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Vecchio 17-11-2012, 12:51   #1
Esperto
L'avatar di lizbon
 

In questi ultimi 3 anni dopo aver dopo aver passato un bruttissimo periodo, in seguito ad eventi dai quali pensavo non sarei mai riuscita a riprendermi ho cominciato a frequentare un posto. Non l'ho fatto con l'idea di socializzare con nessuno anche perchè stavo troppo male,inoltre essere stata lasciata sola dalle persone che pensavo piu' vicine, nel momento piu' brutto della mia vita, non mi portava di certo ad aprirmi verso gli altri. Ho iniziato ad andare forse per provare a distrami, per non pensarci. In questo ambiente non è che io abbia costruito un granchè con le persone che lo frequentano, però ora dopo un po' di tempo, vedo che c'è anche qualcuno mi parla e mi sorride ogni tanto. Non è molto, però mi rendo conto che piu' di tanto neanche posso pretendere, visto che io non ho mai fatto piu' di tanto e per me è già tanto vedere che non tutti mi odiano.
All'inizio non ero proprio in grado di avvicinarmi agli altri a causa della sofferenza che mi portavo dentro e delle paranoie che già avevo in precedenza, ma piu' a causa della prima, ora soprattutto per le paranoie che non ho ancora superato.
In ogni caso, anche se è poco e magari è pure un'idea sbagliata che mi sono fatta io, mi sembrava di essermi ritagliata in questo posto un mio piccolo spazietto a cui mi sono anche un po' affezionata, che per me rappresentava anche un po' uno stacco dal passato, come una specie di nuovo inizio da cui ripartire.
Recentemente però hanno cominciato a frequentare questo ambiente un paio di persone che fanno parte della mia infanzia.
La prima, grazie alle giuste conoscenze, botte di c...o e un elevato tasso di estroversione ha avuto tutto dalla vita e ora mi ritrovo a vedermi spiattellata in faccia la sua felicità. Cmq della sua situazione ero già a conoscenza, inoltre credo che sia fondamentalmente una persona buona, quindi non la invidio, anche perchè non vorrei mai essere al suo posto.
La seconda invece è una persona che volente o nolente in qualche modo ha fatto parte del mio passato e ora è anche del mio presente, anche se per lungo tempo non è stata presente nella mia vita.
Anche quest'ultima ha ottenuto quasi tutto, anche se in questo momento non posso dire che sia felice in tutti i campi della sua vita. Verso questa provo un sentimento di rancore, non so se motivato o immotivato.
Adesso mi ritrovo a incontrarle entrambe, ed anche se so che non ha senso, perchè non posso certo impedire loro di frequentare i posti che vogliono, specie se sono posti pubblici, mi viene da pensare :" ma che vogliono qui? ma che se ne vadano da un'altra parte..."
Mi sembra come se mi volessero derubare del mio unico piccolo angoletto di mondo che mi ero riuscita a ritagliare.
Tra l'altro, vedo già verso la prima persona di cui ho parlato, manifestazioni di simpatia, che io non riuscirei ad ottenere neanche con gli anni e questo solo dopo due o tre volte che viene e vabbè...
ora mi urta pensare che possa succedere anche con l'altra, perchè il solo fatto che abbia messo piede in questo posto per me significa, che l'unica cosa che nella sua vita non ha ottenuto, presto la otterrà... questo mi fa scattare una paura per quel che accadrà e depressione perchè vederlo mi farà sentire ancora di piu' un passo indietro rispetto agli altri.
Bo forse non ha senso perchè tanto anche lontano dai miei occhi, la gente va avanti lo stesso, ma è piu' forte di me...
Nello stesso tempo però mi scatta dentro una sorta di senso di competizione verso di lei ed anche questo non ha senso perchè tanto non sono assolutamente in grado di competere, tra l'altro non sono una persona competitiva, non mi è mai interessato primeggiare sugli altri...

Capita anche a voi di sentire invasi i vostri spazi da persone che per qualche motivo preferireste tenere lontano da voi? e che avete fatto?
l'avete difesi in qualche modo e come?

NON QUOTATE GRAZIE
Vecchio 17-11-2012, 13:26   #2
Esperto
L'avatar di barclay
 

Credimi, è meglio per te se non t'introduciamo alla segreta arte dell'evitare
I consigli spiccioli (tipo quello di ignorare le persone di cui parli) te li risparmio

Ultima modifica di lizbon; 18-01-2017 a 20:51.
Vecchio 17-11-2012, 13:45   #3
Esperto
L'avatar di lizbon
 

barclay l'arte dell'evitare purtroppo la conosco già benissimo.
Quelle persone le posso ignorare solo fino ad un certo punto, non mi posso permettere di ignorarle del tutto, perchè per una serie di motivi, sono obbligata a mantenere con loro rapporti civili.
Vecchio 17-11-2012, 13:54   #4
Banned
 

scissione e identificazione proiettiva.

