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28-10-2019, 11:47
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Non inteso come essere "normalone" cioè "non fobico" ma ho francamente l'impressione di avere una serie di disturbi della personalità di media entità in aggiunta al disturbo ansioso.
Da bambino ho avuto prestissimo problemi di balbuzie.
Più di una persona ha visto in me dei tratti autistici, anche se a mio parere piuttosto lievi.. che potrebbero essere un continuum del disturbo dell'adattamento che invece ho.
Insomma ho tante cose, oltre a TUTTI i disturbi della sfera ansiosa.
Questa somma di piccoli e medi addendi alla fine produce un discreto risultato di non-normalità.
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Ultima modifica di Keith; 24-05-2020 a 11:05.
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28-10-2019, 12:09
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Non inteso come essere "normalone" cioè "non fobico" ma ho francamente l'impressione di avere una serie di disturbi della personalità di media entità in aggiunta al disturbo ansioso.
Da bambino ho avuto prestissimo problemi di balbuzie.
Poi non riuscivo ad usare gli appellativi ai parenti, del tipo "nonno, zia". Quando salutavo non riuscivo a dire "ciao zio" ma solo "ciao" questa è una cosa che non ho mai capito cos'è.
Più di una persona ha visto in me dei tratti autistici, anche se a mio parere piuttosto lievi.. che potrebbero essere un continuum del disturbo dell'adattamento che invece ho.
Insomma ho tante cose, oltre a TUTTI i disturbi della sfera ansiosa.
Questa somma di piccoli e medi addendi alla fine produce un discreto risultato di non-normalità.
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Pure io mi rivedo in questo che hai scritto, solo che riesco a dire ciao e aggiungere un nome, o zio ecc, ma con fatica mi devo sforzare non so cosa scatta nella mente e come se non riesco o non voglio andare oltre nei rapporti sociali, voglio mantenere le distanze che poi diventano sempre piu incolmabili, e gli altri si allontano definitivamente vedendo questo atteggiamento.
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28-10-2019, 12:11
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
Pure io mi rivedo in questo che hai scritto, solo che riesco a dire ciao e aggiungere un nome, o zio ecc, ma con fatica mi devo sforzare non so cosa scatta nella mente e come se non riesco o non voglio andare oltre nei rapporti sociali, voglio mantenere le distanze che poi diventano sempre piu incolmabili, e gli altri si allontano definitivamente vedendo questo atteggiamento.
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adesso anche io ci riesco, a volte mi viene spontaneo ma più spesso mi ci devo sforzare. ma è da pochi anni che ci riesco, prima mai.. tu hai capito da cosa dipende? Pensi che sia un voler mantenere le distanze?
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28-10-2019, 12:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
adesso anche io ci riesco, a volte mi viene spontaneo ma più spesso mi ci devo sforzare. ma è da pochi anni che ci riesco, prima mai.. tu hai capito da cosa dipende? Pensi che sia un voler mantenere le distanze?
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Si io pure sono migliorato un bel po' con gli anni, probabilmente quello che mi frega e che faccio poca vita sociale e aggrava probabilmente il quadro complessivo, le cose che per gli altri sono naturali per quelli come noi diventano piu difficili, abbiamo bisogno di fare rodaggio diciamo, come una macchina che è stata ferma per troppo tempo in officina, nel mio caso calza a pennello questo esempio, a anche perchè forse sono troppo lento a capire le cose e soprattutto gli schemi relazionali.
E come se non so bene come regolarmi con le persone, e poi anche per paura, timidezza eccessiva, il sentirsi inadeguati e sempre giudicati male, per colpa anche di ambiente sociale ed esperienze negative del passato penso sia dovuto questo atteggiamento nel mio caso.
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28-10-2019, 12:32
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Beati voi che riuscite almeno a identificare sintomi... Io so ci certezza che c'è qualcosa di "tarato" in me, ne vedo gli effetti ma non metto a fuoco il problema.
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28-10-2019, 12:39
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Beati voi che riuscite almeno a identificare sintomi... Io so ci certezza che c'è qualcosa di "tarato" in me, ne vedo gli effetti ma non metto a fuoco il problema.
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Ma insomma ci provo, ma tanti dubbi mi restano sempre poi piu passa il tempo e si agisce tardi con terapia ecc, come nel mio caso e piu diventa complicata la cosa, specie se incidono di solito in questi problemi tanti fattori psicologici e ambientali,genetici, ereditari ecc.
Certo andare in terapia forse mi ha fatto fare piu chiarezza almeno un po' di piu rispetto a prima, e qualche spiegazione c'è nel mio disagio, e sui miei comportamenti, ma non è tutto proprio ancora chiarissimo, restano molti punti non risolti e di difficile intepretazione.
