|
|
23-03-2021, 21:44
|
#1
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
|
Ho letto che molti hanno questo problema.
Me compreso.
Analizziamo insieme il perchè di questa tendenza all'accondiscendenza dovuta.
La paura di essere considerati "cattivi"
la paura di essere considerati egoisti?
la paura dell'abbandono?
la paura di non venire accettati?
la paura di venire sgridati, derisi, aggrediti?
la paura di perdere un sostegno morale in momenti di solitudine e disperazione?
Pensate che vi siano motivazioni consce o inconsce?
https://www.serviziodipsicologia.it/perche-non-riesco-a-dire-di-no/
https://www.serviziodipsicologia.it/imparare-a-dire-di-no-fa-bene-allautostima/
Mi è venuta in mente una tecnica da applicare subito.
Se dite sempre si perderete la forza di opporvi, l'amico se è egoista e per niente amico ne approfitterà.Voi introietterete rabbia.A ogni richiesta vi verrà rabbia e incapacità di dire no.
Se un amico vi chiede. Mi puoi accompagnare in macchina domani alle 10?
Possono esserci varie risposto.
Si.
No.
Si condizionato.
Secondo me la migliore è il sì condizionato.Non bisognerebbe quasi mai usare il sì semplice, ma solo quello condizionato.
Ad esempio. Domani mi puoi accompagnare alle 9?
Tu rispondi si, ma non alle nove, alle nove e venti, ma devi assolutamente portare una giacca in più e un ombrello.Sennò non vengo.
Oppure anche usare l'ironia.Ma devi indossare una maglia gialla, sennò non vengo.Poi ti spiego.Poi ci scherzate.
Questo dà controllo all'accondiscendenza.Quindi la si può sempre controllare sia da parte nostra che fai capire all'altro, se è vile ed egoista che non deve approfittarsene.
Che ne pensate?
|
|
23-03-2021, 22:14
|
#2
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
|
C'è molto materiale in rete.
Ho trovato questo interessante.
https://www.bsimonamorabito.it/2018/09/08/perche-non-riesco-a-dire-di-no/
In effetti anch'io temo di non essere riconoscente fino in fondo, di essere giudicato egoista, venale.
Forse perchè la mia autostima si basa più su qualità morali, più che su qualità professionali.Se decadesse la mia figura morale rimarrei a terra.
Ovvio che le persone più vili fanno proprio leva su questi sentimenti per schiavizzarti. Mi fidavo di te, di lui invece di fido. Se non li accondiscendi cercano di ferirti.Queste persone sono facilmente individuabili.Vanno schernite a freddo, preparandosi o allontanate.
|
|
23-03-2021, 23:16
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
|
Quote:
Originariamente inviata da Cioran
La paura di essere considerati "cattivi"
la paura di essere considerati egoisti?
la paura dell'abbandono?
la paura di non venire accettati?
la paura di venire sgridati, derisi, aggrediti?
la paura di perdere un sostegno morale in momenti di solitudine e disperazione?
Pensate che vi siano motivazioni consce o inconsce?
|
aggiungo anche la mancanza d'esperienza, chi è più allenato socialmente è in grado di capire più velocemente quando ne vale la pena, chi come me a livello sociale non ha esperienza prende più spesso delle bidonate
Quote:
Originariamente inviata da Cioran
Secondo me la migliore è il sì condizionato.Non bisognerebbe quasi mai usare il sì semplice, ma solo quello condizionato.
|
in parte è vero perchè non bisogna mai far capire che noi ci siamo sempre, la nostra presenza non deve essere scontata, ma c'è da considerare anche gli interessi personali che si hanno, se questa è una persona che ci aiuta sempre e non si fa problemi per farlo gli si dice di si quasi in maniera incondizionata, uguale se noi vogliamo trarre qualcosa da questa persona come una simpatia o un futuro piacere, insomma, c'è da guardare anche il proprio tornaconto
|
|
23-03-2021, 23:35
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
|
Non è il mio caso, sono di più le volte che dico di no rispetto a quelle in cui dico di si.
Poi penso che sia un discorso troppo generico, dipende moltissimo dal tipo di persone con cui si ha a che fare, e dal contesto (lavorativo, amichevole...)
