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Vecchio 27-11-2023, 14:08   #1
Principiante
 

Ripropongo qui il messaggio che ho scritto come presentazione, non saprei cosa altro aggiungere, se non va bene chiedo agli amministratori/moderatori di cancellarlo.

Ciao a tutti, sono nuovo qui, non ho mai scritto su un forum nonostante io ci navighi da diversi anni, probabilmente sto anche sbagliando sezione e vi chiedo scusa nel caso.
Sono un ragazzo di 22 anni, quasi 23, seguo un percorso di psicoterapia da qualche mese, dopo aver cambiato psicologa in quanto lo psicologo che avevo fino all'anno scorso non mi recava più alcun beneficio.
Non riesco più a capire di cosa soffro, sto "bene" quando sono in casa (abito ancora con i miei), fatico molto ad uscire e ad avere delle relazioni sociali e quando lo faccio è sempre una grande perdita di energie mentali.
Ho una ragazza che non so come faccia a sopportarmi, ma non sento questo legame forte con lei, forse perché quando sento qualcosa tento a respingere quei sentimenti perché mi fanno molta paura.
Ho avuto molte relazioni adolescenziali in cui non era richiesto chissà quale impegno, e il dovermi impegnare in una relazione più matura mi destabilizza molto.
Per quanto riguarda il lavoro sono molto altalenante, lavoro per periodi di tempo che vanno dai 2 ai 6 mesi e poi mi fermo perché mi ritrovo con tantissima ansia. Adesso lavoro in un'azienda come operaio, le prime settimane andavano discretamente, poi come in ogni lavoro che faccio con il passare del tempo l'ansia cresce e io passo le mie settimane, dal lunedì al venerdì, a volermi sotterrare o a sperare di morire.
Principalmente tutta la mia vita mi fa schifo, non ho più amici perché gli ultimi che avevo li ho allontanati dato che avevo capito che di me gli importava poco.
Se posso evito qualsiasi situazione di benessere, preferisco mille volte restare nella mia apatia, chiuso nella mia cameretta, anche solo il dover mangiare con i miei genitori mi crea molta ansia... Ma ormai mi sono convinto di stare bene così.
Quando mi viene detto che avrei bisogno di un aiuto psicologico e farmacologico divento nervoso e inizio a dire che non ne ho bisogno perché sto bene così.
C'è da dire che gli anni di scuola, specialmente quelli delle superiori (che ho lasciato in 4 liceo, quindi ho il diploma di terza media) sono stati anni difficili, soffrivo di bullismo e mi porto ancora dietro gli strascichi, anche se penso di averli risolti so che loro vengono con me, altrimenti riguarderei quei momenti con un sorriso.
Facevo musica fino a qualche tempo fa, ora ho smesso anche con quella, ormai era più l'ansia che mi causava che altro.
La psicologa non mi ha ancora detto la diagnosi, non so se lo farà mai, ma penso che non mi importi nemmeno più.
Grazie a chiunque risponderà e se non lo farete vi ringrazio per avermi ascoltato.
Vecchio 27-11-2023, 15:27   #2
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Ciao, benvenuto

Quindi pensi che sia principalmente un problema di ansia eccessiva?

Non so se posso aiutarti, dato che non ho mai avuto grossi problemi d'ansia e non saprei come risolverli, magari prova a capire se ci sono situazioni che tendono a stressarti più di altre e da dove arriva quest' ansia e vediamo se riusciamo a fare un ragionamento insieme.
Ringraziamenti da
ceraunavoltq (27-11-2023)
Vecchio 27-11-2023, 15:31   #3
Esperto
L'avatar di AvolteRitorno
 

Ciao ceraunavoltaq, innanzitutto benvenuto, sono tornato da poco anche io quindi non so se essere il primo che ti accoglie nel forum sia corretto (in teoria sarebbe meglio lo facesse chi è qui da più tempo), ma lo faccio senza voler nulla togliere a nessuno, siamo qui, scriviamo cose difficili da dire, quindi per me siamo tutti sullo stesso piano.

E' molto difficile risponderti, sei così giovane e darti un parere quando da quel che leggo non lo hai ancora ricevuto da un professionista del settore (a proposito mi allibisce un po' che in mesi non ti abbia ancora fornito una diagnosi) è decisamente fuori dalla mia portata.

Quello che mi sento di fare è di condividere un po' della mia esperienza in base a quel che leggo. Da quel che leggo appunto mi sembra di capire che i rapporti con le altre persone ti richiedano molte energie, forse mi concentrerei sul perché di questo se riesci a razionalizzarlo. Non ti trovi a tuo agio? Non ti senti capito? Ti senti superiore/inferiore? Non trovi interesse in tutto questo? Ecc.?
Personalmente anche a me qualsiasi tipo di rapporto umano causa una grossa perdita di energie e credo lo faccia perchè non mi appaga in nessun modo, lo vedo come uno scambio impari, a volte irrispettoso nei casi peggiori, a volte insignificante per banalità nei casi comuni. Trovare qualcuno che mi appaghi in un rapporto umano è veramente difficile, ma rare volte è possibile.

