondo a me turba pure quando mi dicono che son dimagrita. Ma sempre a quello si guarda? Però mi dà anche estremamente fastidio se commentano qualunque altra cosa del mio aspetto, che sia il vestiario, i capelli, il trucco. Per quello mi chiedevo se per te fosse una questione solo di peso o proprio di commento "estetico".
Grazie per aver spiegato il tuo pensiero Mi ha aiutata a capire meglio il mio, di pensiero, a riguardo.

Abuela

Sicuramente i commenti relativi al peso sono quelli che mi bruciano di più ed è una cosa comune a chi soffre di disturbi alimentari. Gli altri commenti estetici mi irritano terribilmente, anche se spesso dipende dalla persona da cui vengono e da come sono posti. In questi casi dovrebbe prevalere un buon senso e una sensibilità di cui mi rendo conto non tutti son dotati, neppure io eh.

Abuela

Ieri ad esempio ho incontrato una signora molto anziana, over 90, rimasta offesa da uno dei soliti accidenti vascolari, fino a prima correva più di me. Nel vederla le ho detto parole completamente sceme, del tipo che ci stava che si sentisse giù perché fino al giorno prima correva ma che tutto sommato era ancora in forma. Dopo mi sono sentita del tutto idiota e fuori luogo nel trattare la situazione. Per questo dovrei avere più comprensione verso chi dice cose che io reputo fuori luogo relativamente al (mio) peso. Io per loro sono qualcosa che forse non sanno come trattare. Di fronte a me si sentono in imbarazzo e mi reputano uno scherzo della natura o delle mie azioni sconsiderate. Insomma è tutto troppo complicato per pretendere o aspettarsi qualcosa di buono
Forse per perdonare e perdonarsi la soluzione è l'indulgenza, la comprensione, la consapevolezza che siamo tutti individui per lo più sgraziati. Escludendo ovviamente atteggiamenti gravi bisogna lasciar correre il resto e concentrarsi su questioni più significative.

Invece di inventar significati per ciò che non ne ha.

edward00767

Scrivo qua, non mi va di creare una discussione mia scusate, ogni volta che mangio un po di più sto male per giorni, quando digiuno mi sale l'umore, ormai se salgo sopra gli 82 chili voglio subito scendere e digiuno 1 giorno intero.
Parto dal presupposto che ad aprile pesavo 110 kg, ora sono arrivato ad 81, vorrei stabilizzarmi in modo sano, ma continuo ad aver paura di risalire. So che sembra strano, ma io ho notato che il digiuno mi fa stare davvero meglio, e questo mi preoccupa.

Kitsune

Io trovo un po' di stabilità con MyFitnessPal. Contare le calorie è l'unica cosa che mi aiuta a restare normopeso e ad azzittire le preoccupazioni di aver mangiato troppo o troppo poco. Sì, meno mangio più sento di essermi comportato bene soprattutto se non sento fame, certi giorni però la fame è veramente tanta e capisco che c'è qualcosa di sbagliato in questo. Cerco poi compromessi con cibi poco calorici.
Non ho mai trovato quella felicità neanche quando avevo perso 30 chili è inutile continuare a cercarla, nella mia testa resterò sempre grasso e non conta cosa dicono gli altri, ma a quei numerini e calcoli approssimativi do' ancora importanza. Mi danno un po' di sicurezza e la sensazione di avere il controllo.

Atlas

continuo a 85 kg, ma la pessima notizia è che l'addominoplastica me la scaleranno per il 2023.
io speravo di iniziare una vita vera e completa, ma se non aggiusto questa pelle non c'è possibilità d instaurare una sessualità e di conseguenza sono condannato a restare solo.

mi viene voglia di disintegrarmi come un tempo, ma per fortuna mi blocco prima. alcol carboidrati vuoti e zuccheri non mi vanno.
mi manca muovermi invece, e mi manca tanto.

essere obesi non è perdonato, ma nemmeno essere stati obesi è perdonato. e il cervello ancora mi grida grassone di merda mentre in realtà porto una medium ora. e prima era un xxxxl
sognavo di mettermi tutto quello che volevo
non avevo idea
che non sarebbe stato abbastanza.
sono mesi che non faccio attività vera e propria tipo addominali e compagni cantante.
devo riprendere a fare almeno il plank, 10 minuti al giorno si trovano.


il punto è che arriva il tarlo che dice che non ne vale la pena.
voglio bere e voglio fumare e voglio mangiare la pizza e i cornetti e le caramelle gommose e il cioccolato con le nocciole e il cioccolato bianco, il galak; il caffè con lo zucchero, un cappuccino con la schiuma di latte intero.
un bombolone ripeno, un cornetto alla crema, il buristo, la soppressata, la porchetta.
il panettone, il torrone.
questa vita me li ha tramutati in veleno e sensi di colpa. quando mi ritrovo un biscotto maria in bocca finisco per risputarlo nel cestino, perchè si mangia o a colazione o a pranzo o a cena, non nel mezzo.

se devo mangiare che sia frutta, almeno ci rietro con un pò di fibre e vitamine, se c'è o zucchero da fruttosio pazienza, mi frusterò con lo scudiscio per una mela.

