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Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Voi quando state a contatto con gli altri vi sforzate di apparire felici? Io no e stò cercando di farlo il meno possibile. Secondo me è giusto deprimere gli altri esternando la propria tristezza e il proprio disappunto.
Anche perchè io, ho motivo di reputare gli altri colpevoli della schifosità della mia vita e quindi ho man mano scoperto che mi piace e mi diverte tenere quel tipo di atteggiamento. Mi piace il fatto che dia fastidio agli altri e mi fa sorridere il pensiero ,affondando, di portare anche gli altri con me. Mi piace, all'interno di un sistema che non è meritocratico, cominciare a fare volutamente e magistralmente tutto male. E mi piace il fatto che gli altri lo notino e ci soffrano. Il fatto di essere depressi al limite del petulante, paradossalmente viene sempre a creare delle situazioni piuttosto divertenti. La vita, per come è strutturata, in società.. in un certo senso per "poterti punire / dissuadere" -richiede- che tu abbia delle aspettative. Se tu NON hai aspettative cosa succede? Succede che non hai bisogni. E se non hai bisogni, è come se ti ponessi in una posizione di intangibilità. XD Cioè.. diventi virtualmente quasi "inabbattibile" perchè la vita non ha più "presa" perchè , di fatto, non ti interessa che vada bene. E questa è una posizione interessante. Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo-aggressivo. Voglio raccontarvi un aneddoto... diverso tempo fa giocavo su un noto server di un noto videogioco gioco online. Ebbene... su tale server vigevano regole piuttosto ferree e non di rado stupide perchè coloro che amministravano il gioco diciamo non erano proprio il riflesso dell'equità. Fattò stà che ,in questo gioco, conoscevo uno. E questo giocatore, un giorno ricevette una punizione ingiusta. Talmente palesemente squilibrata, che lo indusse , provocatoriamente, a "rompere" completamente le regole di quel sistema senza realmente fare nulla di scorretto. Semplicemente si mise a regalare oggetti potentissimi a tutti quelli che passavano.. e si era formata una gran calca di persone.. perchè dovete immaginare che sono oggetti che è possibile ottenere con grande fatica e di grande rarità. Semplicemente aveva deciso di regalare tutto quello che aveva, per provocazione e per reagire a quell'ingiustizia. Ma così facendo, avrebbe creato scompensi nel gioco enormi che non vi stò a raccontare.. Immaginate un uomo che non si sa come accumula enormi fortune.. e si mette a regalarle in piazza a chiunque passi.. E' un chiaro elemento distruttivo che può incrinare e sovvertire i meccanismi dell''intero sistema. Questo per raccontare un esempio di atteggiamento passivo-aggressivo. Quando non hai niente da perdere e ritieni di avere subito un enorme ingiustizia.. l'atteggiamento aggressivo passivo è quella tendenza che ti spinge a trovare simpatiche soluzioni distruttive di tutto l'intero sistema. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Io non mi comporto così, tendo invece a nascondere i miei problemi e il mio stare male, però sono d'accordissimo riguardo al potere di questi atteggiamenti, sono un'arma di persuasione più potente della logica.
L'unico svantaggio è che questo atteggiamento distrugge i rapporti. Se lo fai in un rapporto di cui non te ne frega nulla ok, ma in un rapporto importante rischi di farlo diventare un rapporto molto brutto e rischi che l'altra persona abbandoni il rapporto. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Reagisco come Text e penso che non sia colpa degli altri se sto male, non voglio pesare su di loro come una vittima.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
io non voglio essere depressa, e ho deciso di non mostrarmi + tale con i miei amici reali, intanto perchè se lo faccio con loro non mi svago, poi perchè dopo mi sento dipendente da loro, mi sembra che mi ''debbano'' aiutare, e mi sento pure in debito...stocazzo.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Nemmeno io mi sforzo a sembrare felice o serena: i casini miei me li tengo tutti per me ma almeno evito l'ipocrisia della maschera felice.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Mi hanno detto che appaio spesso distratto ed alcune volte sembra che sono arrabbiato per qualcosa.
