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10-04-2023, 18:33
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#1
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Basilicata
Messaggi: 203
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Di recente sono tornato single e di conseguenza non esco più come prima, mi sento maledettamente solo.
Non esco più la sera, solo lavoro e qualche uscita ogni tanto con colleghe (1 o 2 al mese)
Di amici ne ho pochissimi e tutti lontani.
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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10-04-2023, 18:40
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Quote:
Originariamente inviata da TheMask
Di recente sono tornato single e di conseguenza non esco più come prima, mi sento maledettamente solo.
Non esco più la sera, solo lavoro e qualche uscita ogni tanto con colleghe (1 o 2 al mese)
Di amici ne ho pochissimi e tutti lontani.
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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Io sono una decina d'anni che mi vedo con solo tre persone, e questo avviene uno o due volte l'anno, visto che abitiamo abbastanza distanti. In pratica passo molti mesi completamente da solo, esco di casa solo per fare la spesa o andare per uffici e gli unici contatti frequenti che ho con altri individui sono via internet con le tre persone di cui sopra, o in questo forum coi suoi utenti.
All'inizio stavo davvero male, mi sembra di impazzire, ogni giornata trascorreva lentissima, mi sembra di dover nuotare in un immenso blob vischioso che per giunta risucchiava le mie energie.
Poi, un po' alla volta, è subentrata l'abitudine e ora non ci faccio quasi più caso, passo le giornate distraendomi con il lavoro e i miei interessi (principalmente lettura, scrittura, manga, anime).
Quel che mi preoccupa è che questa abitudine alla solitudine possa rivelarsi fatale nell'ottica di un'eventuale ripresa della socialità. Da due mesi ho cominciato a frequentare un gruppo di lettura in un comune vicino al mio e vedo che ho molte difficoltà nel sentirmi a mio agio con le altre persone (ma questo forse non dipende dall'abitudine alla solitudine, visto che comunque sono sempre stato molto selettivo con le persone con cui aprirmi).
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10-04-2023, 18:59
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,302
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Io convivo con la solitudine da quasi 12 anni...durante l' adolescenza uscivo molto raramente, da 4 anni a questa parte zero proprio.
Per me é impossibile conviverci bene, sono depresso 24 h su 24, incline a sviluppare qualsiasi tipo di dipendenza e i pensieri suicidi sono continui.
Imo, la stragrande maggioranza delle persone delle persone non riesce a vivere in solitudine, é un modo di vivere che và contro natura.
Magari qualcuno riesce a vivere in queste condizioni senza grossi problemi, ma si tratta di eccezioni.
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10-04-2023, 19:27
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#4
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,820
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Ho sempre avuto una socialità scarsa, che si è autoalimentata. Rendendomi conto di essere esclusa ho gradualmente smesso di cercare il contatto con gli altri. In passato ho avuto vita sociale ma non riuscivo a stare al passo, ciclicamente dovevo isolarmi e questo ha causato la fine di tante amicizie, perché i miei atteggiamenti venivano fraintesi.
Al momento non ho vita sociale da qualche anno. Il ritiro è stato volontario, perché non riuscivo a reggere le dinamiche sociali. Per me avere un gruppo di amici era quasi un lavoro, come gestire migliaia di pratiche, anche perché era un gruppo di persone complicato, con comportamenti tossici, difficili da capire, dovevi continuamente schierarti con un partito e contro l'altro (questo tipo di socialità non mi manca affatto). In alcuni casi sono riuscita ad avere amicizie più strette e ad uscire ecc ma è raro.
* Per certi versi apprezzo la solitudine, perché mi calma, mi fa sentire meglio e mi permette di dedicarmi alle cose che mi piacciono, però devo dire che la solitudine completa alla lunga è pesante e si sta male. Per fortuna c'è il forum che mi aiuta molto.
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Ultima modifica di dystopia; 10-04-2023 a 19:33.
