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20-05-2016, 05:35
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#81
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
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Originariamente inviata da Stregatta13
Non vorrei dire sciocchezze, ma mentre nevrotici si diventa, psicotici si nasce (nasciamo tutti con delle predisposizioni genetiche), il disturbo è decisamente più grave, i farmaci sono fondamentali, proprio perchè si perde il contatto con la realtà, si possono avere pensieri deliranti, fortemente incoerenti e completamente sconnessi dalla realtà, come anche allucinazioni di vario tipo.
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Che psicotici si nasce, non so se sia vero, comunque secondo me non è così, ora mi spiego meglio.
Non direi che le malattie mentali o disturbi mentali siano vere e proprie malattie per una serie di motivi, ma anche se si volesse classificarli così il ragionamento comunque non regge.
Che sia difficile guarire da una malattia non significa che l'ambiente in cui si è cresciuti non è stato determinante nel causarla. E' come credere che si è destinati a morire di tumore fin dalla nascita perché non esistono cure efficacissime. Di cancro ci si può anche ammalare a causa dell'esposizione a certe materie tossiche in modo prolungato, che poi sia difficile guarire una volta contratta la malattia non significa che si era predestinati fin dalla nascita a dover morire di cancro.
Cosa c'entra la gravità di un disturbo col fatto che sia causato da fattori costituzionali e strutturali che dovrebbero esser presenti fin dalla nascita e che si suppone si sarebbero sviluppati in ogni caso ed in qualsiasi situazione?
Poi col termine "Psicosi" non si è mai capito se si vuole indicare un disturbo specifico con una specifica patogenesi o è un termine che viene usato per valutare la gravità dei danni relativi al deterioramento cognitivo e dell'esame di realtà causati da vari disturbi mentali (e anche non mentali) piuttosto diversi tra loro (cioé si ha a che fare con una condizione clinica che può insorgere a causa di svariati disturbi). Ho osservato classificare come psicotiche persone con sintomi piuttosto diversi: si va dai paranoici agli ossessivi compulsivi ai depressi cronici. Che abbiano in comune stati deliranti secondo me non basta a definire un disturbo psicologico e mentale specifico. E' come se si volesse classificare la perdita di memoria come l'esser affetti da "memorina" o il provare diverse forme di dolore come l'essere affetti da "dolorina". Chiaro che il meccanismo mentale che fa provare dolore potrebbe essere lo stesso localmente e a valle, per questo funzionano gli antidolorifici, ma che il dolore sia una malattia e sia opportuno classificarlo come tale non so se sia davvero così corretto. Le classificazioni psichiatriche poi per me sono quelle più evanescenti.
Categorie diverse di persone possono, per così dire, perdere contatto con la realtà e avere anche allucinazioni per motivi piuttosto diversi. Mi sembra sia una classificazione di comodo per capirsi tra medici e comunicare un certo quadro clinico, ma che a livello di cause sottostanti o anche storiche dica piuttosto poco, per questo direi che in generale risulta più vero che anche psicotici lo si diventa.
Per esempio...
http://www.parkinson-italia.it/parki...a-di-parkinson
Se il morbo di Parkinson o magari i tipi di trattamenti relativi a questo (perché non si può escludere che sia la dopamina anche a causare questi sintomi) produce effetti del genere vuol dire che col termine "psicosi" non ci si riferisce proprio una malattia vera e propria specifica. Le cause dei sintomi psicotici sono talmente disparate che secondo me risulta difficile riuscire ad identificare cause strutturali presenti fin dalla nascita che spieghino la presenza e l'insorgenza di questi sintomi qua.
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Ultima modifica di XL; 20-05-2016 a 07:05.
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20-05-2016, 12:46
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#82
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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@XL
Oh beh sì, la mia spiegazione era alquanto sommaria, non avendo studiato l'argomento, dato che non mi tocca personalmente, so giusto due cose.
Sicuramente l'argomento psicosi è molto ampio e possono esserci casi molto diversi tra loro, ma io lo percepisco come un qualcosa che non va proprio a livello organico (questo intendevo con "ci si nasce"), e non come una cosa che si sviluppa col tempo per cause esterne (come la nevrosi), ma come ripeto, non ne so molto.
