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07-08-2018, 23:58
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#61
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
? non è vero
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In genere è così o dovrebbe essere così. Classico e scientifico richiedono in genere di proseguire gli studi e mi sembra logico che la scelta dei diversi licei abbia un significato rispetto al tipo di studi che si farà successivamente.
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08-08-2018, 00:01
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#62
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Originariamente inviata da alien boy
In genere è così o dovrebbe essere così. Classico e scientifico richiedono in genere di proseguire gli studi e mi sembra logico che la scelta dei diversi licei abbia un significato rispetto al tipo di studi che si farà successivamente.
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la differenza sta solo nel greco e nelle ore di matematica (qualcuna di più allo scientifico rispetto al classico).
la maggior parte dei miei compagni dello scientifico è andata a far filosofia. altri lettere, altri lingue, qualcuno storia dell'arte, uno solo economia, ad esempio
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08-08-2018, 00:08
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#63
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 133
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
la differenza sta solo nel greco e nelle ore di matematica (qualcuna di più allo scientifico rispetto al classico).
la maggior parte dei miei compagni dello scientifico è andata a far filosofia. altri lettere, altri lingue, qualcuno storia dell'arte, uno solo economia, ad esempio
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Giusto, la differenza è meno eclatante di quanto si creda in genere. A me piaceva molto il liceo classico precedente alla riforma Gelmini: lo trovavo un indirizzo completo ed equilibrato.
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08-08-2018, 00:09
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#64
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da Yoel
la differenza sta solo nel greco e nelle ore di matematica (qualcuna di più allo scientifico rispetto al classico).
la maggior parte dei miei compagni dello scientifico è andata a far filosofia. altri lettere, altri lingue, qualcuno storia dell'arte, uno solo economia, ad esempio
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Non conosco il programma del classico, ma sicuramente la formazione in materie scientifiche è più approfondita nell'altro liceo (a partire appunto da matematica). E se fossero così simili non avrebbe allora senso differenziarli e togliere ad esempio latino dallo scientifico per sostituirlo con discipline più coerenti con quello che dovrebbe rappresentare? In effetti dei nuovi indirizzi mi sembra che prevedano più ore di matematica e/o fisica.
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08-08-2018, 01:58
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#65
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Quote:
Originariamente inviata da XuX
Talvolta mi stupisco di quanta distanza possa esserci fra le mie opinioni e quelle altrui, anche se so bene che sia qualcosa di decisamente fisiologico. Ecco, leggendo ed affrontando simili discussioni rimango basito dalla frequenza, dalla popolarità e dalla ostinazione con le quali si palesa la posizione per cui lo studio del greco e del latino non sarebbe fruttuoso e conveniente, e per cui la sua difesa sarebbe considerata come un esercizio di retorica segnato da un vano ed orgoglioso passatismo, nonché da una ineludibile incompatibilità con le esigenze della attualità, come se la dimensione scolastica dovesse correre dietro ai suoi capricci per definirsi e per conseguire l'obiettivo della consegna di certi strumenti culturali allo studente. Insomma, penso che ragionamenti di questo tipo siano uno dei risultati di una mentalità eccessivamente utilitaristica improntata ad una concezione di scuola osservata esclusivamente (o quasi) come passaggio propedeutico all'inserimento nel mondo del lavoro, (passando, eventualmente, per la tappa intermedia dell'università) che non si addice a ciò che dovrebbe essere, a una certa nobiltà che le appartiene in quanto luogo della formazione dell'individuo. È pur vero, purtroppo, che non è cosa frequente che si riesca effettivamente a renderla tale, e le colpe sono variamente distribuite fra le istituzioni, l'apparato burocratico, il corpo docenti, gli studenti, il personale scolastico nelle sue varie traduzioni: insomma, non credo affatto che si possa individuare una categoria in grado di fregiarsi dell'assoluta carenza di colpe.
Quel che è sicuro è che non è ammissibile che si svolga l'attività didattica in sedi che a definirle vetuste, fatiscenti ed inappropriate si farebbe loro un complimento; che a lezione un insegnante debba gestire classi eccessivamente affollate e conseguentemente ingestibili; che vi siano contunui ed ininterrotti scandali, polemiche, ingiustizie e scontri sugli esiti dei concorsi e di tutto ciò che ne deriva; che vi sia un mostruoso precariato; che un giovane desideroso di dare uno sfogo alla propria vocazione trovi più ostacoli che spazi di espansione al suo scopo; che siano ignorati e tollerati fenomeni di bullismo e di violenza; di sicuro c'è pure, infine, che questo misero angolo di forum non mi (e non ci) consentirà di certo di esaurire in esso tutti i punti critici della cosa.
