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22-07-2022, 11:15
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#101
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quelli che dicono che chi non riesce a lavorare basta che chieda la pensione, forse lavora per pagarsi gli sfizi. 280 euro autonomie non te ne danno, al massimo sono un aiuto per chi ti sta mantenendo , ma difficilmente sono la soluzione, di certo non per tutti, non per chi deve pagarsi l' affitto e di che vivere. Chi ha ste soluzioni facili in tasca è perché non sa di che parla.
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22-07-2022, 11:26
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#102
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,620
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Ma fammi capire il forum sarebbe solo uno sfogatoio in cui lagnarsi? No perché se si tratta di cercare anche soluzioni questa è una soluzione. Muovere il culo e lavorare è il primo step sulla via della redenzione ed uscire dai problemi che ci affliggono. Parlo per esperienza personale eh. Poi se uno è infastidito può anche passare oltre ai miei post eh
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Sarebbe interessante condividere questa tua esperienza personale allora. Se vuoi offrire soluzioni, offri esempi pratici: di cosa ti sei ammalata gravemente? Come hai iniziato a "muovere il culo"? Come hai trovato un lavoro? Questo lavoro ti permette di vivere autonomamente?
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22-07-2022, 11:52
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#103
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,620
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Cercati i miei post vecchi. Parlavo solo di quello
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Scrivere due righe sintetiche non sarebbe meglio? Dovremmo leggere tutti i tuoi vecchi post per andare a ricostruire l'andamento delle cose?
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22-07-2022, 12:17
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#104
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Ho iniziato a 16 anni. Ho fatto la commessa la cassiera la cameriera di sala e ai piani la colf e ora la ragioniera. Ho cambiato molti posti di lavoro, pur con la stessa mansione. Mi ha sempre fatto schifo lavorare, non per il lavoro in sé ma per i rapporti umani che si creano sul posto di lavoro. Ma non c'è alternativa purtroppo. Io voglio vivere una vita piena e l'unico modo per farlo è lavorare. Punto.
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già a 16 anni non avevi alternative al dover lavorare?
comunque, aver maturato così presto tutte queste esperienze ti ha senz'altro favorito. Nel mio caso ad esempio il primo problema riguardo al lavoro è proprio che sarei scartato quasi da tutti avendo esperienze e qualifiche molto scarse.
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22-07-2022, 12:18
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#105
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Non capisco come un esempio così specifico possa essere d'esempio per altre situazioni così tanto variegate e diversificate in tutti gli aspetti.
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22-07-2022, 12:24
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#106
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Ho mollato la scuola per bullismo. Sai a casa mia ti passano il minimo sindacale e così ho scelto io di iniziare a lavorare. Poi gli studi li ho ripreso dopo. Cmq questa è una delle tante scelte che mi ha rovinato la vita
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Ti sei trovata in una situazione in cui insomma le motivazioni sono state più forti delle paure. Non è detto che per tutti sia così, quindi non mi sembra il caso di sottovalutare le ragioni di chi ancora è fermo e non lavora.
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22-07-2022, 12:27
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#107
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Ti scartano a priori anche con tutta l esperienza. Perché hai cambiato troppi posti, perché non sei più in età da apprendistato. L'esperienza si fa facendosi sfruttare, fate gli stage. E studiate più che potete in modo da avere qualcosa da offrire. Questi genere di lavori stanno diventando difficilissimi da trovare
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il problema è che in itaglia dopo i 25 anni sei una merda inutile, io vorrei formarmi in una scuola che però dura due anni e finirei a 30 anni, in italia non si può, all'estero non c'è questa barriera, danno opportunità anche a chi non ha più 20 anni e non può essere sfruttato con l'apprendistato
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22-07-2022, 12:32
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#108
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,620
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Ho iniziato a 16 anni. Ho fatto la commessa la cassiera la cameriera di sala e ai piani la colf e ora la ragioniera. Ho cambiato molti posti di lavoro, pur con la stessa mansione. Mi ha sempre fatto schifo lavorare, non per il lavoro in sé ma per i rapporti umani che si creano sul posto di lavoro. Ma non c'è alternativa purtroppo. Io voglio vivere una vita piena e l'unico modo per farlo è lavorare. Punto.
