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13-08-2021, 20:04
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#21
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Acquistando faccia tosta piu esperienza sicurezza e migliorando laspetto esteriore se ti condiziona acquiserai piu auyostima e te ne fregherai cosa pensano gli altri.
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13-08-2021, 20:53
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2006
Messaggi: 1,156
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Io lavoro in una ditta privata da molti anni e da quello che vedo, la gente adulta non è mai cresciuta, si sparla degli altri, si litiga per delle cazzate ecc
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13-08-2021, 21:35
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#23
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,756
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Quote:
Originariamente inviata da faria
almeno a scuola ci sono (alcuni) insegnanti che mettono freno.
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E doveste vederli e sentirli "dietro le quinte" certi insegnanti... altro che battutine...
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13-08-2021, 23:09
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,053
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Bisogna provare secondo me. Non è detto che da tutte le parti si stia male.
Non bisognerebbe essere troppo chiusi e troppo paurosi, certo non è facile. Ora sono molto meno pauroso.. ma perché non me ne frega niente di niente in generale, e non è un bene.. però da un male ne è nato un bene, mi rispettano di più.
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13-08-2021, 23:50
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Cosenza
Messaggi: 2,047
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Nolenti o dolenti si deve lavorare, a meno che tu sia ricco di famiglia e campi di rendita
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14-08-2021, 02:42
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#26
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non credo sia sempre così.
Io le peggio perculate le ho prese da gente meno istruita, però non generalizzo.
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Anche per me è stato così. Ristoranti: dileggio. Ambiente bancario: rispetto.
I poveri amano gli umili e disprezzano facilmente chi dà l'impressione di sentirsi superiore.
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14-08-2021, 03:57
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#27
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Se sei cresciuto come un principe italiano perfetto raffinato in ambienti troppo umili sarai sempre visto come un altezzoso.uno che cresce tra gli umili e piu facile secondo me magari sbaglio farsi apprezzare dai piu abbienti.ma se non conosco mezza parola di dialetto ad esempio come verro percepito da un operaio.
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14-08-2021, 10:15
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,651
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Quote:
Originariamente inviata da Impasse
Si, succede anche a me. Il problema è che, nel mio caso, non è qualcosa che si è fermata solo ad una paura quasi "astratta", ma, piuttosto, è qualcosa che ha trovato conferma quelle volte che ho provato a mettere piede nel mondo del lavoro (e in lavori molto diversi tra loro).
Come se non ci bastasse, poi, ho avuto anche fallimenti sotto l'aspetto prettamente lavorativo, cioè sono sempre stato abbastanza inadeguato in quelle brevi esperienze di lavoro che ho fatto. Sono anche molto ansioso e vivo malissimo il lavoro in generale, perchè è un qualcosa che mi espone, per tante ore al giorno, a delle situazioni che proprio dovrei, semmai, evitare per cercare di stare bene.
Non so proprio come fare.
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Fratello! X)
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14-08-2021, 10:17
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#29
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
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Quote:
Originariamente inviata da Lovecraft
siccome a scuola sono stata vittima di bullismo, ho paura che nel mondo del lavoro possa succedere la stessa cosa, motivo per cui non ho mai lavorato in vita mia (ho 25 anni). mi è bastata vedere cosa è successo in quella piccola esperienza che ho avuto durante lo stage scolastico: in pratica prima dell'inizio della quinta superiore la scuola ci ha obbligato a fare uno stage di un mese...è stato un incubo, io già sono introversa, come se non bastasse le colleghe facevano battutine su di me, sul fatto che parlavo poco e che ho la pelle troppo chiara e vedevo che da dietro mi facevano le smorfie (e parlo di gente di 30 anni, non di adolescenti)...già da là ho capito che il mondo del lavoro non fa per me, a meno che non sia un lavoro da svolgere da casa e da sola.
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Ciao, mi dispiace per la tua situazione.....un lavoro che non abbia molto contatto umano (non per forza da casa) potrebbe fare per te?
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14-08-2021, 10:36
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#30
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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il mondo del lavoro è spesso pesante a causa dei colleghi, esistono le eccezioni come le vie di mezzo, nonostante tutto non può essere una scusa per non lavorare
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14-08-2021, 23:55
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#31
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 536
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25 anni, sei ancora in tempo per provare nel senso che nulla è compromesso, è una età abbastanza nella media oggigiorno per un primo impiego,tutt'al più con poco ritardo ma totalmente giustificabile.
Il problema è fare la mia fine, ovvero evitare l'ingresso nel mondo del lavoro a tal punto che oramai è ridicolo approcciarsi a un primo impiego. Quindi oltre tutti i problemi e le difficoltà da te citate, si aggiunge pure l'evitamento dovuto all'essere fuori tempo massimo, in stile record del mondo.
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15-08-2021, 00:00
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#32
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Avanzato
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 341
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
Ciao, mi dispiace per la tua situazione.....un lavoro che non abbia molto contatto umano (non per forza da casa) potrebbe fare per te?