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Una persona avrebbe una mentalità utilitaristica solo perché ritiene ragionevole diminuire le versioni di greco e latino? Per questo non riterrebbe la scuola come luogo per pensare e maturare? Da parte mia non è così.
Anzi. Ma quasi tutte le versioni parlano di guerre, guerre e guerre e le parole che impari sono quasi esclusivamente: guerra, lancia, accampamento, fiume, soldati, comandante, cavalli e simili; togliere alcune di queste versioni inutilmente ripetitive non penso che impoverisca l'animo dell'alunnoche che forse sarà maggiormente arricchito da versioni che parlano di filosofia.
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08-08-2018, 02:25
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#66
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Non andrebbero ridotte le ore andrebbe però sicuramente aggiornato il metodo d'insegnamento al fine di renderlo più efficace e profittevole. Perché nelle prime fasi dell'insegnamento della lingua inglese gli studenti devono seguire la banale quotidianità del Dick o della Jane di turno che vanno dal panettiere, poi dal parrucchiere, poi prendono il bus per raggiungere il centro città, incontrano qualche conoscente, vengono presentati in maniera ordinata ai loro amici, girano per i negozi e pagano in contanti qualsiasi acquisto assicurandosi che ogni singolo cent sia ben visibile al lettore, chiedono indicazioni ai passanti etc., mentre della quotidianità di Titius, Gaius et Sempronius nessun testo scolastico narra mai qualcosa? Sì, l'insegnamento del latino e del greco dovrebbero prevedere una fase introduttiva nella quale i poveri ginnasiali, sprovvisti di solide conoscenze della stessa grammatica italiana, vengano preservati dalla grammatica a dalle versioni per potersi esercitare nella semplice comprensione di semplici testi.
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So che è OT ma è un argomento che mi sta a cuore, perché da ragazzino odiavo ferocemente il latino e ne ho capito l'importanza solo quando ormai era troppo tardi.
Ma tra le tante insegnanti di latino che abbiamo avuto, solo una ci faceva tradurre al contrario (dall'italiano al latino). Operazione in cui facevo molta meno fatica. Anzi, mi piaceva, nonostante la mia completa idiosincrasia verso una materia che reputavo totale perdita di tempo.
C'è anche da dire che probabilmente il fatto che non si comprenda più l'importanza dello studio di queste lingue imho è legato alla perdita di esclusività del percorso liceale.
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08-08-2018, 07:14
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#67
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
A me pare che vi sia una forte tendenza autoassolutoria nella ricerca di un colpevole da identificare sempre e comunque nell'altro, in ciò che è fuori da sé, che non è mai perfetto, ma in tutte queste critiche mi pare di intravedere un costante sforzo nel ribaltare la prospettiva secondo il classico schema: non mi accetto, scorgo ovunque segnali che rimandano alle mie presunte mancanze (che in realtà sono quelle cose che non accetto in me)
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Io continuo a pensare che questa cosa non sia a senso unico come sostieni. L'individuo per quale motivo dovrebbe percepirsi mancante di qualcosa?
Si presuppone in queste teorie che certe idee che passano per la testa ad una persona sorgano sempre ed in ogni caso spontanee dal nulla e le crei l'individuo in totale libertà dal contesto perché non ha niente da fare, ma in pratica non è così sempre.
Se ad una ragazza adolescente sovrappeso un tipo con cui ci ha provato le ha detto che è un cesso - faccio esempi che capitano praticamente e che conosco in prima persona - la mancanza di avvenenza che poi percepirà questa ragazza in relazione al proprio aspetto e corpo avrà a che fare anche con eventi del genere.
Più che cercare un colpevole qua si tratta solo di dire le cose come stanno.
Non è detto che tutti siano paranoici e sviluppino certe idee scollate da come vengono poi percepiti effettivamente dalle altre persone.
Una persona può non sentirsi amabile anche perché non lo è davvero (così com'è adesso) dal consorzio umano.
In generale comunque io ribalto la prospettiva.
Una persona (esclusi rarissimi casi) non si accetta perché crede di non essere accettata dalle persone per lei significative così com'è.
