Ho deciso che, quando i miei genitori verranno a mancare, la farò finita. Non si tratta di un momento di sconforto, ma di una scelta ponderata da lungo tempo.
Penso che la mia vita sia stata un totale disastro e non posso più fare nulla per correggerla. Gli studi, il lavoro, i rapporti con le altre persone, non c'è nulla che non ricomincerei dalla prima pietra. Ma l'età avanza e le mie possibilità sono troppo ristrette. Non vi sono più soluzioni, tutti mi dicono di coltivare qualche interesse ma si tratta di passatempi che non aggiungono nulla alla mia vita se non ulteriore noia e senso di inutilità. E il modo con cui conduco la mia esistenza, trasformata in una sequenza meccanica di gesti sempre uguali, mi induce a credere che questa mia scelta sia semplicemente una presa d'atto della realtà, in quanto sono consapevole che la mia vita è finita ben prima della morte.
|