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Vecchio 05-08-2016, 11:37   #1
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Bla

Ultima modifica di StacyFreak; 15-01-2019 a 23:21.
Vecchio 05-08-2016, 11:39   #2
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invece per me il contesto è rappresentato dalla tipologia di persona che ho davanti, o per meglio dire dal tipo di rapporto che ho (o credo di avere) con quella persona

ad esempio con sconosciuti mi sento "libero",con conoscenti invece molte volte mi sento di dover interpretare un personaggio, che abbia una sua coerenza e che risponda alle loro aspettative ._.

Ultima modifica di Inosservato; 05-08-2016 a 11:47.
Ringraziamenti da
cancellato16622 (05-08-2016)
Vecchio 05-08-2016, 12:04   #3
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Quote:
Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Ieri riflettevo su come cambia il mio atteggiamento in base al contesto in cui mi trovo...
Quando si tratta di messaggiare o scrivere su un social/blog/forum/whatever fila tutto abbastanza liscio, salvo eccezioni.
Invece parlare al telefono in questo periodo mi risulta difficile, tanto da lasciar andare offerte su offerte di lavoro, solo perché mi vergogno a contattare i responsabili. Ogni tanto riesco a farmi coraggio, ma in genere si tratta di chiamate con parenti o persone che conosco da una vita.
Se invece il confronto è dal vivo, lì è la fine. Ieri, nonostante mi servisse urgentemente una toilette, mi sono bloccata all'entrata del locale e non mi schiodavo da dov'ero ferma. Ci sono voluti i sorrisi dei camerieri ed uno spintone di mio padre per farmi entrare ed andare in bagno

Più tutta questa situazione va avanti, più mi sembra di non capirci nulla
Capisco.Anch'io mi inchiodo.
Molti ti consiglierebbero di fare più esperienze sociali,che più ne fai più la cosa si stempera.
Per me invece non è così, peggioro andando avanti.
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Masterplan92 (06-08-2016)
Vecchio 05-08-2016, 12:36   #4
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Credo che per me valga più o meno l'opposto..
Mi piace messaggiare e chattare, però guardare una persona mentre ci parli restituisce un altro tipo di feeling.
Vecchio 05-08-2016, 13:42   #5
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Quote:
Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Ieri riflettevo su come cambia il mio atteggiamento in base al contesto in cui mi trovo...
Quando si tratta di messaggiare o scrivere su un social/blog/forum/whatever fila tutto abbastanza liscio, salvo eccezioni.
In quel caso non c'è il contatto fisico o verbale.

Quote:
Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Invece parlare al telefono in questo periodo mi risulta difficile, tanto da lasciar andare offerte su offerte di lavoro, solo perché mi vergogno a contattare i responsabili. Ogni tanto riesco a farmi coraggio, ma in genere si tratta di chiamate con parenti o persone che conosco da una vita.
Io invece non ho problemi con il telefono, diciamo che a suo tempo con la pratica ho acquisito una certa sicurezza. Quello che posso consigliarti è di fare molta pratica, io per esempio mi sono proposto direttamente alle ditte. Raduna un bello stock di numeri e chiamali a tappeto. Vincere l'evitamento è stata dura.

Quote:
Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Se invece il confronto è dal vivo, lì è la fine.
Ai colloqui anche a distanza di anni sono ansioso, poi tendo a calmarmi. Non sono evitante. Riesco a parlanci tranquillamente anche se non sono brillante. Ho cominciato di recente a porre più attenzione alla comunicazione non verbale, ci puoi trovare anche i rompipalle che te lo rinfacciano. Visto che è una cosa che posso correggere tanto vale farla. A me frega il fatto che non sono capace a vendermi, l'insicurezza che traspare riesco a percepirla anch'io.

Al lavoro (praticamente safe zone) non ho grossi problemi di iterazione, sono solo un po timido all'inizio. Quando torno dalle ferie ho leggere tendenze evitanti, per resto sono sempre stato tranquillissimo.

Quote:
Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Ieri, nonostante mi servisse urgentemente una toilette, mi sono bloccata all'entrata del locale e non mi schiodavo da dov'ero ferma. Ci sono voluti i sorrisi dei camerieri ed uno spintone di mio padre per farmi entrare ed andare in bagno

Più tutta questa situazione va avanti, più mi sembra di non capirci nulla
Una volta vinto l'evitamento riesco a frequentare i luoghi tranquillamente, in compagnia ancora meglio. In alcuni posti da solo non riesco ancora ad andarci (locali). Mi sento a volte a disagio o un po' impacciato.

Non ho problemi ad andare in un ufficio, banca, poste e negozzi. Al massimo qualche tremore.