Atlas

lotto contro l'onda di questi giorni terribili, e fra una settimana si dà di palestra.già ieri ho compensato l'unica mangiata con 4 ore di camminata, sotto un nubrifragio, come uno stronzo. ma la verità è che non ho scelta.
devo darmi ai muscoli, devo aumentare il metabolismo, devo tonificarmi.
devo fissarmi. prendere l'attività come un'esasperazione, fino quasi alla frattura.
la palestra deve diventare la mia religione segreta. pensavo di imparare a suonare la chitarra ma è una stronzata. ho praticamente 40 anni, ogni giorno conta.
e mi sa che sono a 89 kg, se non 90.

Atlas

non scendo, ma riesco a non salire.
ho rifatto il guardaroba, mi hanno aiutato a rifarlo. Sono fortunato ad avere incontrato una donna che si è presa cura di me come una sorella. Altra prova che non si campa e non si cambia da soli.
una spesa allucinante, e sopratutto una lotta estenuante.

perchè lei mi vestiva a puntino e io cercavo di evitare i camerini perchè ho il terrore delle boutique e dei negozi. io vado a dritto nei reparti a cercare le xxl o le xl e se le trovo le compro e via.

non è così che si fa. questa mi ha rifilato un paio di pantaloni slim fit ed io ho sentito il ghiaccio dentro.

e il passato mi assale.
i traumi dei vestiti, slargati, enormi e anche così stretti. La pancia che viene presa nella morsa dell'elastico, rotoli di lardo come gavettoni di pelle arrossata che si spellano fino a sanguinare nell'elastico di orribili pantaloni blu calibrati.
guardarsi nel camerino e rimanere impietriti, il proprio corpo che vedevo a pezzi, apparire così come un'esplosione informe, in tutta la sua completa disassonanza. Pelle e grasso che scivola ovunque, asimmetrica, appesa a una figura umana, le mutande e la cannottiera bucate, finite, a coprire senza armonia una figura grottesca e vomitevole.
i traumi sono cristalli di infinito, e vengono vissuti in un eterno presente.

con coraggio mi sono fatto avanti, ovviamente rigido, pronto al colpo, e quando ho visto la scritta slim fit mi sono chiesto perchè proprio Lei, facesse una cosa così crudele.

chiuso nel camerino, ho preso questo paio e ho infilato il piede, prima in uno e poi l'altro, sentendolo stretto già al polpaccio, e poi su sulla coscia, senza neanche uno spazio, senza una grinza. Come una seconda pelle.
e poi sul culo, sulla vita e mi sono attaccato alle due estremità e le ho unite, il bottone che andava al suo posto e tutto questo senza guardare.

ma non potevo stare a guardarmi i piedi tutto il tempo, e ho alzato lo sguardo, e li ho visti addosso. Un paio di slim fit, taglia 46.
46, come i ragazzini.

non c'erano grinze, non c'era pelle, il mio torso è liscio. i pantaloni che mettevano in risalto i muscoli delle mie cosce, dei miei polpacci. Ho fatto un giro sul posto, davanti, sulla schiena, un'unica armonia. Senza dolore.


un capo dietro l'altro, a ricostruirmi.
Aderenti sul mio petto, sulle mie spalle, a sottolineare la mia fugura non nasconderla.
e vestirmi così mi fa sentire nudo
la persona allo specchio non si riconosce. Non ha neppure deciso se si piace.
sono cambiato così tanto, la mia mente non ha tenuto il passo.