Parli anche di lavoro, ogni tot tempo ti prende questa ansia che cresce e lo abbandoni. Ma a cosa è dovuta questa ansia crescente?
Personalmente ho avuto il problema opposto, l'ansia è al culmine agli esordi, poi col tempo scema, per questo forse mi viene da domandarti la causa di questa tua ansia che funziona al contrario della mia.
Poi c'è il discorso del non provare piacere a fare un vario tipo di lavoro, ma in quel caso non credo si parli del problema che sottoponi tu.

Idem per la musica, perché ora ti crea ansia? Solitamente facendo qualcosa che ci appassiona dovrebbe essere il contrario.

Scusa, rileggendomi vedo che sono più le domande che ti ho posto che gli spunti pdi riflessione per eventuali risposte, ma credo che se ti va, rispondendo un po' a queste domande potresti trovare un po' di giovamento o di comprensione. Altrimenti non preoccuparti, va benissimo anche se non rispondi.
Ringraziamenti da
ceraunavoltq (27-11-2023)
Vecchio 27-11-2023, 16:30   #4
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Ciao, benvenuto

Quindi pensi che sia principalmente un problema di ansia eccessiva?

Non so se posso aiutarti, dato che non ho mai avuto grossi problemi d'ansia e non saprei come risolverli, magari prova a capire se ci sono situazioni che tendono a stressarti più di altre e da dove arriva quest' ansia e vediamo se riusciamo a fare un ragionamento insieme.
Credo che questa ansia derivi da situazioni passate che non ho ancora risolto dentro di me, che forse, in una grande parte, mi stanno facendo ancora restare bambino/adolescente, quindi con ancora la voglia di non fare niente e vivere spensierato invece di iniziare a prendermi le mie responsabilità in quello che faccio.
Non ho ancora capito però se è solo questo o se c'è dell'altro sotto.
Vecchio 27-11-2023, 16:37   #5
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Ciao ceraunavoltaq, innanzitutto benvenuto, sono tornato da poco anche io quindi non so se essere il primo che ti accoglie nel forum sia corretto (in teoria sarebbe meglio lo facesse chi è qui da più tempo), ma lo faccio senza voler nulla togliere a nessuno, siamo qui, scriviamo cose difficili da dire, quindi per me siamo tutti sullo stesso piano.

E' molto difficile risponderti, sei così giovane e darti un parere quando da quel che leggo non lo hai ancora ricevuto da un professionista del settore (a proposito mi allibisce un po' che in mesi non ti abbia ancora fornito una diagnosi) è decisamente fuori dalla mia portata.

Quello che mi sento di fare è di condividere un po' della mia esperienza in base a quel che leggo. Da quel che leggo appunto mi sembra di capire che i rapporti con le altre persone ti richiedano molte energie, forse mi concentrerei sul perché di questo se riesci a razionalizzarlo. Non ti trovi a tuo agio? Non ti senti capito? Ti senti superiore/inferiore? Non trovi interesse in tutto questo? Ecc.?
Personalmente anche a me qualsiasi tipo di rapporto umano causa una grossa perdita di energie e credo lo faccia perchè non mi appaga in nessun modo, lo vedo come uno scambio impari, a volte irrispettoso nei casi peggiori, a volte insignificante per banalità nei casi comuni. Trovare qualcuno che mi appaghi in un rapporto umano è veramente difficile, ma rare volte è possibile.

Parli anche di lavoro, ogni tot tempo ti prende questa ansia che cresce e lo abbandoni. Ma a cosa è dovuta questa ansia crescente?
Personalmente ho avuto il problema opposto, l'ansia è al culmine agli esordi, poi col tempo scema, per questo forse mi viene da domandarti la causa di questa tua ansia che funziona al contrario della mia.
Poi c'è il discorso del non provare piacere a fare un vario tipo di lavoro, ma in quel caso non credo si parli del problema che sottoponi tu.

Idem per la musica, perché ora ti crea ansia? Solitamente facendo qualcosa che ci appassiona dovrebbe essere il contrario.