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
24-03-2021, 00:15
|
#5
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
|
Per me se ne approfittano facendo leva sul mio senso di riconoscenza e della parola data.
Magari mi inducono a farmi dire che poi farò una cosa.Dovrei restare sul vago.
|
|
25-03-2021, 18:51
|
#6
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
|
Forse non riuscire a dire di no è semplice conseguenza di una compulsione a dire di sì.
Quindi potrebbe centrare il doc.
|
|
25-03-2021, 19:09
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Nelle situazioni in cui non dico di no, in fin dei conti poi sono io che non voglio dire "no" per certi motivi, so che ci sarebbero quasi certamente conseguenze che vorrei evitare, quindi non riesco a capire tutti questi falsi problemi attorno a 'sta cosa.
Se potessi sempre fare come mi pare senza ritorsioni di no gliene avrei sbattuti in faccia una marea al resto del mondo senza problemi, ma non è che un cazzo di strizzacervelli quando mi dice di imparare a dire di no le elimina queste ritorsioni.
Avrei detto di no alla scuola e così via, ma poi le rotture di coglioni di genitori, parenti e consorzio sociale me le sarei dovute sorbire io.
Non riesco ad afferrare il problema, dire di "no" è una cosa facile verbalmente, mica uno ha i blocchi, solo che dire troppi "no" maldispone certi altri che hanno un carattere di merda, ma per certi motivi magari ti serve frequentarli.
Certe volte la cosa migliore è inventarsi una cazzata invece di dire di no per evitare maldisposizioni e roba del genere "non posso devo fare questo e quell'altro" e ti togli dalle palle 'sta gente che è capace poi di segnarselo al dito che non sei stato cavalier servente. Soprattutto certe donne così bisogna trattarle.
Anche a scuola inventarsi di star male era un'ottimo stratagemma poi per non andarci con una negazione volontaria e non farti rompere i coglioni a causa della negazione volontaria. Ma funzionava per poco.
|
Ultima modifica di XL; 25-03-2021 a 19:24.
|
25-03-2021, 21:18
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 735
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Non riesco ad afferrare il problema, dire di "no" è una cosa facile verbalmente, mica uno ha i blocchi, solo che dire troppi "no" maldispone certi altri che hanno un carattere di merda, ma per certi motivi magari ti serve frequentarli.
|
Non è facile, ci sono eccome i blocchi, io lo so bene. E' vero che basta dire no ed è facile come dire sì, ma a volte le conseguenze del no appaiono enormi soltanto a noi a causa appunto di paranoia, insicurezza e simili. Esempio, mi chiedono di uscire, non mi va ma non riesco a dirlo per paura di essere poi esclusa, oppure un amico mi chiede una serie di favori ma non riesco a dire no perchè non voglio sembrare maleducata o perchè non voglio che pensi che sono egoista.
Ci scrivono interi manuali su questo discorso, ci sarà un motivo: buon per te che non hai questo problema ma credimi che è diffuso
|
|
25-03-2021, 21:42
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
|
Quote:
Originariamente inviata da Cioran
Per me se ne approfittano facendo leva sul mio senso di riconoscenza e della parola data.
Magari mi inducono a farmi dire che poi farò una cosa.Dovrei restare sul vago.
|
Io divento sospettoso generalmente se qualcuno insiste molto per farmi dire di sì, a livello di provocazioni ecc., comincio a pensare che ha secondi fini e tutta la situazione comincia a non piacermi..
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
25-03-2021, 22:39
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da confusa86
Non è facile, ci sono eccome i blocchi, io lo so bene. E' vero che basta dire no ed è facile come dire sì, ma a volte le conseguenze del no appaiono enormi soltanto a noi a causa appunto di paranoia, insicurezza e simili.
|
Alla fine non è che sono enormità, delle persone mettono il muso, con altre ci litighi, una donna non te la dà più o minaccia di lasciarti perché ne trova altri cento di zerbini, e così via, ma comunque poi sono cose che devi sorbirti.
Non è la fine del mondo, ma sempre disagio crea.