Per quanto riguarda la psicosi come sintomo di altre malattie come nell'articolo da te linkato, non so proprio nulla, ma lì dice che non vanno ad intaccare la vita della persona, sono piccole allucinazioni, non credo abbiano molto a che fare con malattie (come la schizofrenia) che possono essere molto invalidanti o anche pericolose a seconda della gravità.
E comunque, non parlo di predestinazione, ma di predisposizioni genetiche, chiaro che se gioco ogni giorno con l'amianto per anni, alla fine mi becco qualcosa di brutto (predisposizione o meno), comunque è un discorso davvero ampio e complesso da fare, e non ho i mezzi per parlarne in modo più specifico.
Il discorso psicosi mi interessava, perchè la mia psico, parlandole di mia madre, mi ha detto che probabilmente era una border psicotica, quindi restia alle cure, ma adesso non so dire se in quel caso, il disturbo non curato col tempo può sfociare in psicosi, o se ci era già dal principio, so solo che comunque a livello di terapia è diverso e sicuramente più complesso rispetto ad una nevrosi. Mi ha parlato anche di intelligenza emotiva, chi ne è carente, avrà più difficoltà a "capire" i meccanismi del disturbo, sarà più chiuso e la resistenza sarà maggiore.
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Ultima modifica di cancellato15324; 20-05-2016 a 13:02.
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20-05-2016, 13:26
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#83
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
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Originariamente inviata da Winston_Smith
Ma invece di uscirsene con queste frasi alla Quèlo ("La risposta è dentro di te, però è quella sbagliata", cit.), io penso che potrebbe essere più utile a Gufetto o a qualcun altro, se chi come te si presenta così esperto delle dinamiche psicoterapeutiche (cfr. risposte precedenti in questo topic) si degnasse di spiegarle in maniera più dettagliata e comprensibile a noi poveri profani.
Magari c'è davvero un diffuso fraintendimento circa il ruolo dello psicologo, magari spiegare per bene qual è il suo ruolo e cosa ci si può e non ci si può aspettare da lui gioverebbe a chi non sa cosa fare in questo momento.
Limitarsi a dare responsi ermetici e sibillini non credo servirà a molto e non credo contribuirà a rivalutare la figura dello psicologo né a togliergli di dosso i pregiudizi.
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Innanzitutto ho espresso una critica ad un'obiezione che mi pare contaminata da un vizio di fondo, ovvero la radicata abitudine a de-costruire gli approcci positivi e "funzionalizzanti" della psicologia, cosa che mi è parso di ravvisare nell'intervento di Gufetto. Gli psicologi come categoria, secondo lui, mirano a inserirci nelle dinamiche della società, hanno cioé l'obiettivo di "normalizzarci" per renderci più inseribili nella comunità di cui facciamo parte. A questo punto mi sorge spontaneo l'interrogativo: se esiste in lui una contrarietà alle dinamiche imperanti, perché lamentarsene a ogni pie' sospinto? Lo trovo un atteggiamento contraddittorio: criticare la società in continuazione, quanto basterebbe semplicemente decidere di non farne parte, estraniarsene e vivere lontani dai suoi "comandamenti". La verità però, è che il continuo lamentarsene tradisce il non tanto remoto desiderio di farne parte, ma senza accettarne tutte le implicazioni (un po' come sul forum dei brutti, dove molti utenti levano alti lai all'indirizzo della società che non li accetta, per poi mettere per iscritto atteggiamenti sentenziosi che dimostrano un'interiorizzazione spietata di quegli stessi giudizi di cui si reputano vittime).
Per rispondere alla domanda nello specifico, concordo in linea di massima con la versione presentata da stregatta: il principale strumento di cui dovrebbe dotarci uno psicologo, é la capacità di conoscersi più a fondo, per comprendere le radici nel nostro disagio e se le strategie di autodifesa (e autoassoluzione) che spesso mettiamo in atto a scopo compensativo, valgono veramente (praticamente mai) o andrebbero spazzate via (più o meno sempre).
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Originariamente inviata da Takkuri
Hai ragione, però col senno di poi mi dico: "se quella era una delle migliori, figuriamoci gli altri".
Più passa il tempo e più scivolo verso posizioni scettiche. Frequentando una facoltà di indirizzo medico mi sono reso conto di quanto opinabili siano le verità nel campo della medicina, di quanto dipendano da meccanismi di promozione di alcune tesi (a discapito di altre) all'interno della comunità scientifica, da ipse dixit dei soliti luminari, da conformismo rispetto alle mode del momento. Mi chiedo quanto possa essere affidabile, a maggior ragione, una disciplina meno "scientifica" della medicina come la psicologia....