Chiaramente quando mi trovo in mezzo ad altri in ambienti con cui non ho abbastanza confidenza non dico mezza parola. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Forse quello che è ironico è proprio il fatto che loro stessi sono consapevoli del fatto di esagerare. Non credono neanche loro alle esagerazioni che dicono, però lo fanno per provocazione. Ecco.. è questo.. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Non è proprio il mio modo di ragionare e di agire.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Ma a che pro:interrogativo:
Ma in questo gioco nn c erano anche altri giocatori bravi, corretti che si divertivano? Poverini e mo ? :ohmy: |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Li condivido solo nei rapporti più stretti e solo se a mia volta so di essere pronto a sostenere l'altro/a nei suoi di casini. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Mi hai fatto ridere perché è un comportamento che adottavo spesso; mi è venuto anche in mente l'uomo del sottosuolo di Dostoevskij in tutto ciò. Però, purtroppo, pur riconoscendo la validità di quanto dici e confermando una certa voluttà derivante dalle piccole cattiverie fatte ai danni degli altri, non sono più capace, almeno intenzionalmente di provocare fastidi, di far pesare volontariamente le mie beghe. Come ho detto nell'altra discussione però, ciò avviene comunque.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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E d'altro canto... immagina una trasposizione di quella vicenda, nella vita reale: Immagina una persona ,venuta da chi sa dove, che regala banconote da 500€ in piazza. Immagina il primo che la prende e ,con estrema sorpresa e incontenibile euforia, conferma che si tratta di banconote vere. Tu credi che ci sarebbe qualcuno dei così detti "corretti".. che non si fionderebbe? La piazza si farebbe improvvisamente un caos di persone. E così è stato nel gioco. Questo fa riflettere sul fatto che le persone che conducono la loro vita correttamente, sovente non sono "giuste".. sono corrette solamente perchè si adeguano ad un sistema, ad un ordine di cose. Perchè non hanno la forza oppure non ritengono conveniente in termini di dispendio di energie, il metterlo in discussione. Si adeguano, non scelgono "la cosa più giusta". Nonappena possono prendere una scorciatoia sicura e senza rischi, non ci pensano due volte. Il fatto è che "essere persone giuste" e "non dare fastidio a nessuno e rispettare le regole", sono due cose abissalmente distanti. Essere giusti richiede di prendere delle decisioni. La maggior parte della gente che non da fastidio a nessuno e non infrange nessuna regola, non prende nessuna decisione. Si adagia solamente in una condizione di minor dispendio di energie e che gli procura meno rischi. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Riguardo alla colpa degli altri.. Bisogna differenziare, non è colpa di tutti ma neanche di nessuno. Secondo me la colpa è sempre di chi sta meglio, nel senso che secondo la MIA personale morale chi sta meglio ha sempre la responsabilità di fare qualcosa per fare stare meglio chi sta peggio. Non baso il concetto di colpa sulla causa ma sulla soluzione, anche perché il concetto tradizionale di colpa in sé da solo non ha alcun senso, in quanto tutto è determinato da eventi precedenti e dal caso, non c'è nessun altra variabile che determina i comportamenti umani.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
Anche io tenderei a questo tipo di atteggiamento, non amo fingere, ma non amo neanche far pesare agli altri i miei stati d'animo e le mie paturnie proprio per questo "evitò" evito la gente, le situazioni sociali. Mi diverte pero' "destabilizzare il sistema" destabilizzare l'opinione publica, scandalizzare, demolire i modi usuali di pensare, ma questo solo dal punto di vista "intellettuale" ovvero, se molti credono che una cosa è nera a me diverte fargli notare che in realtà è bianca o potrebbe essere bianca, destabilizzando il loro modo di pensare e di credere, magari è vero, magari non è vero ma mi diverte. Ecco perche' il mio interesse per le teorie del complotto, spesso questi argomenti destabilizzano l'opinione pubblica. Non mi piace invece destabilizzare le persone dal punto di vista "emotivo" se una persona è felice non mi diverte farla diventare triste, se sta bene non mi diverte farla stare male, anzi a me piace preservare il benessere psicologico altrui, ecco perche' sto lontana il pii possibile dagli altri perché sono spesso depressa e non mi piace influenzare gli altri.
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Io penserei "chi me lo fa fare di stare meglio, se poi devo aiutare gli altri..." accompagnandolo al gesto dell'ombrello. :timidezza: |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Non mi riferivo ad un disagio emotivo o psicologico di un individuo lì. Mi riferivo al disagio antropologico che coinvolge tutti, dato dalle fattezze del mondo e della società. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
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Il consesso civile ha ancora da migliorare, ma si deve scontrare con i limiti costitutivi della realtà materiale e con i suoi stessi limiti costitutivi. Prendi il lavoro ad esempio: è giusto dover lavorare per vivere? Io penso di no, ma sic rebus stantibus non ci sono ancora alternative...spero in un futuro in cui l'automazione totale dei processi produttivi ci liberi da questo fastidioso onere, ma tutto ciò non è ancora possibile. Vorrei però si superasse l'idea del complotto, della prevaricazione assoluta del male sul bene, dell'ingiustizia intenzionale, e si aderisse maggiormente all'idea che l'ingiustizia è la conseguenza di un limite prima ancora che di un atto volontario di prevaricazione. |
Re: Il potere distruttivo dell'atteggiamento passivo aggressivo
La società è un meccanismo imperfetto e migliorabile. Stà bene. Però quel meccanismo è anche un imposizione. Almeno lo è oggi. Un domani potrebbe migliorare ma non vedo come potrebbe cancellare e redimersi dal fatto che fino ad ora è stata un imposizione.
A partire dal fatto che non sei tu a decidere se farne parte o meno. Dalla prevalicazione della moltitudine sui singoli. Ad esempio: Uno potrebbe non essere daccordo sul fatto che sia la maggioranza a decidere. E non è prevista nessuna soluzione a questa eventualità, se non quella di obbligare il singolo ad adeguarsi alle decisioni della maggioranza. Come quando a scuola c'erano i rappresentanti di classe. Una sorta di autorità che veniva eletta dalla maggioranza, per simpatìa. Una volta eletti si mettevano ad organizzare, stabilire, programmare e parlavano nei termini di "silenzi assensi". Si formava una determinata struttura gerarchica basata su simpatia, popolarità e una serie di caratteristiche considerate ammissibili dalla società mentre altre caratteristiche come l'uso della forza venivano bandite. Ma se il singolo non riconoscesse quella gerarchia? Nell'ottica della maggioranza, sarebbe obbligato con metodi più o meno coercitivi a fare quanto stabilito. Lo stesso accade nella macro-società al di fuori della scuola. |
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