|
|
05-02-2013, 02:29
|
#21
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
|
ma state tutti delirando, questa ragazza non è andata da un professionista a chiedere un parere tecnico, "l'infermiera" era una sua compagna di corso (o docente) che ha detto, in un contesto di informalità, il suo parere personale, giusto o sbagliato che sia.
la state montando molto più grossa di quello che è, solo perché questa fa l'infermiera di professione, come se bastasse questo a porla in un contesto diverso dal resto della società. Se era il parere di un macellaio o un barbone per strada era uguale, visto il contesto.
Non confondete una professione e gli obblighi che tale professione implica con la posizione che uno ha nei contesti sociali informali.. Fuori dal proprio lavoro e ruolo chiunque può pensare e dire ciò che vuole.
|
|
05-02-2013, 08:16
|
#22
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 2,097
|
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Carissimi, sono venuto a servirvi una bella dose di rabbia sociale, gustiamoci il piatto.
Sono appena andato a prendere la ragazza con cui mi sto frequentando da due mesi da una scuola serale che sta facendo per ottenere un diploma. Chiedendole come è andato il pomeriggio a scuola mi ha detto che ha parlato con un'infermiera che, se ho capito bene, dovrebbe essere o una professoressa del corso o una specie di tutor o una studente... in ogni caso è una che ha il titolo di infermiera. La mia "ragazza" (d'ora in poi lo metto tra virgolette) ha chiesto a questa infermiera che cosa fosse la fobia sociale. Infatti una volta su facebook le ho parlato della fobia sociale facendole vedere la voce su wikipedia, per farle capire meglio i miei blocchi, dato che avevamo raggiunto una certa confidenza e sentimento tale da poterci aprire a vicenda.
Ebbene, la mia "ragazza" ha chiesto a questa infermiera che cos'è la fobia sociale, e, raccontandomi la conversazione, mi ha riferito che la prima reazione dell'infermiera è stato un istintivo consiglio moralmente ineccepibile:
"Lascialo perdere!!!".
E non basta: dopo questo profondo consiglio me l'ha impressionata descrivendo una condizione psicologica invalidante che richiede vaghe e inquietanti terapie che faticosamente riescano a far guarire l'invalido.
Bah... una descrizione così superficiale e meschina sarebbe stata comprensibile per un profano, mentre qui è stata detta da un'infermiera: professione che dovrebbe essere animata da una vocazione all'aiuto al prossimo, alla speranza per la buona salute e qualità di vita del malato. Invece che fa questa infermiera? Va a dare una descrizione distorta della patologia, presentandola come grave a una ragazza che frequenta un sociofobico - e quindi presumibilmente ci tiene a questo soggetto e ha bisogno di informazioni serie - scoraggiandone la frequentazione e incitandola a scaricarlo, senza informarla dei possibili diversi gradi di fobia sociale, ma solo del caso più grave e invalidante. Bella vocazione medica ha sentito l'infermiera: un sociofobico che sta frequentando una ragazza magari sarà un sociofobico che riesce a vincere la fobia, che non si lascia andare all'evitamento; e invece di essere contenta di questo segnale di progresso (vocazione medica) mi scoraggerebbe cinicamente, negandomi di poter ambire a questa ragazza se non per pietà: da una parte va a fingere di interessarsi del benessere dei malati, dall'altra va a dire alla ragazza che le parla di me "Lascialo perdere" perchè ho la fobia sociale.
Che dire, un bell'esempio di onestà professionale.
|
tu due mesi le vai a dirle che soffri di fobia?
mi spieghi per quale stracazzo di motivo vuoi andare a infangare la tua reputazione con lei in questo modo, m anco foste fidanzati da decenni?
boh, non capisco...
mi sa che te la sei giocata... preparati a essere mollato a breve.
|
|
05-02-2013, 09:46
|
#23
|
Esperto
Qui dal: Feb 2011
Ubicazione: meandri della Campania
Messaggi: 2,291
|
un tentativo di suicidio da parte tua l'averle detto questa cosa.
l'infermiera meriterebbe non dico cosa.
|
|
05-02-2013, 11:35
|
#24
|
Banned
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Nord
Messaggi: 538
|
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Carissimi, sono venuto a servirvi una bella dose di rabbia sociale, gustiamoci il piatto.
