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19-01-2011, 00:09
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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ciao a tutti.... volevo sollevare un argomento che credo sia di interesse comune e chiedere il vostro parere.
io ho i miei genitori che stanno sempre a fare cane e gatto.... una settimana d'amore e d'accordo e un mese senza rivolgersi la parola per i più svariati motivi..... ormai mi ci sono abituato, anche se non è proprio il massimo del desiderabile..... però vabbè.... so bene che non potrebbero fare a meno l'uno dell'altra.... anche solo dal punto di vista logistico.... quindi l'idea di una separazione non esiste.... anche perchè non l'hanno fatto da giovani perchè senno la gente rideva.... figurati adesso....
comunque vabbè.... io ho sempre accusato molto il peso di questo stato di cose.... e tutt'ora l'accuso..... il mio pensiero era che certe cose non succedessero fuori, ma a quanto pare non è proprio così.... infatti è recente il fatto del padre di un mio amico che dopo una litigata se n'è andato a dormire dalla madre..... premetto che il tizio ha quasi sessant'anni.
ora vi chiedo, come giudicate una reazione del genere? può far bene secondo voi alzare i tacchi per un pò oppure no? o arrivati a una certa età è meglio "abbozzare"?
o meglio ancora è preferibile rimanere soli? certo, la solitudine è brutta, però dico io, meglio soli che con la prospettiva di arrivare a 30 e passa anni di matrimonio e odiare la nostra compagna o viceversa, litigare di continuo e far ricadere tutto ciò addosso a chi non ha chiesto di venire al mondo e in più si deve prendere pure il risultato del nostro esaurimento nervoso....
ditemi la vostra.... io certamente preferirei passare la vita da solo piuttosto di incorrere in una prospettiva del genere.... sinceramente ho subito troppo e non vorrei che i miei figli subissero altrettanto.... spesso certi episodi fanno più male di uno schiaffo.
cari saluti!
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19-01-2011, 00:28
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 495
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non so... dicono che la solitudine sia egoismo e disamore...credo che potendo sceglierei sempre una vita in compagnia...
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19-01-2011, 00:42
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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la sceglierei pure io una vita in compagnia, se potessi e se mi si presentasse la possibilità..... però boh..... dovrei trovare proprio la persona adatta a me..... una con cui non litigherei mai.... ma esisterà?
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19-01-2011, 00:49
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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ok che è impossibile non litigare mai.... però cazzo, fare una settimana ok e un mese di muso lungo.... è altrettanto improponibile....
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19-01-2011, 00:50
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#5
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Intermedio
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 161
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Quello che ho vissuto in famiglia non lo augurerei a nessuno e mi farà pensare centomilavolte prima di mettere su una situazione che non so tenere entro la decenza.
Credo sia inutile ragionare così a freddo, quando trovi una lei puoi immaginare di più come potrebbe evolversi. E poi le cose succedono.
Ma i bambini sono persone a tutti gli effetti, e anzi necessitano di una tutela molto maggiore. Non basta dire "l'ho fatto io" per darsi il diritto di crescerlo come cavolo capita o per meri motivi egoistici.
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19-01-2011, 00:53
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 771
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Beh io in famiglia ho gravi problemi di salute, magari fossero quelli i problemi...
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19-01-2011, 00:59
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Quote:
Originariamente inviata da Disorientato
Quello che ho vissuto in famiglia non lo augurerei a nessuno e mi farà pensare centomilavolte prima di mettere su una situazione che non so tenere entro la decenza.
Credo sia inutile ragionare così a freddo, quando trovi una lei puoi immaginare di più come potrebbe evolversi. E poi le cose succedono.
Ma i bambini sono persone a tutti gli effetti, e anzi necessitano di una tutela molto maggiore. Non basta dire "l'ho fatto io" per darsi il diritto di crescerlo come cavolo capita o per meri motivi egoistici.
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mi associo pienamente a quello che hai detto.... non si può fare un passo del genere all'acqua di rosa.... magari anche per questo ci sarebbe servita un pò più di esperienza....
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19-01-2011, 01:03
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Quote:
Originariamente inviata da MaAncheNO
Appunto, poi io già sono così di mio quindi immagina
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ne so qualcosa anchio quindi posso capirti bene.... ti sono vicino....