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Le nostre conoscenze sul funzionamento del corpo umano, sono ancora relativamente ristrette, tanto più quelle sul funzionamento del snc...dovremmo quindi rigettare in toto qualsiasi interpretazione sullo stesso perché poco attendibile e frutto in genere di speculazioni? E' come dire che se fossimo vissuti ai tempi di Ippocrate diciamo (prima della nascita della medicina scientifica) avremmo dovuto rifiutare in toto di farci curare per qualsiasi malattia...
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Originariamente inviata da dotrue
Tutto bello ma...alla fine sei guarita o no? perchè la maggior parte delle terapie che rivangano il passato alla ricerca di nn si sa cosa danno per scontato che una volta cercate e trovate le cause del proprio malessere si abbia in automatico un beneficio, e questo è a dir poco discutibile (anche a detta di alcuni psichiatri NON psicoterapeuti, e che quindi nn hanno conflitti d'interesse in quello che fanno)
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Sarà pure discutibile, ma è senz'altro un primo passo. Non é il caso di gettare via il bambino assieme all'acqua sporca...
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20-05-2016, 13:46
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#84
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Esperto
Qui dal: May 2014
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Originariamente inviata da muttley
Sarà pure discutibile, ma è senz'altro un primo passo. Non é il caso di gettare via il bambino assieme all'acqua sporca...
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Se questo primo passo è gratis xchè a seguirti è uno del csm allora può anche andar bene, ma se uno deve tirare fuori i suoi soldi gli consiglierei un'altro tipo di terapia che ha dimostrato essere più efficace e in meno tempo...penso sia sempre meglio questo piuttosto che ritrovarsi dopo 3-4 anni (quando va bene) con un sacco di informazioni utili sul tuo vissuto passato ma che servono a ben poco per migliorare presente e futuro
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20-05-2016, 23:37
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#85
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
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Messaggi: 2,688
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Le nostre conoscenze sul funzionamento del corpo umano, sono ancora relativamente ristrette, tanto più quelle sul funzionamento del snc...dovremmo quindi rigettare in toto qualsiasi interpretazione sullo stesso perché poco attendibile e frutto in genere di speculazioni? E' come dire che se fossimo vissuti ai tempi di Ippocrate diciamo (prima della nascita della medicina scientifica) avremmo dovuto rifiutare in toto di farci curare per qualsiasi malattia...
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E' il dilemma dello scettico: sa di aver ragione ma sa anche che la sua ragione non lo porta a nulla ed è, anzi, controproducente. D'altra parte, come si fa a credere in ciò che non ci convince?
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21-05-2016, 00:28
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#86
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
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Originariamente inviata da muttley
Innanzitutto ho espresso una critica ad un'obiezione che mi pare contaminata da un vizio di fondo, ovvero la radicata abitudine a de-costruire gli approcci positivi e "funzionalizzanti" della psicologia, cosa che mi è parso di ravvisare nell'intervento di Gufetto. Gli psicologi come categoria, secondo lui, mirano a inserirci nelle dinamiche della società, hanno cioé l'obiettivo di "normalizzarci" per renderci più inseribili nella comunità di cui facciamo parte.
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Non tutti gli psicoterapeuti sono concordi su queste cose comunque. L'idea di aggiustare le persone che non si incastrano bene nel contesto sociale esistente non è detto che risulti necessariamente quella portante che direziona ogni tipo di psicoterapia.
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A questo punto mi sorge spontaneo l'interrogativo: se esiste in lui una contrarietà alle dinamiche imperanti, perché lamentarsene a ogni pie' sospinto? Lo trovo un atteggiamento contraddittorio: criticare la società in continuazione, quanto basterebbe semplicemente decidere di non farne parte, estraniarsene e vivere lontani dai suoi "comandamenti". La verità però, è che il continuo lamentarsene tradisce il non tanto remoto desiderio di farne parte, ma senza accettarne tutte le implicazioni
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A mio avviso bisogna chiarire bene cosa si desidera. Spesso non si desidera né vivere da eremiti né essere inseriti in un contesto sociale che in fondo si detesta. Per questo c'è bisogno di qualcos'altro, solo che spesso non si sa dove cercarlo. Non è che c'è una contraddizione vera e propria, tra due alternative è possibile anche che si desideri altro. Problemi del genere per me non si risolvono semplicemente scegliendo qualcosa tra le opportunità disponibili, mi è abbastanza chiaro che in qualche senso bisogna ampliarle per risolverli davvero.
