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Vecchio 16-06-2015, 19:21   #1
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Voi quando state a contatto con gli altri vi sforzate di apparire felici? Io no e stò cercando di farlo il meno possibile. Secondo me è giusto deprimere gli altri esternando la propria tristezza e il proprio disappunto.
Anche perchè io, ho motivo di reputare gli altri colpevoli della schifosità della mia vita e quindi ho man mano scoperto che mi piace e mi diverte tenere quel tipo di atteggiamento. Mi piace il fatto che dia fastidio agli altri e mi fa sorridere il pensiero ,affondando, di portare anche gli altri con me.
Mi piace, all'interno di un sistema che non è meritocratico, cominciare a fare volutamente e magistralmente tutto male. E mi piace il fatto che gli altri lo notino e ci soffrano.
Il fatto di essere depressi al limite del petulante, paradossalmente viene sempre a creare delle situazioni piuttosto divertenti.


La vita, per come è strutturata, in società.. in un certo senso per "poterti punire / dissuadere" -richiede- che tu abbia delle aspettative. Se tu NON hai aspettative cosa succede? Succede che non hai bisogni.
E se non hai bisogni, è come se ti ponessi in una posizione di intangibilità. XD

Cioè.. diventi virtualmente quasi "inabbattibile" perchè la vita non ha più "presa" perchè , di fatto, non ti interessa che vada bene. E questa è una posizione interessante. Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo-aggressivo.


Voglio raccontarvi un aneddoto... diverso tempo fa giocavo su un noto server di un noto videogioco gioco online. Ebbene... su tale server vigevano regole piuttosto ferree e non di rado stupide perchè coloro che amministravano il gioco diciamo non erano proprio il riflesso dell'equità.
Fattò stà che ,in questo gioco, conoscevo uno. E questo giocatore, un giorno ricevette una punizione ingiusta. Talmente palesemente squilibrata, che lo indusse , provocatoriamente, a "rompere" completamente le regole di quel sistema senza realmente fare nulla di scorretto. Semplicemente si mise a regalare oggetti potentissimi a tutti quelli che passavano.. e si era formata una gran calca di persone.. perchè dovete immaginare che sono oggetti che è possibile ottenere con grande fatica e di grande rarità.
Semplicemente aveva deciso di regalare tutto quello che aveva, per provocazione e per reagire a quell'ingiustizia. Ma così facendo, avrebbe creato scompensi nel gioco enormi che non vi stò a raccontare..
Immaginate un uomo che non si sa come accumula enormi fortune.. e si mette a regalarle in piazza a chiunque passi..
E' un chiaro elemento distruttivo che può incrinare e sovvertire i meccanismi dell''intero sistema.

Questo per raccontare un esempio di atteggiamento passivo-aggressivo. Quando non hai niente da perdere e ritieni di avere subito un enorme ingiustizia.. l'atteggiamento aggressivo passivo è quella tendenza che ti spinge a trovare simpatiche soluzioni distruttive di tutto l'intero sistema.

Ultima modifica di Mortino; 16-06-2015 a 19:25.
Vecchio 16-06-2015, 19:50   #2
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Io non mi comporto così, tendo invece a nascondere i miei problemi e il mio stare male, però sono d'accordissimo riguardo al potere di questi atteggiamenti, sono un'arma di persuasione più potente della logica.

L'unico svantaggio è che questo atteggiamento distrugge i rapporti. Se lo fai in un rapporto di cui non te ne frega nulla ok, ma in un rapporto importante rischi di farlo diventare un rapporto molto brutto e rischi che l'altra persona abbandoni il rapporto.
Vecchio 16-06-2015, 20:12   #3
Esperto
L'avatar di _Diana_
 

Reagisco come Text e penso che non sia colpa degli altri se sto male, non voglio pesare su di loro come una vittima.