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19-01-2011, 01:17
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,642
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Quote:
Originariamente inviata da mariobross
ditemi la vostra.... io certamente preferirei passare la vita da solo piuttosto di incorrere in una prospettiva del genere.... sinceramente ho subito troppo e non vorrei che i miei figli subissero altrettanto.... spesso certi episodi fanno più male di uno schiaffo.
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Per me dipende sempre dalle situazioni. Il litigare si può esprimere in tanti modi, nell'allontanarsi da casa, nel togliere la parola, nel mettere il muso, nell'urlare. Ognuno reagisce a seconda del proprio carattere, ma in ogni caso sono piccoli sfoghi che implicano comunque un confronto tra le due parti e a volte, ammesso che non si degeneri, può essere salutare. Un altra cosa però è l'odio o ancor peggio il rancore verso il proprio patner perchè in certi sentimenti di costruttivo non c'è assolutamente nulla nè per chi li prova, nè per chi li riceve, nè per chi ci convive. Quando si oltrepassa il limite e non c'è più una soluzione per uscirne, allora lì sarebbe più opportuno troncare la relazione.
Però cerca di non fasciarti la testa in partenza. Prova a fare le tue esperienze, magari non andranno, magari ne avrai tante e andranno male, magari ne avrai una e andrà bene. Non ti precludere in ogni caso questa possibilità solo per il terrore del poi-che-succede.
Se mai si dovesse presentare anche a te una situazione del genere, come quella vissuta dai genitori, sarai tu il primo ad essere consapevole della necessità di dialogo con la tua compagna, consapevole del tuo vissuto personale. Allora insieme o da solo rifletterai sulla decisione migliore per la famiglia. Ma ora è prematuro.
Vivi quello che ti si presenta e in bocca al lupo
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19-01-2011, 09:33
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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All'interno di una coppia può anche nascere il D. di P. Dipendente (ICD-10, F60.7): usando le parole del mio psicanalista, riferite alla descrizione della mia situazione familiare, «una reagisce al disturbo dell'altro con un disturbo che s'incastra perfettamente nel primo». Ovviamente, questo non elimina i litigi, perché è impossibile adeguarsi totalmente ad un disturbo mentale, ma spiega l'apparente ed esternamente inspiegabile solidità di certe coppie.
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Ultima modifica di barclay; 19-01-2011 a 16:24.
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19-01-2011, 12:55
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da stone
All'interno di una coppia può anche nascere il D. di P. Dipendente (ICD-10, F60.7): usando le parole del mio psicanalista, riferite alle descrizione della mia situazione familiare, «una reagisce al disturbo dell'altro con un disturbo che s'incastra perfettamente nel primo». Ovviamente, questo non elimina i litigi, perché è impossibile adeguarsi totalmente ad un disturbo mentale, ma spiega l'apparente ed esternamente inspiegabile solidità di certe coppie.
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Quel disturbo può nascere anche nei figli, però. E in genere capita nelle famiglie in cui la madre è troppo autoritaria, ipercritica. Tu dici che una parte decide di assumere un atteggiamento passivo e sottomesso all'altro per evitare tutti i litigi che generano?
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19-01-2011, 15:47
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Quoto. Non dobbiamo precluderci quella strada lì solo a causa dell'andazzo generale delle coppie o di quello che è successo ai nostri: non siamo per forza destinati a ripetere il copione dei nostri genitori.
Io ho una mia teoria sui matrimoni malriusciti: se si sono ritrovati a scannarsi è perché si sono messi con una persona incompatibile ma all'inizio non se ne sono accorti perché l'hanno idealizzata, oppure si rendevano conto dei difetti e delle divergenze reciproche, eppure sotto sotto si illudevano di cambiare l'altro e plasmarlo a propria immagine. Ma le persone non cambiano, devono andarci bene fin dall'inizio.
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Hai messo in evidenza con estrema semplicità i due punti cardine: molte persone tendono ad imitare i loro genitori seppur abbiano commesso degli sbagli perchè non hanno un apertura mentale tale da rendersi conto che i genitori prima che essere tali, sono degli esseri umani soggetti ad errori, pertanto non sono dei modelli di vita da prendere per forza in considerazione.
