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Vecchio 21-07-2012, 15:27   #1
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La mia psicologa di 8 anni fa (TCC, barclay mi odierà ), non che mi sia stata particolarmente d'aiuto, ma mi fece una volta questa metafora che mi ha assolutamente sconvolto.
Devo dire che adesso a ripensarci ne noto alcune falle, però in linea di massima la trovo molto valida.

Lei parlava di questa ipotetica "Banca della Fiducia" che noi tutti abbiamo internamente.
Funziona così: devi fare una qualche attività, hai bisogno di investirci in motivazione ed energie, così vai dalla Banca della Fiducia e chiedi all'omino un prestito.
L'omino vede un po' la tua situazione creditizia, e se sei un buon pagatore, ti elargisce il prestito richiesto, sotto forma di fiducia. Tu poi prendi questa fiducia e la usi per motivarti nell'attività che avevi in mente, ci investi tempo, energie e soprattutto motivazione, e ne ricavi un risultato.
Se il risultato che ne ottieni è soddisfacente (positivo dal punto di vista psichico, indipendentemente se l'attività riesca o meno), guadagni autostima e puoi tornare dalla banca a ripagare il debito. E ne guadagni anche in reputazione con la banca, che ti concederà prestiti via via crescenti.
Ma se il risultato che ottieni è insoddisfacente, non puoi ripagare il debito.
Puoi riprovare con altre attività, contrarre altri debiti e perciò provare di nuovo a guadagnare autostima, ma se anche queste finiscono male il debito comincia a non essere più ripagabile. La banca comincia a non fidarsi più di te, e inizia a negarti prestiti più alti.
Le attività più impegnative quindi diventano molto più difficile da svolgere: manca motivazione, fiducia ed energia. Se prima ad esempio organizzare una festa di compleanno poteva essere un'attività triviale, dopo che la banca ci nega prestiti importanti già abbiamo difficoltà a chiamare gli amici per una birretta.
Se prima riuscivamo a schedulare i tempi dello studio e incastrarli con quelli del lavoro part-time e delle prove di chitarra, con questo debito sulle spalle anche solo aprire il libro e pensare all'esame diventa uno sforzo sesquipedale.

La soluzione secondo la mia psicologa dell'epoca qual era? Concentrarsi su attività che richiedevano uno sforzo minimo, portarle a termine e cercare di capitalizzare il più possibile i successi, per costruire un "credito di fiducia" crescente.

Questa metafora mi ha colpito tantissimo per quanto sia funzionale, anche se nel mio caso non è riuscita a essermi d'aiuto oltre un certo punto basilare (beh sono riuscito a diplomarmi col serale mentre lavoravo, non ho risolto tutti i miei problemi ma non sputo nel piatto dove ho mangiato).
Tuttavia a CHIUNQUE dei miei amici (e alla mia ex) a cui proposi questa metafora, la stessa aiutò tantissimo, con risultati a volte sconvolgenti.


Ora, ragionandoci su mi rendo conto della falla di questa metafora, che ne inficia il modello in casistiche particolari.
Se il banchiere è stronzo?
Premesso che i banchieri sono stronzi per definizione, prestano solo a chi ha già (scommetto che ho l'approvazione di latrinlover).
Il caso invece particolare è quello di un banchiere che non si accorge di tutti i risultati positivi che otteniamo, ma continua a rinfacciarci in continuazione quelli negativi.
E' l'inconscio (ecco che barclay adesso fa la ola per me ) il problema. I pensieri disfuzionali sono quelli generati dall'inconscio, e agiscono come uno specchio del lunapark, distorcendo gli eventi e le percezioni in chiave negativa.
In quel caso ancora non ho capito cosa fare, a parte parlare col banchiere e dirgli "ué besugo, guarda che le cose che ho fatto bene sono 20 e le cose che ho fallito sono 10, non te ne accorgi?". Cioé fuor di metafora analizzare razionalmente i motivi per la mancanza di fiducia in sé stessi e accorgersi che non sono motivi sostenibili dal punto di vista razionale.
Sta funzionando? A fasi alterne... è un processo molto lento. E non credo basti, infatti sto cercando qualcos'altro a restituirmi il potere di ottenere fiducia in me stesso, solo immaginando l'attività che devo svolgere....
Vecchio 21-07-2012, 15:35   #2
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