Le altre persone e il consorzio umano circostante non funziona poi diversamente da una macchina automatica di merda.
L'insicurezza poi non è detto che sia un costrutto paranoico, ha a che fare un po' con tutto l'essere, perciò anche qua non è che impari a dire qualcosa, dovresti imparare prima ad essere tutt'altro, non è un semplice apprendere un atto comportamentale, devi proprio cambiare posizione sociale, relazionale e così via per essere più sicuro in termini oggettivi.
Se hai un solo lavoro che ti permette di tirare avanti è ovvio che prima di mandare a quel paese il padrone del cavolo che te lo dà dovresti cercare di acquisire altre competenze, quindi il continuare ad accettare una certa situazione può essere anche frutto dell'insicurezza professionale, ma se questa è oggettiva dovrai sorbirti la situazione finché non acquisisci competenze che ti permettono di mandare a quel paese il datore e il lavoro dicendo un no secco a uno stipendio che non ti soddisfa in relazione a quel che fai.
A finire per strada non si muore, però poi magari si vive peggio.
Se osservo chiaramente che il no mi fa vivere meglio lo dico, anzi agisco proprio in tal senso, ma se vedo che mi porta altre grane che che mi comporto a fare così?
Già soltanto a lavorare uno dovrebbe dire di no, ma si sa com'è strutturato tutto e se uno non lavora e non ha un'entrata importante è un difetto sociale.
Ogni no che una persona dice, ogni forma di rifiuto nel tenere un certo comportamento richiesto, ha poi delle conseguenze, e sono conseguenze oggettive. Ed è tutto basato sulla minaccia e la ritorsione.
Se un'altra persona non offre nulla che interessa che potrebbe ritirare non si sarebbe diplomatici nell'essere accondiscendenti nei confronti di certe richieste.
Dite di sì a tutti in egual modo? Osservatevi davvero e vedrete che vi rifiutate di fare un mucchio di cose quando l'altro che chiede non conta nulla o quando siete voi la parte più forte che negozia e che può ritirare qualcosa e l'altro non può sostituirvi facilmente.
Non è difficile notare che una donna carina (consapevole di esserlo) sarà spesso meno accondiscendente e disponibile con un tizio nella norma di una brutta, queste cose non sono casuali o dovute soltanto a qualche tara comportamentale. Perché acquisisce un comportamento più disponibile e meno oppositivo di fronte a certe richieste la donna brutta?
Questi aspetti qua diventano invisibili in ambito psicologico mentre bisognerebbe tenerne conto.
Se un tizio per strada vi chiedesse dei soldi con insistenza non sareste capaci di aggirare la richiesta perché avete uno schema che vi obbliga a dire di sì a tutti indiscriminatamente?
A me non pare sia così.
|
Ultima modifica di XL; 25-03-2021 a 23:40.
|
25-03-2021, 22:46
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 735
|
Quote:
Originariamente inviata da XL
Alla fine non è che sono enormità, delle persone mettono il muso, con altre ci litighi, una donna non te la dà più o minaccia di lasciarti perché ne trova altri cento di zerbini, e così via, ma comunque poi sono cose che devi sorbirti.
Non è la fine del mondo, ma sempre disagio crea.
Le altre persone e il consorzio umano circostante non funziona poi diversamente da una macchina automatica di merda.
L'insicurezza poi non è detto che sia un costrutto paranoico, ha a che fare un po' con tutto l'essere, perciò anche qua non è che impari a dire qualcosa, dovresti imparare prima ad essere tutt'altro, non è un semplice apprendere un atto comportamentale, devi proprio cambiare posizione sociale, relazionale e così via per essere più sicuro in termini oggettivi.
|
Certo che sono tutti problemi superabili, ma è proprio quello il problema della paranoia, che 1) ti crei problemi inesistenti e 2) li ingigantisci.
Poi in alcuni casi è pure vero che gli altri se ne approfittano, oppure che si offendono, e quindi si fa bene a "pensare male" e soprattutto quando non si ha voglia o forza di affrontare un conflitto diventa un vero disagio.
|
|
25-03-2021, 23:17
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
|
In passato, ero uno che tendeva a dire quasi sempre di si alle occasioni sociali che capitavano, a volte me ne sono amaramente pentito.
