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10-04-2023, 23:25
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#21
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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La vivevo meglio prima, da quando lavoro e sto in società mi pesa essere tra i pochi a non avere famiglia. Comunque sento i loro racconti e percepisco la solitudine di riflesso. A volte, nei momenti morti vedo che la gente fa una telefonata ai propri cari. Io sono riuscito nell'impresa di non avere nessuno da chiamare, le poche volte che provo a chiamare mio fratello o mia mamma non mi rispondono quasi mai. Poi c'è il vuoto ...
Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
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11-04-2023, 00:07
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 504
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penso che la solitudine, come altre condizioni, la vivi positivamente quando sei tu a sceglierla
quando invece la subisci perché vorresti altro ma non hai alternative può distruggerti
la solitudine per me è sempre stata essenziale perché senza di essa non avrei avuto modo di dedicarmi a ciò che mi piace veramente in santa pace ed essere produttivo, ci sono attività che proprio non puoi portare avanti se non quando sei solo
inoltre ho sempre sentito la necessità di staccare dalle persone per ricaricarmi altrimenti sarei "impazzito", era il solo modo per trovare nuovamente la forza e la volontà per ritrovare le persone comprese le poche persone che frequento da quando sono un bambino
quindi mi è sempre stato necessario un distacco più o meno lungo senza il quale mi sarei incattivito e avrei trattato male loro e me stesso
quindi riassumendo per me la solitudine è stata una condizione essenziale per la mia natura, la potrei definire così:
un organo interno, che a volte ti fa male, senza il quale sarebbe impossibile vivere
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11-04-2023, 09:40
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#23
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Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,698
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Il fatto di essere single di ritorno..non significa affatto che non si possa uscire. Del resto non si è certo in una cella di prigione.
La difficoltà può essere trovare l'interesse e la motivazione per farlo...ma cmq potrebbe essere il momento giusto visto che non si deve più rendere conto al proprio partner di quello che si fa. Può essere un po' fredda come analisi, lo comprendo ma nella vita molte volte si deve fare di necessità virtù.
E questa può essere un'occasione per migliorare la propria autonomia personale.
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Ultima modifica di Saturnino; 11-04-2023 a 10:05.
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11-04-2023, 10:07
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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La vivo perché non può essere diversamente. Per tanto, troppo tempo ho accettato di essere quello marginale e superfluo pur di non restare isolato, ma poi ho capito che ero isolato comunque. Certe forme di socialità tossiche mi hanno causato solo depressione, e purtroppo per me la socialità non può che essere tossica, non è colpa delle altre persone, fanno tutti quello che devono fare per ricevere attenzioni e vivere al meglio.
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11-04-2023, 10:09
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,745
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Io ho un rapporto strano con la solitudine. Sono io che mi isolo, che mi allontano da tutti e mi chiudo nel mio mondo. Poi però ci sto male e la solitudine mi pesa tanto. È come se avessi due anime in contrasto che non riescono a trovare un punto di incontro. Voglio stare sola ma poi se sto da sola sto male.
Mi dico sempre che è dovuto al fatto di non aver mai trovato persone compatibili con me ma, con tutte le persone che ci sono nel mondo, se non trovo mai nessuno che mi vada bene è evidente che il problema non sono gli altri ma sono io.
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11-04-2023, 11:39
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#26
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Esperto
Qui dal: Feb 2022
Ubicazione: Tomobiki
Messaggi: 1,010
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Io mi ci sono abituato. Prima anche pochi giorni senza frequentare nessuno erano mortali.
Adesso più difficilmente ricadrei in questa dipendenza.
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11-04-2023, 11:50
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#27
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,703
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Quote:
Originariamente inviata da TheMask
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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L'abitudine aiuta molto.
Passano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni. Il sole fa capolino nel cielo e dopo qualche ora lascia spazio alla luna. Arriva l'ora di pranzo, il momento della cena. C'è una bolletta da pagare, qualcosa da studiare, il lavoro, un film in televisione.
Alla fine resta un po' di amarezza ma in qualche modo si vive lo stesso.
