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01-10-2012, 21:19
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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«L'uomo, sosteneva Hyppolite Taine, è il risultato di tre elementi, "race, milieu, moment", che corrispondono al fattore ereditario, all'ambiente sociale, al momento storico che "lo determinano nei suoi tratti psicologici e ne generano il comportamento, sicché anche la virtù e il vizio non sono che corpi compositi, scindibili, come lo zucchero e il vetriolo, negli elementi semplici che li costituiscono"»
A parte la citazione iniziale colta, stavo riflettendo su quanto possa essere importante l'ambiente sociale, e in particolare geografico, nell'insorgere dei problemi sociali e psicologici della persona.
Sembra strano che possa avere un'influenza così significativa... eppure non dev'essere un caso se in alcuni zone, come quelle dei paesi scandinavi o in Giappone, il tasso di persone depresse e di suicidi si dimostra anno dopo anno fra i più alti al Mondo...
Voi cosa ne pensate?
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01-10-2012, 21:23
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#2
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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guarrdavo su wikipedia la percentuale di uomini che soffrono di timidezza cronica d'amore e del 1,5 per cento e io vi rientro se non ne sfiga questo ditemelo voi..
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01-10-2012, 22:42
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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Scusate, posso chiedere perchè è stato spostato in "Storie personali?"
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01-10-2012, 22:47
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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il tasso alto di suicidi per i paesi nordici forse è dovuto dal clima rigido? per il giappone non saprei...forse dal tipo di mentalità che hanno?
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01-10-2012, 23:07
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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Quote:
Originariamente inviata da Trent
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ultimo in classifica Haiti con zero suicidi. Se è un dato veritiero è proprio vero che quando si è alla fame l'istinto per la sopravvivenza prende il sopravvento
o forse non sono conteggiati? bohh
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01-10-2012, 23:09
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
il tasso alto di suicidi per i paesi nordici forse è dovuto dal clima rigido?
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Intendevo proprio questo... cioè, secondo voi (sembra stupido lo so) la geografia del posto può contribuire a deprimere? Ho sentito che molti turisti europei faticano parecchio, per esempio, ad abituarsi al fenomeno del sole di mezzogiorno nei paesi scandinavi ed in Islanda... alcuni danno di matto per lo sfasamento del ciclo luce-tenebre
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02-10-2012, 07:54
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Quote:
Originariamente inviata da VyCanisMajoris
«L'uomo, sosteneva Hyppolite Taine, è il risultato di tre elementi, "race, milieu, moment", che corrispondono al fattore ereditario, all'ambiente sociale, al momento storico che "lo determinano nei suoi tratti psicologici e ne generano il comportamento, sicché anche la virtù e il vizio non sono che corpi compositi, scindibili, come lo zucchero e il vetriolo, negli elementi semplici che li costituiscono"»
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Mio giudizio, i francesi (ovviamente il riferimento, nello specifico, è agli intellettuali) assegnano al milieu un'importanza esorbitante per sciovinismo: la Francia è la patria della Rivoluzione per eccellenza e della sociologia, posso capirlo. Direi che dei tre fattori, l'ambiente sociale è proprio è il meno significativo, laddove il più pregnante è sicuramente la race, come dimostra peraltro il dominio della genetica nelle scienze moderne. Ad esempio, ecco un articolo su uno studio dell'università di Ottawa in merito alla correlazione tra geni ed inclinazione al suicidio:
http://www.repubblica.it/online/cult...i/suicidi.html
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02-10-2012, 08:15
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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secondo me una buona percentuale di "merito" nell'insorgenza di problemi psicologici sociali va data ad un certo tipo di cultura, nella quale il materialismo la fa da padrone, nella quale tutto è sacrificato in nome del pragmatismo finalizzato allo "stare bene ora" e quando si trova qualcosa che non si riesce ad aggiustare con le nostre capacità scientifiche, tecniche oppure economiche si va in palla.....
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02-10-2012, 08:58
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
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più andremo avanti e più sarà peggio.Intendo per il mondo in generale.
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02-10-2012, 09:08
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da VyCanisMajoris
Scusate, posso chiedere perchè è stato spostato in "Storie personali?"
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Io non c'entro, a meno di averlo fatto per errore.
In effetti non ha molto senso, sposto in "Forum Generale".