Poi sono usciti i casini psicologici e sono passato all'estremo opposto.
Diciamo che un giusto equilibrio tra i si e i no dovrebbe essere la condizione ideale.
A volte dire di no è necessario, è saggezza, e evitarsi rogne in alcune situazioni. Quindi secondo me dire sempre si non è una "strategia" conveniente.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
25-03-2021, 23:58
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
|
Quote:
Originariamente inviata da confusa86
Certo che sono tutti problemi superabili
|
Ma non sono superabili per niente, perché alla fine un po' tutti si adattano alle richieste e là dove hanno bisogno di qualcosa saranno forzati a dire di sì a certe richieste (che magari sono rotture di coglioni) perché hanno bisogno di avere certe cose in cambio che non sanno procurarsi altrove facilmente.
E' chiaro che se l'altro non possiede nulla in termini relazionali, sessuali, economici, insomma non ha in mano un cazzo, gli verrà detto in faccia un NO gigantesco e roboante. La stessa cosa vale se è sostituibile da altri cento ben disposti.
Non mi servi... Puoi litigare, mettermi il muso, fare quello che ti pare, è meglio che te ne vai a quel paese direttamente, con te non ho nulla da perdere, ma non sempre è così. I conflitti possono portare a delle perdite e non solo a dei guadagni, quindi bisogna valutare caso per caso.
|
Ultima modifica di XL; 26-03-2021 a 00:16.
|
26-03-2021, 13:33
|
#14
|
Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
|
Secondo me basta semplicemente fare uscire le proprie emozioni per quello che sono fregandosene della paura che siano sbagliate, distruggenti ecc... fregandosene del senso... ogni emozione è appropriata sempre, non esistono emozioni sbagliate... l'unica cosa da evitare a mio parere è la violenza fisica
Dire di si ti fa sentire bene, di di si, ti fa sentire male, di di no, sei arrabbiato vuoi insultarlo, fallo, pensi che sia uno stronzo e che tu non debba più vederlo, dillo... a furia di essere ansiosi si diventa ipocriti
|
Ultima modifica di Vento; 26-03-2021 a 13:37.
|
26-03-2021, 13:40
|
#15
|
Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
|
Quote:
Originariamente inviata da Cioran
Ho letto che molti hanno questo problema.
Me compreso.
Analizziamo insieme il perchè di questa tendenza all'accondiscendenza dovuta.
La paura di essere considerati "cattivi"
la paura di essere considerati egoisti?
la paura dell'abbandono?
la paura di non venire accettati?
la paura di venire sgridati, derisi, aggrediti?
la paura di perdere un sostegno morale in momenti di solitudine e disperazione?
Pensate che vi siano motivazioni consce o inconsce?
https://www.serviziodipsicologia.it/...-a-dire-di-no/
https://www.serviziodipsicologia.it/...-allautostima/
Mi è venuta in mente una tecnica da applicare subito.
Se dite sempre si perderete la forza di opporvi, l'amico se è egoista e per niente amico ne approfitterà.Voi introietterete rabbia.A ogni richiesta vi verrà rabbia e incapacità di dire no.
Se un amico vi chiede. Mi puoi accompagnare in macchina domani alle 10?
Possono esserci varie risposto.
Si.
No.
Si condizionato.
Secondo me la migliore è il sì condizionato.Non bisognerebbe quasi mai usare il sì semplice, ma solo quello condizionato.
Ad esempio. Domani mi puoi accompagnare alle 9?
Tu rispondi si, ma non alle nove, alle nove e venti, ma devi assolutamente portare una giacca in più e un ombrello.Sennò non vengo.
Oppure anche usare l'ironia.Ma devi indossare una maglia gialla, sennò non vengo.Poi ti spiego.Poi ci scherzate.
Questo dà controllo all'accondiscendenza.Quindi la si può sempre controllare sia da parte nostra che fai capire all'altro, se è vile ed egoista che non deve approfittarsene.