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11-04-2023, 11:54
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#28
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Principiante
Qui dal: Aug 2021
Messaggi: 23
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Quote:
Non la vivo bene e ultimamente cominciano a preoccuparmi le conseguenze e mi chiedo quanto riuscirò ancora a reggere in queste condizioni
io ho tagliato totalmente anche la "compagnia" virtuale, chat, forum a causa di brutte esperienze e delusioni quindi l'isolamento per me è totale
non so se riaprimi al virtuale anche se comunque non mi è mai bastato avere solo quello e a causa di una eccessiva sensibilità ormai non mi fido e non ci riesco più
La solitudine totale si può reggere? Per come sono penso di non avere alternative ma ultimamente mi sembra di impazzire... e sento un peso addosso enorme
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11-04-2023, 12:35
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Io non sono solo, almeno non sempre, esco con mio cugino ogni tanto ultimamente, purtroppo io ho fatto 1 anno da solo completamente (a parte mia nonna) e ne stavo uscendo matto, diciamo che penso meno al suicidio da quando ho ricominciato ad uscire un pò, io ho capito dalla mia esperienza che l'unico modo per riuscire a non essere soli è adattarsi ai contesti, io metto una maschera da persona normale (ci provo almeno) per stare fuori, anche se molte volte mi sento dissociato quando torno a casa (sopratutto se bevo il sabato sera), però almeno posso dire di essere uscito dalla solitudine cronica.
Ho avuto il problema della solitudine per moltissimo tempo sopratutto in adolescenza, e ti posso dire che ben pochi riescono a stare bene soli, a na certa ti senti così alienato apatico e bisognoso allo stesso tempo che finisci per diventare l'ombra di te stesso e ti annulli anche solo per ricevere un feedback, ed è lì che diventa sempre più in salita, uno arriva ai 40 così e che fa? Quella paura è stata il mio boost per dare una semi svolta, anche se ancora non lavoro e non ho relazioni strette, almeno non sono come 1 anno fa però.
Prossimo step riuscire ad essere me stesso fuori per non stare in costante stato ansioso, motivo per il quale ho paura dei posti di lavoro, immagina stare con persone per 8 ore pensando al lavoro e alla paura di far trasparire il vero te, per me è quello il problema piu grosso.
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11-04-2023, 13:37
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#30
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Banned
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 6,485
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Non ci devi convivere se non è quello che vuoi, devi attivarti immediatamente per cercare di stare più tempo con gli amici che hai già e/o per fartene di nuovi.
Nessuno convive con la solitudine, la sopporta e basta. Non è un modo sano di andare avanti, però.
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11-04-2023, 14:57
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Piemonte orientale
Messaggi: 734
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Io è da diversi anni che in pratica sono completamente solo e non ho amici. Soltanto al lavoro incontro qualche persona, ma in realtà lavoro principalmente da casa e abitando lontano non vado spesso in sede...
Personalmente la solitudine non mi pesa così tanto, di base sono già io un tipo piuttosto solitario e (almeno finora) non ho mai incontrato persone con le quali mi interessasse più di tanto passare il tempo.
Certo, avere una compagna con la quale magari costruire un futuro insieme mi piacerebbe, ma a quanto pare, non mi viene consentito...
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11-04-2023, 19:12
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#32
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Sempre vissuto nella solitudine da quando ero bambino.
Mai avuto amici, ragazze o frequentazioni di alcun tipo.
A 15 anni è poi iniziato il ritiro sociale definitivo e l'isolamento totale lasciando anche la scuola.
Ora ho quasi 30 anni e le uniche occasioni in cui esco sono per andare alle sedute al CSM o visite mediche varie.
Poi vabbè, ci sono le "eccezioni" del gruppo psicologico con gli altri ragazzi autistici (che è stato molto difficile riuscire ad iniziare a frequentare, per il momento sono andato solo 3 volte) e il periodo del tirocinio dove devo uscire per forza tutti i giorni ma è solo un casa-lavoro-casa e sul posto non socializzo con nessuno e non parlo mai se non sono interpellato.
Ma queste sono cose che faccio perché sono costretto.
Alla fine col tempo ci si abitua anche alla solitudine (o ci si rassegna, ma alla fine quando vivi in questa condizione ha poca importanza).
E ad ogni modo, non avrei altre alternative.
Poi depressione e anedonia "aiutano".
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11-04-2023, 19:22
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#33
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Banned
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 6,485
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Quote:
Originariamente inviata da Noradenalin
Sempre vissuto nella solitudine da quando ero bambino.