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Dimentichi "la barista", almeno stando ad alcuni tuoi vecchi post...
Comunque, passiamo al lato pratico: non avevi ansia sociale a quanto ho capito, ma non ti piacevano i rapporti sul posto di lavoro, cosa abbastanza comune direi. Non avevi altri problemi mentali che ti precludessero di vivere il lavoro normalmente, in quanto ti sei ammalata dopo per via dello stress. Siamo piuttosto fuori dalle dinamiche di gran parte dei disoccupati sul forum...
In senso strettamente lavorativo, la commessa, la cassiera, la barista, la cameriera, sono figure in cui il sesso femminile è largamente preferito. Non voglio sminuire quanto hai fatto, ma attualmente certi lavori sono molto meno accessibili al maschio; se poi ha pure problemi di "certa natura"...
I lavori senza competenze facilmente accessibili a un maschio sono abbastanza pochi e richiedono quasi sempre una certa esperienza. In alcune parti d'Italia non è così, ma se non si ha la fortuna di essere nati lì, è quasi sempre un gioco a perdere, vista la necessità di pagare affitto, spese, auto, ecc.
La volontà non è sufficiente, un uomo che per anni è stata bloccato per qualsiasi motivo, non viene più assunto per fare il muratore, il piastrellista, il falegname... È necessario essere già pronti per certi lavori.
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22-07-2022, 12:32
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#109
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,433
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Quote:
Originariamente inviata da Rikott
il problema è che in itaglia dopo i 25 anni sei una merda inutile
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Io ho cominciato a lavorare seriamente a 30 anni, dopo essermi laureato con un grandissimo ritardo. Ed è il lavoro che faccio tutt'ora. La mia amica ha trovato lavoro l'anno scorso nel pubblico, aveva 36 anni e alle spalle un percorso di studî molto contorto.
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22-07-2022, 12:35
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#110
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Io ho cominciato a lavorare seriamente a 30 anni, dopo essermi laureato con un grandissimo ritardo. Ed è il lavoro che faccio tutt'ora. La mia amica ha trovato lavoro l'anno scorso nel pubblico, aveva 36 anni e alle spalle un percorso di studî molto contorto.
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con la laurea è diverso
che in italia ci sia questo scoglio dei 30 anni è un dato di fatto, l'età conta molto, in altri paesi no, non lo dico io
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22-07-2022, 12:40
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#111
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Non ho capito? Se ce l'hai con me io ho solo espresso il mio pensiero in merito, sono loro che hanno voluto sapere altro
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Infatti non dico a te, dico a chi ti chiede di portare il tuo esempio spiegando, non so a cosa serva dato che è solo la tua specifica situazione. Ovvio che non può valere per tutti.
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22-07-2022, 12:58
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#112
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,620
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Infatti non dico a te, dico a chi ti chiede di portare il tuo esempio spiegando, non so a cosa serva dato che è solo la tua specifica situazione. Ovvio che non può valere per tutti.
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Proprio per evidenziare questo: non può valere per tutti, e entrando nello specifico, non vale assolutamente per tutti, siccome si è trattato di una situazione decisamente diversa e fuori dalla gran parte dei contesti vissuti dagli utenti disoccupati del forum.
Dire: "Io ho fatto così" non ha senso, siccome non c'è una sovrapponibilità tra situazioni.
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22-07-2022, 13:07
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#113
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,745
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Io comunque dubito che qua dentro abbiamo tutti delle disabilità così grandi da renderli del tutto inabili al lavoro. Se mi dite che uno non lavora perchè il lavoro si fa fatica a trovarlo sono d'accordo ma che non lo si fa perchè non si è in grado di fare nemmeno un lavoro mi sembra molto strano.
