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L'ostilità del mondo nei nostri confronti
A volte mi faccio l'idea che il mio interlocutore debba necessariamente essere ostile verso di me.
Specialmente quando devo chiedere qualcosa che *io* reputo insolito, stupido, ecc.. (e probabilmente per l'interlocutore non lo è). Vi capita mai? Ad esempio oggi avrei dovuto chiamare il mio medico di base per farmi fare un'impegnativa per una visita psicologica (visto che se lo psicologo non è privato la richiedono). Il timore mio era che questo mi rispondesse scocciato, che i veri malati di mente sono altri, che non aveva tempo da perdere, ecc.. avevo anche una risposta arrogante e cattiva da dargli nel caso in cui mi avesse risposto così. E invece niente. Il pensiero di essere considerato stupido o simili mi ha impedito di chiamarlo. Caso secondo: a breve la mia azienda si trasferirà e a me conviene prendere un appartamentino in affitto se non voglio farmi più di un'ora di strada all'andata e lo stesso al ritorno. Il pensiero di andare in un'agenzia immobiliare e vedere le persone che ci lavorano che mi rispondono seccate, che si chiedono perché un povero handicappato come me vuole una casa, ecc... Il pensiero di essere visto male e considerato un c2-€-4ione ha fatto in modo che non riuscissi a fare nemmeno quello. In conclusione ho evitato due situazioni sociali perché avevo paura di essere aggredito e/o considerato stupido. E se in realtà non è così? Se in realtà le mie richieste sarebbero apparse ai loro occhi cose naturalissime? A volte in passato sono stato smentito e cose che a me sembravano stupide da chiedere alle persone e dalle quali mi aspettavo un'aggressione invece si sono rivelate richieste innocue e naturalissime. A volte ho avuto ragione, comunque... |
Re: L'ostilità del mondo nei nostri confronti
È un'ideazione che mi perseguita, percepisco i rapporti sociali in modalità perennemente ostile, anche quando devo chiedere qualcosa in un negozio o in un ufficio, cioè quando dovrei aspettarmi gentilezza e disponibilità da parte altrui (oddio, in certi uffici forse ho ragione ad aspettarmi ostilità!).
Per quanto mi riguarda è il frutto di anni di rapporti disfunzionali vissuti prima in famiglia e poi a scuola. Solo all'università ho trovato persone con cui riuscire a relazionarmi in maniera sana, ma ormai i danni erano fatti, ed erano ingenti. |
Re: L'ostilità del mondo nei nostri confronti
Finché richiedi a un lavoratore il normale svolgimento del suo lavoro (medico,agente,ecc.) puoi stare relativamente tranquillo, quando si entra in quella che dovrebbe essere una dinamica sociale disinteressata allora tutto è possibile.
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Re: L'ostilità del mondo nei nostri confronti
ma no, non penso. il medico può darsi pure che ti risponderà scocciato, ma solo perché sei il 102esimo paziente che lo chiama e ha caldo e non vorrebbe stare lì ma al mare. all'agenzia immobiliare saranno gentili, con me lo sono sempre stati. E' nell'interesse loro che tu concluda l'affare, così prendono la percentuale.
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Re: L'ostilità del mondo nei nostri confronti
Sento più che altro indifferenza nei miei confronti..forse è anche peggio
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Io non parlo di relazioni tra persone disinteressate, come amici o colleghi; in quel caso anch'io ci vedo molta indifferenza.
Io parlo di relazioni tra cliente e commerciante, paziente e medico, e simili |
Re: L'ostilità del mondo nei nostri confronti
Son solito anch'io aspettarmi risposte scocciate, ma principalmente perché spesso quelle effettivamente arrivano e ormai ci ho fatto l'abitudine sia nel riceverle che nel gestirle.
Fatto sta che, soprattutto con la crisi che c'è, perdere un cliente per averlo trattato con poco rispetto non è per nulla consigliabile. |
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