Sono appena andato a prendere la ragazza con cui mi sto frequentando da due mesi da una scuola serale che sta facendo per ottenere un diploma. Chiedendole come è andato il pomeriggio a scuola mi ha detto che ha parlato con un'infermiera che, se ho capito bene, dovrebbe essere o una professoressa del corso o una specie di tutor o una studente... in ogni caso è una che ha il titolo di infermiera. La mia "ragazza" (d'ora in poi lo metto tra virgolette) ha chiesto a questa infermiera che cosa fosse la fobia sociale. Infatti una volta su facebook le ho parlato della fobia sociale facendole vedere la voce su wikipedia, per farle capire meglio i miei blocchi, dato che avevamo raggiunto una certa confidenza e sentimento tale da poterci aprire a vicenda.
Ebbene, la mia "ragazza" ha chiesto a questa infermiera che cos'è la fobia sociale, e, raccontandomi la conversazione, mi ha riferito che la prima reazione dell'infermiera è stato un istintivo consiglio moralmente ineccepibile:
"Lascialo perdere!!!".
E non basta: dopo questo profondo consiglio me l'ha impressionata descrivendo una condizione psicologica invalidante che richiede vaghe e inquietanti terapie che faticosamente riescano a far guarire l'invalido.
Bah... una descrizione così superficiale e meschina sarebbe stata comprensibile per un profano, mentre qui è stata detta da un'infermiera: professione che dovrebbe essere animata da una vocazione all'aiuto al prossimo, alla speranza per la buona salute e qualità di vita del malato. Invece che fa questa infermiera? Va a dare una descrizione distorta della patologia, presentandola come grave a una ragazza che frequenta un sociofobico - e quindi presumibilmente ci tiene a questo soggetto e ha bisogno di informazioni serie - scoraggiandone la frequentazione e incitandola a scaricarlo, senza informarla dei possibili diversi gradi di fobia sociale, ma solo del caso più grave e invalidante. Bella vocazione medica ha sentito l'infermiera: un sociofobico che sta frequentando una ragazza magari sarà un sociofobico che riesce a vincere la fobia, che non si lascia andare all'evitamento; e invece di essere contenta di questo segnale di progresso (vocazione medica) mi scoraggerebbe cinicamente, negandomi di poter ambire a questa ragazza se non per pietà: da una parte va a fingere di interessarsi del benessere dei malati, dall'altra va a dire alla ragazza che le parla di me "Lascialo perdere" perchè ho la fobia sociale.
Che dire, un bell'esempio di onestà professionale.
|
Tralasciando che la ragazza di hurry up,non avrebbe assolutamente dovuto parlare di cose così private di hurryup,ad una perfetta sconosciuta per lui.
Oltre la palese ignoranza in materia,riguardo la fobiasociale,da parte dell'infermiera,non farci caso hurry,magari solo perche sa fare qualche iniezione,ed ha il camice addosso,si crede dottoressa in polimedicina,riservandosi anche il monopolio di sparare diagnosi che non han niente a che fare con la sua professione.
Oltre che sicuramente,una buonissima dose di pregiudizi da parte di questa infermiera,sarà la classica persona superficiale,con pregiudizi verso i timidi,i depressi ecc. Ognuno può avere i pregiudizi che vuole,ma se li tenga per sè.
Sparare di queste affermazioni ignoranti,oltre che istigazioni a lasciare "lascialo perdere" non ha il diritto minimamente di dire ciò,ma chi si credono di essere certe persone?beh,succedeva a me,se ci avevo a che fare con questa,sarebbe finita a pesci marci.
|
|
05-02-2013, 12:31
|
#25
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
|
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Secondo me è sbagliato: una patologia è tale. Punto.
Il raffreddore non si chiama con l'elenco dei segni e sintomi ma con il suo nome.