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22-07-2022, 13:08
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#114
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Senza considerare che anche fare lo studente è un lavoro (l'ennesimo che non saprei fare), cosa molto spesso sottovalutata da chi ha un catalogo di lauree a disposizione, utili o meno, e nonostante questo l'età considerala qualcosa che conta indistintamente da dove stai.
Quando hai vent'anni sei più fresco e flessibile mentre dopo (adesso per me) la mente è più calcificata e il corpo più fiacco, non che questo tolga tutte le forze di fare ma sicuramente le rende più difficili, e non solo fisicamente ma sopratutto mentalmente.
Come si diceva qualche pagina prima, o ci sei cresciuto nella voglia di fare, determinazione, volontà, come la si voglia chiamare, oppure no.
E inventarsela è illogico, si fanno solo disastri, esattamente l'errore che ha dato inizio alla discussione.
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Sì appunto, anzi studiare forse è un lavoro anche maggiore di altri lavori pagati, diciamo, poi è difficile accendere una lampadina che non si è mai accesa
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22-07-2022, 13:10
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#115
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Rose
Dove ho sottovalutato?
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nei vari post in cui esprimevi il concetto di "darsi una mossa" e "muovere il culetto"
sono frasi che non considerano tutta una serie di paure, ansie, difficoltà, ostacoli.
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22-07-2022, 13:21
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#116
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,739
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Io comunque dubito che qua dentro abbiamo tutti delle disabilità così grandi da renderli del tutto inabili al lavoro. Se mi dite che uno non lavora perchè il lavoro si fa fatica a trovarlo sono d'accordo ma che non lo si fa perchè non si è in grado di fare nemmeno un lavoro mi sembra molto strano.
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Sì, io ad esempio mi considero in grado di svolgere la maggior parte dei lavori.
Solo che per parte di questi lavori ci vogliono qualifiche che non ho e che al momento non sono nelle condizioni di riuscire a conseguire. Poi vi è un'altra ampia parte di lavori che potrei benissimo svolgere se soltanto qualcuno mi insegnasse e mi permettesse di imparare. Invece si cerca prevalentemente gente che ha già esperienze e che non va formata da zero. Oppure ci sono lavori che farei volentieri ma per i quali c'è scarsa offerta, come il commesso in negozi di dischi o libri. Mettiamo inoltre che non ho la patente e che non parlo un inglese fluido: anche volendo, è oggettivamente difficile che possa lavorare, pur non avendo difficoltà nell'interagire col pubblico come un tipico fobico.
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22-07-2022, 13:28
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#117
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Ormai per lavorare chiedono esperienza anche per fare il caffè in un bar al paesello in provincia di Udine, per dire, il baretto del paesello di 1000 abitanti chiede esperienza perchè non ha tempo di spiegarti 5 minuti come si fa un caffè all'unico cliente alcolizzato che ha. Voi direte, ma che ci vuole a fare un caffè. Nulla, è questo il punto! Non ti prendono se non hai quell'esperienza. Bisognerebbe avere il fegato di andare li a dire, il lavoro che offri è molto semplice e banale, non serve l'esperienza, fammi fare una giornata pure gratis e ti dimostro che imparo in 5 minuti. Chiedono esperienza per far tutto. Io mi sono candidato per fare l'operaio di confezionamento, cioè cose che fanno anche persone con disabilità fisiche o intellettive, non mi hanno mai chiamato. Come se mi fossi candidato per lavorare alla NASA. Una volta, in una pizzeria mi ha servito un ragazzo down bravissimo che aveva problemi alle mani, eppure riusciva a fare il suo lavoro assolutamente bene, nonostante tipo gli mancassero dita. Nessuno ha voglia di formare, tutti pensano che il proprio lavoro sia qualcosa che deve essere spiegato in vent'anni, super importante e super difficile (i boomer hanno un ego smisurato)
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22-07-2022, 13:42
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#118
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
@Rikott:
Ho fatto anch'io domanda come operatore al confezionamento.
