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18-04-2013, 21:15
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#1
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: toscana
Messaggi: 507
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in poche parole siamo noi evitando a escluderci o sono gli altri che deridendoci o cose cosi ci emarginano?
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18-04-2013, 21:20
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,784
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io direi più che altro che l'introversione non si adatta al nostro tipo di società che richiede invece più spigliatezza e apertura dal punto di vista relazionale verso le altre persone...
in società orientali ad esempio l'introversione è molto più comune, non è un tratto così penalizzante
l'auto-emarginazione è una conseguenza dello scarso adattamento al nostro tipo di società
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Ultima modifica di cancellato8041; 18-04-2013 a 21:23.
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18-04-2013, 21:22
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da lupo-solitario
in poche parole siamo noi evitando a escluderci o sono gli altri che deridendoci o cose cosi ci emarginano?
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La mia esperienza mi dice che sono stato io fin dalla tenera età a cercare l'emarginazione. Il motivo? La mia sensibilità precocemente fiorita e articolata ha subito un urto tremendo quando si è scontrata con quella molto meno esercitata di alcuni miei compagni di classe.
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18-04-2013, 21:24
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#4
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 347
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Più o meno entrambe le cose ...
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Ultima modifica di Savius; 01-04-2019 a 19:26.
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18-04-2013, 21:27
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: toscana
Messaggi: 507
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e' vero fin dalla scuola cercano di "rieducarti" ad essere estroverso. e qui vi e' l'ignoranza di tutto il corpo docenti.
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18-04-2013, 22:01
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#6
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Banned
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: salerno
Messaggi: 710
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sai, io credo che nella società dell'immagine, del perfetto, del: se non dici qualcosa da nichilista sei buonista, credo che non ci sia spazio per noi, perchè noi siamo esseri pensanti e quindi scomodi, mentre la società ha bisogno di pecore senza cervello.
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18-04-2013, 22:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da lupo-solitario
e' vero fin dalla scuola cercano di "rieducarti" ad essere estroverso. e qui vi e' l'ignoranza di tutto il corpo docenti.
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Purtroppo è una dote rara quella che consentirebbe a docenti, educatori e adulti in generale, di accompagnare in maniera adeguata bambini un po' particolari. Non si richiede chissà quale competenza specifica, solo un po' di sensibilità e pazienza.
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18-04-2013, 22:46
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da lupo-solitario
in poche parole siamo noi evitando a escluderci o sono gli altri che deridendoci o cose cosi ci emarginano?
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Sono cose correlate. L'introversione, se è eccessiva, dà fastidio e di conseguenza l'introverso eviterà di avere contatti con coloro che provano questo fastidio, perché questi in qualche modo glielo faranno pesare. In più mettici che l'introversione porta ad essere molto vivaci psicologicamente e a scaricarsi velocemente a contatto con gli altri; questo porterà gli introversi a preferire spesso il piacevole isolamento alla stressante socialità.
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18-04-2013, 22:46
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
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La societa stessa si basa sullinterazione con gli altri, di conseguenza una persona che non interagisce con gli altri non puo essere ben accetta nella societa. Ci sono razze animali che non interaggiscono tra loro o interaggiscono il minmo indispensabile e questi sono animali solitari che non si riuniscono in gruppi sociali, gli introversi sono cosi non interaggendo con i loro simili o interaggendo il minimo indispensabile non possono essere parte integrante di un gruppo sociale.
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18-04-2013, 22:49
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Io non penso sia colpa della società.
Perchè io sono isolato? Perchè i miei genitori mi hanno sempre tenuto in casa, perchè non sapevo reagire alle prese di giro da piccolo, perchè me la prendevo quando facevano battute su di me invece di riderci su, perchè non ero allegro, ecc, ecc.
Nessuno mi invitava perchè io ero "il ragazzo triste".
A mio parere siamo noi ad isolarci, non volutamente. Le altre persone, quando escono vogliono divertirsi, non portarsi dietro uno che non parla, che se gli dici qualcosa si offende, perennemente col muso e che vuole tornare a casa il prima possibile.
Non è la società, smettiamola di dare la colpa all'esterno.
