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Vecchio 18-03-2013, 16:26   #1
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"Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. Altrimenti non cominciare neanche. Potrebbe voler dire perdere la ragazza, la moglie, i parenti, il lavoro, e forse anche la testa. Potrebbe voler dire non mangiare per tre, quattro giorni. Potrebbe voler dire gelare su una panchina del parco, potrebbe voler dire la prigione, potrebbe voler dire la derisione, lo scherno, l'isolamento. L'isolamento è il premio. Tutto il resto è un test di resistenza, per vedere fino a che punto sei veramente disposto a farlo. E tu lo farai. Nonostante i rifiuti e le peggiori probabilità di successo, e sarà meglio di qualunque cosa tu possa immaginare... Se hai intenzione di provare, vai fino in fondo. Non c'è una sensazione al pari di questa. Sarai da solo con gli Dei, e il fuoco incendierà le tue notti. Cavalcherai la tua vita dritto verso una risata perfetta. È l'unica battaglia buona che ci sia."
Vecchio 18-03-2013, 16:27   #2
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“La gente si aggrappava ciecamente a tutto quello che trovava: comunismo, macrobiotica, zen, surf, ballo, ipnotismo, terapie di gruppo, orge, ciclismo, erbe aromatiche, cattolicesimo, sollevamento pesi, viaggi, solitudine, dieta vegetariana. India, pittura, scrittura, scultura, composizione, direzione d’orchestra, campeggio, yoga, copula, gioco d’azzardo, alcool, ozio, gelato di yogurt, Beethoven, Bach, Buddha, Cristo, Meditazione trascendentale, succo di carota, suicidio, vestiti fatti a mano, viaggi aerei, New York City, e poi tutte queste cose sfumavano e non restava niente. La gente doveva trovare qualcosa da fare mentre aspettava di morire.
Era bello avere una scelta.
Io l’avevo fatta da un pezzo la mia scelta. Alzai la bottiglia di vodka e la bevvi liscia. I russi sapevano il fatto loro.”
— Charles Bukowski, Pulp. Una storia del XX secolo
Vecchio 18-03-2013, 16:30   #3
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Aggiornate pure con foto, aforismi, poesie ecc. ecc. - purchè siano solo di Bukowski.
Questo è un topic tributo: astenersi rompicoglioni.
Vecchio 18-03-2013, 16:32   #4
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io leggo molto poco...ma bukowski è uno dei pochi che quando ho iniziato a leggerlo riesco a finirlo. Tra tutti mi è piaciuto Post Office e factotum. Quando parla di lavorare o i lavori che ha fatto mi fa morire dal ridere
Vecchio 18-03-2013, 16:42   #5
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premetto che per prendere questo libro...è crollato il mosaico che avevo creato sulla scrivania...un terremoto.
Appunto da POst Office: "Finii di vestirmi. Andai in bagno e mi buttai un po d'acqua sulla faccia, mi pettinai. Se solo potessi pettinarmi anche la faccia, pensai, ma è impossibile"
Vecchio 18-03-2013, 16:43   #6
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"Un trucco per alleviare il nostro sanguinare"

In pratica
le grandi parole dei grandi uomini
non sono poi così grandi.

e le grandi nazioni o le grandi bellezze
non lasciano altro che il residuo
della reputazione che sarà lentamente
rosicchiato via.

né le grandi guerre sembrano così grandi,
né le grandi poesie
né le leggende di prima mano.

persino i lutti
ora sono così tristi,
e il fallimento non è stato altro che un trucco
per farci continuare.

e la celebrità e l'amore
un trucco per alleviare il nostro sanguinare.

e come il fuoco diventa cenere e l'acciaio diventa ruggine,
noi diventiamo saggi
e poi
non così saggi.

e sediamo su sedie
leggendo vecchie mappe,
guerre finite, amori finiti, vite finite,

e un bambino gioca davanti a noi come una scimmia
e noi diamo un colpetto alla pipa e sbadigliamo,
chiudiamo gli occhi e dormiamo.

belle parole
come belle signore,
si accartocciano e muoiono.
Vecchio 18-03-2013, 17:13   #7
Esperto
L'avatar di Suttree
 


Vecchio 19-03-2013, 22:50   #8
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"Attenti agli uomini comuni, alle donne comuni, attenti al loro amore. Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità. Ma c'è il genio nel loro odio, c'è abbastanza genio nel loro odio per uccidere chiunque. Non volendo la solitudine, non concependo la solitudine cercheranno di distruggere tutto ciò che si differenzia da loro stessi. Non sapendo creare arte, non capiranno l'arte. Considereranno il loro fallimento come creatori solo come un fallimento del mondo. Non essendo in grado di amare pienamente, crederanno il tuo amore incompleto e poi odieranno te e il loro odio sarà perfetto come un diamante splendente, come un coltello, come una montagna, come una tigre, come una cicuta."
Vecchio 19-03-2013, 22:59   #9
Esperto
L'avatar di g.v.f
 

"Pensate a tutti i milioni di persone che vivono insieme anche se non gli piace, odiano il lavoro ma hanno paura di perderlo, non c'è da meravigliarsi se hanno la faccia che hanno."
Vecchio 19-03-2013, 23:58   #10
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ecco come stanno le cose

prima cercano di distruggerti con povertà
opprimente
poi cercano di distruggerti con fama
vacua.

se non sarai distrutto da nessuna
delle due
allora ci saranno metodi naturali
come le solite malattie
seguite da una malaccetta
morte.

ma la maggior parte di noi è distrutta molto
prima
com'è giusto che sia

da terremoto
alluvione
carestia
furia
suicidio
disperazione

o semplicemente

bruciandosi
gravemente il naso
mentre si accende una
sigaretta.