Mi hanno fatto fare 3 pre-colloqui, cinque settimane avanti e indietro, e poi mi hanno detto che non c'era più bisogno, robe da matti.
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eh vedi assurdo, manco fosse in preparazione a chissà che lavoro...ok che avranno tantissimi candidati, ma almeno potevano scremare prima
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22-07-2022, 14:09
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#119
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Intermedio
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 251
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Parti dal presupposto che tu un lavoro lo troverai non certo per accontentare tuo padre e tua madre ma per vivere, che mi pare la cosa più importante.
E, soprattutto, per essere finalmente indipendente e potertene andare da una casa in cui ti gridano in faccia e ti rompono i coglioni ciclicamente.
"Sono un fallito che non potrà mai lavorare" equivale a darsi una martellata sui piedi e poi lamentarsi perchè si cammina male.
Se rifiuti a priori l'idea allora significa che non ne hai nemmeno così tanta voglia, un po' come quelli che ti dicono: "Sì sì, io voglio lavorare, però no un lavoro nel weekend, no un lavoro che mi occupa il pomeriggio, no un lavoro faticoso, no un lavoro che mi fa alzare troppo presto..."
Sì, vabbè, allora aspetta che arrivi qualcuno che ti dia un lavoro su misura, beato a te.
Arriva il momento in cui bisogna accettare che lavorare è una gran rottura di coglioni che comporta sacrifici e ci costringe a sopportare tante situazioni, ma quando l'alternativa è stare a casa senza fare una sega e sentire persone che ti rinfacciano di non fare una sega allora bisogna chiedersi quale delle due si è disposti a sopportare di più.
Io non sopporto la non-indipendenza; preferisco lavorare e rompermi i coglioni ma avere un posto mio in cui tornare dopo il lavoro in cui non c'è nessuno che mi rinfaccia nulla.
A 30 anni direi che sarebbe pure ora.
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22-07-2022, 14:19
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#120
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Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
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Quote:
Originariamente inviata da RKO
Parti dal presupposto che tu un lavoro lo troverai non certo per accontentare tuo padre e tua madre ma per vivere, che mi pare la cosa più importante.
E, soprattutto, per essere finalmente indipendente e potertene andare da una casa in cui ti gridano in faccia e ti rompono i coglioni ciclicamente.
"Sono un fallito che non potrà mai lavorare" equivale a darsi una martellata sui piedi e poi lamentarsi perchè si cammina male.
Se rifiuti a priori l'idea allora significa che non ne hai nemmeno così tanta voglia, un po' come quelli che ti dicono: "Sì sì, io voglio lavorare, però no un lavoro nel weekend, no un lavoro che mi occupa il pomeriggio, no un lavoro faticoso, no un lavoro che mi fa alzare troppo presto..."
Sì, vabbè, allora aspetta che arrivi qualcuno che ti dia un lavoro su misura, beato a te.
Arriva il momento in cui bisogna accettare che lavorare è una gran rottura di coglioni che comporta sacrifici e ci costringe a sopportare tante situazioni, ma quando l'alternativa è stare a casa senza fare una sega e sentire persone che ti rinfacciano di non fare una sega allora bisogna chiedersi quale delle due si è disposti a sopportare di più.
Io non sopporto la non-indipendenza; preferisco lavorare e rompermi i coglioni ma avere un posto mio in cui tornare dopo il lavoro in cui non c'è nessuno che mi rinfaccia nulla.
A 30 anni direi che sarebbe pure ora.
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il problema però è che a meno di non avere qualifiche o competenze la maggior parte dei lavori non ti permette comunque di essere indipendente, non dico che allora sia meglio non far nulla, dico che comunque con lo stage del supermercato a 800 euro (o anche meno), finirai comunque per vivere coi genitori
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