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18-04-2013, 22:53
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 560
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In parte essa non è accettata, in parte è responsabilità di chi evita e si isola. Spesso, in queste faccende, è una questione di ''chiaroscuri''
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18-04-2013, 23:12
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#12
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: toscana
Messaggi: 507
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io non penso sia colpa della società.
Perchè io sono isolato? Perchè i miei genitori mi hanno sempre tenuto in casa, perchè non sapevo reagire alle prese di giro da piccolo, perchè me la prendevo quando facevano battute su di me invece di riderci su, perchè non ero allegro, ecc, ecc.
Nessuno mi invitava perchè io ero "il ragazzo triste".
A mio parere siamo noi ad isolarci, non volutamente. Le altre persone, quando escono vogliono divertirsi, non portarsi dietro uno che non parla, che se gli dici qualcosa si offende, perennemente col muso e che vuole tornare a casa il prima possibile.
Non è la società, smettiamola di dare la colpa all'esterno.
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io credo che la societa' non sia colpevole totalmente ma certamente abbia la sua parte di colpe. pensiamo al bullismo.....se uno non sa' reagire mica e' detto che si meriti di essere deriso o peggio percosso a scuola.
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18-04-2013, 23:23
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 500
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penso entrambe le cose
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18-04-2013, 23:55
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#14
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 347
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[quote=Kody;1054576]Io non penso sia colpa della società.
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Ultima modifica di Savius; 01-04-2019 a 19:26.
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19-04-2013, 00:46
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#15
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Avanzato
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 292
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io non penso sia colpa della società.
Perchè io sono isolato? Perchè i miei genitori mi hanno sempre tenuto in casa, perchè non sapevo reagire alle prese di giro da piccolo, perchè me la prendevo quando facevano battute su di me invece di riderci su, perchè non ero allegro, ecc, ecc.
Nessuno mi invitava perchè io ero "il ragazzo triste".
A mio parere siamo noi ad isolarci, non volutamente. Le altre persone, quando escono vogliono divertirsi, non portarsi dietro uno che non parla, che se gli dici qualcosa si offende, perennemente col muso e che vuole tornare a casa il prima possibile.
Non è la società, smettiamola di dare la colpa all'esterno.
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Parla per te ovviamente.Io ti posso garantire che se mi trattavano in modo normale in gruppo non solo capitava di uscire ma parlavo, ridevo e scherzavo, e se le prese in giro erano scherzose non me la prendevo anzi ribattevo anche io scherzando a volte.il muso a me veniva sempre quando gli altri si mostravano ostili,all'inizio no di certo,poi vabbè non si può stare sempre col sorriso e allegri 24hsu24,ma anche gli altri eh il muso capita che lo fanno pure loro.il bullismo,le derisioni,le vessazioni,le ho subite solo ed esclusivamente perchè sono timido/introverso di carattere,quindi venivo percepito come più debole,in più viviamo nella società dei migliori/peggiori,fighi/sfigati,per cui quando vedevano che non avevo un giro di amici,non avevo successo con le tipe diventavo ai loro occhi,appunto lo sfigato,il peggiore,quello da escludere e trattare in modo diverso,mi davano solo negatività,infamavano alle spalle e solite cose per screditarti con gli altri,ho sempre notato la volontà di andare contro di me,questo meccanismo lo iniziano i più merdosi,ovvero i bulli,ma si trascinano poi tutti gli altri
quindi prima di dire di smetterla di dare la colpa all'esterno pensiamoci,perchè se no sembra che gli altri là fuori sono tutti buoni,altruisti,educati e quindi è solo colpa nostra
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Ultima modifica di ElectricF2; 19-04-2013 a 00:49.
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19-04-2013, 01:14
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#16
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Vicenza
Messaggi: 210
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Semplicemente non rappresenta una di quelle caratteristiche utili per emergere in questa società, nella quale "bisogna saper vendere se stessi".
Questo almeno nella maggior parte dei casi (e dipende anche dal grado di introversione).
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19-04-2013, 09:26
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Le altre persone, quando escono vogliono divertirsi, non portarsi dietro uno che non parla, che se gli dici qualcosa si offende, perennemente col muso e che vuole tornare a casa il prima possibile. Non è la società, smettiamola di dare la colpa all'esterno.