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Si, sarebbe il top
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15-08-2021, 00:01
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#33
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Avanzato
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 341
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Quote:
Originariamente inviata da Texas
25 anni, sei ancora in tempo per provare nel senso che nulla è compromesso, è una età abbastanza nella media oggigiorno per un primo impiego,tutt'al più con poco ritardo ma totalmente giustificabile.
Il problema è fare la mia fine, ovvero evitare l'ingresso nel mondo del lavoro a tal punto che oramai è ridicolo approcciarsi a un primo impiego. Quindi oltre tutti i problemi e le difficoltà da te citate, si aggiunge pure l'evitamento dovuto all'essere fuori tempo massimo, in stile record del mondo.
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Tu quanti anni hai? (Se posso chiedere)
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15-08-2021, 00:19
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#34
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Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 536
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Quote:
Originariamente inviata da Lovecraft
Tu quanti anni hai? (Se posso chiedere)
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Passati i 30...
Purtroppo diventa sempre più difficile, perché oltre all'evitamento di base, si aggiungono altri motivi, o altre scuse che dir si voglia.
A 20-25 anni evitavo per paura, disagio, fobia sociale, introversione, senso di inadeguatezza, pigrizia, paura del giudizio e della competizione o anche del lavoro in team work... ora a tutto questo si è aggiunto pure la sensazione di inadeguatezza legata all'età di primo impiego. E sarà sempre peggio, tra non molto si aggiungerà magari la paura di avere un superiore molto più giovane di me.
Quindi diciamo che salvo grossi e enormi problemi (panico, ansia somatizzata ecc) converrebbe buttarsi in una età che è adeguata al primo impiego.
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15-08-2021, 01:44
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#35
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Sì purtroppo è uno schifo,e non è affatto raro anzi.
Gente di merda spesso e volentieri, pronta a schiacciare come insetti coloro che si dimostrano un po' più timidi ed impacciati.
Responsabili in piena crisi isterica da "fatturazione", convinti che un minuto di ritardo possa significare perdite enormi e perdita di prestigio.
A tutto ci si aggiunge ovviamente il lavoro in sé,che spesso,si sa, è pesante.
Quoto in pieno sia Impasse che Texas,ed aggiungo che il "eh ma si deve fare,se non si è ricchi è così" non smuove nessuno.
Queste sono cose che sappiamo benissimo,la razionalità non aiuta a superare una fobia.
Come avete già espresso più volte,le batoste date da una o poche esperienze negative possono devastarti, quindi è comprensibile che uno non se la senta di provare più (fate spesso questo esempio con gli approcci)
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Ultima modifica di pure_truth2; 15-08-2021 a 01:47.
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15-08-2021, 03:31
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#36
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 120
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Ormai in Italia e negli altri paesi del terzo mondo è cosa piuttosto comune aver superato i 30 e nn aver mai lavorato. Sicuramente c'è la crisi ecc ecc, ma la verità è che siamo tantissime persone ed i posti di lavoro sono limitati. In parole povere, nn c'è lavoro per tutti, quindi a meno che un giovane nn abbia quelle solite 4-5 lauree spendibili nel mondo del lavoro, conseguite nei tempi dovuti con ottimi voti, si arriva a 25 anni con un foglietto di carta completamente inutile. Poi chiaramente dai 25 ai 30 ed oltre ci si arriva in un attimo, finchè nn ci si trova in un mare di melma da cui diventa davvero difficile uscirne.
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15-08-2021, 11:48
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#37
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Esperto
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Camelot
Messaggi: 587
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Quote:
Originariamente inviata da Lovecraft
siccome a scuola sono stata vittima di bullismo, ho paura che nel mondo del lavoro possa succedere la stessa cosa, motivo per cui non ho mai lavorato in vita mia (ho 25 anni). mi è bastata vedere cosa è successo in quella piccola esperienza che ho avuto durante lo stage scolastico: in pratica prima dell'inizio della quinta superiore la scuola ci ha obbligato a fare uno stage di un mese...è stato un incubo, io già sono introversa, come se non bastasse le colleghe facevano battutine su di me, sul fatto che parlavo poco e che ho la pelle troppo chiara e vedevo che da dietro mi facevano le smorfie (e parlo di gente di 30 anni, non di adolescenti)...già da là ho capito che il mondo del lavoro non fa per me, a meno che non sia un lavoro da svolgere da casa e da sola.