Che ne pensate?
|
Credo sia una lucubrazione ansiosa, che nasca dalla paura di perdere il controllo, fai quello che ti senti, se cerchi bene sotto l'ansia e l'inadeguatezza c'è sempre quello che vorresti fare veramente, ma che pensi immediatamente sia sbagliato, ecco quello è la cosa più giusta anche se è paradossale e non ha senso
|
|
26-03-2021, 13:46
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
|
|
|
26-03-2021, 15:56
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,540
|
Ho sempre avuto problemi a dire “no”, principalmente perché mi vengono automatici i sensi di colpa e pur di liberarmene accetto di fare quello che mi viene chiesto di fare anche se non voglio. Non riesco ad essere assertiva purtroppo, a volte riconosco in pieno le “tecniche” di manipolazione messe in atto per persuadermi ma lo stesso non riesco ad oppormi. Sono una “people pleaser”. Ho dei complessi di inferiorità e le poche relazioni o amicizie che ho avuto per me erano tossiche, tant’è che sono durate finché sono tornata utile e ritenuta sfruttabile
Credo che sarebbe meglio rispondere alle richieste o alle provocazioni piuttosto che reagire, ovvero dovremmo prenderci del tempo per pensare razionalmente e mettere dei confini tra noi stessi e gli altri. Anche a costo di deluderli o di attirare antipatie. Dire continuamente di sì è deleterio, se poi noi siamo persone che chiedono poco, che hanno paura di disturbare ecc. lo squilibrio è evidente.
Se ho capito una cosa in questi ultimi anni è che a forza di soddisfare i bisogni altrui una persona inevitabilmente rimane senza energie per sé stessa...
|
Ultima modifica di cosechenonho; 26-03-2021 a 16:00.
|
26-03-2021, 16:06
|
#18
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
|
No, io voglio essere accondiscendente!
|
|
27-03-2021, 11:41
|
#19
|
Principiante
Qui dal: May 2020
Ubicazione: Antartide
Messaggi: 60
|
Nonostante i miei progressi notevoli dal punto di vista caratteriale, tanto che attualmente mi posso reputare abbastanza estroverso, per quanto sia un'estroversione costruita, ho sempre il problema di non riuscire a dire NO secco.
Ci sto lavorando da sempre, ma ammetto che è tosto come punto, penso che sia una cosa parecchio complessa da gestire e che rientri nel "farsi valere".
Come ogni cosa forse è meglio partire dal basso con negazioni più semplici, per poi arrivare ad applicarlo alla vita di tutti i giorni senza timori e senza campare scuse varie, dire semplicemente NO perché è NO!
Di recente a lavoro sono riuscito ad impormi con un dirigente dicendogli NO ad un cambio mansione che reputavo profondamente ingiusto e nocivo per la mia crescita professionale; nonostante sia stato un NO abbastanza pesante che ha portato a degli scontri e inimicizie so di aver fatto la scelta giusta a non piegarmi e sono anche fiero di me per come ho saputo farmi valere.
Ragazzi è fondamentale saper gestire questo ambito, serve tantissimo nella vita: dalle amicizie, al lavoro fino alle relazioni sentimentali, tutti ambiti su cui purtroppo ho sperimentato sulla mia pelle che significhi non saper farsi valere.
|
|
30-03-2021, 02:51
|
#20
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 355
|
Io sto imparando a dire no in questo periodo.
Soprattutto a certi falsi amici verso cui avevo sviluppato una certa forma di dipendenza, che mi sfruttavano e maltrattavano pure.
Se li aiutavo e mi fidavo, ma venivo ingannato o non corrisposto poi ci rimanevo anche male e rimanevo depresso per giorni.
Quando qualcuno mi maltratta ho quasi bisogno di attaccarmi emotivamente a qualcuno. Se " vai a piangere sulle spalle" di un amico, appena ti riveli debole e vulnerabile cercano di fregarti in qualche modo.
Forse sarò un po' borderline che soffro di queste crisi di abbandono.
Quando uno non mi risponde al telefono inizia a scattarmi la paranoia e penso che sia arrabbiato.Mi sento abbandonato e cerco altre persone.Se nessuno risponde ho un momento di angoscia e di vuoto.
È normale? Qualcuno prova la stessa cosa? Come si supera?
|
|
|
|
|