Urla ancora "sei un inutile grassone di merda" "non sei neppure umano" "sei un informe ammasso di lardo e sangue""sei solo un grassone" "è solo questione di tempo prima che tu ingrassi il doppio" e questi pensieri mi danno conforto.
dovrei buttare i vecchi capi ma mi mettono a mio agio

sono un bel ragazzo. non dimostro nemmeno la metà dell'età che ho.
sono forte e veloce, ho delle belle labbra, ho un taglio di barba e capelli semplice ma curato. Uso un buon profumo.

tutti quegli anni in trincea mi hanno reso una macchina da guerra nella modo di parlare con gli altri, non balbetto, non mi lascio mettere alle strette, sono divertente.

e le donne non mi spaventano. e non mi sono aliene, so giocare con loro, e non mi intimoriscono.

non mi fanno paura gli arroganti, i bulli.
perchè non cercano di umiliarmi parlando del peso, del mio aspetto, e così non hanno mordente. E non ho paura di prenderle, non so fare a botte ma a scuole avevo gruppi di 5 o 4 persone addosso.
uno che può farmi?ora?


ma mi sembra ancora tutta una farsa. faccio una tale fatica.
ritorno a casa e indosso i miei vestiti larghi.
mi chiedo ancora se le sedie di plastica bianca reggano il mio peso.
devo cambiare dentro.


devo cambiare dentro. e non so come fare.

Da'at

Piano piano

Atlas

metto qua la mia disciplina alimentare che mi ha aiutato a perdere e mantenere peso:

in ogni contesto sociale non cagare il cazzo agli altri che si è in dieta, bisogna imparare a gestire gli eccessi spalmandoli sulla quotidianità. non sono i pasti che fanno ingrassare, sono i giorni a seguire, sono gli avanzi.
imparare a buttare il cibo, imparare a lasciarlo nel piatto. imparare a distinguere l'appetito dall'ansia e dalla frustrazione, la fame dalla sete, l'appetito dalla noia.

succhi di frutta
soft drink di qualsiasi tipo
ogni tipo di snack possibile, dai popcorn alle pringos.
ogni tipo di dolce o dolcetto, cioccolatino o biscotto per la prima colazione
frutta secca, noccioline, fresche tostate e non
ogni tipo di zucchero
ogni tipo di dessert
ogni tipo di alcol, in qualsiasi quantità, anche minima
anche il cioccolato, anche quello 80%

la loro densità calorica è squilibrata rispetto alla sazietà, ed ogni piccolo boccone crea un aumento di appetito per complesso loop metabolico.
e non hanno proprietà nutritive, si ingrassa sentendosi più deboli.
vanno evitati. meno se mangia meglio è. tipo dimenticarseli per sempre.

a parte i contesti sociali.
fare colazione salata con pane e affettati, caffè senza latte e senza zucchero

pranzo carboidrati e carne.

cena verdure con una minima quantità di carboidrati

per gli sfizi carote crude e frutta. imparare a bere the senza zucchero.

ed è assolutamente necessaria una costante, massacrante attività fisica 7 giorni su 7 24 ore su 24. non deve esistere giornata di riposo.

io ho trovato il trekking e la mtb.


e il peggio è l'inizio.

Atlas

90kg, con tendenza a salire

e questa pasqua il cioccolato non l ho nemmeno visto.

però ho sforato.
lo so
me lo sento addosso
proprio ora
sotto maggio
sotto l'estate

angoscia angoscia. a casa rimbalzo da uno scaffale all'altro, alzo, chiudo, prendo la scatola dei cornflakes, poi bestemmio, la metto a posto, prendo il pane bianco, taglio un paio fette, le tosto, metto il pomodoro, l'olio, un pizzico di sale, le metto su un piatto, poi ritorno al lavandino, apro l'anta e butto tutto nel secchio dell'umido, ben in fondo che non si veda che ho buttato il cibo, poi apro lo sportello a destra guardo i biscotti maria, prendo un pacco, lo apro, scarico tre biscotti in mano e poi li sputo nel palmo sbriciolati e pieni di saliva, ritorno al secchio sputo e butto tutto nell'umido, apro il frigo, guardo lo scaffale della verdura e strappo il sacchetto delle carote, ne afferro tre, le pulisco, tolgo le estremità, e le mordo ancora e ancora, sento la fibra cruda fredda e insapore riempirmi lo stomaco, più tardi mi farà male, mi sentirò sazio, ma ancora non fermenta, servirà tempo, mi ritrovo con un cucchiaio di minestrone in mano, freddo, a pezzi, senza condimento, acquitrinoso, apro e chiudo la bocca come una botola, scarico mestolate di liquame e borlotti e foglie e spinaci e mais e passano giù dalla gola, senza sapore, e calcolo che ci sono i fagioli e c'è il farro, ed è glucosio, e sono carboidrati, e i 15km che ho fatto oggi non basteranno e domani dovrò alzarmi presto e prendere la bici e fare fare fare fare e afferro due mele, e le mordo e le macino e le scarico nello stomaco, ora dolorante, nella nausea di sapori, di cibo non digerito, e prendo la pentola e scaldo 3, no, 4 litri d'acqua e sarà il the senza zucchero che mi porterà fino a cena.