La fobia sociale, se ha caratteri patologici, è un disturbo mentale (con tanto di ICD) che ha un preciso iter diagnostico e terapeutico.
L'errore semmai è il pregiudizio nel classificare qualsiasi disturbo mentale come sinonimo di pazzia o di pericolosità/inaffidabilità sociale.
|
Non smeterò mai di criticare il punto di vista che i disagi psicologici siano "malattie" nello stesso senso in cui lo è il raffreddore.
A meno che non abbiano ben delineate origini organiche o neurologiche, naturalmente.
Un certo numero di presunti "disturbi psichici" vanno e vengono dal DSM che è un piacere, a seconda delle mode e convenzioni sociali che vigono tra gli psicologi in quel momento. Come te lo spieghi questo?
|
|
05-02-2013, 12:37
|
#26
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
|
Per rispondere al topic: secondo me avrebbe dovuto essere la tua ragazza la prima ad incazzarsi di fronte ad un'estranea che si permette di darle consigli personali arbitrari su chi è meglio e chi è peggio che lei frequenti.
|
|
05-02-2013, 12:39
|
#27
|
Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 231
|
Scopri che macchina guida l'infermiera e bucale le gomme della macchina, poi infila un bigliettino nella fessura dello sportello con scritto: "fatti i caxxi tuoi la prossima volta"
|
|
05-02-2013, 13:05
|
#28
|
Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,190
|
Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Un certo numero di presunti "disturbi psichici" vanno e vengono dal DSM che è un piacere, a seconda delle mode e convenzioni sociali che vigono tra gli psicologi in quel momento. Come te lo spieghi questo?
|
Le patologie presenti nel DSM si basano sul concetto di consenso.
Ciò, però, non è sufficiente per concludere che tutto quello che riguarda la sfera psichica sono semplicemente peculiarità caratteriali, fisiologiche, che divergono un po' dalla media.
Di questa stregua gli psicologi e psichiatri sarebbero inutili, tutti sarebbero in grado di "curarsi" da soli e chi è ricorso a tali terapie sarebbe uno stupido che ha buttato soldi inutilmente e sarebbe solo una coincidenza il fatto che abbia tratto giovamento da questa terapia.
Non solo: allora non ha senso assumere farmaci in caso di ansia, depressione, panico, fobia, ecc.
Se non sono "malattie"...
|
|
05-02-2013, 13:47
|
#29
|
Banned
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: Nord
Messaggi: 538
|
Quote:
Originariamente inviata da checco
Scopri che macchina guida l'infermiera e bucale le gomme della macchina, poi infila un bigliettino nella fessura dello sportello con scritto: "fatti i caxxi tuoi la prossima volta"
|
ahhahahhaah quoto
|
|
05-02-2013, 14:01
|
#30
|
Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 1,418
|
Mi spiace molto, Hurry. Evidentemente quell'infermiera non sa proprio un tubo riguardo la fobia sociale.
Be', dovresti parlarne con la tua ragazza e dirle, nel caso volesse avere informazioni più dettagliate, di contattare uno psicologo, ma anche online, su Medicitalia.it.
La FS non è una patologia altamente invalidante e soprattutto non è vero che il soggetto affetto da tale disagio non possa uscirne. O comunque migliorare e avere uno stile di vita quasi o nella norma.
Quindi, che si informi.
E poooi, anche se fosse realmente così, uno psicopatico NON sei, quindi una persona intelligente ti aiuterebbe. Ma si sa che in questo mondo, purtroppo, le persone intelligenti sono assai poche.
|
|
05-02-2013, 14:29
|
#31
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
|
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Di questa stregua gli psicologi e psichiatri sarebbero inutili, tutti sarebbero in grado di "curarsi" da soli e chi è ricorso a tali terapie sarebbe uno stupido che ha buttato soldi inutilmente e sarebbe solo una coincidenza il fatto che abbia tratto giovamento da questa terapia.
Non solo: allora non ha senso assumere farmaci in caso di ansia, depressione, panico, fobia, ecc.