Non vedo perchè se per esempio io vedo i miei genitori che litigano in continuazione, debba ispirarmi a loro, anzi, in testa mia mi ispirerò al loro esatto contrario, a trovare una persona con cui non dico non litigare, ma di certo non litigare in modo cosi frequente e davanti ai miei figli.
Spesso secondo me i matrimoni vanno avanti per inerzia, così come molte relazioni: non si ha la prontezza di carattere tale da prendere una decisione definitiva. Molte coppie, sposate e non, litigano, non vanno d'accordo, magari arrivano anche alle mani, eppure continuano a stare insieme. Oppure rimangono uniti "per i loro figli". Ma che cosa vuol dire?! Che grande cavolata! Un figlio prima o poi prenderà consapevolezza che tra loro le cose non andavano e hanno fatto la scelta matura di divorziare, anzichè sottoporre gli occhi del figlio a continue liti che non faranno altro che turbarlo sempre di più.
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19-01-2011, 16:16
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2010
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Originariamente inviata da very90
Tu dici che una parte decide di assumere un atteggiamento passivo e sottomesso all'altro per evitare tutti i litigi che generano?
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Dipende dal disturbo a cui ci si adatta inconsciamente. Nel caso di cui parli tu, è probabile. Ricordati, però, che, in concreto, non è possibile un totale adattamento: p. es., si può smettere di parlare per evitare i deliri di un paranoico ma quello troverà gli indizi di un complotto anche nei silenzi.
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Ultima modifica di barclay; 19-01-2011 a 16:25.
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19-01-2011, 16:28
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 6,527
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Dipende dal disturbo a cui ci si adatta inconsciamente. Nel caso di cui parli tu, è probabile. Ricordati, però, che, in concreto, non è possibile un totale adattamento: p. es., si può smettere di parlare per evitare i deliri di un paranoico ma quello troverà gli indizi di un complotto anche nei silenzi.
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Quello senz'altro, però secondo me parlare di disturbo dipendente solo per l'adattamento, è un pò restrittivo. Anche perchè l'adattamento non è volontario, è forzato. E per parlare di disturbo dipendente dovrebbero subentrare anche altre caratteristiche, come l'incapacità di prendere decisioni, di non volersi assumere responsabilità, di ricercare una persona dominante che sappia colmare tutte le insicurezze. L'adattamento, la sottomissione, la passività solo solo dei tratti del disturbo dipendente, ma non bastano quelli per diagnosticarlo. La grande insicurezza e fragilità che poi sono alla base del disturbo, è difficile che subentrino solo dopo un matrimonio, sono in genere caratteristiche che ti porti dietro da una vita...
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19-01-2011, 16:34
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#15
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da very90
Quello senz'altro, però secondo me parlare di disturbo dipendente solo per l'adattamento, è un pò restrittivo
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Dipende sempre e comunque dalle singole situazioni. Io posso parlare con sicurezza della mia famiglia (riassumendo una situazione che, nella realtà, è molto complessa), negli altri casi la mia è solo un'ipotesi.
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19-01-2011, 17:32
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#16
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Intermedio
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 161
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
- non litigare davanti ai figli;
- non criticare l'altro davanti a loro;
- non usare il figlio come ambasciatore portamessaggi.
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Tre su tre! Cosa vinco?
Per quanto avrei un'ammenda per ogni punto.
- non litigare: quando c'è un minimo di equilibro tra il "potere" dei due. Ci sono situazioni in cui uno per potere economico e mentale tratta l'altra come un animale.
- non criticare l'altro davanti a loro: e pure in assenza del genitore stesso! Magari per far star male i figli e dare un messaggio all'altro genitore che così la situazione non può andare avanti e quindi deve andarsene.
Non additare con schifo le somiglianze all'altro genitore che il figlio dimostra, perché altrimenti il figlio si ritrova un giorno che, assomando le due campane, di sé è tutto distustoso e da buttare.
- non usare il figlio come ambasciatore: lol, va beh qui è sempre stato così, mio padre non rivolgeva nemmeno la parola. Al limite lasciava criptiche minacce scritte.
p.s.