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02-10-2012, 09:54
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Budapest
Messaggi: 1,726
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Quote:
Originariamente inviata da Blur
ultimo in classifica Haiti con zero suicidi. Se è un dato veritiero è proprio vero che quando si è alla fame l'istinto per la sopravvivenza prende il sopravvento
o forse non sono conteggiati? bohh
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Onestamente mi fiderei poco dei dati di questo tipo di paesi,la classifica dell'OECD dovrebbe essere più attendibile.
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03-10-2012, 12:20
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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" The forest is a popular place for suicides, reportedly the most popular in Japan and second in the world after San Francisco's Golden Gate Bridge. Statistics vary, but what is documented is that during the period leading up to 1988, about 100 suicides occurred there every year.
In 2002, 78 bodies were found within the forest, exceeding the previous record of 74 in 1998. In 2003, the rate climbed to 100, and in recent years, the local government has stopped publicizing the numbers in an attempt to downplay Aokigahara's association with suicide. In 2004, 108 people killed themselves in the forest. In 2010, 247 people attempted suicide in the forest, 54 of whom completed the act. Suicides are said to increase during March, the end of the fiscal year in Japan. As of 2011, the most popular means of suicide in the forest were hanging and drug overdoses.
The high rate of suicide has led officials to place signs in the forest, in Japanese and English, urging those who have gone there to commit suicide to seek help and not kill themselves. The annual body search, consisting of a small army of police, volunteers, and attendant journalists, began in 1970.
The site's popularity has been attributed to the 1960 novel Nami no Tō (波の塔?, lit., "Tower of Waves") by Seichō Matsumoto, which ends with two lovers committing suicide in the forest. However, the history of suicide in Aokigahara predates the novel's publication, and the place has long been associated with death: ubasute may have been practiced there into the 19th century, and the forest is reputedly haunted by the Yūrei (angry spirits) of those left to die."
http://en.wikipedia.org/wiki/Aokigahara
Questo spezzone è preso dalla pagina di Wikipedia sulla foresta di Aokigahara (Giappone), il secondo luogo geografico con più suicidi al Mondo. E' uno dei posti più allucinanti della terra, e le foto lo testimoniano.
E' ripensando a questo fenomeno che mi è venuto in mente di aprire il topic.
Non so se sia stupido o meno da pensare, ma trovo che alcune società siano proprio più psicologicamente inclini al fenomeno del suicidio come "fine dell'esistenza". Dopotutto nella storia giapponese sono passate alla storia pratiche come il seppuku e i kamikaze.
Mentre invece a stare a sentire le statistiche, i paesi del Terzo Mondo, specialmente in Africa, sono in coda alla lista... sarà vero che per chi muore di fame ogni giorno il suicidio sia una soluzione da non considerare neanche?
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03-10-2012, 12:32
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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I Paesi col maggior tasso di fobia sociale e disturbi sociali affini, se non ricordo male, sono il Giappone e il Brasile (credo per ragioni opposte... ).
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03-10-2012, 12:36
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da VyCanisMajoris
"[I]The forest is a popular place for suicides, reportedly the most popular in Japan and second in the world after San Francisco's Golden Gate Bridge.
[...] the most popular means of suicide in the forest were hanging and drug overdoses.
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Anch'io ho sempre pensato che se volessi suicidarmi lo farei in una foresta. Probabilmente la foresta amazzonica. Però con un colpo di pistola alla tempia, non tramite impiccagione. Ok, basta.
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03-10-2012, 12:54
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Anch'io ho sempre pensato che se volessi suicidarmi lo farei in una foresta. Probabilmente la foresta amazzonica. Però con un colpo di pistola alla tempia, non tramite impiccagione. Ok, basta.
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Cosa ne pensi dell'aspetto quasi "rituale" del fenomeno che ho citato?
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03-10-2012, 12:56
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da VyCanisMajoris
" The forest is a popular place for suicides, reportedly the most popular in Japan and second in the world after San Francisco's Golden Gate Bridge. Statistics vary, but what is documented is that during the period leading up to 1988, about 100 suicides occurred there every year.
In 2002, 78 bodies were found within the forest, exceeding the previous record of 74 in 1998. In 2003, the rate climbed to 100, and in recent years, the local government has stopped publicizing the numbers in an attempt to downplay Aokigahara's association with suicide. In 2004, 108 people killed themselves in the forest. In 2010, 247 people attempted suicide in the forest, 54 of whom completed the act. Suicides are said to increase during March, the end of the fiscal year in Japan. As of 2011, the most popular means of suicide in the forest were hanging and drug overdoses.