Quote:
Originariamente inviata da Mortino Visualizza il messaggio
... Il fatto di essere depressi al limite del petulante, paradossalmente viene sempre a creare delle situazioni piuttosto divertenti. ...
Per esempio?
Vecchio 16-06-2015, 20:14   #4
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io non voglio essere depressa, e ho deciso di non mostrarmi + tale con i miei amici reali, intanto perchè se lo faccio con loro non mi svago, poi perchè dopo mi sento dipendente da loro, mi sembra che mi ''debbano'' aiutare, e mi sento pure in debito...stocazzo.
Vecchio 16-06-2015, 20:22   #5
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Nemmeno io mi sforzo a sembrare felice o serena: i casini miei me li tengo tutti per me ma almeno evito l'ipocrisia della maschera felice.
Ringraziamenti da
Edopardo (16-06-2015), The_Sleeper (16-06-2015), XL (17-06-2015)
Vecchio 16-06-2015, 20:26   #6
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Mi hanno detto che appaio spesso distratto ed alcune volte sembra che sono arrabbiato per qualcosa.
Chiaramente quando mi trovo in mezzo ad altri in ambienti con cui non ho abbastanza confidenza non dico mezza parola.
Ringraziamenti da
Edopardo (16-06-2015)
Vecchio 16-06-2015, 20:34   #7
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Reagisco come Text e penso che non sia colpa degli altri se sto male, non voglio pesare su di loro come una vittima.


Per esempio?
Non saprei.. le persone depresse con atteggiamento passivo aggressivo non ti è mai capitato di conoscerne una e che, in fondo, con il suo atteggiamento petulante ti facesse ridere? A me è capitato. Non so spiegare bene, ci trovo qualcosa di ironico quando esagerano e diventano quasi dei "profeti di sventura"..
Forse quello che è ironico è proprio il fatto che loro stessi sono consapevoli del fatto di esagerare. Non credono neanche loro alle esagerazioni che dicono, però lo fanno per provocazione. Ecco.. è questo..
Vecchio 16-06-2015, 20:37   #8
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Non è proprio il mio modo di ragionare e di agire.
Vecchio 16-06-2015, 20:59   #9
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Ma a che pro

Ma in questo gioco nn c erano anche altri giocatori bravi, corretti che si divertivano?
Poverini e mo ?
Vecchio 16-06-2015, 21:01   #10
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong Visualizza il messaggio
Nemmeno io mi sforzo a sembrare felice o serena: i casini miei me li tengo tutti per me ma almeno evito l'ipocrisia della maschera felice.
Idem.
Li condivido solo nei rapporti più stretti e solo se a mia volta so di essere pronto a sostenere l'altro/a nei suoi di casini.
Vecchio 16-06-2015, 21:13   #11
Esperto
L'avatar di QuantumGravity
 

Mi hai fatto ridere perché è un comportamento che adottavo spesso; mi è venuto anche in mente l'uomo del sottosuolo di Dostoevskij in tutto ciò. Però, purtroppo, pur riconoscendo la validità di quanto dici e confermando una certa voluttà derivante dalle piccole cattiverie fatte ai danni degli altri, non sono più capace, almeno intenzionalmente di provocare fastidi, di far pesare volontariamente le mie beghe. Come ho detto nell'altra discussione però, ciò avviene comunque.
Vecchio 16-06-2015, 21:18   #12
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Ma a che pro

Ma in questo gioco nn c erano anche altri giocatori bravi, corretti che si divertivano?
Poverini e mo ?
Lì anche si entrerebbe in un discorso non da poco. Bella domanda. Perchè... "bravi e corretti" tu dici. Ti posso dire che non c'e n'è uno che non si sia fiondato a prendere oro e oggetti potenti nonappena ne ha avuto occasione.

E d'altro canto... immagina una trasposizione di quella vicenda, nella vita reale: Immagina una persona ,venuta da chi sa dove, che regala banconote da 500€ in piazza. Immagina il primo che la prende e ,con estrema sorpresa e incontenibile euforia, conferma che si tratta di banconote vere.
Tu credi che ci sarebbe qualcuno dei così detti "corretti".. che non si fionderebbe? La piazza si farebbe improvvisamente un caos di persone. E così è stato nel gioco.
Questo fa riflettere sul fatto che le persone che conducono la loro vita correttamente, sovente non sono "giuste".. sono corrette solamente perchè si adeguano ad un sistema, ad un ordine di cose. Perchè non hanno la forza oppure non ritengono conveniente in termini di dispendio di energie, il metterlo in discussione.
Si adeguano, non scelgono "la cosa più giusta". Nonappena possono prendere una scorciatoia sicura e senza rischi, non ci pensano due volte.