L'ipotesi è valida ma devi anche ipotizzare come e perché il banchiere diventa stronzo.
Vecchio 21-07-2012, 15:40   #3
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
L'ipotesi è valida ma devi anche ipotizzare come e perché il banchiere diventa stronzo.
Se il banchiere è andato a scuola da Draghi e Monti... allora ti chiude anche il contocorrente, prima ancora che tu vada a chiedere prestiti
Vecchio 21-07-2012, 16:09   #4
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Sarà anche una battuta ma il principio è lo stesso, Monti e Draghi chiudono i rubinetti per il rischio default dello stato e non del singolo cliente, un rischio dovuto alla crisi globale.
Noi stiamo ipotizzando un sistema chiuso(che sia questo lo sbaglio?).. un sistema tra banca e cliente solamente in cui il rischio default è ormai escluso ma abbiamo una banca che sottovaluta la garanzia del cliente o la riduce e quindi commette valutazioni errate, vincolandolo ad una categoria che non gli spetterebbe.
Il sistema meritocratico è compromesso.
In realtà l'esperimento mentale può essere ricondotto all'Io all'Ego e al Super Ego.
Il banchiere dovrebbe essere l'Ego e il cliente l'Io, nel caso il cui il banchiere diventi "stronzo" potrebbe trattarsi di Super Ego.
Vecchio 21-07-2012, 16:19   #5
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personalmente, non ho mai dato credito a queste ideone. Sia perchè sono pigro e l'idea di costruirmi mentalmente una banca mi spaventa; sia perchè, con la fortuna che mi ritrovo, finirei per indebitarmi anche con questa banca; sia perchè sono troppo amante della logica e del concreto per dar credibilità a questo progetto.
Finirei per stancarmi della banca. Preferisco impegnarmi razionalmente
Vecchio 21-07-2012, 16:32   #6
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Bella metafora, spiega anche il successo del bullismo e delle dinamiche violente di gruppo:
Una bella rapina alla banca dell'autostima e tutto si risolve

---

Detto questo, a me piace pensare che il sistema non sia chiuso.
Il banchiere è sicuramente un'istanza giudicante interiorizzata (quindi super-io, o come diavolo volete chiamarlo), che sarà quasi sempre più forte/determinante dei giudizi esterni.
Quindi, se voi siete convinti che il vostro naso sia brutto per dire, perché il giudice interiore ve lo dice (non indaghiamo il motivo) ecco che, a prescindere da quanto altre persone vi dicano che non è assolutamente così, per voi quella è la verità.
Tuttavia..

Se si riuscisse a trovare un'opinione che per qualsiasi ragione ha un peso specifico paragonabile a quella dell'istanza giudicante, allora il banchiere stronzo potrebbe essere scoperto, e castigato
La cosiddetta finanza psicologica
Ad esempio, se l'ultimo di una classe di corridori, il più scarso, il giorno in cui un olimpionico va a visitare la scuola di atletica lo guarda correre e gli dice che ha un bello stile, e che farà strada. Il giudice interiore che ha sempre considerato quel ragazzo come "l'ultimo della classe" si prenderà un bel calcione nel sedere; più o meno temporaneo.

La mia "soluzione" è scovare un'influenza che esponga le truffe del banchiere, o ci aiuti prestandoci i soldi di tasca propria (possibilmente senza richiederli a mo d'usura)..!
Ma forse sto portando l'esempio troppo in là..!

Ultima modifica di Allocco; 21-07-2012 a 16:47.
Vecchio 21-07-2012, 16:45   #7
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esempio carino, ma niente di nuovo....


diciamo che per permettermi di relazionarmi bene in un lavoro dovrei fare 40 anni di mutuo...
Vecchio 21-07-2012, 16:54   #8
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
esempio carino, ma niente di nuovo.... diciamo che per permettermi di relazionarmi bene in un lavoro dovrei fare 40 anni di mutuo...
Appunto
Vecchio 21-07-2012, 17:32   #9
Esperto
L'avatar di recluso
 

Per prima cosa ti dico che apprezzo la tua caparbietà. Ne avessi anche solo un po' di quanta ne hai tu.
Poi ti dico che in effetti, pur non conoscendo questa teoria, ho scoperto da solo l'importanza di concentrarsi su piccoli obiettivi che possano dare un ritorno quasi sicuro così da ottenere un piccolo credito di stima-fiducia.
Il problema è che non vado oltre i piccoli risultati, non supero mai la distanza critica, così che questi piccoli successi sono una boa a cui aggrapparsi per non annegare e non il trampolino per andare oltre.

