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10-07-2013, 19:35
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#41
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Cosa sia la depressione lo posso solo intuire, per questo ritengo che non sia un male discuterne e metterla pure in discussione. E' possibile che venga diagnosticata con troppa facilità, che ci siano interessi particolari che l'hanno resa il male del secolo, si può discutere anche del fatto che un depresso è difficile che trovi attenzione e comprensione dagli altri.
Mi pare che Patch Adams tragga conclusioni in maniera un po' affrettata dalle sue esperienze.
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10-07-2013, 19:48
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#42
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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E' anche difficile parlare di depressione con un depresso...
L'intento del mio post era di provare a dare una visione più globale e generale del problema depressione, invece troppo facilmente si ricade sul personale.
Io non ho accusato nessuno di non fare nulla per stare meglio, ho scritto che dal mio punto di vista il farmaco non risolve ma sospende il problema(anche perchè a quest'ora con tutta la merda che ho mandato giù dovrei essere un superman) e che probabilmente il fatto che ci sia una sempre maggiore presenza di depressi o presunti tali nella società è da imputare ad un'involuzione della stessa verso un'ostentato individualismo e competitività, ad una mancanza di una rete di rapporti sociali tesi alla collaborazione e al progresso comune, che manda in sofferenza gli individui.
Claro?
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10-07-2013, 19:57
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#43
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,087
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor
E poi uno se lo dovrebbe portare sempre dietro e magari dormirci la notte?!
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Lol quoto.
Quello che molti fanno finta di non capire è che alcune persone possono avere ricadute per tutta la vita, e guarire da episodi di depressione maggiore senza farmaci e una psicoterapia è probabilmente molto raro.
Si perché solo con i farmaci non si va da nessuna parte secondo me.
Il problema è che adesso al minimo sintomo i medici gridano alla depressione, le case farmaceutiche ci vanno a nozze, per questo ormai è un business, ma come tante altre malattie, come per esempio il link che ha postato Fry.
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10-07-2013, 19:58
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#44
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,087
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
e che probabilmente il fatto che ci sia una sempre maggiore presenza di depressi o presunti tali nella società è da imputare ad un'involuzione della stessa verso un'ostentato individualismo e competitività, ad una mancanza di una rete di rapporti sociali tesi alla collaborazione e al progresso comune, che manda in sofferenza gli individui.
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Su questo mi trovo completamente d'accordo.
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10-07-2013, 20:04
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#45
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor
E poi uno se lo dovrebbe portare sempre dietro e magari dormirci la notte?!
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10-07-2013, 20:06
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#46
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
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Eh, ma io sono gay, con me non attacca
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10-07-2013, 20:11
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#47
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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10-07-2013, 20:12
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#48
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,388
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
E' anche difficile parlare di depressione con un depresso...
L'intento del mio post era di provare a dare una visione più globale e generale del problema depressione, invece troppo facilmente si ricade sul personale.
Io non ho accusato nessuno di non fare nulla per stare meglio, ho scritto che dal mio punto di vista il farmaco non risolve ma sospende il problema(anche perchè a quest'ora con tutta la merda che ho mandato giù dovrei essere un superman) e che probabilmente il fatto che ci sia una sempre maggiore presenza di depressi o presunti tali nella società è da imputare ad un'involuzione della stessa verso un'ostentato individualismo e competitività, ad una mancanza di una rete di rapporti sociali tesi alla collaborazione e al progresso comune, che manda in sofferenza gli individui.
Claro?
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fai del tuo esempio una regola...
non è possibile accettarlo
allora ti faccio io un esempio tratto dalla mia vita
usl: 5 psichiatri, uno psicologo....
che si suicidano tutti quelli che vanno dallo psichiatra? no, semplice: guariscono quasi tutti perchè la depressione è passeggera quasi sempre come gran parte dei disturbi
per il resto ove possibile interviene lo psicologo in aiuto, come ad esempio coi disturbi di personalità
ma hai idea di quanta gente vedano gli psichiatri delle sole usl in Italia? tutte perennemente depresse? dai, nessuno può crederci, neanche un grillino
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11-07-2013, 00:37
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#49
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Principiante
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: deep in space, corner of No and Where.
Messaggi: 26
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A parte che la depressione non è come avere una gamba rotta, che già di suo non è la miglior condizione per poter apprezzare la comicità.. ma anche dando credito ad Adams, uno dei principali problemi di dichiarazioni simili è l'estrema facilità di banalizzarne il contenuto nel solito, devastante "ridi che ti passa", da parte di chi guarda dall'esterno.
Che poi neanche a me i clown piacciono.. Pennywise non è un trauma che si dimentica
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11-07-2013, 00:49
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#50
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Esiste anche la risoterapia.
