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Vecchio 05-08-2013, 12:58   #1
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L'avatar di Fryma
 

Ciao a tutti!
Questo è il mio primo Topic, spero di essere nella sezione giusta e mi scuso in anticipo per il fatto che sarà prolisso, ma dovendo voi conoscermi, ci sono delle cose che non posso omettere assolutamente.

Per quelli che non hanno letto la mia presentazione sono una nuova utente, ho 26 anni e scrivo da Firenze. Sono capitata in questo Forum cercando sul web qualcosa che si avvicinasse alla mia situazione, quindi mi sono iscritta per confrontarmi con altre persone, magari con qualcuno che è più saggio di me, mi piace avere a che fare con persone da cui posso imparare qualcosa.

Prima di dire di cosa si tratta esattamente devo fare delle premesse, in modo che non ci siano dei fraintendimenti e la comunicazione possa essere chiara e scorrevole.

1. Non mi ritengo una persona Sociofobica per il semplice motivo che oggi non ho nessun genere di difficoltà a mettermi in relazione con le persone.

2. Quasi una decina di anni fa invece ho avuto questo tipo di problema, ed è nato da un comportamento depressivo in concomitanza con la bulimia, arrivando al punto di avere attacchi di panico e simili, però grazie alla volontà di stare meglio ed evolvermi come persona, oggi rimane un capitolo definitivamente chiuso della mia vita.

3. Ho una mia personale opinione da eretica sugli psicologi e sul mondo della psichiatria, avendo avuto io un'esperienza diretta sulla mia pelle in entrambi i casi, e studiando da tanti anni i meccanismi dei processi neurologici che portano a dei determinati comportamenti (con studiare intendo non solo leggere e informarmi, ma anche verificare direttamente su me stessa e poi sugli altri), quindi sarà certamente probabile che se dovessero saltare fuori parole come malattia, terapia e farmaci, non mi troverete mai d'accordo con voi sulla loro legittimità e leicità, non prendetelo come un attacco personale ma come la possibilità che fuori dalla scatola ci sia "altro" di altrettanto valido (se non di più).

Detto questo la mia attuale situazione è questa: se mi osservasse una qualunque persona comune, di me direbbe che sono una persona asociale che non esce mai e non ha amici. Io di me stessa non penso di non avere amici, conosco tante persone, soltanto che non riesco a frequentarle con una certa continuità e quotidianità, possono passare anche molti mesi prima di reincotrarle.

E il mio problema non è questo, mi sento apposto con me stessa e riesco a stare bene anche da sola. Ultimamente un'amica di infanzia che non frequento abitualmente da 8 anni ha cominciato a farsi risentire insistentemente cercando di riallacciare il rapporto e per me è un grosso problema perché il mio sentimento nei suoi confronti è completamente mutato, anzi azzerato, e non ho la più pallida idea di come levarmela di torno senza ferirla e senza dover essere obbligata a spiegarle che io proprio non ce la faccio a frequentare le persone con costanza come fa lei, perché per me è una cosa pesante e più di tutto non so per quale motivo sento il bisogno di scappare dal rapporto, come se quella persona stesse minacciando la mia libertà.

C'è qualcuno che sente i rapporti con gli altri come faccio io?

E se sì, come ha fatto ad allontanarsi da determinate persone in modo indolore?

Grazie a chiunque vorrà rispondere.


Fryma
Vecchio 05-08-2013, 13:06   #2
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ho letto solo il titolo e la parte in grassetto però anche io vorrei scappare da tutto e da tutti . mi sento come se fossi in una gabbia invisibile perché alla fine non ho neanche un briciolo di forza per andare via e iniziare una nuova vita

edit: anche io ho un vecchio amico che vorrei levarmi dalle scatole senza ricorrere alla violenza per questo ogni volta che chiama non rispondo o mi invento millemila scuse per non uscire.Il problema è che non si è ancora scocciato e inizio a vederlo come una minaccia

Ultima modifica di utentex; 05-08-2013 a 13:17.
Vecchio 05-08-2013, 13:26   #3
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Quote:
Originariamente inviata da utentex Visualizza il messaggio
ho letto solo il titolo e la parte in grassetto
Sindrome da Y! Answer? XD

Comunque ti posso dire che ci sono persone che si ritrovano isolate senza volerlo e senza capire il perche'. Altre invece si isolano volutamente (magari proprio quando sono ben voluti da un crescente num. di persone).