Ma ho vinto io
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19-01-2011, 22:50
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Guarda, tra le mie aspirazioni c'è quella di vivere una vita quantopiù normale possibile e magari di farmi una famiglia. Ora, non so fino a che punto mi sarà dato di realizzare entrambi questi desideri, però una cosa è certa: il modello che ho dovuto subire per anni non lo riapplicherò. Questo è fuori da ogni dubbio, anche minimo. Perchè non voglio che il prossimo, specie i miei cari, soffrano a causa mia. Chiaro che però mancando la materia prima non posso azzardare previsioni in merito. Che dire? Staremo a vedere.
Crepi il lupo!
Quote:
Originariamente inviata da Paz
Per me dipende sempre dalle situazioni. Il litigare si può esprimere in tanti modi, nell'allontanarsi da casa, nel togliere la parola, nel mettere il muso, nell'urlare. Ognuno reagisce a seconda del proprio carattere, ma in ogni caso sono piccoli sfoghi che implicano comunque un confronto tra le due parti e a volte, ammesso che non si degeneri, può essere salutare. Un altra cosa però è l'odio o ancor peggio il rancore verso il proprio patner perchè in certi sentimenti di costruttivo non c'è assolutamente nulla nè per chi li prova, nè per chi li riceve, nè per chi ci convive. Quando si oltrepassa il limite e non c'è più una soluzione per uscirne, allora lì sarebbe più opportuno troncare la relazione.
Però cerca di non fasciarti la testa in partenza. Prova a fare le tue esperienze, magari non andranno, magari ne avrai tante e andranno male, magari ne avrai una e andrà bene. Non ti precludere in ogni caso questa possibilità solo per il terrore del poi-che-succede.
Se mai si dovesse presentare anche a te una situazione del genere, come quella vissuta dai genitori, sarai tu il primo ad essere consapevole della necessità di dialogo con la tua compagna, consapevole del tuo vissuto personale. Allora insieme o da solo rifletterai sulla decisione migliore per la famiglia. Ma ora è prematuro.
Vivi quello che ti si presenta e in bocca al lupo
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19-01-2011, 22:53
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
Messaggi: 1,785
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Ti quoto al cento per millemila. E' impossibile non farsi influenzare da certe situazioni. Per questo, sapendo da anni che i miei non sono perfetti (e vorrei vedere anche il contrario) aspetto il momento propizio per affrancarmi dal giogo. E perchè no magari anche a una certa distanza. Chi lo sa? Per ora è tutto utopico perchè non sono in grado di andare via. Però spero di poterlo fare prima o poi. Così come spero di poter intraprendere un cammino di vita normale vicino alla persona adatta a me. Ma forse chiedo troppo.... chissà?
Quote:
Originariamente inviata da Nói
Hai ragione Mario, è impossibile non farsi influenzare dal clima familiare. Però arriva il giorno in cui capisci che i genitori, come ha già detto qualcuno, non sono perfetti, ma persone come tutte le altre, con le loro lacune e umani difetti, e che essendo ormai vecchi non cambieranno, per cui vanno accettati per quello che sono. Forse, il giorno in cui prendi atto di questo è il giorno in cui finalmente diventi adulto.
Di certo, l'accettazione diventa ancora più facile se la eserciti a qualche Km di distanza.
Il comportamento dei miei mi ha danneggiato mentalmente, in compenso grazie a loro ho ben chiari quali sono gli errori da non fare assolutamente qualora dovessi avere un figlio:
- non litigare davanti ai figli;
- non criticare l'altro davanti a loro;
- non usare il figlio come ambasciatore portamessaggi.
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19-01-2011, 22:54
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#19
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Esperto
Qui dal: May 2006
Ubicazione: Sud Lazio
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Quoto. Non dobbiamo precluderci quella strada lì solo a causa dell'andazzo generale delle coppie o di quello che è successo ai nostri: non siamo per forza destinati a ripetere il copione dei nostri genitori.
Io ho una mia teoria sui matrimoni malriusciti: se si sono ritrovati a scannarsi è perché si sono messi con una persona incompatibile ma all'inizio non se ne sono accorti perché l'hanno idealizzata, oppure si rendevano conto dei difetti e delle divergenze reciproche, eppure sotto sotto si illudevano di cambiare l'altro e plasmarlo a propria immagine. Ma le persone non cambiano, devono andarci bene fin dall'inizio.
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Ti straquoto!!!!
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