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Per rispondere alla domanda nello specifico, concordo in linea di massima con la versione presentata da stregatta: il principale strumento di cui dovrebbe dotarci uno psicologo, é la capacità di conoscersi più a fondo, per comprendere le radici nel nostro disagio e se le strategie di autodifesa (e autoassoluzione) che spesso mettiamo in atto a scopo compensativo, valgono veramente (praticamente mai) o andrebbero spazzate via (più o meno sempre).
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Secondo me uno psicoterapeuta dovrebbe prima di tutto cercare di capire cosa cerca la persona che si è rivolta a lui. Dallo psicoterapeuta non si va per spazzare via un bel niente, si va per cercare di star meglio in qualche senso dal punto di vista soggettivo ed individuale e non secondo il punto di vista di muttley (e neanche il mio). Penso che uno psicoterapeuta non debba preoccuparsi di quali siano i nuovi assetti (o vecchi assetti) verso cui si potrebbe dirigere la persona, deve solo preoccuparsi del fatto che la persona stia meglio di prima.
Perciò in generale tanto può essere che convenga spazzare via qualcosa (come sostieni), tanto può essere che convenga al contrario rinforzare quel che c'è (ed è magari pericolante) per non farlo crollare definitivamente.
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Ultima modifica di XL; 21-05-2016 a 00:56.
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22-05-2016, 10:58
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#88
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Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Centro Italia
Messaggi: 97
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Io non ho esperienze dirette con psicologi o simili, ma da quello che dici sembra uno che ti tiene li perchè gli dai da mangiare(ma magari è un pregiudizio mio).
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No hai perfettamenteragione invece... Tutti loro mangiano con i problemi degli altri cosa davvero molto triste già per questo eviterei di andarci, hanno anche spesso un'aria molto arrogante perché così camuffano meglio i loro veri intenti che non sono quelli di aiutare la gente, secondo me non serve a nulla la psicoterapia perché ognuno ti dice cose solo in base alla propria conoscenza e limitata esperienza ( che non è mai vivere le situaizoni a livello personale)...nonché senbilita che non si può equiparare a chi realmentea soffre del "problema", duqnue non possono fare molto se non darti un farmaco che possa alleviare i sintomi e il resto credo serva a poco.... non vorrei scoraggiare nessuno ma ne provati vari, l'ultimo medico da cui sono stata è stato un ripiego per non andare al solito csm, perché mi dava l'idea di sentirmi una disadattata ( cosa che non accetto e che ora mi crea un blocco ) così ho preferito spendere di piu andando da un cd. professionista esperto in fobia sociale, risultato: ho avuto una prescrizione medica più lunga dell'unico farmaco che riesco ad assumere ormai da anni, l'unico che mi da sollievo, e colloquio di un'ora che mi è servito solo come sfogo, la persona in questione pur reputandosi lei un'esperta sul tema della fobia sociale ne sapeva molto molto meno della sottoscritta sull'argomento... Ho speso una cifra di soldi in più, mi è servito come esperienza perché so che non ci tornerò, voleva anche essere un modo per ascoltare a distanza di anni un nuovo pulpito ma avendo fallito di nuovo dico basta e traggo l'utile giusto per quello che come ho detto mi è servito ( ad evitarmi il solito psichiatra del csm verso il quale ho sviluppato pure un evitamento negli ultimi tempi per l'atteggiamento da pallone gonfiato.... " se vieni qui gratis devi accollarti di essere trattata come una che ha un problema non replicare alle critiche ecc.. " cosa che mi sta fortemente sulle balle quando la cosa in vari modi ti viene fatta pesare e da chi sa di avere un "potere" su di te ( anche se si limita solo alla prescrizione di un farmaco).
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07-06-2016, 20:42
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#89
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,063
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Bah, sempre peggio..quando vado dallo psic sono sempre scoglionato a mille perché preferirei stare a casa o fare altro invece che uscire da lavoro, scappare nel traffico e tornare ad ora di cena...la volta scorsa poi ho preso pure una multa per aver parcheggiato dove non dovevo ed oggi cercando un posto con strisce blu ho ritardato di quasi 20 minuti...momenti come questi mi fanno verire voglia di mandare tutto all'aria...