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10-04-2023, 19:31
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Ci si convive perché diventa un'abitudine. Alla fine se devi scegliere fra uscire con una persona o stare a casa scegli di stare a casa, ma diventa una scelta istintiva, forse dovuta anche alla pigrizia.
Sarebbe sempre bene mantenersi in "allenamento sociale", ma a volte non ci si riesce.
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10-04-2023, 19:36
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2006
Messaggi: 1,156
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Io son 13 anni che faccio casa-lavoro-casa. Anche se al lavoro parlo con i colleghi/colleghe; in realtà sono solo. I miei vecchi amici sono tutti sposati con figli…
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10-04-2023, 19:39
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da juan
L'alternativa alla solitudine sarebbe recitare una parte perché nessuno apprezzerebbe mai il vero me. Allo snaturarmi preferisco il ritiro sociale.
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Concordo, io poi manco ci riesco (o ci riesco in minima parte e assai male) a recitare/fingere modi di essere o comportamenti che non mi appartengono, figuriamoci, mi sgamerebbero in mezzo secondo lo stesso
Quote:
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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Difficile rispondere, ognuno lo deve capire da sè se la regge oppure no... per predisposizione caratteriale/psicologica/genetica/chissàchealtro...
L'importante è non fare l'errore, che ho più volte letto anche qui, di prendere la propria situazione e farne una regola universale incontestabile valida per tutti, del tipo:
- "Non so stare da solo e ci soffro, quindi è impossibile e chi dice di riuscirci trolla o mente a se stesso e agli altri".
Oppure:
- "Vivo da solo da XX anni e ci sto tuttosommato bene, ... e se posso farcela io, ce la può fare chiunque, basta volerlo."
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10-04-2023, 19:43
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,263
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Non sono in solitudine totale perché lavoro, però faccio solo casa-lavoro-casa e basta, e comunque 2-3 giorni a settimana, il resto smart. Non ho mai avuto vita sociale, quel poco che ho avuto la evitavo come la peste ed ero pure contento quando finiva. La chat del lavoro è invasa in questi giorni da foto di grigliate con parenti, amici, compagni ecc...
A me neanche chiedono più fortunatamente, sanno che sono un caso umano.
Comunque ci si abitua, l'essere umano ha una resistenza incredibile, anche se per te forse è più difficile perché vieni da una lunga relazione, allora la botta è più dura.
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10-04-2023, 19:48
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 536
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La solitudine estrema non è mai salutare, però se hai un certo tipo di carattere e determinati problemi, la solitudine diventa meno gravosa della socialità.
Io sono un altro che seppure a volte non mi dispiacerebbe avere degli amici e passare del tempo insieme a loro, mi rendo conto che sarebbe impossibile per me mantenere le amicizie a lungo termine dato che sono troppo diverso, troppo limitato ed evitante ed ho bisogno dei miei spazi e della mia tranquillità. Avere delle amicizie equivale a dire essere inserito in una piccola rete sociale dove queste amicizie le devi coltivare e questo porta ad avere degli scambi.
Non saresti più accettato se sparisci per mesi senza valido motivo e non saresti accettato se rispondessi "oggi no, non posso" al 90% di proposte di uscita, verresti poi incalzato per smascherare il bluff di quel "non posso" in "non voglio".
Poi, le persone normali conducono vite normali che li portano in contesti che io eviterei la maggior parte del tempo.
Quindi in un certo senso la solitudine è piuttosto facile anche se dolorosa per me, anche se devo ammettere che è una vita abbastanza povera da questo punto di vista.
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10-04-2023, 20:00
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,017
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Inizia a mettermi in lista le serie e i film che vorresti vedere (da solo)
Guarda cosa offre steam per quel che riguarda i videogiochi.
Passa in biblioteca per fare incetta di cose da leggere.
E benvenuto nel club.