Se non sono "malattie"...
|
Questi due ragionamenti sono dei non sequitur.
|
|
05-02-2013, 14:51
|
#32
|
Avanzato
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 422
|
Per esperienza personale ho notato che i titoli di studio e le qualifiche non sempre incarnano il vero livello di competenza, ma soprattutto il grado di intellifenza, delle persone.
Non mi sarei stupita nemmeno se avessi scritto che quella tizia era un medico perché, ahimé, l'ignoranza non discrimina nessuno, nemmeno coloro che svolgono professioni che dovrebbero presupporre una sorta di vocazione verso il prossimo, così pure l'insensibilità e il pregiudizio.
Tuttavia non penso che la tua ragazza ( se tiene veramente a te ) si lascerà scoraggiare da queste parole. Voglio dire: se lei nota comunque in te uno sforzo costante per tentare di migliorare la tua condizione non ha motivo di vederti come un invalido psichico o una persona da lasciar perdere. Se già ti conosce da un po' dovrebbe aver visto come ti comporti e che non rientri in quella categoria di persone con problematiche gravissime che le ha descritto l'infermiera. Che poi, bisogna anzitutto vedere questa infermiera dove lavora, in quale reparto ospedaliero, ecc. ma non solo: chissà come avrà studiato psicologia e psichiatria...molto all'acqua di rose senza dubbio.
Io ho un'amica che studia Medicina e una cosa che mi ha detto tempo fa è stata:" Non mi ricordo assolutamente più nulla delle cose studiate gli anni scorsi...è troppa roba condensata insieme e, a meno che non ti specializzi in una determinata disciplina, certe nozioni le dimentichi per forza."
Quindi ti posso garantire che l'avere una laurea in Scienze Infermieristiche, ma anche in Medicina, non significa sapere tutto di tutte le specializzazioni mediche.
|
|
05-02-2013, 15:15
|
#33
|
Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,339
|
che stronza di infermiera!
|
|
05-02-2013, 18:09
|
#34
|
Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,578
|
Non fidarti delle infermiere... Ne conosco alcune... Certe sono delle fanatiche religiose, altre delle ninfomani paurose! La tua ragazza doveva rispondergli "I consigli me li faccio dare dalle persone di cui ho fiducia, lei si occupi di iniezioni e clisteri!"
|
|
05-02-2013, 19:13
|
#35
|
Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,952
|
Quote:
Originariamente inviata da dicred
Si, ma al di là della preparazione colpisce la "mancanza di tatto" di quella donna. Non c'è niente da fare, la classe o si ha o non si ha. E quella non la prendi con il diploma o la laurea.
|
ma perché stupirsi ? nella vostra vita reale lo trovate tutto questo tatto e comprensione da parte degli altri ? se sì, beati voi, siete molto fortunati.
manco qui spesso c'è tutta questa attenzione e sensibilità verso gli altri e i loro problemi
|
|
05-02-2013, 19:36
|
#36
|
Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
|
non è che ha confuso la sociopatia con la sociofobia? sembra proprio valida come infermiera...
La tua "ragazza" però mi sembra anche un tantino immatura... e dire che le hai pure linkato la pagina di wiki per sapere cos'è la sociofobia, e lei arriva a preoccuparsi al punto da confidarsi e raccontare i fatti tuoi a quella lì?
|
|
05-02-2013, 19:46
|
#37
|
Banned
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 2,141
|
un classico, magari le ha consigliato anche di andare a conoscere i soliti imbecilli cocainomani che hanno per unico interesse il farsi fotografare nei locali pseudo fighi vicino al pr
|
|
09-02-2013, 13:46
|
#38
|
Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 11,602
|
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Carissimi, sono venuto a servirvi una bella dose di rabbia sociale, gustiamoci il piatto.
