White Duke

Chi di voi si trova o si è trovato ad attraversare un "dannatissimo pantano abulico"?
Fuor di metafora credo che negli ultimi tempi ci sia stata una diminuzione della forza di volontà e della motivazione, abulia per intenderci: essere pigri, svogliati, rimandare le decisioni o fare scelte con difficoltà, senso di colpa per le cose che non si fanno (ma poi chi stabilisce ciò deve essere fatto?); come se il tempo fosse l'acqua di un rubinetto che non riusciamo a chiudere. Ovvio che ci sono sempre quelle attività che faccio con motivazione, tempestività e piacere (l'attività fisica, organizzare le uscite con i soci, cucinare qualcosa di buono,...), però rispetto a qualche tempo fa sono diminuite.
Non sono in grado di dire se questa situazione sia la causa o l'effetto della timidezza: ha senso porsi la domanda dell'uovo e della gallina?
Sembra che la mancanza di volontà sia solo una faccia di un disturbo dell'umore e sia collegata ad un deficit di dopamina. Non avendo una laurea in psichiatria (una in ingegneria basta e avanza (perdonate le mie divagazioni)) non posso essere sicuro di questa correlazione nè credo sia opportuno addentrarsi in "discorsi tecnici".
La domanda che vi pongo è: cosa si potrebbe fare per dare una scossa alla forza di volontà?
Si accettano tutti i consigli a partire da quelli alimentari, perchè sono convinto che Feuerbach avesse ragione nel sostenere che "l'uomo è ciò che mangia".

Spero di aver scritto qualcosa di leggibile.
Un abbraccio a tutti.

pirata

topic interessantissimo, ma credo che le soluzioni siano poche. vediamo che ne viene fuori

Inosservato

la parte più difficile è smuoversi, accendere i motori, poi una volta in movimento si va avanti anche per inerzia.....la forza di volontà va allenata, cominciando dal fare cose che è nella nostra possibilità fare, piccole cose, per poi passare a compiti più difficili....
esempio a caso, non hai la forza per trovare lavoro?
inizia a trovare la forza di scrivere un curriculum, concentrati su quello....poi una volta raggiunto l'obbiettivo passa a cercare di riuscire a spedirlo, successivamente l'attenzione ve spostata sul cercare di avere la forza per sostenere un colloquio.....e così via, l'importante è non pensare mai a più di un passo alla volta, altrimenti spesso non ce la si fa....

Angus

Io sono nella stessa identica situazione
Quando mi capita, cerco di darmi una scossa introducendo novità nella mia vita, iniziando nuove attività (all'inizio anche forzatamente). A volte funziona, a volte solo temporaneamente, a volte no.

Chained to dust

Abulia! Finalmente ho trovato un nome per quello che sono..
A saper come risolverla sarei l'uomo più felice della terra..
Attendo sviluppi..

Reinhart

Io vado a periodi alterni, partendo dal presupposto che l'apatia e la depressione sono costanti della mia vita, a volte pesano di meno, altre di più. Questo momento per esempio è tipicamente discendente, l'oppressione del vuoto mi sta letteralmente uccidendo e non ho la forza di reagire. Cerco di non arrendermi all'abulia, magari diminuendo le attività che porto avanti ma mai azzerandole altrimenti è la fine.

bunker

toccare il proprio fondo del barile...

ABARTH

bella domanda! mi piacerebbe che si riuscisse a trovare qualche strataggemma per svincolarsi dall apatia, purtroppo ne soffro anche io e la combatto facendo sport. Anche perche il gradino sotto l'apatia è la depressione e quella mi fa una paura boia

White Duke

Io distinguerei l'apatia dall'abulia , entrambe facce di un disturbo dell'umore (depressione o magari distimia).
Per quanto riguarda lo sport ho avuto maggiori benefici da quelli di resistenza come il ciclismo.

Andrea8888

Come fate a fare sport avendo quest'apatia? Io ne sto soffrendo, in base anche a delle cogitabonde meditazioni, e ho quasi smesso la palestra. Nell'ambito specifico la ritengo inutile e superficiale.

Martello

Allenare la propria capacità relazionale, secondo me non c'è altro modo, persino le passioni, se non esercitate nel tempo, si perdono, e una persona avvizzisce come un tralcio di vite secca. Però questo può essere fatto solo se c'è una ragionevole stabilità interna, e in questo momento del mio discorso entrano le pillole che tanti qua dentro questo forum detestano, servono come preambolo al raggiungimento del proprio equilibrio, di per sè non donano alcunchè, però predispongono in una maggioranza di casi le precondizioni di una certa sedazione e un certo umore stabile per provare a uscire dalla ''tana'' e andare a 'navigare nel mondo esterno' per cercare di stabilire contatti.