Poi la seduta è andata bene..ma l'impressione è che forse potrei cavarmela senza e sempre più spesso mi dico che sta per arrivare l'ultima seduta (che puntualmente rimando perchè non so come "congedarmi" e poi perché un minimo di beneficio ottengo)
Non so che fare...
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07-06-2016, 20:45
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#90
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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Psicologo, psichiatra, psicofarmaci, non serve a niente quella roba
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07-06-2016, 21:15
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#91
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
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E allora che serve?
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07-06-2016, 22:37
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#92
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,327
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Quote:
Originariamente inviata da gufetto
e allora che serve?
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la bamba
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07-06-2016, 23:29
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#93
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
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Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
E allora che serve?
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Una compagna
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07-06-2016, 23:31
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#94
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Intermedio
Qui dal: Apr 2015
Messaggi: 154
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Bisogna essere in grado di trovarsi lo psicologo giusto. Il criterio principale è quello di non considerarlo un tecnico.
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07-06-2016, 23:33
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#95
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Quote:
Originariamente inviata da Centauro
Una compagna
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Secondo me tanti sopravvalutano le conseguenze positive nell'accompagnarsi ad una persona. Ci sono cose positive, soprattutto se non sei mai stato fidanzato e sei vergine ma trovare una persona che capisca il problema e sappia cosa dirti/fare nei momenti bui è dura da trovare.
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04-07-2016, 11:45
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#96
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 660
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Da qualche mese sto seguendo un percorso di psicoterapia sebbene per tanto tempo ho creduto di non averne bisogno.
Non ho dubbi sulla bravura del professionista, mi sono deciso a fidarmi della psicoterapia e devo dire che sto capendo molte cose su di me e sui miei schemi mentali.. tuttavia i miglioramenti all'atto pratico sono prossimi allo ZERO. I miei pensieri, la percezione negativa che ho di me e che mi condiziona in ogni momento limitandomi in molti aspetti della vita sono sempre inchiodati al loro posto.
Ora rimane da capire se le tempistiche di miglioramento sono ancora accettabili o devo cominciare a preoccuparmi.. e dico preoccuparmi perchè non penso di avere né la voglia né le possibilità per ricominciare dall'inizio con un altro professionista.
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04-07-2016, 12:42
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#97
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Banned
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,921
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Diffidate da chi dice che lo psicologo non serve a niente (o peggio...) senza conoscere la vostra storia.
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04-07-2016, 13:53
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#98
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da Yamcha
la bamba
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Ho troppa fobia sociale per andare a conoscere gente che mi possa vendere la bamba
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04-07-2016, 15:22
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#99
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 660
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Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R
Diffidate da chi dice che lo psicologo non serve a niente (o peggio...) senza conoscere la vostra storia.
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Purtoppo è una valutazione molto complicata da fare perchè ci sono mille correnti di pensiero, mille modi di agire, tempistiche di miglioramento non definite e diverse da caso a caso.. non è difficile cadere nel tranello del "io ci ho provato ma non è servito a niente".
Io stesso dopo qualche mese sto cominciando ad aver fretta di vedere dei miglioramenti e in qualche frangente la psicoterapia mi sembra talmente blanda che non mi rimane niente impresso.. ma non essendo in grado di capire se è questione di tempo o se il tempo lo sto perdendo, va a finire che mi fido e basta ma senza sapere se quello che sto facendo mi aiuterà davvero.
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04-07-2016, 16:39
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#100
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Dopo anni posso dire che la psicoterapia serve se si instaura una relazione di fiducia con chi la si fa, tutte le menate delle elaborazioni di vissuti inconsci o dell'interpretazioni dei sogni o altro nn sono mai state provate però se di quel psicoterapeuta ci si fida (e quindi gli si crede) allora potrebbe portare risultati. Dal mio punto di vista, a parte la cognitivo comportamentale, tutte le altre mi sembrano teorie campate per aria...infatti anche chi va dalla cartomante o si affida alla religione CREDENDOCI poi si sente meglio, ma questo nn vuol dire che i principi di guarigione su cui si basano le teorie sopra citate siano scientifiche e quindi da applicare a X per ottenere Y
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