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28-10-2019, 12:42
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da matriX85
E come se non so bene come regolarmi con le persone
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esatto
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Beati voi che riuscite almeno a identificare sintomi... Io so ci certezza che c'è qualcosa di "tarato" in me, ne vedo gli effetti ma non metto a fuoco il problema.
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considera che io sto iniziando adesso più o meno a capire che c'è qualcosa che non va, ma la cosa più sconvolgente è che è da poco, 1-2, anni che sto avendo consapevolezza delle mie emozioni: ansia, rabbia, paura, tristezza, etc. Prima sentivo che c'era un problema in un determinato momento ma non riuscivo ne a percepirlo ne a descriverlo e di conseguenza neanche a prendere provvedimenti per tamponarlo. soprattutto al lavoro ero come una zattera alla deriva nell'oceano.. ora bene o male, sto iniziando ad imparare a focalizzarmi sulle mie sensazioni. sto imparando, ma sono ancora all'inizio, ad essere più "centrato" cose che si imparano penso.. a 8 anni? meglio tardi che mai.
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28-10-2019, 12:55
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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ma nessuno è normale
tutti fingono
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28-10-2019, 13:07
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
esatto
considera che io sto iniziando adesso più o meno a capire che c'è qualcosa che non va, ma la cosa più sconvolgente è che è da poco, 1-2, anni che sto avendo consapevolezza delle mie emozioni: ansia, rabbia, paura, tristezza, etc. Prima sentivo che c'era un problema in un determinato momento ma non riuscivo ne a percepirlo ne a descriverlo e di conseguenza neanche a prendere provvedimenti per tamponarlo. soprattutto al lavoro ero come una zattera alla deriva nell'oceano.. ora bene o male, sto iniziando ad imparare a focalizzarmi sulle mie sensazioni. sto imparando, ma sono ancora all'inizio, ad essere più "centrato" cose che si imparano penso.. a 8 anni? meglio tardi che mai.
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Quindi non sapevi che sensazioni provassi durante i tuoi raid punitivi o mentre inviavi i pizzini ai tuoi sicari?
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28-10-2019, 13:11
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 63
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
ma nessuno è normale
tutti fingono
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Concordo al 100%.
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28-10-2019, 13:47
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 379
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Non inteso come essere "normalone" cioè "non fobico" ma ho francamente l'impressione di avere una serie di disturbi della personalità di media entità in aggiunta al disturbo ansioso.
Da bambino ho avuto prestissimo problemi di balbuzie.
Poi non riuscivo ad usare gli appellativi ai parenti, del tipo "nonno, zia". Quando salutavo non riuscivo a dire "ciao zio" ma solo "ciao" questa è una cosa che non ho mai capito cos'è.
Più di una persona ha visto in me dei tratti autistici, anche se a mio parere piuttosto lievi.. che potrebbero essere un continuum del disturbo dell'adattamento che invece ho.
Insomma ho tante cose, oltre a TUTTI i disturbi della sfera ansiosa.
Questa somma di piccoli e medi addendi alla fine produce un discreto risultato di non-normalità.
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Potresti fornirmi la definizione di "normale"?
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28-10-2019, 14:43
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2019
Ubicazione: Naples
Messaggi: 1,524
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Non inteso come essere "normalone" cioè "non fobico" ma ho francamente l'impressione di avere una serie di disturbi della personalità di media entità in aggiunta al disturbo ansioso.
Da bambino ho avuto prestissimo problemi di balbuzie.
Poi non riuscivo ad usare gli appellativi ai parenti, del tipo "nonno, zia". Quando salutavo non riuscivo a dire "ciao zio" ma solo "ciao" questa è una cosa che non ho mai capito cos'è.
Più di una persona ha visto in me dei tratti autistici, anche se a mio parere piuttosto lievi.. che potrebbero essere un continuum del disturbo dell'adattamento che invece ho.
Insomma ho tante cose, oltre a TUTTI i disturbi della sfera ansiosa.
Questa somma di piccoli e medi addendi alla fine produce un discreto risultato di non-normalità.
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Syd sei quello in foto quindi stai tranquillo. Ma poi perchè questa ripassata generale ormai sei un veterano del forum ti conosciamo tutti o quasi credo
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28-10-2019, 15:47
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da Pharmacologist
Potresti fornirmi la definizione di "normale"?
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Certo. Normale è chi non ha disturbi del linguaggio, chi non ha ansia a livelli invalidanti, chi non ha paura dei parenti, chi non ha disturbi dello spettro autistico, chi riesce, tramite qualità innate e/o modalità imparate nel corso della vita ad avere una vita relazionale-sociale-sessuale degna di tale nome. Devo continuare? XD
Diciamo che normale è chi non ha disturbi mentali che capitano all'1-2% della popolazione.