ma non ho fatto gli addominali
non mi sono prenotato il tatuaggio, e non vado in palestra
devo comprare i pesi
devo cercare di coprire le smagliature.
l'estate è alle porte
devo perdere 20kg
di venti devo prenderne 10 in muscolo
aumentare il metabolismo
organizzare le settimane
i mesi
per le bevute
ho la nausea
voglio vomitare
ma devo evitare di diventare bulimico, l'atto dell'evacuazione è catartico
per cui
pericoloso
mio dio voglio una pizza
voglio la birra ghiacciata
voglio una tazza di rum e una stecca di cioccolato fondente
voglio una bottiglia di chianti con la porchetta in crosta
voglio una crostata con marmellata di more, artigianale
appena uscita dal forno
voglio vinsanto e cantucci
voglio un calzone di mozzarella e proscitto crudo
voglio mangiare un cesto di popcorn al formaggio con una fanta con ghiaccio
è come u terremoto che parte da dentro quest'ansia questa angoscia, devo farlo passare.
è lo scoglio del 98% delle persone che non ce la fa, fosse facile
lo farebbero tutti.
devo superare la serata e basta.

Atlas

ho capito perchè soffro di obesità perchè ne soffrirò sempre e come alla fine sono riuscito a dimagrire:
mi sono arreso.

questa sensazione di groppo alla gola, di angoscia, questa cappa catramosa di disastro impellente che mi circonda, non me ne libererò mai.
mi stordivo con il cibo, mi anestetizzavo con il cibo, ora mi accorgo che non c'è fuga.
e questa isteria che ho messo nell'attività fisica è solo un modo di poter sclerare senza farlo a vedere.
mi sono ritrovato in cucina, ancora, di sperato, mi sono guardato in giro in cerca di qualcosa da masticare, ma non c'era nulla di nulla che potesse farmi stare meglio.
nulla.
mi ha preso male, sono andato in camera e ho afferrato un mollettone da dorsali, è una specie di sospensione da macchina con due maniglie ai lati, il gioco è piegarla e rimanere in tensione; superare la prima resistenza è la parte un pò più complicata, una volta in posizione è questione di stamina.
è così teso che non sembra che debba piegarsi.
mi ci sono fiondato, e ho teso a quanto potevo, istericamente. non lo mollavo.
l'ho tenuto finche non sono stato sul punto di svenire, e mi sono sentito meglio.
almeno mi sono sfogato


l'obesità è una patologia che il mondo infligge sulla persona.
non ci lasciano in pace con i nostri tormenti.
speculano sulle nostre inadeguatezze.

ho visto una ragazza, bellissima.ma con 30kg in più
solo quello
intelligente, tenace, paziente, modesta, stilosa.
ma è grassa
non glielo perdonano.
e lei deve viverci.
e non la fanno vivere.

spero faccia la bariatrica il prima possibile

Abuela

se qualcuno mi guardasse e sapessi che pensa: spero che faccia la bariatrica, spero che dimagrisca, mi incazzerei talmente tanto che la voglia di dimagrire per vivere meglio e in armonia in un mondo con gente che la pensa così, la voglia di dimagrire passerebbe del tutto. e infatti.

SoloUnaDonna

concordo.. mi viene una tristezza a pensare che viviamo in un mondo con certe mentalità così profondamente radicate..

Atlas

la vedo rimbalzare da un tinder all'altro, se la scopano poi magari in pubblico la calciano via perchè si vergognano. Oppure la frequentano ma fanno sesso con altre perché con lei non ce la fanno.
Solo perché è grassa. Quei cm, quei kg, abissi tra la vita subita e la vita vissuta.

so che vuol dire dimagrire, lei non ci riuscirebbe.
Ho conosciuto una donna cha 54 anni ed non è mai stata toccata da un uomo. Mai baciata, mai desiderata.

non dovrebbe essere così, ma lo è. Si può lottare contro i mulini a vento e dirsi cazzate, coltivare castelli in aria e abitarci per anni, poi un giorno l'illusione crolla. Uno schiaffo, un shock improvviso.
E il tempo perso non si recupera.
Lei è giovane, ha una pelle fantastica, potrebbe vivere anzichè sopravvivere.

Abuela

E vivere sarebbe scopare con una donna di nascosto e poi in pubblico stare con una altra?
In tutto quello che dici il problema ti sembra lei grassa?
Ripeto: uno dovrebbe voler dimagrire per farsi scopare ed accettare felicemente dalla masnada di assatanati tinderiani?

A parte che pare la trama di un romanzetto rosa anni 90

Atlas

anche io dicevo che non mi fregava nulla degli altri.
poi...
vedo se quest'anno riuscirò a stare a torso nudo.
sarebbe bello.