Il fatto è che "essere persone giuste" e "non dare fastidio a nessuno e rispettare le regole", sono due cose abissalmente distanti. Essere giusti richiede di prendere delle decisioni. La maggior parte della gente che non da fastidio a nessuno e non infrange nessuna regola, non prende nessuna decisione. Si adagia solamente in una condizione di minor dispendio di energie e che gli procura meno rischi.

Ultima modifica di Mortino; 16-06-2015 a 21:23.
Vecchio 16-06-2015, 21:35   #13
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Mortino Visualizza il messaggio
Anche perchè io, ho motivo di reputare gli altri colpevoli della schifosità della mia vita
Qui sta il punto: non hai nessun motivo per crederlo, anche se ti sembra così. Può essere che il tuo disagio sia nato in seguito al mancato supporto di certe figure di riferimento (genitori), ad attriti con i coetanei duranti gli anni della crescita (bulli ecc.), ma ora quale responsabilità avrebbe la gente comune nella genesi del tuo disagio? Nessuna, come tutti noi hai semplicemente maturato schemi emotivi nell'età dell'infanzia e li stai perpetrando in età adulta senza che vi sia alcun motivo. Con ogni probabilità hai davvero subito delle ingiustizie negli anni cruciali della tua formazione e crescita ma comportarsi come se tu le stessi ancora subendo non aiuterà nessuno. Non affermo che sia facile liberarsi da tali schemi emotivi, ma il primo passo è sempre riconoscerne l'infondatezza una volta diventati adulti.
Ringraziamenti da
Blue Sky (16-06-2015)
Vecchio 16-06-2015, 22:21   #14
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Riguardo alla colpa degli altri.. Bisogna differenziare, non è colpa di tutti ma neanche di nessuno. Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. Non baso il concetto di colpa sulla causa ma sulla soluzione, anche perché il concetto tradizionale di colpa in sé da solo non ha alcun senso, in quanto tutto è determinato da eventi precedenti e dal caso, non c'è nessun altra variabile che determina i comportamenti umani.
Vecchio 16-06-2015, 22:24   #15
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Anche io tenderei a questo tipo di atteggiamento, non amo fingere, ma non amo neanche far pesare agli altri i miei stati d'animo e le mie paturnie proprio per questo "evitò" evito la gente, le situazioni sociali. Mi diverte pero' "destabilizzare il sistema" destabilizzare l'opinione publica, scandalizzare, demolire i modi usuali di pensare, ma questo solo dal punto di vista "intellettuale" ovvero, se molti credono che una cosa è nera a me diverte fargli notare che in realtà è bianca o potrebbe essere bianca, destabilizzando il loro modo di pensare e di credere, magari è vero, magari non è vero ma mi diverte. Ecco perche' il mio interesse per le teorie del complotto, spesso questi argomenti destabilizzano l'opinione pubblica. Non mi piace invece destabilizzare le persone dal punto di vista "emotivo" se una persona è felice non mi diverte farla diventare triste, se sta bene non mi diverte farla stare male, anzi a me piace preservare il benessere psicologico altrui, ecco perche' sto lontana il pii possibile dagli altri perché sono spesso depressa e non mi piace influenzare gli altri.
Vecchio 16-06-2015, 22:54   #16
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Text Visualizza il messaggio
Riguardo alla colpa degli altri.. Bisogna differenziare, non è colpa di tutti ma neanche di nessuno. Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. Non baso il concetto di colpa sulla causa ma sulla soluzione, anche perché il concetto tradizionale di colpa in sé da solo non ha alcun senso, in quanto tutto è determinato da eventi precedenti e dal caso, non c'è nessun altra variabile che determina i comportamenti umani.
Il problema è che talvolta chi sta peggio si barrica dietro ogni possibile obiezione pur di continuare a stare peggio. La resistenza al cambiamento è ostinata e non si può nemmeno accusare chi cerca o ha cercato di aiutare, di non essersi impegnato
Ringraziamenti da
Drifter (17-06-2015)
Vecchio 16-06-2015, 23:10   #17
Esperto
L'avatar di _Diana_
 

Quote:
Originariamente inviata da Text Visualizza il messaggio
... Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. ...
Buon per te se trovi motivazione in questo.