Tu, come me, fai parte della seconda categoria. Anche io ogni volta che qualcuno conta su di me come amica, sento addosso quasi un senso d'oppressione, anche io sento minato il mio senso di liberta' e finisco con lo scomparire totalmente.

Ma ti faccio questa domanda: una volta che ti sei rifugiata in te stessa, che hai allontanato qualcuno, speri che questo torni a cercarti?
A me succede, nonostante sia io a rifuggire la gente, in cuor mio spero sempre di trovare quel qualcuno che comprenda, e che mi cerchi ancora.
E' contradditorio, e non sapendo spiegare cosa accada a me, temo di non saperti aiutare
Vecchio 05-08-2013, 13:43   #4
Banned
 

[QUOTE=Betsy Cherry;1123153]Sindrome da Y! Answer? XD
QUOTE]

Che significa?

Per il resto sono uguale a te ,tranne il fatto che non spero affatto che tornino a cercarmi
Vecchio 05-08-2013, 13:58   #5
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Solo per la tua posizione in merito alla psichiatria meriti senza dubbio la mia stima.
Vecchio 05-08-2013, 14:37   #6
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L'avatar di Fryma
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Ma ti faccio questa domanda: una volta che ti sei rifugiata in te stessa, che hai allontanato qualcuno, speri che questo torni a cercarti?
A me succede, nonostante sia io a rifuggire la gente, in cuor mio spero sempre di trovare quel qualcuno che comprenda, e che mi cerchi ancora.
E' contradditorio, e non sapendo spiegare cosa accada a me, temo di non saperti aiutare
Con persone che ho volutamente allontanato no, con persone che ho difficoltà ad incontrare per questioni pratiche, sì.
Nella maggior parte dei casi non riesco a provare affetto per il mio prossimo, riesco solo con pochissime persone, o verso coloro per cui nutro una grande stima, in generale con persone che non mi tolgono energie, persone che in generale non sono focalizzate sui loro problemi, anche se magari ne hanno come tutti, e non me li scaricano addosso.
Mi rendo conto purtroppo che il mio essere solitaria è alimentato dal fatto che ho degli interessi molto specifici che non hanno niente a che fare col pettegolare e parlare di aria fritta. Non so se hai letto la mia presentazione, per me adesso è difficile ricordarmi tutti i nick, ma sono molto allergica alle donne, ecco la frase in neretto la dice lunga.


Quote:
Originariamente inviata da Balordo Visualizza il messaggio
Solo per la tua posizione in merito alla psichiatria meriti senza dubbio la mia stima.
Grazie
Vecchio 05-08-2013, 14:39   #7
Esperto
L'avatar di n. 8028
 

per quanto riguarda la tua domanda, penso che alla tua amica potresti semplicemente dire la verità, magari senza troppi dettagli, e cioé che in questo momento non sei pronta per frequentarla assiduamente perché hai alcune cose personali da fare;

per quanto riguarda la tua situazione, ho vissuto come te per anni, probabilmente in un altro tipo di contesto, ma con le stesse convinzioni, solo che poi dopo un po' mi sono accorto che è un tipo di vita che non mi piace e adesso ho sete di relazioni e amicizie; quindi ti consiglierei di non dare per assodato che tu rimarrai asociale per sempre. forse è il non aprire alcuna porta appunto ad amiche/i per uscite, frequentazioni varie, ecc., a non farti assaporare queste cose, ma dopo che lo hai fatto qualche volta potresti trovare il gusto di farle, e quindi trarne piacere...
Vecchio 05-08-2013, 14:49   #8
Esperto
L'avatar di alleny82
 

