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08-08-2018, 12:52
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#81
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Lo studio del latino permettere di conoscere molto più profondamente la lingua italiana.
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Non c'entra con quello che ho chiesto.
Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Permette di conoscere i grandi autori del passato – non solo "lèggere".
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Neanche questo.
Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Tradurre dal latino permette di sviluppare una logica di tipo matematico.
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Fonti? Ma soprattutto: perchè non dovrebbe avvenire anche per le altre lingue?
Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Tradurre dal latino insegna l'analisi, la sintassi, l'osservanza del particolare nell'insieme, abitua all'attenzione per gli usi linguistici e i costrutti lessicali.
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Cosa che avviene, appunto, anche per le altre lingue.
Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Ci permette di entrare nella storia delle parole, del linguaggio e della società.
Esempio: da dove deriva la nostra parola "religione"? Leggendo Lucrezio scopriamo che il termine latino "religio" fonda le proprie radici nel verbo "religo", incatenare, e diventa in alcuni scritti di Plinio il Vecchio, per provocazione etimologica, sinonimo di "superstitio", superstizione.
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Non c'entra neanche questo.
Quote:
Originariamente inviata da Yoel
Ci sono persone che la mente hanno il desiderio di aprirla, e hanno il desiderio di conoscere le proprie radici.
Ce ne sono altre che trovano più utile spik inglish per poter giocare ai videogiochi online.
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Ah, ok, comincio a pensare che tu sia un troll.
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Ultima modifica di Bluevelvet93; 08-08-2018 a 12:55.
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08-08-2018, 12:52
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#82
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,022
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Appunto, Gummo, tu parli di "ripulire le mele marce" e che "chi non legge muore"
Quindi, una scuola che condanna allo sterminio chi non è in grado di adattarsi ad essa....mi sembra il minimo che chi è condannato a morte dalla scuola, desideri la morte di quest'ultima.
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La scuola che immagino io non credo ti avrebbe "condannato a morte", Aliquis. Nella scuola che immagino io credo francamente che pochissimi si sentirebbero a disagio, anzi, credo che la maggior parte rimpiangerebbe la fine dei cicli di studio. Io stesso, come ho scritto alla fine del mio post, sono stato "condannato" dalla scuola attuale: professori su professori che mi dicevano d'essere mediocre, compagni che sono arrivati a picchiarmi e che addirittura una volta mi hanno lanciato un temperino nell'occhio rischiando di accecarmi (cito quest'aneddoto tragicomico per farti capire la misura del disagio che ho vissuto negli anni della mia adolescenza, ormai trascorsa). Nella "mia" scuola - così severa all'apparenza - quelli in difficoltà, gli esclusi, sarebbero i primi a ricevere ogni attenzione da parte dei docenti, una sorta di riscossa degli emarginati - come sono stato io e immagino, in un certo senso, anche tu.
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08-08-2018, 12:55
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#83
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Il latino è sempre stata la lingua d l pensiero scientifico, della teologia, delle scienze giuridiche. Gli universitari del medioevo avevano in questa lingua lo strumento che gli permetteva di seguire le lezioni tenute in qualsiasi università.
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Si, ma Leonardo da Vinci non riuscì mai a imparare il latino. Eppure lui è stato superiore a qualsiasi universitario di ogni epoca....
Anche sulle Università, sono piene di ombre. La pena del rogo per i sodomiti e gli eretici, assente nell'alto Medioevo (era stata istituita negli ultimi secoli dell'Impero Romano) fu ripristinata dalla neonata Università di Salerno nel XII secolo. E' stata colpa delle Università, e delle loro Facoltà di Teologia e di Giurisprudenza, se tantissime persone sono state torturate e uccise atrocemente per secoli e secoli.......Giovanna d'Arco fu bruciata per ordine dell'Università di Parigi. I suoi dotti teologi, professori plurititolati, carichi di diplomi, non potevano sopportare che una contadina analfabeta, senza preparazione alcuna, avesse fatto fallire i loro piani.
Galileo dovette combattere contro i professori aristotelici delle Università.
L'aristotelismo, camuffato, rimase fertile nelle Accademie e nelle Università.
Resiste sotto mentite spoglie ancora oggi.
Alla fine del Settecento l'Accademia delle Scienze di Parigi istituì un esame di geometria per gli artigiani che presentavano, da secoli, i loro brevetti. Quando qegli artigiani, nel 1793, presero il potere, tagliarono la testa a quegli accademici. Poi il vecchio potere tornò, ma l'esame non fu più proposto.
Il neoliberismo di fine Novecento, che caratterizza oggi il mondo, fu imposto ricorrendo a istituzioni accademiche. Vedete Von Hajek e Milton Friedman, entrambi Premi Nobel.
E oggi, in Italia, gli accademici hanno sentenziato che chi non è titolato come loro non può lavorare; deve morire di fame. tagliargli la testa non sarebbe una cattiva idea....
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08-08-2018, 12:57
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#84
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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@ blue: lo studio del latino favorisce lo sviluppo delle facoltà di astrazione, quella facoltà che ci distingue dai bruti.