Mai avuto amici, ragazze o frequentazioni di alcun tipo.
A 15 anni è poi iniziato il ritiro sociale definitivo e l'isolamento totale lasciando anche la scuola.
Ora ho quasi 30 anni e le uniche occasioni in cui esco sono per andare alle sedute al CSM o visite mediche varie.
Poi vabbè, ci sono le "eccezioni" del gruppo psicologico con gli altri ragazzi autistici (che è stato molto difficile riuscire ad iniziare a frequentare, per il momento sono andato solo 3 volte) e il periodo del tirocinio dove devo uscire per forza tutti i giorni ma è solo un casa-lavoro-casa e sul posto non socializzo con nessuno e non parlo mai se non sono interpellato.
Ma queste sono cose che faccio perché sono costretto.
Alla fine col tempo ci si abitua anche alla solitudine (o ci si rassegna, ma alla fine quando vivi in questa condizione ha poca importanza).
E ad ogni modo, non avrei altre alternative.
Poi depressione e anedonia "aiutano".
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Curiosità:
Perché parli solo se interpellato? Cosa ti frena dal fare un commento o una domanda di tuo interesse?
Perché non riesci a parlare in gruppo dove siete tutti allo stesso livello, essendo tutti autistici?
Perché non cercare una chiacchiera e in seguito un'uscita con persone simili a te?
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11-04-2023, 19:47
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#34
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
La vivo perché non può essere diversamente. Per tanto, troppo tempo ho accettato di essere quello marginale e superfluo pur di non restare isolato, ma poi ho capito che ero isolato comunque. Certe forme di socialità tossiche mi hanno causato solo depressione, e purtroppo per me la socialità non può che essere tossica, non è colpa delle altre persone, fanno tutti quello che devono fare per ricevere attenzioni e vivere al meglio.
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Si ma facendo quello che devono fare vivono rapporti falsi, perché vivono per gli altri, per far contenti gli altri, si sono omologati.
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11-04-2023, 19:52
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#35
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Io la vivo normalmente. Ho un amico a 13 chilometri da me di 36 anni e ci vediamo 3 volte l'anno forse, a parte lavorare e fare qualche cena di lavoro anche lui non fa un cazzo. D'estate se ne va al mare con qualche amico.
Gli faccio il giardino pure in estate e lo senti quasi ogni giorno su ig.
Quello che penso?
L'amicizia in realtà non esiste, forse esisteva, è tutto solamente uno scambio di favori, la gente di tutte le età esce per passare il tempo, per favori, per soldi, per scroccare, per sfogarsi, per dire e raccontare i problemi agli altri.
A nessuno in realtà fregherà mai niente di te, nemmeno a uno del 118 che ti salva la vita.
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11-04-2023, 19:56
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#36
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,610
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Quote:
Originariamente inviata da Madeleine
Perché parli solo se interpellato? Cosa ti frena dal fare un commento o una domanda di tuo interesse?
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Fobia sociale e disturbo evitante che mi porto dietro da quando ero bambino e anni di totale isolamento in casa.
Inoltre mi sento a disagio e in soggezione di fronte agli altri che sono normali e già mi considerano uno sfigato così solo a vedermi per via del mio modo di fare inusuale e che riflette l'autismo.
Poi quando mi interpellano per cose non riguardanti direttamente il lavoro, lo fanno con le solite domandine spinose o punzecchiamenti passivo aggressivi per prendermi in giro.
Oltre a questo, non ho alcun interesse a prescindere a socializzare con persone come loro perché siamo tipi di persone completamente diverse ed incompatibili.
Quote:
Perché non riesci a parlare in gruppo dove siete tutti allo stesso livello, essendo tutti autistici?
Perché non cercare una chiacchiera e in seguito un'uscita con persone simili a te?
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Fobia sociale e disturbo evitante che mi porto dietro da quando ero bambino e anni di totale isolamento in casa.
Nonostante siano persone con il mio stesso livello di autismo, abbiamo background e patologie "secondarie" differenti, oltre al fatto che loro sono ad un livello più avanzato della terapia (alcuni hanno ricevuto diagnosi di autismo già da quando erano bambini) e hanno potuto già farsi una loro vita e quindi anche in questo caso mi sento a disagio, in soggezione verso quelli che magari hanno pure una laurea, un lavoro, un partner ecc.