Una persona che in prospettiva non deve vedere nessuno perché mai dovrebbe preoccuparsi di com'è fatta in modo così ossessivo?
E' questa credenza il vero problema e non è detto che sia sempre falsa, se non è falsa non si ha a che fare con un problema di ideazione scollata da correggere.
E' corretta la mia idea tanto è vero che le persone che si percepiscono come poco piacevoli o giudicate male (a vari livelli) per star meno male si chiudono in casa ed evitano di vedere altre persone. Se fosse solo il proprio giudizio indipendente il problema principale, nella stragrande maggioranza dei casi questo ci sarebbe dentro e fuori in egual misura. Il proprio giudizio relativo all'autoaccettazione (nella stragrande maggioranza dei casi) non è indipendente dal contesto (o meglio da quel che si crede sia il contesto con cui si ha a che fare).
Se il problema consistesse in una forma di autopercezione negativa scollata dalla credenza relativa al come si vien percepiti e giudicati dal contesto, questi provvedimenti non dovrebbero aiutare in nessun modo la persona a star meno male e non avrebbero alcun senso.
Perché truccarsi o coprire una macchia con un vestito se poi tu saprai comunque che là c'è quella macchia ed è la cosa in sé che disturba? Si crede che questo difetto disturbi gli altri e svalorizzi la propria persona agli occhi di questi, per questo poi si usano questi stratagemmi.
Il problema grosso e altamente disturbante non è causato dal fatto che a te non piace la macchia ma dal fatto che credi che non piaccia ad altre persone.
Ora tanto può essere che questo è un pensiero falso, tanto può essere che sia vero.
Ma è ben diversa questa descrizione qua dalla teoria che mette su un autogiudicarsi per sfizio decontestualizzato che creerebbe tutto il resto. Qua si ha a che fare con delle credenze sui giudizi contestuali non con un autogiudicarsi che non si sa nemmeno perché mai dovrebbe esistere.
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Ultima modifica di XL; 08-08-2018 a 08:02.
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08-08-2018, 08:22
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#68
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Sul greco e il latino mi sento di dire che sono utilissimi perchè la loro comprensione apre le porte ai testi dell'antichità classica. Ed è da lì che deriva la nostra civiltà. La scienza è nata nell'antica Grecia, così come la filosofia, la politica, la democrazia. Magari fossi stato capace di leggere quei testi......
Io in latino, al magistrale (iniziato su indicazione, errata, dei docenti delle medie) andavo malissimo, così come nelle altre lingue e in matematica; ma questo è un altro discorso.
Penso che latino e greco debbano essere studiati, ma da chi li sceglie liberamente e consapevolmente (intendo, da chi è conscio della loro importanza) e con il giusto metodo, che può anche variare da persona a persona.
Sono dell'idea che la didattica non sia ancora una disciplina scientifica, e per scientifico intendo qualcosa che si basa sulla concretezza oggettiva dei fatti.
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08-08-2018, 08:36
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#69
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,948
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Le materie non servono a trovare lavoro, ma a formare la testa.A far muovere neuroni, a imparare a ragionare.
Che poi non funzioni è un altro discorso.
Toglieranno anche il corsivo,tanto non serve, per allora spero di non insegnare piú.
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08-08-2018, 09:32
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#70
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Alcune scuole superiori servono anche per trovare lavoro, visto che formano competenze verso certi tipi di lavoro (anche molto specifici) piuttosto che per altri. Per i licei il discorso è un po' diverso perchè la scelta in effetti spesso non viene fatta sulla base di 'cosa vorrei fare da grande', ma in teoria andrebbe comunque fatta sulle conoscenze verso cui si sente di aver maggior predisposizione e/o che interessano di più. Per chi non opta per istituti più specifici, visti magari come limitanti, e ha preferenze e attitudini che vanno più verso il settore delle scienze (le "scienze certe") dovrebbe trovare un percorso che segua queste sue inclinazioni: lo studio di un'ulteriore lingua, non più usata, da questo punto di vista è ridondante; quello che ci sarebbe da imparare sul mondo classico (che comunque è un aspetto centrale per chi fa delle scelte proprio in base a quell'interesse -> liceo classico) si può apprendere da contributi di storia, letteratura (integrare letteratura latina in italiana eventualmente), filosofia e anche storia dell'arte.
