"Neo-laureato" è troppo vago come concetto, oltrechè flessibilissimo (che si è neolaureati in eterno?
)
Hai ragione, spesso chi non sa dove menarsi si iscrive a legge -dato che è a numero aperto e che fa molto figo- ma, dopo la scia dell'entusiasmo iniziale, apri il libro di diritto romano da 1500 pagine e cominci a farti due domande.
La maggior parte della gente che "tenta", dopo il secondo, massimo terzo anno abbandona. Quelli che si laureano non sono tantissimi, c'è una forte scrematura.
Ma questo in tutte le facoltà.
Per cui se mi dici "iscriversi all'università a casaccio, senza seguire le proprie inclinazioni è controproducente" sono d'accordo.
Se mi dici "se non ti iscrivi a matematica rimarrai disoccupato a vita" no.