Scusa, rileggendomi vedo che sono più le domande che ti ho posto che gli spunti pdi riflessione per eventuali risposte, ma credo che se ti va, rispondendo un po' a queste domande potresti trovare un po' di giovamento o di comprensione. Altrimenti non preoccuparti, va benissimo anche se non rispondi.
Per la domanda che mi hai fatto sui rapporti con le altre persone, credo che tutto questo derivi da una bassa autostima in primis, quindi di conseguenza il volermi mostrare forte e senza problemi quando sono in mezzo alla gente, in più ho una scarsa (molto molto molto scarsa) fiducia nel genere umano in generale.
Per il lavoro, l'ansia cresce nel momento in cui i mesi passano e nella mia vita non cambia nulla, soprattutto in questo periodo molto delicato in cui non faccio altro oltre che lavorare, vedere che spendo i soldi per le sedute dalla psicologa mi uccide moralmente.
In più non mi soni sentito minimamente appagato in nessun lavoro che ho fatto, mi hanno sempre messo in un angolo a fare i lavori più stupidi, forse credendo che io non sia in grado di imparare qualcosa.
Per la musica è un discorso un po' più lungo e ti chiedo scusa se non mi va di affrontarlo.

Prima non ho scritto che soffro di depressione, ormai va avanti da molto tempo e mi limita in quasi tutti gli aspetti della mia vita, ma purtroppo non ho la possibilità economica per sostenere ulteriori spese da uno psichiatra.
Ringraziamenti da
Amym (27-11-2023)
Vecchio 27-11-2023, 17:46   #6
Esperto
L'avatar di AvolteRitorno
 

Grazie per aver risposto. La depressione è una brutta bestia.

Capisco benissimo la sensazione del volersi mostrare forte all'esterno, lo faccio anche io da tutta la vita, ormai è una cosa che va in automatico, ma non va bene... lo sappiamo.

Purtroppo il lavoro agli inizi è così, non pensare di trovare subito chi ti valorizza o ti stimola (anzi direi che non trovi quasi mai gente del genere sul lavoro). I lavori più umili te li fanno fare non perché credono tu sia stupido, ma perché non vogliono farli loro, solitamente si fa lo scaricabarile con l'ultimo arrivato, è aberrante ma è così.
Dici che col passare dei mesi non cambia nulla anche se lavori, ma questo credo sia legato più che altro alla depressione, di solito è proprio così, nonostante ti sforzi non cambia nulla, vedi tutto nero. Secondo me invece già il semplice fatto che tu lavori è un buon inizio, sento di molti giovani che non iniziano nemmeno, probabilmente devi solo trovare il lavoro che ti dia un minimo di stimoli...
Al di la della psicologa, fatti qualche regalo con i soldi che guadagni, ti servirà a capire che lavori anche per toglierti delle soddisfazioni, non solo per pagarti le spese.

Io ti sto scrivendo queste cose e dopo ho il vizio di rileggermi prima di inviare. Così rileggendo mi pare di sembrare un po' categorico nei miei consigli, ma non è quello che voglio far passare, nel senso, non pensare che io ti dica queste cose per dirti che il metodo o le opinioni giuste sono le mie, prendile per quelle che sono, semplici opinioni su come vedo io le cose. Utili o non utili dopo devi comunque verificarlo tu nel tuo vissuto se ti sembra il caso.
Vecchio 27-11-2023, 17:55   #7
Principiante
 

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Grazie per aver risposto. La depressione è una brutta bestia.

Capisco benissimo la sensazione del volersi mostrare forte all'esterno, lo faccio anche io da tutta la vita, ormai è una cosa che va in automatico, ma non va bene... lo sappiamo.

Purtroppo il lavoro agli inizi è così, non pensare di trovare subito chi ti valorizza o ti stimola (anzi direi che non trovi quasi mai gente del genere sul lavoro). I lavori più umili te li fanno fare non perché credono tu sia stupido, ma perché non vogliono farli loro, solitamente si fa lo scaricabarile con l'ultimo arrivato, è aberrante ma è così.
Dici che col passare dei mesi non cambia nulla anche se lavori, ma questo credo sia legato più che altro alla depressione, di solito è proprio così, nonostante ti sforzi non cambia nulla, vedi tutto nero. Secondo me invece già il semplice fatto che tu lavori è un buon inizio, sento di molti giovani che non iniziano nemmeno, probabilmente devi solo trovare il lavoro che ti dia un minimo di stimoli...
Al di la della psicologa, fatti qualche regalo con i soldi che guadagni, ti servirà a capire che lavori anche per toglierti delle soddisfazioni, non solo per pagarti le spese.

