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07-09-2012, 13:29
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Quello che vi chiedo è un consiglio.
Molto probabilmente (anzi, diciamo sicuramente perchè spero vivamente di non tirami indietro) nelle prossime settimane inizierò un periodo di "volontariato" in ospedale come infermiera.
Premetto che le uniche esperienze lavorative che ho sono date dai tirocini in reparti diversi.
E' inutile dirvi che da più di un anno sto cercando lavoro. Entrare nel pubblico è oramai un miraggio (i concorso sono pochi e quando gli iscritti sono 1000 va già di culo, in più le persone con esperienze lavorative hanno molti più punti.... quindi io sarei una delle ultime a priori), le cliniche private o cercano esperienza (vogliono tagliare il personale e lasciarti sola a fare infermiera e caposala con mille responsabilità), oppure sfruttano in modi indecorosi (non parliamo delle cooperative).
Sono venuta così alla conclusione che non basta farsi tre anni di università e tirocinio, ma bisogna farsi dell'esperienza NON STIPENDIATA negli ospedali, in modo da avere un curriculum più ricco.
Ho già avuto il colloquio con il dirigente infermieristico, che mi ha spiegato le tipologie di reparti (è un ospedale abbastanza importante) e altri dettagli.
Ora io dovrei appunto scegliere il reparto dove andare, ma sono indecisa.
Non so se mettermi in gioco e scegliere un reparto "tosto" (rianimazione, pronto soccorso, unità spinale etc...) per mettere in pratica tutto quello che ho fatto durante gli anni di università (c'è da dire che ho fatto diversi tirocini in questi reparti, però non sono abbastanza), oppure iniziare con qualcosa di più "tranquillo".
Il fatto è che io sono sempre stata una persona non amante del rischio e soprattutto spaventata da imprevisti e difficoltà, anche se sicuramente i mesi che ho passato nei reparti mi hanno aiutata molto.
Dite che è meglio iniziare da "meno", oppure ogni tanto fa bene mettersi in gioco?
Che dite, mi butto?
Voi cosa fareste?
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07-09-2012, 13:33
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,046
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ti direi vai nel reparto tosto, alla fine è questione di abitudine, i primi tempi saranno duri, poi però ti verrà tutto automatico e l'esperienza sarà quadruplicata rispetto all'andare in un reparto tranquillo e senza problemi ( mi viene in mente la puntata di grey's anatomy dove per rilassarsi christina o meredith - non ricordo - va nel reparto della chirurgia estetica o in qualcosa di simie )
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07-09-2012, 13:34
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#3
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 223
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Ho un amico in una situazione molto molto simile alla tua. Ne parlavamo giusto qualche giorno fa e il mio consiglio è quello di fare ciò che ti senti. Sicuramente metterti in gioco stimola una certa carica non indifferente che può aiutarti ad affrontare l'esperienza nel migliore dei modi.
Delle volte riusciamo meglio quando "azzardiamo" rispetto a quando abbiamo paura di provare qualcosa.
Immagino comunque che non siano scelte facili e ti stimo molto per il percorso che hai intrapreso.
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07-09-2012, 14:02
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
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Guarda, sicuramente io sono l'ultima persona che ti può dire: BUTTATI non BUTTARTI, in quanto 1) non ti conosco 2) non so i tuoi problemi.
Per quanto riguarda il lavoro so quanto dura sia, conosco un amico che sono circa 2 anni che lo cerca. Laureato, ma senza esperienza. Ovviamente, per amico, intendo solo online, che non mi si prenda per estroversate. Comunque, io ti consiglio di fare ciò che realmente tu ti senti o ciò che realmente desideri. Se il tuo desiderio e la tua forza dicono: BUTTATI!, allora tu buttati pure, ma se dicono il contrario è meglio agire gradualmente. ^-^
Ciao!
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07-09-2012, 21:03
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,533
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Fossi al tuo posto tuo sceglierei il reparto di urologia.
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07-09-2012, 21:12
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Frugolina
Il fatto è che io sono sempre stata una persona non amante del rischio e soprattutto spaventata da imprevisti e difficoltà, anche se sicuramente i mesi che ho passato nei reparti mi hanno aiutata molto.
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Se posso permettermi, evidentemente non ancora abbastanza, altrimenti non ti porresti il problema. Con i dubbi e le insicurezze che covi, pensi davvero di poter lavorare al pronto soccorso o in rianimazione, dove è in gioco la vita di altre persone?
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07-09-2012, 21:32
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid
Se posso permettermi, evidentemente non ancora abbastanza, altrimenti non ti porresti il problema. Con i dubbi e le insicurezze che covi, pensi davvero di poter lavorare al pronto soccorso o in rianimazione, dove è in gioco la vita di altre persone?
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Cosa vorresti insinuare?Dubito che diano a dei volontari non stipendiati responsabilità tali da poter mettere in pericolo la vita di un paziente o combinare chissà quale guaio..
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07-09-2012, 21:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Cosa vorresti insinuare?Dubito che diano a dei volontari non stipendiati responsabilità tali da poter mettere in pericolo la vita di un paziente o combinare chissà quale guaio..
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Non ho certo messo in dubbio la sua preparazione, piuttosto ho suggerito di riflettere molto bene se sia il caso di mettersi in gioco in una situazione oggettivamente complessa, come è quella di un reparto rianimazione o del pronto soccorso, se si hanno delle insicurezze come quelle descritte. Credo la mia sia una legittima considerazione, non è necessario mostrarsi così aggressivi.
