|
|
19-05-2023, 22:41
|
#81
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Io ho avuto la mia prima crisi di identità a 17 anni, e mi sa che ci sto ancora nel bel mezzo no comunque sto iniziando a capire quel che dici e mi fa paura, o meglio, sono troppo stanca per fermarmi a pensare, o meglio, mi fa paura
Al tempo stesso mi pare una visuale un po' distaccata dal mondo, tipo definire la propria identità a prescindere da tutto e tutti, una cosa un po' ascetica
|
Spaventoso da dire, ma io credo che sia il mondo a distaccarsi da te ogni volta che ti butta addosso cose del genere di cui sopra. Grazie A. di aver preso sul serio la cosa.
|
|
19-05-2023, 23:05
|
#82
|
Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,880
|
Non siamo altro che animali. Se non ci definiamo in base al proprio vissuto od al confronto con la società non saremmo più di qualsiasi altro animale.
Un bambino sa chi è? No. Solo un cucciolo di animale. Tutto ciò che viene dopo lo definisce la società e l'esperienza.
|
|
19-05-2023, 23:19
|
#83
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Quote:
Originariamente inviata da cuginosmorfio
Non siamo altro che animali. Se non ci definiamo in base al proprio vissuto od al confronto con la società non saremmo più di qualsiasi altro animale.
Un bambino sa chi è? No. Solo un cucciolo di animale. Tutto ciò che viene dopo lo definisce la società e l'esperienza.
|
Sorvolo su "civiltà vs bestialità".
Il tuo vissuto non si riduce di certo a "viaggiare", "amare la pizza", "evitare lo sguardo delle persone", ecc. Non mi sembra di parlare di fantascienza. Non è che non esistano persone che si identificano in altro che non sia lavoro, hobbies, tic caratteriali, peso corporeo, ecc.
Perché è tanto difficile riconoscersi incolti, rozzi, superficiali?
|
|
19-05-2023, 23:25
|
#84
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Piemonte orientale
Messaggi: 733
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Avete anche voi l'impressione che molte persone sofferenti rifiutino di attivarsi per ridurre il proprio malessere? Intendo attivarsi realmente, non fare una pantomima.
|
Secondo me bisogna anche vedere se il motivo del proprio malessere dipende da se stessi o da altro.
Spesso infatti si soffre per cose che accadono per colpa di altre persone, del caso o comunque di eventi che non possiamo controllare, quindi non è che anche attivandosi uno possa fare molto...
|
|
19-05-2023, 23:50
|
#85
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Capisci qual è il mio punto?
|
Sì, lo capisco (o almeno credo).
Per te c'è una netta distinzione tra ciò che siamo e quello che facciamo.
Di base prendi le distanze dai vari problemi/blocchi perché non ti rivedi in loro (non rappresentano la tua identità).
Sei altro (e da qui il discorso sull'attivazione).
Giusto?
|
|
20-05-2023, 00:00
|
#86
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Sì, lo capisco (o almeno credo).
Per te c'è una netta distinzione tra ciò che siamo e quello che facciamo.
Di base prendi le distanze dai vari problemi/blocchi perché non ti rivedi in loro (non rappresentano la tua identità).
Sei altro (e da qui il discorso sull'attivazione).
Giusto?
|
Sì. Secondo me, finché ti identifichi con il tuo carattere non hai alcuno spazio per capirlo davvero e per cambiarlo. Ma, al di là del cambiare azioni, non senti di vivere una vita davvero tua.
Ed è anche (addirittura) una cosa umiliante, mortificante. Ci sta che qualcuno che deve "usarti" metta in risalto solo certi aspetti, semplificando. Ma farlo tu stesso/a...?
|
|
20-05-2023, 06:59
|
#87
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Sì. Secondo me, finché ti identifichi con il tuo carattere non hai alcuno spazio per capirlo davvero e per cambiarlo. Ma, al di là del cambiare azioni, non senti di vivere una vita davvero tua.
|
Ma perché deve essere cambiato proprio il carattere?
E perché una persona dovrebbe identificare un problema o elementi di disturbo nel carattere?
La vita davvero tua, chi deve decidere quale sia?
Magari per una persona la vita davvero sua è proprio quella dove ha proprio certe caratteristiche ma possiede anche altre cose che adesso non ha.
Per me è proprio sbagliato il tuo ragionamento, ci sono cose con cui uno si identifica di più e cose con cui si identifica meno, ma non è che se ti identifichi non conosci la cosa, cosa c'entra?