Infine c'è l'inconscio e la sua lettura degli eventi. Mi rendo conto che da sempre, intendo sin da bambino, minimizzo qualsiasi successo e drammatizzo gli insuccessi. Quest'ultimi sono la prova provante della mia inconsistenza, mentre i successi sono frutto del caso o di condizioni favorevoli. Ho preso 10? Era facile. Ho preso 4? Sono un coglione, come è possibile aver sbagliato quella cosa, dovevo studiare di più, non ci sono portato ecc..

Sono geneticamente portato all'autodisfattismo e non riesco a farci niente.
Vecchio 21-07-2012, 17:43   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da recluso Visualizza il messaggio
Il problema è che non vado oltre i piccoli risultati, non supero mai la distanza critica, così che questi piccoli successi sono una boa a cui aggrapparsi per non annegare e non il trampolino per andare oltre.
Idem. Una esce con me, dopo 40 anni di rifiuti, e mi ci aggrappo come un'ostrica allo scoglio
Vecchio 21-07-2012, 18:13   #11
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
La mia psicologa di 8 anni fa (TCC, barclay mi odierà ), non che mi sia stata particolarmente d'aiuto, ma mi fece una volta questa metafora che mi ha assolutamente sconvolto.
Devo dire che adesso a ripensarci ne noto alcune falle, però in linea di massima la trovo molto valida.

Lei parlava di questa ipotetica "Banca della Fiducia" che noi tutti abbiamo internamente.
Funziona così: devi fare una qualche attività, hai bisogno di investirci in motivazione ed energie, così vai dalla Banca della Fiducia e chiedi all'omino un prestito.
L'omino vede un po' la tua situazione creditizia, e se sei un buon pagatore, ti elargisce il prestito richiesto, sotto forma di fiducia. Tu poi prendi questa fiducia e la usi per motivarti nell'attività che avevi in mente, ci investi tempo, energie e soprattutto motivazione, e ne ricavi un risultato.
Se il risultato che ne ottieni è soddisfacente (positivo dal punto di vista psichico, indipendentemente se l'attività riesca o meno), guadagni autostima e puoi tornare dalla banca a ripagare il debito. E ne guadagni anche in reputazione con la banca, che ti concederà prestiti via via crescenti.
Ma se il risultato che ottieni è insoddisfacente, non puoi ripagare il debito.
Puoi riprovare con altre attività, contrarre altri debiti e perciò provare di nuovo a guadagnare autostima, ma se anche queste finiscono male il debito comincia a non essere più ripagabile. La banca comincia a non fidarsi più di te, e inizia a negarti prestiti più alti.
Le attività più impegnative quindi diventano molto più difficile da svolgere: manca motivazione, fiducia ed energia. Se prima ad esempio organizzare una festa di compleanno poteva essere un'attività triviale, dopo che la banca ci nega prestiti importanti già abbiamo difficoltà a chiamare gli amici per una birretta.
Se prima riuscivamo a schedulare i tempi dello studio e incastrarli con quelli del lavoro part-time e delle prove di chitarra, con questo debito sulle spalle anche solo aprire il libro e pensare all'esame diventa uno sforzo sesquipedale.

La soluzione secondo la mia psicologa dell'epoca qual era? Concentrarsi su attività che richiedevano uno sforzo minimo, portarle a termine e cercare di capitalizzare il più possibile i successi, per costruire un "credito di fiducia" crescente.

Questa metafora mi ha colpito tantissimo per quanto sia funzionale, anche se nel mio caso non è riuscita a essermi d'aiuto oltre un certo punto basilare (beh sono riuscito a diplomarmi col serale mentre lavoravo, non ho risolto tutti i miei problemi ma non sputo nel piatto dove ho mangiato).
Tuttavia a CHIUNQUE dei miei amici (e alla mia ex) a cui proposi questa metafora, la stessa aiutò tantissimo, con risultati a volte sconvolgenti.