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08-08-2018, 12:58
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#85
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
La scuola che immagino io non credo ti avrebbe "condannato a morte", Aliquis. Nella scuola che immagino io credo francamente che pochissimi si sentirebbero a disagio, anzi, credo che la maggior parte rimpiangerebbe la fine dei cicli di studio. Io stesso, come ho scritto alla fine del mio post, sono stato "condannato" dalla scuola attuale: professori su professori che mi dicevano d'essere mediocre, compagni che sono arrivati a picchiarmi e che addirittura una volta mi hanno lanciato un temperino nell'occhio rischiando di accecarmi (cito quest'aneddoto tragicomico per farti capire la misura del disagio che ho vissuto negli anni della mia adolescenza, ormai trascorsa). Nella "mia" scuola - così severa all'apparenza - quelli in difficoltà, gli esclusi, sarebbero i primi a ricevere ogni attenzione da parte dei docenti, una sorta di riscossa degli emarginati - come sono stato io e immagino, in un certo senso, anche tu.
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Va bene, allora avrò capito male.
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08-08-2018, 12:59
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#86
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
@ blue: lo studio del latino favorisce lo sviluppo delle facoltà di astrazione, quella facoltà che ci distingue dai bruti.
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Quindi io che non ho capito nè il latino, ne ho mai avuto nessuna capacità di astrazione, sono un bruto. E come me tutti gli altri.
I bruti sono quelli che non accettano la diversità degli altri.
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08-08-2018, 13:00
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#87
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
No... Ma tu hai una minima idea di cosa sia il latino? O scrivi senza sapere quello di cui si parla?
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Spiacente di deluderti, ma le cose che hai elencato non fanno certo solo parte del latino. Io intanto aspetto ancora le fonti per cui il latino avrebbe un "principio attivo" che le altre lingue non hanno.
Quote:
Originariamente inviata da Labocania
@ blue: lo studio del latino favorisce lo sviluppo delle facoltà di astrazione
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Ancora: fonti?
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08-08-2018, 13:01
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#88
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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@aliqui: sì, Galileo scriveva in volgare, e l'affrancamento dal dogma aristotelico fu una conquista, ma né lui né i suoi seguaci ignoravano la lingua latina.
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08-08-2018, 13:03
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#89
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
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Come volevasi dimostrare. Il dato di fatto è che ripetete a pappagallo le solite cose che vi hanno insegnato (d'altronde se non si tira fuori la storia dell'apertura mentale, come si giustifica l'insegnamento del latino?) e quando poi si entra nel merito si rimane stranamente muti.
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08-08-2018, 13:04
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#90
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 816
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
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Non vedo perché ci sia bisogno di sfottere le persone che amano l'inglese
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08-08-2018, 13:05
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#91
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Palladipelo
Non vedo perché bisogna sfottere le persone che amano l'inglese
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Perchè nel mondo è molto più inutile del latino
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08-08-2018, 13:06
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#92
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Il latino è sempre stata la lingua d l pensiero scientifico, della teologia, delle scienze giuridiche. Gli universitari del medioevo avevano in questa lingua lo strumento che gli permetteva di seguire le lezioni tenute in qualsiasi università.
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Non credo sempre, per quanto riguarda il pensiero scientifico. Comunque questo mica implica che sarebbe necessario impararlo per pensare e agire in modo scientifico? Che possa aiutare sono pure d'accordo (più per la lingua in sé, che per i motivi storici), ma sarebbe meglio sostituirlo con altro, che abbia anche quello scopo, e dia una formazione più completa a livello scientifico (ad es. materie informatiche). Il costo è comunque quello di imparare una lingua da zero che non verrà mai usata, cosa che ha senso per chi è appassionato di lingue e di storia e quindi vuole approfondire.
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08-08-2018, 13:13
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#93
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Originariamente inviata da Gummo98
[...]le classi dominanti, sono quelle a ritenere l'istruzione fondamentale per i propri successori [...] famiglie borghesi un discendente che abbandona gli studi viene condannato, nelle famiglie proletarie [...] La scuola privata è orientata al dominio culturale, quella pubblica è orientata alla schiavitù [...] scuola rivoluzionaria [...] Antica Grecia e l'Impero Romano [...]
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è tutto un gomblotto!
borghesia, proletariato, schiavitù, dominio culturale, rivoluzione..
mi sembra un po' esagerato tutto ciò..
io al liceo (pubblico) tra lo studio della Commedia e dei logaritmi, un panino a ricreazione e le mie compagne tettone non ho vissuto tutto questo delirio di cui parli
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08-08-2018, 13:24
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#94
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
Non credo sempre, per quanto riguarda il pensiero scientifico. Comunque questo mica implica che sarebbe necessario impararlo per pensare e agire in modo scientifico? Che possa aiutare sono pure d'accordo (più per la lingua in sé, che per i motivi storici), ma sarebbe meglio sostituirlo con altro, che abbia anche quello scopo, e dia una formazione più completa a livello scientifico (ad es. materie informatiche). Il costo è comunque quello di imparare una lingua da zero che non verrà mai usata, cosa che ha senso per chi è appassionato di lingue e di storia e quindi vuole approfondire.