Se mi identifico con l'orientamento eterosessuale maschile allora sono all'oscuro che c'è questa tendenza in me?
E soprattutto, casomai questo orientamento creasse problemi e conflitti a livello sociale che producono disagi e sofferenze, dovrei tendere a voler cambiare l'orientamento per risolvere i conflitti?
|
Ultima modifica di XL; 20-05-2023 a 08:06.
|
20-05-2023, 07:03
|
#88
|
Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
|
Non siamo fatti per vivere come bruti ma per seguir virtù e conoscenza,siamo animali ma evoluti grazie a dio,si può essere colti e animaleschi lo stesso
|
|
20-05-2023, 07:45
|
#89
|
Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,186
|
Quote:
Originariamente inviata da Artemis_90
Come il solito non dormo e stavo vagando su you tube, per caso mi imbatto in un vecchio video di questo ragazzo, https://www.youtube.com/watch?v=zr64g1zxBE4 un video in cui stava "bene" ancora, decido così di iscrivermi, pensando di poter avere buone notizie, insomma mi ero incuriosita e volevo vedere come evolveva la sua situazione (mi sono anche vista tutte le pubblicità non skippandole perchè ho pensato "almeno ci guadagna qualcosa da me che sto qui a farmi gli affari suoi"). Vado a vedere qualche suo altro video e incappo nell'ultimo video caricato (quello che ho postato), appena lo apro capisco subito che è...terminale insomma, lo capisco dal viso, dagli occhi, perchè ho già visto quel viso e quello sguardo su persone a me care, ma ho pensato "magari è solo l'effetto della chemio" tra laltro lui parlava di tornare presto a fare video più lunghi, purtroppo non sarà così... guardo sotto nei commenti e apprendo che è venuto a mancare (e lo ammetto senza vergogna, mi sono usciti certi lacrimoni giganti mai visti prima nonostante non lo conoscessi, sono una frignona), mi ero iscritta solo 5 minuti prima.
Fa molto riflettere questa cosa, non c'è tempo per fare una mazza in questa vita...è proprio questo il problema secondo me, pensiamo di avere tutto il tempo del mondo per cambiare, eppure il tempo è relativo, sembra infinito, ma non è poi così infinito. Se avessimo la percezione reale di quanto è effimero un tempo umano forse ci attiveremmo di più. Poi non so...forse è una cosa soggettiva, a me fa questo effetto rendermi conto di non avere tanto tempo, ma non so se sia così anche per gli altri.
|
Me ne sono visti anch'io un po' dei suoi video, RIP Marco, nell'ultimo video si vede che si era reso conto benissimo di come sarebbero finite le cose, ma un po' per YouTube, un po' perché era così di carattere ha continuato a dire "dai che mi ripiglio" fino all'ultimo.
Tranquilla che anche a me scendono i lacrimoni per queste cose...
È vero che non abbiamo molto tempo in questa vita, 90 anni possono sembrare tanti, in realtà non lo sono, e poi ci sono cose che possiamo fare solo da giovani, ad esempio avere una famiglia, già a 50 anni è troppo tardi per quella.
Sono contento di sentirla questa fretta, altrimenti non ci sarebbe nulla ad impedirmi di dormire tutto il giorno
|
|
20-05-2023, 08:58
|
#90
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Sì. Secondo me, finché ti identifichi con il tuo carattere non hai alcuno spazio per capirlo davvero e per cambiarlo. Ma, al di là del cambiare azioni, non senti di vivere una vita davvero tua.
Ed è anche (addirittura) una cosa umiliante, mortificante. Ci sta che qualcuno che deve "usarti" metta in risalto solo certi aspetti, semplificando. Ma farlo tu stesso/a...?
|
Ma per non identificarsi col proprio carattere penso che basti notare come a seconda dei contesti ci si possa comportare in modi diversi e mostrare lati diversi del carattere. Oppure notare come il nostro carattere non sia lo stesso di quando si era piccoli.
Il carattere non è qualcosa di pietrificato e statico.
Tuttavia, anche non identificandosi con esso, può comunque risultare complicatissimo modificare alcuni comportamenti disfunzionali.
|
|
20-05-2023, 09:09
|
#91
|
Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,740
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Non so se mi sono spiegato, per attivazione intendevo quella post-trattamento, non la "frenesia" improduttiva precedente. Attivandosi, per come lo intendo io, l'ansia diminuisce, non aumenta. E non è una cosa faticosa come può essere smuoversi per un depresso (che non cammina ma si trascina). Mica siamo fatti per restare immobili. L'autoregolazione (che rende superfluo il "controllarsi") è una cosa normale per gli esseri umani, come respirare.