P.S. e magari anche riferimenti storici delle rispettive discipline all'interno di programmi di materie come fisica e matematica
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Ultima modifica di alien boy; 08-08-2018 a 09:39.
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08-08-2018, 10:17
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#71
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E' corretta la mia idea
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Al di là del merito, è interessante questa cosa che non solo argomenti, ma arrivi anche a darti tranquillamente e apertamente ragione da solo.
Per la serie: e gli altri checcé stanno affà
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08-08-2018, 11:05
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#72
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Al di là del merito, è interessante questa cosa che non solo argomenti, ma arrivi anche a darti tranquillamente e apertamente ragione da solo.
Per la serie: e gli altri checcé stanno affà
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E come dovrei scrivere?
"La mia idea è falsa perché..."
Adesso sono convinto di aver ragione, non è che devo darmela, semplicemente lo comunico.
Se non ne fossi convinto adesso non direi che l'altra idea di muttley è scorretta.
Può essere che nel mio ragionamento ci sono falle e non me ne accorgo adesso, però finché non le vedo la mia convinzione questa resta e non capisco perché non posso comunicarlo.
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Ultima modifica di XL; 08-08-2018 a 11:14.
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08-08-2018, 11:48
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#73
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Le materie non servono a trovare lavoro, ma a formare la testa.A far muovere neuroni, a imparare a ragionare.
Che poi non funzioni è un altro discorso.
Toglieranno anche il corsivo,tanto non serve, per allora spero di non insegnare piú.
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Se si mette il latino a scuola per far imparare a ragionare allora sostituiamolo direttamente con lo studio della logica, se mai non servisse già la filosofia e la matematica. Aggiungo: come mai il latino aumenta la capacità di ragionamento e le altre lingue (che sono però giusto un attimo più attuali) no?
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08-08-2018, 12:14
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#74
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Le materie non servono a trovare lavoro, ma a formare la testa.A far muovere neuroni, a imparare a ragionare.
Che poi non funzioni è un altro discorso.
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non vedo cos'altro ci sarebbe da aggiungere.
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08-08-2018, 12:32
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#75
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Le materie non servono a trovare lavoro, ma a formare la testa.A far muovere neuroni, a imparare a ragionare.
Che poi non funzioni è un altro discorso.
Toglieranno anche il corsivo,tanto non serve, per allora spero di non insegnare piú.
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Sono del parere invece che le materie servano per essere imparate in se stesse e non per fini esterni. La capacità di ragionare è innata e esiste in ogni essere umano, non può essere insegnata. Vedo spesso che esiste anche nel mio gatto....
La realtà è che siamo ancora sia ad Aristotele e Platone (superiorità della teoria e disprezzo per le cose pratiche) che a Cartesio (separazione tra mente e materia, e superiorità di chi è in grado di ragionare; inferiorità di chi non è in grado, che deve acquisire tale capacità dal superiore, se non vuole restare inferiore).
Capisco perchè in Italia, a differenza che altrove, non si impari l'inglese. Viene insegnato nelle scuole non perchè venga compreso (e quindi sia utile per comunicare con l'estero) ma per far acquisire una presunta capacità di "ragionare".
Lo ripeto, in vita mia ho conosciuto una sola docente degna di questo nome.
Era americana.
Peccato che sia durato soltanto pochi mesi, quel corso.......
Penso che l'Italia sia qualcosa di schifoso.
Forse dovrei cambiare titolo: Il Libro Nero dell'Italia!
Oppure: Lo Stivale del Disonore.
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08-08-2018, 12:33
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#76
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Banned
Qui dal: Jun 2018
Messaggi: 178
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Quote:
Originariamente inviata da Bluevelvet93
come mai il latino aumenta la capacità di ragionamento e le altre lingue (che sono però giusto un attimo più attuali) no?
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Lo studio del latino permettere di conoscere molto più profondamente la lingua italiana.
Permette di conoscere i grandi autori del passato – non solo "lèggere".
Tradurre dal latino permette di sviluppare una logica di tipo matematico.
Tradurre dal latino insegna l'analisi, la sintassi, l'osservanza del particolare nell'insieme, abitua all'attenzione per gli usi linguistici e i costrutti lessicali.
Ci permette di entrare nella storia delle parole, del linguaggio e della società.