Oppure me la cavo parlando come un manuale.
Vecchio 17-11-2012, 14:02   #5
Esperto
L'avatar di barclay
 

Boh, io in ufficio faccio l'evitante da manuale e funziona: non parlo di me agli altri e gli altri non mi parlano di loro. Ultimamente, dopo anni di terapia, ho imparato l'arte di fare battutine e conversazione spicciola, il ché m'ha reso un po' più popolare, ma rimane chiaro per tutti i colleghi che con me non si parla della vita privata; riassumendo è quest'ultimo principio che dovresti imporre agli altri, ma non so se sia una buona idea

Ultima modifica di lizbon; 16-12-2016 a 23:56.
Vecchio 17-11-2012, 14:23   #6
Esperto
L'avatar di lizbon
 

io il manuale non ce l'ho ma ho dato una letta su internet, in effetti devo ancora superare del tutto la scissione, ancora vado un po' per estremi.
Vecchio 17-11-2012, 14:27   #7
Esperto
L'avatar di lizbon
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Boh, io in ufficio faccio l'evitante da manuale e funziona: non parlo di me agli altri e gli altri non mi parlano di loro. Ultimamente, dopo anni di terapia, ho imparato l'arte di fare battutine e conversazione spicciola, il ché m'ha reso un po' più popolare, ma rimane chiaro per tutti i colleghi che con me non si parla della vita privata; riassumendo è quest'ultimo principio che dovresti imporre agli altri, ma non so se sia una buona idea
questo principio l'ho già imposto, però così allontani le persone.
Come hai fatto a imparare la conversazione spicciola con la terapia
Vecchio 17-11-2012, 16:15   #8
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da x9
Come hai fatto a imparare la conversazione spicciola con la terapia
In effetti sono stato impreciso: in terapia abbiamo eliminato quei blocchi che m'impedivano di praticare quell'arte.

Ultima modifica di lizbon; 16-12-2016 a 23:56.
Vecchio 17-11-2012, 20:59   #9
Esperto
L'avatar di Miky
 

la questione è semplice ....quello non è il TUO spazio!

Ultima modifica di lizbon; 24-07-2014 a 18:49.
Vecchio 17-11-2012, 21:29   #10
Esperto
L'avatar di Jokerfs
 

non esiste il tuo piccolo angolo di mondo. Qualunque spazio che credi sicuro è esposto a eventi o persone che non vorresti trovare. Puoi solo abituarti a fronteggiarle, entrare nella mentalità che niente è perfetto: ne tu, nè un particolare posto del mondo. Purtroppo, devi abituarti a convivere con l'insicurezza, con l'idea che tutto possa da un momento all'altro crollare, finire, contaminarsi. Esiste un modo per resistere a questa eterna lotta? Bisogna essere forti, o si finisce a piangere in un angolo.. Imparare a stare bene con sè stessi, per stare bene con gli altri..
Vecchio 17-11-2012, 22:38   #11
Esperto
 

Ho vissuto una situazione in particolare, in cui mi son sentita invasa da una persona che pero'non conoscevo prima. Mi sono aperta anche se non subito. Ho provato a non considerarlo come un confronto/scontro ma per quello che era in realta'. Una questione di insicurezza da parte mia. Oggi ho un buon rapporto con la persona in questione anche se negli ultimi tempi minato da alcune incomprensioni.
Cio'non toglie che anche nell'altro debba esserci una certa disponibilita'a capire, venire incontro e superare.
La tua situazione e'sicuramente diversa ma un cambio di prospettiva anche solo a livello di predisposizione mentale, potrebbe essere una strada da percorrere.
Vecchio 17-11-2012, 23:28   #12
Esperto
L'avatar di Ishtar)O(
 

I nostri spazi, devono essere come, il santissimo del tabernacolo...

Ultima modifica di Ishtar)O(; 18-11-2012 a 12:13.
Vecchio 18-11-2012, 11:24   #13
Esperto
L'avatar di Miky
 

Quote:
Originariamente inviata da Runa_senzanome Visualizza il messaggio
I nostri spazi, devono essere come, il santossimo del tabernacolo...
Cioè tutti possono prenderne e mangiarne?
Vecchio 18-11-2012, 12:12   #14
Esperto
L'avatar di Ishtar)O(
 

Quote:
Originariamente inviata da Miky Visualizza il messaggio
Cioè tutti possono prenderne e mangiarne?
Secondo il racconto della Bibbia[2], il tabernacolo era costituito originariamente da una recinzione fatta da teli; all'interno della recinzione c'era una tenda realizzata con pelle di capra, di tasso[senza fonte] e di montone dipinto di rosso che facevano da copertura a tutta la struttura. La tenda nel suo interno era divisa in due da un telo dove erano raffigurati due cherubini. Questo telo creava cosi due luoghi: il primo era detto Luogo Santo; sia i leviti che i sacerdoti vi potevano accedere per i vari servizi ad essi dedicati. Il secondo luogo era chiamato Luogo Santissimo; ad esso si accedeva attraverso il Luogo Santo. Nel Luogo Santissimo poteva entrare solo il Sacerdote prescelto una volta all'anno. Nel Luogo Santissimo c'era l'Arca dell'alleanza che era fatta in legno ed era ricoperta di oro e al suo interno conteneva i dieci comandamenti dati a Mosè, la verga di Aronne fiorita e la Manna. Il coperchio dell'arca era costituito da un basamento ai due estremi del quale vi erano due statue di cherubini rivolti uno contro l'altro con il viso volto verso l'interno dell'arca. Secondo la fede ebraica in questo tabernacolo, così costruito, si manifestava la presenza di Dio.
Vecchio 18-11-2012, 21:03   #15
Banned
 

Non sopporto quando gli altri invadono i miei spazi, reagisco male. Inizio ad essere freddo, ad apparire distaccato e perdo interesse a frequentare persone che mi tartassano.
Spesso mi armo di sana pazienza, perché penso che se mi trovassi dall'altra parte non apprezzerei un gesto del genere, e scelgo di proseguire il rapporto. Altre volte, invece, non mi importa nulla e abbandono quella persona
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