Sono appena andato a prendere la ragazza con cui mi sto frequentando da due mesi da una scuola serale che sta facendo per ottenere un diploma. Chiedendole come è andato il pomeriggio a scuola mi ha detto che ha parlato con un'infermiera che, se ho capito bene, dovrebbe essere o una professoressa del corso o una specie di tutor o una studente... in ogni caso è una che ha il titolo di infermiera. La mia "ragazza" (d'ora in poi lo metto tra virgolette) ha chiesto a questa infermiera che cosa fosse la fobia sociale. Infatti una volta su facebook le ho parlato della fobia sociale facendole vedere la voce su wikipedia, per farle capire meglio i miei blocchi, dato che avevamo raggiunto una certa confidenza e sentimento tale da poterci aprire a vicenda.
Ebbene, la mia "ragazza" ha chiesto a questa infermiera che cos'è la fobia sociale, e, raccontandomi la conversazione, mi ha riferito che la prima reazione dell'infermiera è stato un istintivo consiglio moralmente ineccepibile:
"Lascialo perdere!!!".
E non basta: dopo questo profondo consiglio me l'ha impressionata descrivendo una condizione psicologica invalidante che richiede vaghe e inquietanti terapie che faticosamente riescano a far guarire l'invalido.
Bah... una descrizione così superficiale e meschina sarebbe stata comprensibile per un profano, mentre qui è stata detta da un'infermiera: professione che dovrebbe essere animata da una vocazione all'aiuto al prossimo, alla speranza per la buona salute e qualità di vita del malato. Invece che fa questa infermiera? Va a dare una descrizione distorta della patologia, presentandola come grave a una ragazza che frequenta un sociofobico - e quindi presumibilmente ci tiene a questo soggetto e ha bisogno di informazioni serie - scoraggiandone la frequentazione e incitandola a scaricarlo, senza informarla dei possibili diversi gradi di fobia sociale, ma solo del caso più grave e invalidante. Bella vocazione medica ha sentito l'infermiera: un sociofobico che sta frequentando una ragazza magari sarà un sociofobico che riesce a vincere la fobia, che non si lascia andare all'evitamento; e invece di essere contenta di questo segnale di progresso (vocazione medica) mi scoraggerebbe cinicamente, negandomi di poter ambire a questa ragazza se non per pietà: da una parte va a fingere di interessarsi del benessere dei malati, dall'altra va a dire alla ragazza che le parla di me "Lascialo perdere" perchè ho la fobia sociale.
Che dire, un bell'esempio di onestà professionale.
|
A me non colpisce il fatto che è ignorante,ma è una persona odiosa è cattiva una che dice così è insensibile ,non basta una laurea per essere sensibili.
|
|
09-02-2013, 14:58
|
#39
|
Intermedio
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Eremita
Messaggi: 137
|
E' appunto un' infermiera, e dal suo comportamento e sensibilità sembra anche non idonea ...Ma anche la tua "ragazza" ha sbagliato a raccontargli quello che tu gli hai confidato
|
|
09-02-2013, 15:06
|
#40
|
Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
|
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Mi spiace constatare che c'è molto pregiudizio e disinformazione al riguardo.
Confido nell'intervento di almeno un paio d'utenti che so essere studenti UNIVERSITARI d'infermieristica e/o medicina.
Attualmente un infermiere NON fa un corso professionale (vi confondete forse con gli OSS) ma un vero e proprio corso di LAUREA triennale in infermieristica (esiste anche la laurea magistrale di ulteriori 2 anni) dove segue insegnamenti comuni a medicina ma differenti come programma.
E' retaggio del passato il corso professionale e l'equiparazione dell'infermiere all'OSS.
|
Credo che sia giusto sottolineare il tuo Attualmente. Da quello che ho letto nel racconto di Hurryup l'impressione che ho avuto io è quella di un'infermiera di vecchio stampo, di quelle che di certo non hanno seguito un corso universitario.
Per fortuna persone così nella categoria infermieristica mi sembra siano sempre di meno, oggi chi decide di laurearsi in infermieristica lo fa per "vocazione".
Proprio oggi leggendo Frankestein vi era la descrizione di un'infermiera che ne faceva il dottor Victor Frankestein; non ho potuto fare a meno di pensare a questo topic.
|
|
|
|
|