A me il parallelismo torna abbastanza.
|
Nel mio caso è stato così, e per assurdo uno stimolante mi ha calmato l'ansia, in situazioni sempre state ansiogene, più di quanto abbia fatto qualsiasi altro farmaco e/o terapia. Ma continuo a non cogliere la sfumatura giusta del tuo attivarsi. Per semantica mi viene in mente il lato pragmatico dell' alzare il culo dal divano, peró mica detto che facendolo l'ansia non aumenti, anzi...
|
|
20-05-2023, 10:09
|
#92
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2019
Messaggi: 227
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Sì. Secondo me, finché ti identifichi con il tuo carattere non hai alcuno spazio per capirlo davvero e per cambiarlo. Ma, al di là del cambiare azioni, non senti di vivere una vita davvero tua.
Ed è anche (addirittura) una cosa umiliante, mortificante. Ci sta che qualcuno che deve "usarti" metta in risalto solo certi aspetti, semplificando. Ma farlo tu stesso/a...?
|
Per sentire di vivere una vita davvero tua occorre avere spazi concreti per esprimerti e sviluppare le tue potenzialità. Questo spesso non accade o accade solo per certi aspetti, per quanto ci si possa attivare nella maniera che intendi tu.
In generale mi sembra che nel tuo discorso manchi la giusta attenzione al contesto esterno, che è fondamentale, in un contesto favorevole lo stesso carattere che in altri contesti viene frustrato e sminuito, può vivere bene e trovare la propria dimensione.
Sul discorso delle parole usate sono anche d'accordo, ma non lo vedo così rilevante come te. Nel senso che da solo non penso che possa portare dei cambiamenti concreti, per questi ci vuole il contesto giusto.
|
|
20-05-2023, 10:34
|
#93
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
|
A volte (diciamo spesso e volentieri ) non sento di vivere una vita davvero mia. Il mio problema principale è che non ho lo spazio necessario per esprimere le mie capacità e seguire le mie inclinazioni, come ha scritto anche Purple Rain.
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Ma farlo tu stesso/a...?
|
Però le semplificazioni sono spesso funzionali alla narrazione della propria persona. Della serie "ti spiego come funziono, perché mi comporto in un modo piuttosto che un altro. Non sono scostante o distaccata, semplicemente provo molto imbarazzo in determinati contesti (timidezza)".
|
|
20-05-2023, 11:32
|
#94
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
Quote:
Originariamente inviata da Purple rain
Per sentire di vivere una vita davvero tua occorre avere spazi concreti per esprimerti e sviluppare le tue potenzialità. Questo spesso non accade o accade solo per certi aspetti, per quanto ci si possa attivare nella maniera che intendi tu.
In generale mi sembra che nel tuo discorso manchi la giusta attenzione al contesto esterno, che è fondamentale, in un contesto favorevole lo stesso carattere che in altri contesti viene frustrato e sminuito, può vivere bene e trovare la propria dimensione.
Sul discorso delle parole usate sono anche d'accordo, ma non lo vedo così rilevante come te. Nel senso che da solo non penso che possa portare dei cambiamenti concreti, per questi ci vuole il contesto giusto.
|
Onestamente non credo che sia così. E' un luogo comune, un po' vittimista, un po' da psicoterapeuti. A "spegnerti" non sono le difficoltà, ma il credere a cose false. Se il contesto è negativo e tu fai finta che sia positivo. Se una persona ti è indifferente o ostile, e tu fai finta che ti sia amica. Se scambi impropriamente una persona che ti censura per un'autorità in grado/in diritto di farlo. Se una persona ti mente sistematicamente, tu te ne accorgi ma fai finta che le cose non stiano così.
Se il contesto è difficile, provi emozioni spiacevoli ma non per forza devi andare mentalmente in default e "perderti"
|
|
20-05-2023, 11:48
|
#95
|
Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
|
In più puzza un po' che "gli spazi concreti per esprimersi" coincidano spesso con status symbol legati a un certo gruppo.
|
|
20-05-2023, 11:58
|
#96
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Onestamente non credo che sia così. E' un luogo comune, un po' vittimista, un po' da psicoterapeuti. A "spegnerti" non sono le difficoltà, ma il credere a cose false. Se il contesto è negativo e tu fai finta che sia positivo. Se una persona ti è indifferente o ostile, e tu fai finta che ti sia amica. Se scambi impropriamente una persona che ti censura per un'autorità in grado/in diritto di farlo. Se una persona ti mente sistematicamente, tu te ne accorgi ma fai finta che le cose non stiano così.