Ora, ragionandoci su mi rendo conto della falla di questa metafora, che ne inficia il modello in casistiche particolari.
Se il banchiere è stronzo?
Premesso che i banchieri sono stronzi per definizione, prestano solo a chi ha già (scommetto che ho l'approvazione di latrinlover).
Il caso invece particolare è quello di un banchiere che non si accorge di tutti i risultati positivi che otteniamo, ma continua a rinfacciarci in continuazione quelli negativi.
E' l'inconscio (ecco che barclay adesso fa la ola per me ) il problema. I pensieri disfuzionali sono quelli generati dall'inconscio, e agiscono come uno specchio del lunapark, distorcendo gli eventi e le percezioni in chiave negativa.
In quel caso ancora non ho capito cosa fare, a parte parlare col banchiere e dirgli "ué besugo, guarda che le cose che ho fatto bene sono 20 e le cose che ho fallito sono 10, non te ne accorgi?". Cioé fuor di metafora analizzare razionalmente i motivi per la mancanza di fiducia in sé stessi e accorgersi che non sono motivi sostenibili dal punto di vista razionale.
Sta funzionando? A fasi alterne... è un processo molto lento. E non credo basti, infatti sto cercando qualcos'altro a restituirmi il potere di ottenere fiducia in me stesso, solo immaginando l'attività che devo svolgere....
L'unico conto in banca che aumenta è quello della psicologa che diceva queste cose
Vecchio 21-07-2012, 18:31   #12
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Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
La mia "soluzione" è scovare un'influenza che esponga le truffe del banchiere, o ci aiuti prestandoci i soldi di tasca propria (possibilmente senza richiederli a mo d'usura)..!
Ma forse sto portando l'esempio troppo in là..!
Mi hai dato uno spunto interessante! Ti ringrazio di tutto cuore!!!
Vecchio 21-07-2012, 18:32   #13
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Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Idem. Una esce con me, dopo 40 anni di rifiuti, e mi ci aggrappo come un'ostrica allo scoglio
Sì ma abbiate pazienza, i limiti della tcc li sto scoprendo anche io sulla mia pelle, ma qualcosa per uscirne si dovrà pur poter fare???
Andiamo a prendere questo fottuto banchiere fijo de na mignotta e spacchiamogli le corna
Vecchio 21-07-2012, 18:32   #14
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io ho bisogno del prestito grosso
Vecchio 21-07-2012, 18:38   #15
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Quote:
Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
io ho bisogno del prestito grosso
Tutti noi ne abbiamo bisogno, caro.
Purtroppo è un prestito che non ci viene elargito, a meno di dimostrare che siamo dei debitori affidabili.

Per questo creai all'epoca il http://www.fobiasociale.com/thread-del-fare-25162/ , avete mai provato a scriverci dentro qualcosa?


Ah per la cronaca il bagno almeno l'ho pulito! Ora mi metto sotto con la scrivania e il pc.
Vecchio 21-07-2012, 19:00   #16
Esperto
L'avatar di Wrong
 

CaXXo! Andrei in rosso anche qua e finirei in mano agli usurai O_O
Vecchio 21-07-2012, 19:37   #17
Intermedio
L'avatar di LoSfigatto
 

La metafora mi piace molto.
Purtroppo anche il mio banchiere è particolarmente avido.
Non solo, è anche molto selettivo. Vuole sapere per filo e per segno in quale attività verrà investita la fiducia richiesta. Investe la fiducia solo in attività in cui il successo è quasi assicurato.
Vecchio 21-07-2012, 20:03   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da LoSfigatto Visualizza il messaggio
La metafora mi piace molto.
Purtroppo anche il mio banchiere è particolarmente avido.
Non solo, è anche molto selettivo. Vuole sapere per filo e per segno in quale attività verrà investita la fiducia richiesta. Investe la fiducia solo in attività in cui il successo è quasi assicurato.
Oramai l'alta finanza internazionale...ha messo le mani anche sulle banche interiori delle persone
Vecchio 21-07-2012, 20:05   #19
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Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
debitori affidabili.

Per questo creai all'epoca il http://www.fobiasociale.com/thread-del-fare-25162/ ,
cavolo, io faccio cose ogni giorno, mi alzo alla mattina senza suicidarmi ed è già molto, altro che piccoli prestiti....

ne faccio ogni giorno di piccoli passi, ma non cambia un tubo, chi si inventa sta teoria col cacchio che è stato depresso!



edit meno scurrile, pardon

Ultima modifica di bunker; 21-07-2012 a 20:20.
Vecchio 21-07-2012, 20:30   #20
Banned
 

e chi mi risponde di andare ai raduni, lo fucilo stavolta
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