(Ho appena finito di leggere 'Bukowski' di Howard Sounes, una biografia fatta bene con molti sprazzi e aneddoti che da altre parti non trovi..se non l'hai già letta te la consiglio)



il mio preferito
Vecchio 20-03-2013, 00:15   #11
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Ho letto solo "Panino al prosciutto"; episodi romanzati della sua vita dall'infanzia, agli inizi del periodo randagio.. Al di là del nome stupido è un bel libro.

"Non avevo interessi. Non riuscivo ad interessarmi a niente. Non avevo idea di come sarei riuscito a cavarmela, nella vita. Agli altri, almeno, la vita piaceva. Sembravano capire qualcosa che io non capivo. Forse ero un po' indietro. Era possibile. Mi capitava spesso di sentirmi inferiore. Volevo solo andarmene. Ma non c'era nessun posto dove andare. Il suicidio? Gesù Cristo un'altra faticata. Avevo voglia di dormire per cinque anni di fila, ma non me lo permettevano."
Vecchio 20-03-2013, 13:40   #12
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Come può dirvi chiunque, non sono un tipo molto gradevole. Non so nemmeno cosa voglia dire. Ho sempre ammirato i cattivi, i fuorilegge, i figli di puttana. Non mi piacciono gli uomini perfettamente rasati, con la cravatta e un buon lavoro. Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita da schifo. Sono loro che mi interessano. Sono pieni di sorprese. Ho anche un debole per le donnacce, quelle che si ubriacano e bestemmiano, che hanno le calze molli e il trucco sbavato. Mi interessano di più i pervertiti dei santi. Mi rilasso con gli scoppiati perché anch’io sono uno scoppiato. Non mi vanno le leggi, la morale, la religione, le regole. Non mi va di essere plasmato dalla società. - Charles Bukowski.
Vecchio 20-03-2013, 15:35   #13
Intermedio
 

"don't undress my love you might find a mannequin:
don't undress the mannequin you might find my love."
--Asciutto, diretto, malinconico e velato di ottimismo. Genio.

"Detesto i prati perché tutti hanno un prato con l'erba e, quando si tende a fare le cose che fanno tutti gli altri, si diventa tutti gli altri."
--Più che un aforisma è un mantra per me.

Senza dimenticare "Style" probabilmente la mia poesia preferita.
R.
Vecchio 20-03-2013, 15:37   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Johnnie Walker Visualizza il messaggio
--Più che un aforisma è un mantra per me.
Si, decisamente, anche il mio.
Vecchio 20-03-2013, 18:29   #15
Avanzato
L'avatar di edithpiaf
 

Be' non avete ancora citato l'inno dei sociofobici:

"Brucia all'inferno
questa parte di me che non si trova bene in nessun posto
mentre le altre persone trovano cose
da fare
nel tempo che hanno
posti dove andare
insieme
cose da
dirsi.

Io sto
bruciando all'inferno
da qualche parte nel nord del Messico.
Qui i fiori non crescono.

Non sono come
gli altri
gli altri sono come
gli altri.

Si assomigliano tutti:
si riuniscano
si ritrovano
si accalcano
sono
allegri e soddisfatti
e io sto
bruciando all'inferno.

Il mio cuore ha mille anni.
Non sono come
gli altri.
Morirei nei loro prati da picnic
soffocato dalle loro bandiere
indebolito dalle loro canzoni
non amato dai loro soldati
trafitto dal loro umorismo
assassinato dalle loro preoccupazioni.

Non sono come
gli altri.
Io sto
bruciando all'inferno.

L'inferno di
me stesso."


Buk era immenso.
Vecchio 21-03-2013, 21:21   #16
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Qualsiasi cosa è una perdita e spreco di tempo: tranne fottere di gusto o creare qualcosa di buono o guarire o correr dietro a una specie di fantasma-amore-felicità. Tanto tutti finiamo nel mondezzaio della sconfitta: chiamala morte, chiamala errore.

- Charles Bukowski.
Vecchio 24-03-2013, 05:18   #17
Avanzato
L'avatar di Infinite Jest
 

Vecchio 24-03-2013, 22:04   #18
Esperto
L'avatar di Emil
 

La tragedia delle foglie

mi destai alla siccità e le felci erano morte,
le piante in vaso gialle come grano;
la mia donna era sparita
e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote
mi cingevano con la loro inutilità;
c'era ancora un bel sole, però,
e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo
e senza pretese; ora quello che ci voleva
era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare
sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo
perché esiste, solo per questo;
sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio
l'uomo che un tempo era stato giovane e,
così dicevano, geniale; ma
questa è la tragedia delle foglie,
le felci morte, le piante morte;
ed entrai in una sala buia
dove stava la padrona di casa
insultante e ultimativa,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccioni sudati
e strillando
strillando che voleva i soldi dell'affitto
perché il mondo ci aveva tradito
tutt'e due.
Vecchio 03-04-2013, 13:17   #19
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Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista
non importa quanto sia
antiquato
stupido o disgustoso. Uno dovrebbe
guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con
gentilezza, specialmente se si tratta di
anziani. Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati
malamente
perché hanno
vissuto senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere. Non è colpa loro?
Di chi è la colpa?
Mia? A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri
per paura della loro
paura. L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente
sprecata
in mezzo a tante esistenze
deliberatamente
sprecate lo è.

Charles Bukowski.
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