Io penserei "chi me lo fa fare di stare meglio, se poi devo aiutare gli altri..." accompagnandolo al gesto dell'ombrello.

Vecchio 16-06-2015, 23:22   #18
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Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Qui sta il punto: non hai nessun motivo per crederlo, anche se ti sembra così.
Può essere che il tuo disagio sia nato in seguito al mancato supporto di certe figure di riferimento (genitori), ad attriti con i coetanei duranti gli anni della crescita (bulli ecc.), ma ora quale responsabilità avrebbe la gente comune nella genesi del tuo disagio? Nessuna, come tutti noi hai semplicemente maturato schemi emotivi nell'età dell'infanzia e li stai perpetrando in età adulta senza che vi sia alcun motivo.

Non mi riferivo ad un disagio emotivo o psicologico di un individuo lì. Mi riferivo al disagio antropologico che coinvolge tutti, dato dalle fattezze del mondo e della società.

Ultima modifica di Mortino; 16-06-2015 a 23:25.
Vecchio 16-06-2015, 23:33   #19
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Mortino Visualizza il messaggio
Non mi riferivo ad un disagio emotivo o psicologico di un individuo lì. Mi riferivo al disagio antropologico che coinvolge tutti, dato dalle fattezze del mondo e della società.
Sii più specifico. Se è ciò che intendo io, non credo che la responsabilità sia della società in quanto tale, ma della società in quanto sistema con ancora ampi margini di perfettibilità. Ho abbandonato da tempo i concetti religiosi di bene e male assoluto, preferisco concentrarmi sulle idee più down to earth di meglio e peggio. L'umanità non è ingiusta, è semplicemente imperfetta e, in quanto tale, migliorabile.
Il consesso civile ha ancora da migliorare, ma si deve scontrare con i limiti costitutivi della realtà materiale e con i suoi stessi limiti costitutivi. Prendi il lavoro ad esempio: è giusto dover lavorare per vivere? Io penso di no, ma sic rebus stantibus non ci sono ancora alternative...spero in un futuro in cui l'automazione totale dei processi produttivi ci liberi da questo fastidioso onere, ma tutto ciò non è ancora possibile. Vorrei però si superasse l'idea del complotto, della prevaricazione assoluta del male sul bene, dell'ingiustizia intenzionale, e si aderisse maggiormente all'idea che l'ingiustizia è la conseguenza di un limite prima ancora che di un atto volontario di prevaricazione.
Vecchio 16-06-2015, 23:51   #20
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La società è un meccanismo imperfetto e migliorabile. Stà bene. Però quel meccanismo è anche un imposizione. Almeno lo è oggi. Un domani potrebbe migliorare ma non vedo come potrebbe cancellare e redimersi dal fatto che fino ad ora è stata un imposizione.
A partire dal fatto che non sei tu a decidere se farne parte o meno. Dalla prevalicazione della moltitudine sui singoli. Ad esempio: Uno potrebbe non essere daccordo sul fatto che sia la maggioranza a decidere. E non è prevista nessuna soluzione a questa eventualità, se non quella di obbligare il singolo ad adeguarsi alle decisioni della maggioranza.

Come quando a scuola c'erano i rappresentanti di classe. Una sorta di autorità che veniva eletta dalla maggioranza, per simpatìa. Una volta eletti si mettevano ad organizzare, stabilire, programmare e parlavano nei termini di "silenzi assensi".
Si formava una determinata struttura gerarchica basata su simpatia, popolarità e una serie di caratteristiche considerate ammissibili dalla società mentre altre caratteristiche come l'uso della forza venivano bandite.
Ma se il singolo non riconoscesse quella gerarchia?
Nell'ottica della maggioranza, sarebbe obbligato con metodi più o meno coercitivi a fare quanto stabilito.
Lo stesso accade nella macro-società al di fuori della scuola.
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