Ciao Fryma. Anche io vedo i rapporti con gli altri come li vedi tu....e sono sorpresa che tu abbia piu' di un amico in grado di accettare questi ritmi diversi: sei stata fortunata Circa 6 anni fa avevo un gruppetto di amici ma erano di quelli che se non ti sentivano almeno 2 volte a settimana gia' si facevano venire le ansie e guai se non potevi andare al loro compleanno e se non ti andava di andare al mare e se non gli telefonavi e...oddio!! Io mi sentivo soffocare...avevo sempre piu' bisogno di spazio,di liberta'..non mi sentivo capita,mi ritenevano strana e alla fine dubitavano che la mia amicizia fosse sincera e vera; ma io ero sincera..solo diversa. Bè,insomma,parlare chiaro non sarebbe servito a farmi vedere sincera..cosi' a quel punto sono SPARITA. Semplicemente non ho piu' risposto a messaggi e telefonate e ho fatto dire da mia madre che ero molto impegnata con il lavoro o che stavo fuori citta'.. Io una soluzione meno indolore non sono riuscita a trovarla perché erano persone che la vedevano in modo troppo diverso da me...Puo' essere che nel tuo caso possa essere utile spiegare che sei di carattere un po' solitario ma se non vuoi spiegarlo,non mi pare ci siano molte soluzioni...forse qualche bugia e alla fine si stufera'... alla fine tutti si stufano..prima o poi Buona fortuna
Vecchio 05-08-2013, 14:50   #9
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L'avatar di Fryma
 

Quote:
Originariamente inviata da n. 8028 Visualizza il messaggio
per quanto riguarda la tua domanda, penso che alla tua amica potresti semplicemente dire la verità, magari senza troppi dettagli, e cioé che in questo momento non sei pronta per frequentarla assiduamente perché hai alcune cose personali da fare;