Io ti sto scrivendo queste cose e dopo ho il vizio di rileggermi prima di inviare. Così rileggendo mi pare di sembrare un po' categorico nei miei consigli, ma non è quello che voglio far passare, nel senso, non pensare che io ti dica queste cose per dirti che il metodo o le opinioni giuste sono le mie, prendile per quelle che sono, semplici opinioni su come vedo io le cose. Utili o non utili dopo devi comunque verificarlo tu nel tuo vissuto se ti sembra il caso.
Ti ringrazio per i consigli.
È vero, ultimamente non mi sono mai posto piccoli obiettivi a breve termine, magari iniziando a regalarmi qualcosa di piccolo ma che per me è bello potrei dare un senso diverso al lavoro.
Sicuramente prima o poi uno psichiatra lo dovrò consultare, perché è difficile affrontare le sfide di tutti i giorni e allo stesso tempo dover combattere con la depressione.
Grazie per avermi dedicato del tempo 🙏🏻
Vecchio 28-11-2023, 00:45   #8
Esperto
 

Capisco la tua situazione, però guarderei anche il bicchiere mezzo pieno, hai una ragazza, hai esperienze adolescenziali, hai lavorato... Non voglio assolutamente sminuire il disagio descritto anche perchè mi ci ritrovo in molte.
Ho qualche anno più di te ma mi ritrovo senza appigli e senza una famiglia che mi supporti, per questo magari dalla mia visione mi sento di dirti che hai del potenziale per uscire del tutto da queste problematiche e vivere meglio.
Vecchio 29-11-2023, 01:10   #9
Avanzato
 

Io ho vissuto un brutto momento di ansia come il tuo. Nel mio caso, dopo un importante cambiamento di vita: rotto con il migliore amico, cambiato università... Mi sono ossessionato con il cercare di rimettere in sesto la mia vita, ed è proprio questo pensarci troppo che mi ha portato a cadere sempre più in basso nell'angoscia prima e nella depressione poi. Proprio leggendo un articolo neuroscientifico, ho capito bene cos'era la rimuginazione e ho capito che era proprio quello che facevo io. Pensare ai problemi senza trovare soluzione, pensare e pensare, fino a sfinirmi. Sicuramente qualcosa che non va benissimo nella tua vita ci sarà, molto probabilmente profondamente vorresti altro dalla vita rispetto a quello che hai. Però pensarci troppo non risolve niente.

Certe volte non sono neanche i pensieri in sè, quando si entra in un ciclo depressivo, si diventa ipersensibili a certe situazioni. In questi casi c'è uno squilibrio ormai chimico nel cervello. Certe volte si ristabilizza nel tempo, se non lo si esaspera con troppa rimuginazione. Certe volte, quando è grave grave, possono servire farmaci. Io non li ho mai presi, forse ne sarei uscito prima, non so...

Posso consigliarti, per ristabilire il bilancio chimico e stare meglio in modo naturale, di fare lunghe passeggiate, almeno di 2h, cercando di meditare (cerca su internet come si fa) e concentrarti sui passi o sul respiro. Se la tua ansia non è estremamente patologica dovrebbe alleviarsi e anche passare, la tua mente dovrebbe attivarsi e farti vedere prospettive positive. Almeno questo è il mio toccasana. Non è semplice, ma a volte necessario. Sennò se ti svegli preoccupato di prima mattina, ti consiglio doccia prima normale (calda) e poi alla fine piano piano bella fredda, attiva il battito cardiaco, la circolazione, e il cervello, soprattutto, facendoti vedere il mondo in modo positivo.
Vecchio 29-11-2023, 01:29   #10
Avanzato
 

Alla fine penso che l'obiettivo sia quello di riuscire ad attivare il meccanismo naturale del nostro cervello di farci sentire la prossima strada da seguire, la prossima avventura da percorrere, un po' come quando da adolescenti si era emozionati prima di un viaggio o di una serata con amici per quello che sarebbe potuto accadere. Se si riesce a sentire quella sensazione di strada, obiettivo, entusiasmo, si è a cavallo. Molte volte siamo noi stessi che ce la oscuriamo ponendoci davanti troppi problemi che magari neanche servono. Alla fine essere responsabili non vuol dire imporsi responsabilità...
Vecchio 29-11-2023, 11:40   #11
Principiante
 

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Originariamente inviata da Vento Visualizza il messaggio
Alla fine penso che l'obiettivo sia quello di riuscire ad attivare il meccanismo naturale del nostro cervello di farci sentire la prossima strada da seguire, la prossima avventura da percorrere, un po' come quando da adolescenti si era emozionati prima di un viaggio o di una serata con amici per quello che sarebbe potuto accadere. Se si riesce a sentire quella sensazione di strada, obiettivo, entusiasmo, si è a cavallo. Molte volte siamo noi stessi che ce la oscuriamo ponendoci davanti troppi problemi che magari neanche servono. Alla fine essere responsabili non vuol dire imporsi responsabilità...
Ti ringrazio per questi consigli, ho provato proprio poco fa la doccia fredda, devo dire che è veramente una botta di vita.
È stata proprio la prima volta quindi di strada ne ho ancora da fare, purtroppo è tanto che non vado a fare una passeggiata bella lunga, appena riuscirò ci proverò.
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