The high rate of suicide has led officials to place signs in the forest, in Japanese and English, urging those who have gone there to commit suicide to seek help and not kill themselves. The annual body search, consisting of a small army of police, volunteers, and attendant journalists, began in 1970.
The site's popularity has been attributed to the 1960 novel Nami no Tō (波の塔?, lit., "Tower of Waves") by Seichō Matsumoto, which ends with two lovers committing suicide in the forest. However, the history of suicide in Aokigahara predates the novel's publication, and the place has long been associated with death: ubasute may have been practiced there into the 19th century, and the forest is reputedly haunted by the Yūrei (angry spirits) of those left to die."
http://en.wikipedia.org/wiki/Aokigahara
Questo spezzone è preso dalla pagina di Wikipedia sulla foresta di Aokigahara (Giappone), il secondo luogo geografico con più suicidi al Mondo. E' uno dei posti più allucinanti della terra, e le foto lo testimoniano.
E' ripensando a questo fenomeno che mi è venuto in mente di aprire il topic.
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La foresta dei suicidi è stata già una fonte di potente suggestione per il Sommo
http://it.wikipedia.org/wiki/Inferno...i_-_versi_1-30
Impressionante questa analogia:
The forest is reputedly haunted by the Yūrei (angry spirits) of those left to die
Uomini fummo, e or siam fatti sterpi (Inf. XIII, 37)
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Ultima modifica di Winston_Smith; 03-10-2012 a 12:58.
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03-10-2012, 12:58
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da VyCanisMajoris
Cosa ne pensi dell'aspetto quasi "rituale" del fenomeno che ho citato?
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Il Giappone non è nuovo a ritualità, di qualunque genere. Che questo investa anche la "pratica" del suicidio (che, come hai ricordato, era storicamente codificata per es. nell' harakiri ecc) forse non è così sorprendente.
Ma non è sorprendente in generale che il suicidio sia visto (da chi lo pratica) come un rituale (purificatore?) in qualunque società.
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03-10-2012, 13:06
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,246
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
La foresta dei suicidi è stata già una fonte di potente suggestione per il Sommo
http://it.wikipedia.org/wiki/Inferno...i_-_versi_1-30
Impressionante questa analogia:
The forest is reputedly haunted by the Yūrei (angry spirits) of those left to die
Uomini fummo, e or siam fatti sterpi (Inf. XIII, 37)
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In effetti non avevo pensato al parallelo con Dante del tredicesimo canto
Quote:
Il Giappone non è nuovo a ritualità, di qualunque genere. Che questo investa anche la "pratica" del suicidio (che, come hai ricordato, era storicamente codificata per es. nell'harakiri ecc) forse non è così sorprendente.
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Penso la stessa cosa. E' che ogni tanto leggendo certe curiosità mi viene da pensare che tutti i discorsi del "siamo un'unica famiglia" sia un po' una boiata. Ci sono certe culture che, globalizzazione o meno, rimarranno sempre distanti. Quello orientale per esempio è un modo di vedere che trovo per certi versi incomprensibile, almeno agli occhi di un occidentale. E il discorso vale anche al contrario, ovviamente
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03-10-2012, 15:33
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Quote:
Originariamente inviata da Fallitoperenne
più andremo avanti e più sarà peggio.Intendo per il mondo in generale.
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Hippolyte Taine,come pure Zola o Verga non dicono nulla di originale,il punto di attacco dei loro ragionamenti o testi narrativi è sicuramente: L'origine della specie,Darwin 1859.
Ciò che è cambiato rispetto ai tempi di Darwin e Taine è sicuramente la possibilità di fare lunghissime viaggi in poco tempo(quindi la facilità del contatto) e la nascita di Internet o meglio del Web;di conseguenza il fattore ambiente è divenuto sempre meno importante((o relativamente meno importante), a scapito dei fattori ereditari e dei linguaggi dei media,nella determinazione di quello che siamo o pensiamo di essere.
Gli esempi da fare sarebbe molteplici ,ma rimanendo all'ambito del forum nessuno ,anche pochi decenni fa, avrebbe parlato di Hikikomori.
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Ultima modifica di berserk; 03-10-2012 a 15:37.
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