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Ovviamente mi riferivo al caso del liceo scientifico
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08-08-2018, 13:40
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#95
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,022
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
è tutto un gomblotto!
borghesia, proletariato, schiavitù, dominio culturale, rivoluzione..
mi sembra un po' esagerato tutto ciò..
io al liceo (pubblico) tra lo studio della Commedia e dei logaritmi, un panino a ricreazione e le mie compagne tettone non ho vissuto tutto questo delirio di cui parli
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Marx e Gramsci erano due complottisti alla Alex Jones? La lotta di classe e l'egemonia culturale non sono due teorie complottiste.
Direi che la crisi della scuola è davanti agli occhi di tutti, quella italiana poi è un esempio lampante. Nelle scuole professionali si formano gli operai, nei licei la futura classe di burocrati, una piccola fetta di intellettuali che daranno supporto al sistema. Poi abbiamo una piccola elite - non perché parte di un Nuovo Ordine Mondiale, ma per semplice elezione di natura (i miliardi nel conto in banca) - istruita a svolgere diligentemente il proprio ruolo di governo all'insegna del profitto. I figli dei Marchionne, degli Agnelli, dei Bezos. E alla fine qui è come se si unisse il cerchio: dall'operaio al professore universitario tutti inseguono l'idea di profitto dettata dall'alto. E anche la scuola italiana è soggetta a questa legge: gli studenti sono sempre più capi di bestiame e sempre meno menti creative da stimolare all'invenzione, all'innovazione, al cambiamento dell'ordine costituito.
In poche parole, riducendo all'osso il mio discorso, direi che tutti i problemi della nostra scuola è il suo essere diventata un organo del sistema, un ingranaggio che produce ingranaggi. E da questo scendono a cascata gli studenti frustrati, i professori incapaci di far fronte a questa frustrazione, le masse di ignoranti che ogni anno vanno a rinfoltire le file del sistema con il proprio bel cellulare alla mano - per leggere cazzate su Facebook o magari salire in sella al motorino e consegnare cibo per Foodora. Se la scuola tornasse a essere un'oasi del sapere, della crescita, del dialogo, tutti questi problemi sarebbero eliminati. E' una cosa molto rischiosa, però, perché istruire le masse al sapere (e al pensiero) significherebbe la sovversione del sistema. Un sistema collaudato a favore dei potenti e a sfavore delle masse.
Dov'è il complotto, dove sono i rettiliani e gli illuminati?
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08-08-2018, 13:57
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#96
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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È vero che la scuola è sempre stata trattata come uno strumento di dominazione dai ceti dominanti, perciò, come ho già vscritto, la scuola deve rimanere separata dal contesto sociale e rimanere lontana dalle mani di economisti p, politici e sindacalisti.
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08-08-2018, 14:12
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#97
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,022
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
È vero che la scuola è sempre stata trattata come uno strumento di dominazione dai ceti dominanti, perciò, come ho già scritto, la scuola deve rimanere separata dal contesto sociale e rimanere lontana dalle mani di economisti, politici e sindacalisti.
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Sono d'accordo con te sul concetto, Labocania - lo hai espresso molto più sinteticamente di me, chapeau. - però, se come me vedi la scuola come uno strumento in mano ai ceti dominanti, perché estrometteresti dal suo interno attività politiche o sindacali atte a separare l'istruzione dalla società (e dalle sue diverse classi sociali) o atta a separarla dalle tendenze dal mercato?
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08-08-2018, 14:15
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#98
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
Perchè nel mondo è molto più inutile del latino
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Eh, l"utilità"...
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Ultima modifica di Yoel; 08-08-2018 a 14:21.
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08-08-2018, 14:31
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#99
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 133
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Una persona avrebbe una mentalità utilitaristica solo perché ritiene ragionevole diminuire le versioni di greco e latino? Per questo non riterrebbe la scuola come luogo per pensare e maturare? Da parte mia non è così.
Anzi. Ma quasi tutte le versioni parlano di guerre, guerre e guerre e le parole che impari sono quasi esclusivamente: guerra, lancia, accampamento, fiume, soldati, comandante, cavalli e simili; togliere alcune di queste versioni inutilmente ripetitive non penso che impoverisca l'animo dell'alunnoche che forse sarà maggiormente arricchito da versioni che parlano di filosofia.
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Non mi pare di avere scritto questo. Semmai ho affermato che una mentalità eccessivamente utilitaristica applicata alla dimensione scolastica porta di solito a ragionamenti di questo tipo. Di ridurre le ore se ne può parlare solo in una prospettiva di revisione ragionata e prudente degli indirizzi scolastici.
Comunque vorrei segnalare che a scuola si studiano pure i classici, che comprendono molta poesia e prosa filosofica: possibile che vi abbiano assegnato soltanto versioni tratte dai Commentarii cesariani?
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08-08-2018, 14:42
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#100
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Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,439
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Purtroppo i docenti ormai spesso non sono all’altezza, sia come preparazione che come carattere.
Gli insegnanti bravi nel loro lavoro o sono già in pensione o sono prossimi ad andarci.
Almeno questo è quello che si percepisce guardandosi attorno
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