Da Wikipedia:
"Tra gli anni settanta e ottanta gli Stati Uniti hanno dimostrato le proprietà terapeutiche della risata. Esemplare è il caso del giornalista scientifico Norman Cousins, affetto da spondite anchilosante[3]. Il suo caso ha permesso di rivalutare gli effetti provocati dalle emozioni sul sistema immunitario. Cousin decise di provare a curarsi ridendo, nutrendosi per tre o quattro ore al giorno di film comici, e assumendo quotidianamente per flebo 25 grammi di vitamina C. Contro ogni previsione, Cousin nell’ arco di un anno guarì. Un recente studio canadese, ha scientificamente confermato che il buon umore difende dalle infezioni, determinando una minor riduzione dell’immunoglobulina."
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11-07-2013, 00:53
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#51
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,087
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Quote:
Originariamente inviata da Wotan
Che poi neanche a me i clown piacciono.. Pennywise non è un trauma che si dimentica
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Infatti, pure a me da bambino mi ha sconvolto.
L'ultima cosa che mi suscitano i clown è proprio la risata.
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11-07-2013, 00:57
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#52
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Fry, posso chiederti in che modo si manifestava la tua depressione?
Tu passavi le giornate a letto e saltavi i pasti?
Riuscivi ad uscire di casa, lavorare o studiare?
Te lo chiedo perché, come qualcuno ha scritto, ci sono diversi livelli di depressione.
Chi è ridotto come uno zombie difficilmente avrà voglia di farsi una risata.
Inevitabilmente dovrà far ricorso ai farmaci per attenuare almeno un po' (per i fortunati attenuarli del tutto) questi sintomi devastanti.
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11-07-2013, 00:58
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#53
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da Wotan
Che poi neanche a me i clown piacciono.. Pennywise non è un trauma che si dimentica
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Molte generazioni sono state traumatizzate da Pennywise.
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11-07-2013, 01:13
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#54
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Si stavo come hai descritto tu, probabilmente ad un certo punto è scattato un senso di autoconservazione, ho smesso di volermi punire in quel modo, e ho cercato alternative di vita e soluzioni differenti. Ho realizzato che un cambiamento di rotta poteva pure essere un'esperienza non traumatica, ma graduale, e sopratutto necessaria.
Insomma ho realizzato che io non sono la mia depressione, ho cercato di smettere di identificarmi solo in essa, ho anche tantissimi lati positivi.
Un primo passo è stato leggere libri che mi piacevano, cominciare ad "esercitare" di nuovo il mio cervello, dopo averlo intorpidito, interessarmi ad argomenti che mi piacevano e approfondirli. Mi gratificava e sentivo che la mia mente si calmava, focalizzandosi su informazioni, storie, ecc...
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Ultima modifica di Fry; 11-07-2013 a 01:18.
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11-07-2013, 01:15
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#55
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Io in me vedo solo lati negativi, autostima proprio zero
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11-07-2013, 02:04
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#56
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor
Io in me vedo solo lati negativi, autostima proprio zero
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Ti ho mandato un PM
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11-07-2013, 06:14
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#57
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Erewhon
Messaggi: 9,076
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
Ti ho mandato un PM
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Grazie, mi spiace solo aver deciso di staccare poco dopo.
Ero troppo giù
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12-07-2013, 01:47
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#58
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
Mi dispiace, non volevo che la prendessi sul personale. Io ne ho sofferto tanto, ho avuto pensieri di questo tipo ma non sono mai arrivato a provarci.
Spero che hai capito l'intento dei miei messaggi. Sono intimamente convinto che non siamo "sbagliati",ma che il nostro atteggiamento sia invece il risultato di un malessere sociale molto ampio, perchè non siamo solo io e te a stare così ma siamo diversi milioni.
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mi dispiace, ma è una cazzata. Non prenderla sul personale.
Evidentemente certe esperienze non le hai vissute.
Non sai proprio immaginare cosa voglia dire avere una vita apparentemente normale, ad esempio, con amici, lavoro, fidanzata. E metterti a piangere senza motivo.
Non sai proprio cosa vuol dire far fatica ad allacciarsi le scarpe, e frignare come un disperato per questo, o perché lavarsi i denti costa troppa fatica.
Non te lo immagini. Non è una colpa, è un dato di fatto.
allo stesso modo, non puoi immaginarti cosa voglia dire, parlando di deficit da disturbo dell'attenzione, di un bambino con una forza talmente pazzesca da sfasciare i banchi e procurare traumi con prognosi di 7 giorni alla maestra che tenta di placarlo. Un bambino talmente esagitato da dover essere fermato da due robusti adulti, prima che faccia del male ai suoi fragili coetanei.