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Questo non equivale ad essere introversi (probabilmente c'è un errore d'impostazione nel titolo del topic, introversione e fobia sociale non sempre coincidono).
L'introversione è in minoranza nella società e come tutte le minoranze fatica a trovare i suoi spazi.
Il dibattito colpa dell'introverso vs colpa della società è sterile, i casi singoli fanno appunto storia a sé e non si possono trarre conclusioni univoche.
Penso si possa dire che gioverebbe una maggiore sensibilizzazione della "maggioranza" verso modalità di socializzazione meno "mainstream", che non prevedano sempre le solite tappe obbligate locale-cena caciarona-discoteca, unita a uno sforzo da parte della "minoranza" di cercare attivamente contesti e persone potenzialmente più affini al loro modo di comunicare col mondo.
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19-04-2013, 11:10
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Io non penso sia colpa della società.
Perchè io sono isolato? Perchè i miei genitori mi hanno sempre tenuto in casa, perchè non sapevo reagire alle prese di giro da piccolo, perchè me la prendevo quando facevano battute su di me invece di riderci su, perchè non ero allegro, ecc, ecc.
Nessuno mi invitava perchè io ero "il ragazzo triste".
A mio parere siamo noi ad isolarci, non volutamente. Le altre persone, quando escono vogliono divertirsi, non portarsi dietro uno che non parla, che se gli dici qualcosa si offende, perennemente col muso e che vuole tornare a casa il prima possibile.
Non è la società, smettiamola di dare la colpa all'esterno.
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Secondo me l'introverso d'oro, propriamente detto, non è uno che mostra di offendersi, anzi, rischia di passare per quello che "non sa reagire alle provocazioni".
Invece tu parli di un "dire qualcosa" che non è altro che un "non saperci fare" con quella persona; perché se io dico qualcosa che ti offende, ok avrò un motivo per seccarmi della tua permalosa presenza, ma anche tu hai un motivo per seccarti della mia indelicata presenza.
Il ragionamento che fai tu salta completamente quando al posto dell'introverso c'è ad esempio una bella ragazza. In quel caso, succede che l'attenzione per far stare nel massimo comfort quella ragazza è elevato e se lei si offende per qualche motivo, la colpa verrà data all'indelicato, reo di "non saperci fare".
E' tutto un gioco di poteri, il quale regola la scelta dei termini e la distribuzione delle responsabilità.
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19-04-2013, 11:20
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 670
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Quote:
Originariamente inviata da lupo-solitario
in poche parole siamo noi evitando a escluderci o sono gli altri che deridendoci o cose cosi ci emarginano?
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Forse
Entrambe..."Istruzioni per rendersi infelici"
Autore:Watzlawick Paul.
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19-04-2013, 11:42
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#20
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Avanzato
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Etruria
Messaggi: 334
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L'introversione porta con sé per natura un certo isolamento, perché più che avere una vita sociale sfrenata si preferirebbe stare con poche persone fidate. Il problema è che spesso, soprattutto in adolescenza, questo porta ad una solitudine totale, che fa soffrire.
« In singolare contrasto col mio senso ardente di giustizia e di dovere sociale, non ho mai sentito la necessità di avvicinarmi agli uomini e alla società in generale. Sono proprio un cavallo che vuole tirare da solo; mai mi sono dato pienamente né allo stato, né alla terra natale, né agli amici e neppure ai congiunti più prossimi; anzi ho sempre avuto di fronte a questi legami la sensazione di essere un estraneo e ho sempre sentito bisogno di solitudine; e questa sensazione non fa che aumentare con gli anni. Sento fortemente, ma senza rimpianto, di toccare il limite dell'intesa e dell'armonia con il prossimo. Certo, un uomo di questo carattere perde così una parte del suo candore e della sua serenità, ma ci guadagna una larga indipendenza rispetto alle opinioni, abitudini e giudizi dei suoi simili. »
(Albert Einstein, Come io vedo il mondo, p.19)
Però lui aveva amici e si sposò, ricordatelo.
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