per quanto riguarda la tua situazione, ho vissuto come te per anni, probabilmente in un altro tipo di contesto, ma con le stesse convinzioni, solo che poi dopo un po' mi sono accorto che è un tipo di vita che non mi piace e adesso ho sete di relazioni e amicizie; quindi ti consiglierei di non dare per assodato che tu rimarrai asociale per sempre. forse è il non aprire alcuna porta appunto ad amiche/i per uscite, frequentazioni varie, ecc., a non farti assaporare queste cose, ma dopo che lo hai fatto qualche volta potresti trovare il gusto di farle, e quindi trarne piacere...
Ciao n. 8028, grazie per il suggerimento con la mia amica.
Forse devo aggiungere qualcosa, se no non si capisce bene la situazione.
Non è che sono proprio digiuna alla mondanità. Ho una relazione stabile e serena da 8 mesi, e quindi le zampe fuori di casa nonostante i problemi economici (non lavoro) le metto. Quando esco con lui generalmente usciamo da soli, però a volte con dei suoi amici. In certi momenti sono insofferente, ci sono delle personalità nella compagnia che non digerisco, però ci sono anche quelle 2/3 persone con cui mi sento tranquilla e a mio agio.
Stasera per esempio andiamo a cena con dei miei amici/ex colleghi, a parte la moglie di un signore e io, il resto saranno tutti maschietti, e il mio ragazzo a parte l'amica famosa e un altro mio caro amico, non ha conosciuto nessuno di quelli che io ritengo miei amici (stragrande maggioranza maschi).
E' vero che sono solitaria, ma sono anche una persona molto socievole e piena di vita.
Vecchio 05-08-2013, 15:01   #10
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Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
Ciao Fryma. Anche io vedo i rapporti con gli altri come li vedi tu....e sono sorpresa che tu abbia piu' di un amico in grado di accettare questi ritmi diversi: sei stata fortunata Circa 6 anni fa avevo un gruppetto di amici ma erano di quelli che se non ti sentivano almeno 2 volte a settimana gia' si facevano venire le ansie e guai se non potevi andare al loro compleanno e se non ti andava di andare al mare e se non gli telefonavi e...oddio!! Io mi sentivo soffocare...avevo sempre piu' bisogno di spazio,di liberta'..non mi sentivo capita,mi ritenevano strana e alla fine dubitavano che la mia amicizia fosse sincera e vera; ma io ero sincera..solo diversa. Bè,insomma,parlare chiaro non sarebbe servito a farmi vedere sincera..cosi' a quel punto sono SPARITA. Semplicemente non ho piu' risposto a messaggi e telefonate e ho fatto dire da mia madre che ero molto impegnata con il lavoro o che stavo fuori citta'.. Io una soluzione meno indolore non sono riuscita a trovarla perché erano persone che la vedevano in modo troppo diverso da me...Puo' essere che nel tuo caso possa essere utile spiegare che sei di carattere un po' solitario ma se non vuoi spiegarlo,non mi pare ci siano molte soluzioni...forse qualche bugia e alla fine si stufera'... alla fine tutti si stufano..prima o poi Buona fortuna
Grazie Alleny82!
Il buon vecchio trucco del non ci sono, ho da fare, il lavoro etc etc poteva funzionare se in questo momento stavo lavorando
Pensa che per allontanarmi da lei all'epoca e altre 3 persone, mi sono fatta bocciare al quarto anno di superiore. La cosa funzionò e ha funzionato parecchi anni, mi sono sentita veramente bene e libera.
Ora è un po' più dura: c'è facebook in primis con un milione di persone in comune.. avevo cambiato numero i telefono per altri problemi e a lei non glie l'avevo dato, mi è venuta a cercare a casa
Allontanarla senza dirle la verità mi sembra così difficile, il punto è che non la sopporto proprio, è una persona che non porta beneficio alla mia esistenza (in senso affettivo) e negli anni dell'adolescenza le sono rimasta accanto perché le morì il padre quando aveva 15 anni, ci conosciamo da quando ne avevamo 3. E' una persona strapiena di amici e conoscenti, però secondo me non di buona qualità, tutti per interesse, e credo che finalmente se ne sia resa conto, ma io non voglio portarmelo questo fardello, non sono la Croce Rossa.
Vecchio 05-08-2013, 15:39   #11
Esperto
L'avatar di alleny82
 

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Originariamente inviata da Fryma Visualizza il messaggio
Grazie Alleny82!
Il buon vecchio trucco del non ci sono, ho da fare, il lavoro etc etc poteva funzionare se in questo momento stavo lavorando
Pensa che per allontanarmi da lei all'epoca e altre 3 persone, mi sono fatta bocciare al quarto anno di superiore. La cosa funzionò e ha funzionato parecchi anni, mi sono sentita veramente bene e libera.
Ora è un po' più dura: c'è facebook in primis con un milione di persone in comune.. avevo cambiato numero i telefono per altri problemi e a lei non glie l'avevo dato, mi è venuta a cercare a casa
Allontanarla senza dirle la verità mi sembra così difficile, il punto è che non la sopporto proprio, è una persona che non porta beneficio alla mia esistenza (in senso affettivo) e negli anni dell'adolescenza le sono rimasta accanto perché le morì il padre quando aveva 15 anni, ci conosciamo da quando ne avevamo 3. E' una persona strapiena di amici e conoscenti, però secondo me non di buona qualità, tutti per interesse, e credo che finalmente se ne sia resa conto, ma io non voglio portarmelo questo fardello, non sono la Croce Rossa.
Temo tu abbia a che fare con un osso duro Anche a me è successo di rimanere vicino a qualcuno perché gli era accaduto qualcosa di brutto. Comunque...c'è da dire che se una persona non è in grado di capire che uno la sta evitando da anni e in tutti i modi possibili..credo non abbia una grande sensibilita' o empatia..quindi non farti troppi scrupoli a dirgli che magari in questo momento sei occupata a parlare con persone piu' simili a te perché ne senti il bisogno: secondo me lo sconforto le passera' presto e se si arrabbia,pazienza: non puoi farti condizionare per sempre... MI dispiace che addirittura ti sei fatta bocciare! Diglielo o questa mi sa che non molla..
Vecchio 05-08-2013, 15:43   #12
Principiante
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Originariamente inviata da alleny82 Visualizza il messaggio
c'è da dire che se una persona non è in grado di capire che uno la sta evitando da anni e in tutti i modi possibili..credo non abbia una grande sensibilita' o empatia..
Hai fatto centro
Vecchio 05-08-2013, 15:54   #13
Esperto
 