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secondo me non ti devi fossilizzare su una unica esperienza che hai avuto..
io ho avuto in ogni ciclo scolastico (dalle elementari all'università), ed in ogni lavoro che ho fatto, gente che per qualche motivo, aveva da sparlare di me.
ma la cosa che più mi ha sorpreso, era la gente che NON mi conosceva e contestualmente gente che io NON conoscevo, quindi persone che mi deridevano non so nemmeno per quale motivo, o comunque non per validi motivi.
nei lavori che ho svolto ed in quello attuale, ho avuto fin da subito problemi con i colleghi, mi spiegavano le cose una volta, magari a distanza di tempo chiedevo (il lavoro era piuttosto vario e tutte le attività non si potevano imparare nel giro di poche settimane) come gestire qualcosa e mi venivano date risposte in modo maleducato. mi escludevano dal gruppo di lavoro nelle pause caffè e pranzo..
allora ho cominciato ad ignorare totalmente queste persone ed arrangiarmi in tutto e per tutto, se avevo bisogno di interfacciarmi con loro e mi rispondevano male, non reagivo mai così da lasciare sempre che fossero loro ad avere l'atteggiamento pessimo ed io non davo loro corda.. mi sarei calata allo stesso livello.
io ho risolto così, focalizzandomi al 100% sulle attività lavorative in ufficio e lasciando perdere tutto il resto. venivo pagata per lavorare e non per dare retta alle critiche delle mie colleghe la cui utilità era pari a zero.
sta di fatto che ad un certo punto hanno smesso.
avrei potuto anche cambiare lavoro... ma pensandoci bene, chi mi avrebbe garantito che avrei trovato di meglio? scegli il lavoro ma non i colleghi.. poi già trovare chi ti fa un colloquio è dura, figurarsi arrivare alla fine di tutti gli step ed essere scelti...
ti consiglio pertanto di non porti questi problemi e di mandare CV per le posizioni che ti posson interessare, soggetti "particolari" nella vita ne incontreremo sempre, tanto vale imparare saperli affrontare e gestire queste situazioni al meglio e con la massima serenità
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15-08-2021, 12:46
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#38
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Avanzato
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 341
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Quote:
Originariamente inviata da sparatemi
il mondo del lavoro è spesso pesante a causa dei colleghi, esistono le eccezioni come le vie di mezzo, nonostante tutto non può essere una scusa per non lavorare
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La mia ansia e sociofobia non sono delle scuse. Ho subito dei traumi: 8 anni di bullismo a scuola + quel mese di stage dove la titolare era mezza schizzata e mi urlava dietro per cavolate. Chiamare scuse i miei traumi è offensivo.
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Ultima modifica di Lovecraft; 15-08-2021 a 12:58.
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15-08-2021, 12:54
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#39
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Avanzato
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 341
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Quote:
Originariamente inviata da pure_truth2
Sì purtroppo è uno schifo,e non è affatto raro anzi.
Gente di merda spesso e volentieri, pronta a schiacciare come insetti coloro che si dimostrano un po' più timidi ed impacciati.
Responsabili in piena crisi isterica da "fatturazione", convinti che un minuto di ritardo possa significare perdite enormi e perdita di prestigio.
A tutto ci si aggiunge ovviamente il lavoro in sé,che spesso,si sa, è pesante.
Quoto in pieno sia Impasse che Texas,ed aggiungo che il "eh ma si deve fare,se non si è ricchi è così" non smuove nessuno.
Queste sono cose che sappiamo benissimo,la razionalità non aiuta a superare una fobia.
Come avete già espresso più volte,le batoste date da una o poche esperienze negative possono devastarti, quindi è comprensibile che uno non se la senta di provare più (fate spesso questo esempio con gli approcci)
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Quoto in pieno.
Questa società non fa per me, è tutto basato sul produrre il più possibile, come se fossimo macchine e non umani.
Lo so anche io che bisogna fare qualcosa, ma ciò non smuove la mia ansia e le mie fobie.
Infatti a me le esperienze negative segnano tantissimo. Tutti dicono che è stato solo 1 mese di stage, ma a me quel mese mi ha traumatizzata, è stato talmente un incubo che un mese mi è sembrato 1 anno. È non è solo il fatto delle battutine...c'era anche la titolare che mi urlava dietro per delle cavolate. Se devo farmi trattare così preferisco stare disoccupata.
A questo si aggiunge il bullismo che ho subito a scuola (medie e superiori...parliamo di 8 anni di bullismo).
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15-08-2021, 13:04
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#40
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Avanzato
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 341
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Quote:
Originariamente inviata da Ortica
Ricordati che però la critica è utile, altrimenti come si cresce? Come puoi migliorarti se tutti va sempre bene? All'inizio si commettono un sacco di errori, avere qualcuno che te li sottolinea immediatamente ti consente di ridurre le possibilità di ripeterli e di aumentare quelle di seguire la giusta procedura.
Dovresti lavorare sul tuo modo di affrontare le critiche, ma per quello credo ti serva un professionista.
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Prendermi in giro perché ho la pelle molto chiara non è una critica che mi aiuta a crescere...anzi. è un insulto, una sorta di razzismo al contrario. E poi se sto facendo uno stage sono là per imparare, non per sentirmi criticare sull aspetto estetico.
Le critiche le accetto solo se sono costruttive ed espresse in modo educato.
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