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10-04-2023, 20:18
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da Hitomi
[...] da qualche mese a questa parte forse mi pesa meno. Sarà che ho delle altre cose a cui pensare e quindi questo passa in secondo piano. Vediamo come andiamo avanti e dopo che le suddette questioni si risolvono.
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Sai cos'è, secondo me questo spesso finisce per essere trattato come il classico "non problema". Cioè, nella quotidianità ci sarà sempre qualcosa di più urgente e più importante (il lavoro, le questioni personali, la casa, le cose pratiche, la salute...). Il problema della solitudine spesso non è uno di quei problemi che ti mettono l'allarme rosso, e che ti ci devi dedicare, altrimenti non mangi, non vai avanti, non risolvi una cosa.
E' un problema con cui si convive, è un problema cronico. Chiaro che una persona introversa trova i modi per conviverci bene, e quindi si finisce per abituarcisi.
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10-04-2023, 20:47
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,040
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La vivo, e la vivo malissimo. Se escludo il lavoro passo la quasi totalità del tempo da solo, in alcuni periodo mi pesa di meno e riesco ad intrattenermi con i hobby, ma quando mi pesa di più mi spengo completamente e non faccio nulla di nulla.
Ho pochi amici, la maggior parti tutti lontani, e le uscite con qualcuno da tempo si contano sulle ditta di una mano, in chat poi ci sentiamo poco, e sinceramente preferisco evitare chattate lunghe.
Però credo che a questo punto non sarei capace a fare diversamente, è tutta la vita che sono cosi, fa parte di me ormai, e per sradicarla ci vorrebbe una vita intera, e io non ho tutto questo tempo per mettermi a rincorrere la normalità
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10-04-2023, 21:12
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
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Sono in un periodo di forte ritiro sociale, sono troppo lontano da tutti, non voglio nessun contatto fisico e umano. Si prospettano tempi dolorosi
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10-04-2023, 21:19
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#14
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Principiante
Qui dal: Apr 2023
Messaggi: 45
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Quote:
Originariamente inviata da TheMask
Di recente sono tornato single e di conseguenza non esco più come prima, mi sento maledettamente solo.
Non esco più la sera, solo lavoro e qualche uscita ogni tanto con colleghe (1 o 2 al mese)
Di amici ne ho pochissimi e tutti lontani.
Come si fa a convivere con la solitudine?
Chi di voi ci riesce e come fa?
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Avercela avuta io una relazione...28 anni, mai avuto una ragazza. Amici? Idem. Gli unici con cui parlo sono i colleghi di lavoro, con cui non ho rapporti al di fuori di quello lavorativo. Quando non lavoro esco di casa se devo comprare qualcosa, altrimenti sto chiuso nella mia stanza e passo il tempo tra internet, film, videogiochi, musica e sigarette.
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10-04-2023, 21:33
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
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Sicuramente ci si abitua e si possono anche trovare diversi aspetti positivi nel non dover rendere conto a nessuno.
Credo, però, che per conviverci bene ci voglia un po' di predisposizione personale, non è proprio per tutti.
Io sono sempre stato piuttosto chiuso, silenzioso e solitario, per cui la condizione di solitudine non la vivo come un problema.
Tra l'altro, mi tengo talmente impegnato tra lavoro, studio, volontariato, viaggi, concerti, teatro, lettura, film, serie tv, etc. che spesso il tempo non mi basta per fare tutto ciò che vorrei, figuriamoci stare a pensare alle uscite con altri esseri umani
Battute a parte, si, talvolta mi viene voglia di socialità, ma mi rendo conto che, quando ci sono periodi di interazioni più frequenti del solito, sento un bisogno ancora più forte di ritagliarmi i miei spazi e tempi per ciò che voglio fare io, da solo, secondo i miei gusti.
Per cui, onestamente, non so se riuscirei ad abituarmi ora ad una vita sociale "normale".