Esempio: da dove deriva la nostra parola "religione"? Leggendo Lucrezio scopriamo che il termine latino "religio" fonda le proprie radici nel verbo "religo", incatenare, e diventa in alcuni scritti di Plinio il Vecchio, per provocazione etimologica, sinonimo di "superstitio", superstizione.
Ci sono persone che la mente hanno il desiderio di aprirla, e hanno il desiderio di conoscere le proprie radici.
Ce ne sono altre che trovano più utile spik inglish per poter giocare ai videogiochi online.
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08-08-2018, 12:35
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#77
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
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Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Le materie non servono a trovare lavoro, ma a formare la testa.A far muovere neuroni, a imparare a ragionare.
Che poi non funzioni è un altro discorso.
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Dovrebbero servire anche e soprattutto a creare adulti funzionali, sopperendo in alcuni casi alle deficienze genitoriali.
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08-08-2018, 12:39
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#78
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
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Messaggi: 14,022
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Si, perchè se si analizza bene la Storia, la Scuola ha in realtà represso il progresso.
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Se la scuola è realmente uno strumento di potere perché, proprio le classi dominanti, sono quelle a ritenere l'istruzione fondamentale per i propri successori? Infatti, se nelle famiglie borghesi un discendente che abbandona gli studi viene condannato, nelle famiglie proletarie - vuoi per ignoranza dinastica, vuoi per necessità economiche, e le due cose sono ovviamente intrinseche - la scuola è un luogo per prepararsi a lavorare o addirittura una prassi da evitare per cominciare subito a vendere forza lavoro ed evitare di morir di fame. Chi sa comanda, chi non sa ubbidisce: chi legge i libri va da chi non legge i libri e lo rigira a proprio piacere. (cit)
Il problema, fatta questa premessa? La scuola privata - quella dei rampolli della borghesia - non è orientata al lavoro ma al dominio culturale, quella pubblica - quella dei più - è orientata alla schiavitù e alla dipendenza culturale. La strada non è delegittimare la scuola ma renderla uno strumento per diffondere il sapere, quindi, diffondere la libertà. Potenti e non sono tutti da mettere davanti alla medesima scuola. Una scuola rivoluzionaria, dove chi legge respira e chi non legge muore (mi sono riallacciato alla citazione, il significato non è letterale). Il percorso scolastico, con la sua natura di cammino via via più impervio, mi sembra perfetto; va ripulito dalle mele marce e rafforzato: che anche le scuole tecniche e professionali includano la storia dell'arte, corsi di letteratura, ore di musica (oltre che altre materie che non conosco data la mia ignoranza) e che miliardi su miliardi vengano investiti in questa fondamentale istituzione. Senza il ruolo dell'istruzione l'Antica Grecia e l'Impero Romano non sarebbero stati quelli che conosciamo.
Aggiungo una nota personale perché la ritengo significativa: io ho sempre odiato la scuola. Mi sono sempre trovato malissimo al suo interno e continuo, ora, che frequento i corsi serali, a sentirmi male. Corsi poco impegnativi, per altro, così distanti dalla scuola severa che teorizzo e che auspico; sono fortunato, nella società che prospetto sarei stato costretto a una vita più infelice poiché meno soggetta a tenere conto delle esigenze individuali. Non teorizzo tutto questo perché sono masochista ma perché credo di essere in compagnia di una fetta di popolazione che è diversa dalla massa, quella parte che è capace di decidere per se stessa. La massa non pensa autonomamente, non decide per se stessa. Non ancora. Così come non legalizzerei alcuna droga - oggi -, così come non appoggerei nessun incremento di libertà civili - oggi-, così credo che la scuola debba essere un nucleo votato all'ingegneria sociale, unica speranza per risollevare questo mondo che non pensa più. Un sacrificio di libertà individuale per un mondo libero domani.
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Ultima modifica di Gummo; 08-08-2018 a 12:43.
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08-08-2018, 12:41
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#79
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Il latino è sempre stata la lingua d l pensiero scientifico, della teologia, delle scienze giuridiche. Gli universitari del medioevo avevano in questa lingua lo strumento che gli permetteva di seguire le lezioni tenute in qualsiasi università.
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08-08-2018, 12:44
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#80
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Appunto, Gummo, tu parli di "ripulire le mele marce" e che "chi non legge muore"
Quindi, una scuola che condanna allo sterminio chi non è in grado di adattarsi ad essa....mi sembra il minimo che chi è condannato a morte dalla scuola, desideri la morte di quest'ultima.
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