Se il contesto è difficile, provi emozioni spiacevoli ma non per forza devi andare mentalmente in default e "perderti"
|
Ma prima tu hai parlato di vivere una vita piena essendo se stessi, ora quest'ultima cosa che dici cosa cavolo c'entra?
Vuoi dire che qualsiasi sia il contesto tutti possono vivere una vita piena esprimendo se stessi?
Per me questa è una credenza errata, andrebbe dimostrato per bene che è vero ma non c'è alcuna evidenza che dimostra che questa cosa qua sia vera, che si può essere felici e vivere pienamente in modo indipendente dal contesto.
Uno o due casi dove una persona riesce ad essere felice in un contesto difficile, ostile e svalutante, grazie a caratteristiche fuori norma, non bastano mica, devi dimostrare che in ogni caso e in ogni situazione tutti possono vivere una vita piena.
|
Ultima modifica di XL; 20-05-2023 a 12:52.
|
20-05-2023, 12:43
|
#97
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
|
Quote:
Originariamente inviata da euridice_
.
|
Ti ringrazio per le parole gentili
Frequento posti e generalmente riesco a sviluppare dei rapporti cordiali ma tutto finisce lì.
La gente della mia età spesso ha una famiglia, il tempo è poco e la tendenza è quella di coltivare legami già consolidati piuttosto che cercarne di nuovi.
Inoltre devi mettere in conto il mio carattere, sono una persona chiusa, ho bisogno di pazienza e compatibilità per costruire qualcosa. Ho le mie colpe, ecco..
|
|
20-05-2023, 13:16
|
#98
|
Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
|
È capitato anche a me
|
|
20-05-2023, 17:33
|
#99
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
|
Se mi "muovo" faccio solo danni.
|
|
21-05-2023, 14:10
|
#100
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2019
Messaggi: 227
|
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Onestamente non credo che sia così. E' un luogo comune, un po' vittimista, un po' da psicoterapeuti. A "spegnerti" non sono le difficoltà, ma il credere a cose false. Se il contesto è negativo e tu fai finta che sia positivo. Se una persona ti è indifferente o ostile, e tu fai finta che ti sia amica. Se scambi impropriamente una persona che ti censura per un'autorità in grado/in diritto di farlo. Se una persona ti mente sistematicamente, tu te ne accorgi ma fai finta che le cose non stiano così.
Se il contesto è difficile, provi emozioni spiacevoli ma non per forza devi andare mentalmente in default e "perderti"
|
Penso che le difficoltà non necessariamente portino a perdersi/spegnersi. Però a lungo andare l'assenza di possibilità di sviluppo in linea con la propria persona puó portare a questo o comunque a vivere una vita molto al di sotto delle proprie potenzialità. E non mi sento vittimista ad affermarlo.
In generale quando leggo/sento questi discorsi mi sembra che si carichi il singolo di un'eccessiva responsabilità (se non addirittura colpevolizzazione, più o meno esplicita), mentre io penso che "nessuno si salva da solo" e senza il sostegno necessario (non mi riferisco alla psicoterapia ma a rapporti solidali tra persone), oltre alla possibilità di accedere a situazioni concrete che abbiano un senso per la persona, a volte può essere difficile uscire da loop negativi o situazioni di stallo.
Non sto negando che conti anche quello che hai scritto tu. Le strategie che hai menzionato le conosco bene perché a volte le metto in atto anch'io più o meno consapevolmente quando non mi sento abbastanza forte per fronteggiare situazioni difficili rimanendo me stessa. Però come mai quando sono con persone con cui mi sento a mio agio o in situazioni favorevoli riesco a essere piú facilmente me stessa? Per questo dico che il contesto è fondamentale. Non nego di avere delle difficoltà a esprimermi e affermarmi come persona anche per via di forti insicurezze ed emotività spiccata, però già il fatto di non sentirmi sola (quando capita) e di intravedere delle possibilità concrete che per me abbiano un senso, fa la differenza, mi fa sentire piu forte e speranzosa.
|
|
|
|
|