Ascolta, sicuramente ci sono state esagerazioni, truffe, fregature nella psichiatria e nella psicologia esattamente come ci sono state in ogni ambito umano, compreso quelli medici.
Ma il fatto che nella "clinica degli orrori" di Milano si inventassero i tumori per asportarli, e lucrarci su, non significa che i tumori non esistano, no?
Fidati, bisogna solo aprirsi e uscire dai propri preconcetti.
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12-07-2013, 01:55
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#59
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Fry
E' anche difficile parlare di depressione con un depresso...
L'intento del mio post era di provare a dare una visione più globale e generale del problema depressione, invece troppo facilmente si ricade sul personale.
Io non ho accusato nessuno di non fare nulla per stare meglio, ho scritto che dal mio punto di vista il farmaco non risolve ma sospende il problema(anche perchè a quest'ora con tutta la merda che ho mandato giù dovrei essere un superman) e che probabilmente il fatto che ci sia una sempre maggiore presenza di depressi o presunti tali nella società è da imputare ad un'involuzione della stessa verso un'ostentato individualismo e competitività, ad una mancanza di una rete di rapporti sociali tesi alla collaborazione e al progresso comune, che manda in sofferenza gli individui.
Claro?
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sono partito "lancia in resta", ho letto questo post e voglio rimodulare.
Vedi, i farmaci ad alcuni servono proprio per far cessare gli effetti della depressione, o dell'ansia, o dell'iperattività, o altro.
Questo può permettere al paziente di fare, in accordo con il terapeuta, delle azioni o delle attività che portino a ricevere un feedback differente dal consueto, alimentando un circolo virtuoso che dopo un certo lasso di tempo diventano autosostenuti, e quindi l'esigenza del farmaco viene a mancare.
In altri casi, molto più rari, ma esistenti, i farmaci sono vita natural durante e servono a compensare squilibri fisiologici a livello chimico o cerebrale. Esistono ad esempio specifiche sequenze di dna che rendono l'insorgere della schizofrenia molto più probabile.
Un mio parente è schizofrenico, e non può non assumere i suoi farmaci, pena deliri e pericolosità sociale.
Non è una cosa per la quale si va tanto per la leggera.
i tuoi discorsi sulla società in questo forum sono abbastanza dannosi, non sono completamente senza senso, ma in questo forum imparerai leggendo che la propensione a cercare giustificazioni esterne è alta.
Vedi, la società sarà perfettibile, corrotta e tutto quello che vuoi. Ma la maggior parte delle persone vive e tira avanti e riesce anche ad essere soddisfatta della propria vita, delle piccole cose.
Un atteggiamento maturo consiste nell'iniziare ad attribuirsi la responsabilità per tutto ciò che ci accade, bene o male che sia, perché tutto quello per cui abbiamo il controllo è sotto la nostra responsabilità, e tutto quello per cui non abbiamo il controllo, è aleatorio per noi come lo è per qualsiasi altra persona al mondo.
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17-07-2013, 19:09
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#60
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 450
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Vedi, i farmaci ad alcuni servono proprio per far cessare gli effetti della depressione, o dell'ansia, o dell'iperattività, o altro.
Questo può permettere al paziente di fare, in accordo con il terapeuta, delle azioni o delle attività che portino a ricevere un feedback differente dal consueto, alimentando un circolo virtuoso che dopo un certo lasso di tempo diventano autosostenuti, e quindi l'esigenza del farmaco viene a mancare.
In altri casi, molto più rari, ma esistenti, i farmaci sono vita natural durante e servono a compensare squilibri fisiologici a livello chimico o cerebrale. Esistono ad esempio specifiche sequenze di dna che rendono l'insorgere della schizofrenia molto più probabile.
Un mio parente è schizofrenico, e non può non assumere i suoi farmaci, pena deliri e pericolosità sociale.
Non è una cosa per la quale si va tanto per la leggera.
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Sono fortemente persuaso che se ad una persona gli parli da malato, quello si considererà automaticamente affetto da qualche tipo di male, anche se si tratta di una forma di ansia generalizzata,che non è certo paragonabile ad una malattia psichiatrica come la schizofrenia. Gli crei il male e gli fornisci la cura, tranquillanti o antidepressivi che siano. Questo rimuove da te ogni tipo di responsabilità sulle tue scelte e avvalla il tuo pensare di essere seriamente malato,quando magari sei solo affetto da una semplice immaturità emotiva.
L'approccio di Patch Adams era di non considerare la persona "depressa" come un "malato" (ma nemmeno di considerare "malato" anche il malato di tumore) ma prima di tutto una persona, senza etichette che lo qualificassero diverso dagli altri, cercando di farlo uscire da quel loop mentale negativo in cui s'era cacciato spiazzandolo, mostrandogli che in fondo si può pure vivere non prendendosi troppo sul serio.
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