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
invece per me il contesto è rappresentato dalla tipologia di persona che ho davanti, o per meglio dire dal tipo di rapporto che ho (o credo di avere) con quella persona.
A me invece stesse persone, contesti e luoghi differenti, posso essere timidissimo oppure logorroico, altre volte non so cosa dire. Oppure posso parlare tranquillamente con una persona appena conosciuta, basta ci sia un interesse in comune e mi trovi nel contesto giusto. Sono nel tempo diventato più chiaccherone.

Ultima modifica di Doomguy; 05-08-2016 a 13:53.
Vecchio 05-08-2016, 14:24   #6
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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
invece per me il contesto è rappresentato dalla tipologia di persona che ho davanti, o per meglio dire dal tipo di rapporto che ho (o credo di avere) con quella persona

ad esempio con sconosciuti mi sento "libero",con conoscenti invece molte volte mi sento di dover interpretare un personaggio, che abbia una sua coerenza e che risponda alle loro aspettative ._.
Infatti il contesto dipende anche da quello.
Prima era così anche per me. Come se relazionandomi con uno sconosciuto non me ne fregasse nulla di dover interpretare un personaggio o tradire possibili aspettative... tanto sapevo che, per come sono timida, sconosciuto era e tale sarebbe rimasto. Con i conoscenti c'era tutto il discorso di essere all'altezza ogni volta che ci si incontrava ed era snervante.
Ma ora il problema l'ho 'eliminato' alla radice, sono chiusa con tutti

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Capisco.Anch'io mi inchiodo.
Molti ti consiglierebbero di fare più esperienze sociali,che più ne fai più la cosa si stempera.
Per me invece non è così, peggioro andando avanti.
Esatto! Più ci provavo, più rimanevo frustrata nel non riuscirci, di fatti è andato tutto peggiorando
Vecchio 05-08-2016, 14:32   #7
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Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Con i conoscenti c'era tutto il discorso di essere all'altezza ogni volta che ci si incontrava ed era snervante.
Buona parte del problema è tutta qui, purtroppo non tutti sono bravi a valorizzare e mettere a proprio agio le persone. E quindi bisogna farlo da soli, comprendere gli altri e mettersi sul loro stesso livello.
Ringraziamenti da
StacyFreak (05-08-2016)
Vecchio 05-08-2016, 19:07   #8
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Originariamente inviata da BlackDragon Visualizza il messaggio
Buona parte del problema è tutta qui, purtroppo non tutti sono bravi a valorizzare e mettere a proprio agio le persone. E quindi bisogna farlo da soli, comprendere gli altri e mettersi sul loro stesso livello.
Ho mandato al diavolo una decina di conoscenze, perché mi ero stufata mettermi al loro livello e di sentirmi a disagio ogni volta che ci uscivo
Vecchio 05-08-2016, 23:13   #9
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Originariamente inviata da xtal* Visualizza il messaggio
Ieri riflettevo su come cambia il mio atteggiamento in base al contesto in cui mi trovo...
Quando si tratta di messaggiare o scrivere su un social/blog/forum/whatever fila tutto abbastanza liscio, salvo eccezioni.
Anch'io mi trovo a disagio, non proprio quando sono al telefono, ma prima di chiamare. Con ciò mi faccio un sacco di paranoie e spesso rinuncio, anche quando si tratta di lavoro.

Perché succede?
Io credo per la paura di incontrare un rifiuto, o per l'impressione di essere quasi di disturbo.
Come si può risolvere?
Secondo me con una specie di cura dei simili, come per l'omeopatia, nella quale un veleno in piccole dosi, cura gli effetti di un veleno.
Quindi bisogna accettare che in effetti talvolta la nostra conversazione non è accolta. Ma succede di rado e quando succede, il nostro interlocutore lo fa capire con buoni modi. Ma quando accade, capisco che in quel momento non può parlare, non che gli risulto sgradito.

La cosa peggiore che si possa fare, invece, è fare di tutto per scongiurare qualsiasi possibilità d'inconveniente. Non possiamo sterilizzare il mondo.
Vecchio 06-08-2016, 15:20   #10
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Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
Perché succede?
Io credo per la paura di incontrare un rifiuto, o per l'impressione di essere quasi di disturbo.
Nel mio caso è anche imbarazzo nel far sentire la mia voce, la paura che quando parlo con qualcuno quella persona possa infastidirsi al mio modo di parlare... Difficile da spiegare, a dire il vero.


Quote:
Originariamente inviata da Superpippo Visualizza il messaggio
La cosa peggiore che si possa fare, invece, è fare di tutto per scongiurare qualsiasi possibilità d'inconveniente. Non possiamo sterilizzare il mondo.
Esatto, il mal di testa non si cura certo con la decapitazione... Solo che è l'unica cosa che sento di fare, spero cambierò.
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