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07-09-2012, 21:38
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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dipende da cosa ti senti da fare, personalmente io sceglierei la strada più tranquilla
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07-09-2012, 21:40
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid
Non ho certo messo in dubbio la sua preparazione, piuttosto ho suggerito di riflettere molto bene se sia il caso di mettersi in gioco in una situazione oggettivamente complessa, come è quella di un reparto rianimazione o del pronto soccorso, se si hanno delle insicurezze come quelle descritte. Credo la mia sia una legittima considerazione, non è necessario mostrarsi così aggressivi.
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Tranquillo il mio è solo un modo di fare, non volevo minimamente essere aggressivo.
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07-09-2012, 21:49
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#11
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Frugolina
Non so se mettermi in gioco e scegliere un reparto "tosto" (rianimazione, pronto soccorso, unità spinale etc...) per mettere in pratica tutto quello che ho fatto durante gli anni di università (c'è da dire che ho fatto diversi tirocini in questi reparti, però non sono abbastanza), oppure iniziare con qualcosa di più "tranquillo".
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Da volontario soccorritore, avendo a che fare con gli infermieri del DEA mi sento di consigliartelo.
Anche rianimazione, terapia intensiva ti permettono di farti un buon CV.
Non voglio smontarti ma per voce di molti infermieri e medici che conosco, in generale, è una professione un po' da inferno e molto spesso la gente fugge.
Per cui... Un reparto, in media, vale l'altro: dipende anche da chi è il primario, la caposala e lo staff.
Comunque abbastanza formante ed interessante, quanto sufficientemente tranquillo, può essere un reparto di medicina internistica.
Personalmente eviterei reparti come psichiatria, pneumologia, ginecologia, ortopedia, oncologia, gran parte di chirurgia ed urologia ma vabbeh, questi sono gusti personali
Se sei motivata ad appassionata sì
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07-09-2012, 21:50
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da Nocebo
è una infermiera, i casi gravi e urgenti verranno presi in carico direttamente dai medici...sarà comunque il dirigente a valutare l'idoneità per il reparto, e poi sono proprio queste situazioni che possono aiutare a farti crescere e migliorare
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Io sono di indole molto prudente, quindi il mio consiglio - vale qui come varrebbe altrove - è comunque di prendersi il giusto tempo per ogni cosa ed evitare i rischi. Non ho mai compreso l'utilità delle prove di coraggio, anche con sè stessi.
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08-09-2012, 12:14
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Quote:
Originariamente inviata da Herzeleid
Se posso permettermi, evidentemente non ancora abbastanza, altrimenti non ti porresti il problema. Con i dubbi e le insicurezze che covi, pensi davvero di poter lavorare al pronto soccorso o in rianimazione, dove è in gioco la vita di altre persone?
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Come ha detto Halastor, essendo una volontaria (e quindi una persona in più) sarei seguita e naturalmente non mi farebbero fare cose che necessiterebbero di esperienza.
Non sono una di quelle persone esaltate che si buttano su cose che non sanno fare.
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08-09-2012, 12:53
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#14
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Principiante
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Umbria
Messaggi: 57
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se ti serve per il cv, direi che il reparto tosto sia la scelta migliore..... e poi se non lo fai probabilmente te ne pentirai più avanti... quindi metticela tutta e buona fortuna
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08-09-2012, 13:10
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,195
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Anch'io non mi sento in grado, senza conoscerti, di consigliarti alcunché... certo che dopo 1 anno di pronto soccorso puoi anche andare a fare l'assaltatrice in Afghanistan...
Sono scandalizzato invece dal fatto che infermieri/e laureati debbano fare una specie di servizio civile gratis per 1 anno, in un ospedale (che non è l'ufficio del catasto) senza la sicurezza di essere assunti al termine del periodo...
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08-09-2012, 13:16
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Quote:
Originariamente inviata da Frugolina
Entrare nel pubblico è oramai un miraggio (i concorso sono pochi e quando gli iscritti sono 1000 va già di culo, in più le persone con esperienze lavorative hanno molti più punti.... quindi io sarei una delle ultime a priori), le cliniche private o cercano esperienza (vogliono tagliare il personale e lasciarti sola a fare infermiera e caposala con mille responsabilità), oppure sfruttano in modi indecorosi (non parliamo delle cooperative).
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Guarda io ho una amica che dal privato è passato al pubblico,adesso prende di meno,ha orari peggiori e in più è a contatto con situazioni limite in cui rischia personalmente la salute,diciamo che non sempre il pubblico è meglio del privato sopratutto in questo periodo.
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08-09-2012, 13:23
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Quote:
Originariamente inviata da Lino_57
Anch'io non mi sento in grado, senza conoscerti, di consigliarti alcunché... certo che dopo 1 anno di pronto soccorso puoi anche andare a fare l'assaltatrice in Afghanistan...
Sono scandalizzato invece dal fatto che infermieri/e laureati debbano fare una specie di servizio civile gratis per 1 anno, in un ospedale (che non è l'ufficio del catasto) senza la sicurezza di essere assunti al termine del periodo...
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Guarda, ti posso dire che fino a 3 anni fa non era così.
Io inizialmente avevo scelto di intraprendere questa professione anche per la "sicurezza" del lavoro, ma sono riuscita a laurearmi proprio nel pieno della crisi sanitaria.
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08-09-2012, 13:25
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Guarda io ho una amica che dal privato è passato al pubblico,adesso prende di meno,ha orari peggiori e in più è a contatto con situazioni limite in cui rischia personalmente la salute,diciamo che non sempre il pubblico è meglio del privato sopratutto in questo periodo.
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Hai ragione. Non è detto che nel pubblico si campi meglio. L'unica cosa positiva è che si ha un minimo di sicurezza in più e altri "privilegi" che nel privato ti scordi.
A me comunque va benissimo tutto!
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