Io non sono comunque in grado di socializzare in maniera normale tra quelli che dovrebbero essere miei simili neurologicamente parlando e non ci sono interessi in comune o altro che possano spingermi a provare a socializzare.
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11-04-2023, 20:07
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,118
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
La vivo perché non può essere diversamente. Per tanto, troppo tempo ho accettato di essere quello marginale e superfluo pur di non restare isolato, ma poi ho capito che ero isolato comunque.
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Non potevi esprimere meglio quello che succede anche a me.
Ci stavo dentro, ma alla fine stavo fuori.
Puoi avere tanti "amici" e fare tantissime cose, ma nei loro cuori e nelle loro teste non ci entri.
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12-04-2023, 04:32
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#38
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,688
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Ci convivo soffrendo, prima incolpavo i traumi infantili e la società, da poco ho capito che l'isolamento è autolesionismo, per esempio qualche giorno fa una persona a lavoro mi ha chiesto se volevo cenare con dei colleghi il giorno dopo, ma il giorno dopo per coincidenza non dovevo lavorare là e non potevo, dentro di me ho tirato un sospiro di sollievo, poi ho capito che avrei dovuto avere piacere a partecipare, non essere felice per non poterci andare.
Per oltre 20 anni ho usato alcool per poter frequentare persone e combattere la solitudine, ora che non bevo quasi più e non frequento nessuno sono molto più tranquillo, resto sempre solo ma almeno ho smesso di odiare gli altri e ho capito che il male di vivere si combatte con i gesti, chi soffre di solitudine si attivi per stare in compagnia, o almeno non accusi terze parti, non si compensa scaricando responsabilità.
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12-04-2023, 06:37
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#39
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Intermedio
Qui dal: Feb 2023
Ubicazione: Roma
Messaggi: 123
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Ti capisco e non è semplice, se ti dicessi questo sarebbe mentire a me stessa. La solitudine fa male, io mi sprono a uscire da sola, non mi sento a mio agio il più delle volte (se non fosse così non sarei in un forum di fobia sociale), a volte mi sento bene però, basta una chiacchierata anche con persone estranee, una parola, anche solo un sorriso a farmi sentire meno sola e a mio agio ma poi torno a casa e mi rendo conto di essere sola. Di recente ho conosciuto una persona al bar, ci sentiamo e siamo uscite per colazione tre volte, è molto simile a me (e ovviamente entrambe siamo estero 😁 ma non basta, il vuoto c'è sempre.
Convivo con la solitudine dalla fine dell'ultima relazione, ho ancora fiducia nel futuro, mi distraggo con la musica, non temo più il covid quindi ho ripreso a uscire senza museruola e questo mi fa sentire meglio ma la solitudine c'è, non provo invidia nei confronti di chi non lo è, non mi sento inferiore se vedo persone ai tavoli che parlano ed io sono sola col mio caffè, ma sento un vuoto e quel vuoto c'è sempre.
Quote:
Originariamente inviata da TheMask
Di recente sono tornato single e di conseguenza non esco più come prima, mi sento maledettamente solo.
Non esco più la sera, solo lavoro e qualche uscita ogni tanto con colleghe (1 o 2 al mese)
Di amici ne ho pochissimi e tutti lontani.
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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12-04-2023, 07:05
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#40
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,387
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Quote:
Originariamente inviata da TheMask
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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Ci si riesce quando la solitudine è il male minore.
Come fa la solitudine ad essere il male minore?
Quando sei incapace di connettere con le persone, quando i rapporti sono onerosi impegni di energia mentale, tira e molla di periodi di maggior avvicinamento a periodi di allontanamento, insoddisfazione e sofferenza.
Poi passa molto tempo dall'ultima volta che hai avuto qualcuno e la solitudine cresce e cresce al punto che diventa peggio di un rapporto insoddisfacente e ci riprovi. Per un po' va bene ma poi emergono i soliti problemi e senti che è tutto inutile perché tu non sei cambiato, non hai imparato a stare tra le persone ed avere relazioni sane e a rapportarti in modo normale così torni a star solo per un po' fin quando il mostro della solitudine torna a crescere e a diventare insopportabile.
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