Amicizia significa anche concedersi la libertà di dire"Non mi rompere, voglio stare da sola". Se è intelligente capirà.
Devi frequentare le persone che ti fanno stare meglio.
Io sono una persona tendenzialmente solitaria.
Cerco compagnia solo ne vale la pena..
Vecchio 05-08-2013, 15:56   #14
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Quote:
Originariamente inviata da Melvin II Visualizza il messaggio
Amicizia significa anche concedersi la libertà di dire"Non mi rompere, voglio stare da sola". Se è intelligente capirà.
Devi frequentare le persone che ti fanno stare meglio.
Io sono una persona tendenzialmente solitaria.
Cerco compagnia solo ne vale la pena..
Condivido pienamente Melvin II, grazie
Vecchio 05-08-2013, 18:51   #15
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Fryma posso chiederti come si comportano i tuoi genitori quando la tua amica viene a cercarti fino a casa?
A me succede la stessa cosa e purtroppo ci si mettono anche loro a pressarmi affinché io esca,finendo poi per litigare. Sto pensando seriamente,la prossima volta che questo mio amico viene a casa senza che io gli abbia dato il permesso di venire, di metterlo in cattiva luce agli occhi dei miei genitori in modo da metterlo in forte imbarazzo
A mali estremi, estremi rimedi
Vecchio 06-08-2013, 10:58   #16
Principiante
L'avatar di Fryma
 

Quote:
Originariamente inviata da utentex Visualizza il messaggio
Fryma posso chiederti come si comportano i tuoi genitori quando la tua amica viene a cercarti fino a casa?
A me succede la stessa cosa e purtroppo ci si mettono anche loro a pressarmi affinché io esca,finendo poi per litigare. Sto pensando seriamente,la prossima volta che questo mio amico viene a casa senza che io gli abbia dato il permesso di venire, di metterlo in cattiva luce agli occhi dei miei genitori in modo da metterlo in forte imbarazzo
A mali estremi, estremi rimedi
Ciao Utentex, buongiorno.
Mah, fortunatamente per ora è successo pochissimo.
Come si comportano i tuoi genitori quando tu, o un tuo fratello/sorella tornano a casa?
Lei è una mia coetanea, da piccine frequentavamo spesso le rispettive famiglie, quindi è una persona straconosciuta, se viene la fanno entrare tranquillamente.
Il fatto che i tuoi genitori ti pressano per uscire credo che non abbia a che fare col fatto che un tuo amico venga improvvisamente a farti visita a casa, correggimi se sbaglio.
Vecchio 27-09-2013, 16:41   #17
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Fryma Visualizza il messaggio
Ciao a tutti!
Questo è il mio primo Topic, spero di essere nella sezione giusta e mi scuso in anticipo per il fatto che sarà prolisso, ma dovendo voi conoscermi, ci sono delle cose che non posso omettere assolutamente.

Per quelli che non hanno letto la mia presentazione sono una nuova utente, ho 26 anni e scrivo da Firenze. Sono capitata in questo Forum cercando sul web qualcosa che si avvicinasse alla mia situazione, quindi mi sono iscritta per confrontarmi con altre persone, magari con qualcuno che è più saggio di me, mi piace avere a che fare con persone da cui posso imparare qualcosa.

