A volte mi faccio l'idea che il mio interlocutore debba necessariamente essere ostile verso di me.
Specialmente quando devo chiedere qualcosa che *io* reputo insolito, stupido, ecc.. (e probabilmente per l'interlocutore non lo è). Vi capita mai?
Ad esempio oggi avrei dovuto chiamare il mio medico di base per farmi fare un'impegnativa per una visita psicologica (visto che se lo psicologo non è privato la richiedono). Il timore mio era che questo mi rispondesse scocciato, che i veri malati di mente sono altri, che non aveva tempo da perdere, ecc.. avevo anche una risposta arrogante e cattiva da dargli nel caso in cui mi avesse risposto così. E invece niente. Il pensiero di essere considerato stupido o simili mi ha impedito di chiamarlo.
Caso secondo: a breve la mia azienda si trasferirà e a me conviene prendere un appartamentino in affitto se non voglio farmi più di un'ora di strada all'andata e lo stesso al ritorno. Il pensiero di andare in un'agenzia immobiliare e vedere le persone che ci lavorano che mi rispondono seccate, che si chiedono perché un povero handicappato come me vuole una casa, ecc... Il pensiero di essere visto male e considerato un c2-€-4ione ha fatto in modo che non riuscissi a fare nemmeno quello.
In conclusione ho evitato due situazioni sociali perché avevo paura di essere aggredito e/o considerato stupido. E se in realtà non è così? Se in realtà le mie richieste sarebbero apparse ai loro occhi cose naturalissime?
A volte in passato sono stato smentito e cose che a me sembravano stupide da chiedere alle persone e dalle quali mi aspettavo un'aggressione invece si sono rivelate richieste innocue e naturalissime.
A volte ho avuto ragione, comunque...