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10-04-2023, 21:45
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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se non fosse per il lavoro e il dover andare al supermercato io non incontrerei mai nessuno, ho zero amici, sono rassegnato e alla fine ho trovato un equilibrio
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10-04-2023, 21:50
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Speravo, credevo, di essermi rassegnato. Adesso che non ho più 40 anni davanti a me, mi accorgo che non mi sono mai rassegnato, avevo solo nascosto la polvere sotto il tappeto. Ora è solo ansia, rabbia e non di rado un senso di disperazione per tutto quello che la vita mi ha negato. Altro che rassegnazione.
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10-04-2023, 21:51
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#18
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Intermedio
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 154
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Ci sono filosofi del passato famosissimi che trattano spesso di questo aspetto della solitudine in maniera positiva.
"Ciò che il nobile cerca è in se steso; ciò che il piccolo uomo cerca è negli altri" Confucio
"La solitudine è pericolosa. Può dare dipendenza, una volta che capisci quanta serenità può donare, non avrai più vogli di combattere con le persone"
"La solitudine è la sorte degli spiriti grandi " Schopenhauer
A me sembrano tutte cazzate. Mi sa che sono filosofi depressi che come noi avevano difficoltà ad instaurare relazioni con gli altri.
L'uomo è una persona sociale. La felicità maggiore per un essere umano è amare e essere amato, se ci si priva di questo non si può essere davvero felici. Indescrivibile quanto si stia bene quando ci si sente amati e si ama, condividendo le gioie e i dolori con un altra persona affine, per chi l'ha provato anche solo una volta mi capirà.
Nella vita intera di un essere umano la cosa più importante non è il denaro, non è il potere, non è la bellezza, non è nemmeno la salute. Ci sono persone ricchissime, persone famose e con enormi poteri, persone bellissime e persone anziane mai state malate sane come pesci che sono tristi e sofferenti. Ci sono invece malati gravi pieni di voglia di vivere perché amano e si sentono amati dalle persone che hanno intorno (moglie, amici, figli).
La cosa più importante quindi è amare ed essere amati.
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10-04-2023, 22:12
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da FrizioNando
La felicità maggiore per un essere umano è amare e essere amato
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Quote:
Si, ma non è per tutti, a qualcuno questa cosa non è concessa. Quando passano gli anni, i decenni e prendi atto di questa cosa allora poi ti orienti verso la solitudine.
E non sono sciocchezze. Secondo me sono tutte vere queste frasi.
"Ciò che il nobile cerca è in se steso; ciò che il piccolo uomo cerca è negli altri" Confucio
"La solitudine è pericolosa. Può dare dipendenza, una volta che capisci quanta serenità può donare, non avrai più vogli di combattere con le persone"
"La solitudine è la sorte degli spiriti grandi "
Io per alcune cose mi sento superiore agli altri, e quindi non mi sento stimolato a frequentarli.
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10-04-2023, 23:18
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,704
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A volte mi sento solo e non mi fa stare bene questa cosa. Eppure non saprei se poi quello significa che vorrei stare insieme ad altri. Magari la condizione richiesta è che si stia con una persona con cui ci sia un rapporto affettivo; più che affettivo, sentimentale. Ma quando mi immagino questa possibilità sento che comunque mancherebbe qualcosa o che non andrebbe bene lo stesso (ci sarebbero, al contrario, delle variabili in più, che disturberebbero maggiormente di ciò che è attuale). Come se non si potesse mai raggiungere un equilibrio, né da solo ma neanche in compagnia, o accoppiato. Non riesco a desiderare niente di preciso fino in fondo. Neanche la morte perché alla vita, noiosa e insoddisfacente che sia, sono pur sempre affezionato.
Magari le cose vanno vissute in prima persona per poter dire veramente, e non solo immaginate, sarà questo, che il pensiero negativo o ossessivo annienta tutto. Sarà, ma qualsiasi spinta manca quando stai sempre immerso nel dubbio.
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