Prima di dire di cosa si tratta esattamente devo fare delle premesse, in modo che non ci siano dei fraintendimenti e la comunicazione possa essere chiara e scorrevole.

1. Non mi ritengo una persona Sociofobica per il semplice motivo che oggi non ho nessun genere di difficoltà a mettermi in relazione con le persone.

2. Quasi una decina di anni fa invece ho avuto questo tipo di problema, ed è nato da un comportamento depressivo in concomitanza con la bulimia, arrivando al punto di avere attacchi di panico e simili, però grazie alla volontà di stare meglio ed evolvermi come persona, oggi rimane un capitolo definitivamente chiuso della mia vita.

3. Ho una mia personale opinione da eretica sugli psicologi e sul mondo della psichiatria, avendo avuto io un'esperienza diretta sulla mia pelle in entrambi i casi, e studiando da tanti anni i meccanismi dei processi neurologici che portano a dei determinati comportamenti (con studiare intendo non solo leggere e informarmi, ma anche verificare direttamente su me stessa e poi sugli altri), quindi sarà certamente probabile che se dovessero saltare fuori parole come malattia, terapia e farmaci, non mi troverete mai d'accordo con voi sulla loro legittimità e leicità, non prendetelo come un attacco personale ma come la possibilità che fuori dalla scatola ci sia "altro" di altrettanto valido (se non di più).

Detto questo la mia attuale situazione è questa: se mi osservasse una qualunque persona comune, di me direbbe che sono una persona asociale che non esce mai e non ha amici. Io di me stessa non penso di non avere amici, conosco tante persone, soltanto che non riesco a frequentarle con una certa continuità e quotidianità, possono passare anche molti mesi prima di reincotrarle.

E il mio problema non è questo, mi sento apposto con me stessa e riesco a stare bene anche da sola. Ultimamente un'amica di infanzia che non frequento abitualmente da 8 anni ha cominciato a farsi risentire insistentemente cercando di riallacciare il rapporto e per me è un grosso problema perché il mio sentimento nei suoi confronti è completamente mutato, anzi azzerato, e non ho la più pallida idea di come levarmela di torno senza ferirla e senza dover essere obbligata a spiegarle che io proprio non ce la faccio a frequentare le persone con costanza come fa lei, perché per me è una cosa pesante e più di tutto non so per quale motivo sento il bisogno di scappare dal rapporto, come se quella persona stesse minacciando la mia libertà.

C'è qualcuno che sente i rapporti con gli altri come faccio io?

E se sì, come ha fatto ad allontanarsi da determinate persone in modo indolore?

Grazie a chiunque vorrà rispondere.


Fryma
Ciao!
Ti capisco sotto molti aspetti. Sono come te, a lungo andare ho dei problemi a frequentare la gente. Di mio sono (salvo rari casi) una persona "indipendente" dai rapporti, che vive molto sulle sue e non sento la necessità - come te - di frequentare sempre la gente.
I miei più cari amici sono proprio quelli con cui mi vedo sporadicamente, anche se ci si sente molto spesso.
Ovviamente per questa ragione ho perso molti potenziali "amici", che vivono l'amicizia in maniera differente dalla mia.. Ma pazienza.
Io ho bisogno dei miei spazi, dei miei tempi e della mia solitudine. Si, solitudine: molte volte ho proprio bisogno di stare solo, con me stesso e con i miei problemi, senza gente in mezzo.

Per l'amica, ti consiglio di parlarle. Farle capire questa tua esigenza, questo modo e bisogno di vivere il rapporto.
Non puoi fuggire per sempre. Hai pensato, magari, al posto di fuggire per sempre dal rapporto, di ricostruire lo stesso anche in base alle tue esigenze?
Se capirà, bene... Se non capirà, pazienza: tu ci hai provato, non può forzarti a sostenere un rapporto in un modo che non vuoi.

Ultima modifica di Andreww; 27-09-2013 a 16:43.
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