Quote:
Originariamente inviata da Giuseppe_ann
Syd sei quello in foto quindi stai tranquillo.
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Quello è Brad Pitt
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28-10-2019, 16:05
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Quello è Brad Pitt
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L'avevo detto che era meglio rimettere Lui
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28-10-2019, 16:09
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
L'avevo detto che era meglio rimettere Lui
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ahah concordo, ma anche se rimettesi LUI mi direbbero che fisicamente sto a posto e non ho problemi
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28-10-2019, 16:11
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 379
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Certo. Normale è chi non ha disturbi del linguaggio, chi non ha ansia a livelli invalidanti, chi non ha paura dei parenti, chi non ha disturbi dello spettro autistico, chi riesce, tramite qualità innate e/o modalità imparate nel corso della vita ad avere una vita relazionale-sociale-sessuale degna di tale nome. Devo continuare? XD
Diciamo che normale è chi non ha disturbi mentali che capitano all'1-2% della popolazione.
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Quindi chiunque non ha una patologia psichiatrica conclamata.
Ti dico quello che penso: ogni persona ha dei problemi, c'è chi ne ha di più e chi ne ha di meno (e non sto prendendo in considerazione la gravità del singolo problema).
Probabilmente stai sovrastimando (e di parecchio) la fetta di popolazione che si può definire normale secondo il tuo criterio.
Di fatto, neanche la psichiatria riesce a distinguere in modo netto la componente patologica da quella non patologica (a parte casi estremi).
Quindi chi ha il diabete mellito tipo II, per esempio, è normale?
Ma il diabete è una patologia, quindi esula da tutto ciò che è "normale", per definizione.
Non ti conosco e non mi permetto di sottovalutare i tuoi problemi, però devi ammettere che forse la tua concezione di normalità include un'ampia casistica che, invece, non dovrebbe rientrarci.
Ti dico una cosa: prendi una persona qualunque per strada, fagli un check-up completo e troverai almeno qualcosa (un valore, un parametro, ecc...) che non va secondo le linee guida che stabiliscono il confine (ripeto: non netto) tra patologia e assenza di patologia.
Quante persone hanno delle manifestazioni subsindromiche di alcune patologie?
Io direi parecchie.
Forse con la parola "normale" intendi "funzionale alla società".
Forse, già solo il fatto di renderti conto dei tuoi problemi (sui quali non mi esprimo), ti rende non così "anormale" come credi.
Pensaci su.
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28-10-2019, 16:13
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 379
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Aggiungo: ti auguro di trovare la serenità che stai cercando.
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28-10-2019, 16:21
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da Pharmacologist
Forse, già solo il fatto di renderti conto dei tuoi problemi (sui quali non mi esprimo), ti rende non così "anormale" come credi.
Pensaci su.
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Lo so, non sono un'invalido di mente al 100%, fortunatamente.
Come so che quasi tutti hanno qualche disturbo: da molto lievi (la maggioranza) a gravi (minoranza).
La sommatoria dei miei "piccoli" disturbi non fa in modo che io possa rientrare fra i "molto lievi" e "lievi", e cioè la maggioranza.
Parliamo solo di malattie mentale. Se poi passiamo a quelle fisiche ovvio che il 90% della gente ha qualcosa, io ho anche quelle, come quasi tutti, ma di cose di testa parliamo ora.
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28-10-2019, 16:23
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#19
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Nemmeno io..
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28-10-2019, 16:38
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#20
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 379
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Lo so, non sono un'invalido di mente al 100%, fortunatamente.
Come so che quasi tutti hanno qualche disturbo: da molto lievi (la maggioranza) a gravi (minoranza).
La sommatoria dei miei "piccoli" disturbi non fa in modo che io possa rientrare fra i "molto lievi" e "lievi", e cioè la maggioranza.
Parliamo solo di malattie mentale. Se poi passiamo a quelle fisiche ovvio che il 90% della gente ha qualcosa, io ho anche quelle, come quasi tutti, ma di cose di testa parliamo ora.
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Allora la casistica si allarga, ma non di tanto.
Molto spesso le patologie mentali sono in comorbilità con patologie fisiche (per esempio, molti malati terminali sviluppano un disturbo depressivo).
Ma la domanda interessante è: perché affibiarsi un'etichetta?
Una volta presa coscienza di avere dei problemi* (anche, ma non solo, irrisolvibili), secondo me sarebbe più utile cercare di "tirare avanti" al meglio delle proprie possibilità, piuttosto che soffermarsi sulle etichette.
Detto ciò, ognuno decide come vivere la propria vita secondo la sua volontà.
Cioè, quello che non riesco a capire è: una volta che hai appurato di non essere normale, a cosa è servito tutto ciò?
A causarti ulteriore sofferenza (inutile)?
*che creano un notevole disagio e sofferenza, me ne rendo conto.
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